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Allegato B
Seduta n. 204 del 13/9/2007
POLITICHE AGRICOLE, ALIMENTARI E FORESTALI
Interrogazione a risposta scritta:
ALESSANDRI. - Al Ministro delle politiche agricole, alimentari e forestali, al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, al Ministro della salute. - Per sapere - premesso che:
nelle ultime settimane, con crescente frequenza, nelle zone dell'appennino settentrionale e, in specie, nella provincia di Reggio Emilia, sono stati segnalati avvistamenti e ritrovamenti, non solo nei boschi, ma anche in prossimità di abitazioni, di caprioli morti, o in fin di vita, per cause evidentemente riconducibili a malattie che, vista la numerosità degli avvistamenti di cui sopra, fanno temere il rischio di situazioni epidemiche;
la gravità di tale situazione è stata oggetto di specifiche denunce da parte di associazioni ambientalistiche che hanno documentato la forte diminuzione della presenza di caprioli nelle suddette zone montane ed hanno ricondotto tale circostanza alla probabile diffusione di varie malattie, tra le quali potrebbero esservi anche la brucellosi e la tubercolosi;
la Provincia di Reggio Emilia, d'intesa con le amministrazioni sanitarie e con l'Istituto zooprofilattico sperimentale locali, hanno deciso di attivare, in vista della stagione di caccia appena iniziata, un piano di monitoraggio per verificare lo stato di salute dei caprioli, anche in considerazione dei possibili rischi di contagio per gli animali degli allevamenti e, di conseguenza, per la salute umana;
l'iniziativa dell'amministrazione provinciale di Reggio Emilia, ancorché lodevole, è tuttavia, chiaramente insufficiente in considerazione, oltre che della mobilità degli animali selvatici - che di certo non tiene conto dei confini amministrativi - anche della numerosità degli avvistamenti e delle segnalazioni che hanno interessato - ed interessano - aree ben più vaste rispetto a quella di competenza della Provincia di Reggio Emilia -:
se e quali verifiche siano state effettuate dalle autorità sanitarie e dagli altri soggetti competenti, ovvero quali elementi conoscitivi risultano essere disponibili presso di essi riguardo alla diminuzione del numero di caprioli ed al loro stato di salute nelle zone delle montagne appenniniche;
se non si ritenga di procedere all'effettuazione di un piano di monitoraggio sulle condizioni di salute dei caprioli esteso al complesso delle aree attualmente a rischio e, in specie, alle zone montane dell'appennino settentrionale e se, nell'attesa dei risultati di tali controlli, non si ritenga di disporre la sospensione della caccia ai caprioli a scopo alimentare.
(4-04791)