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Allegato B
Seduta n. 207 del 19/9/2007
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DIFESA
Interrogazioni a risposta immediata in Commissione:
IV Commissione:
BRICOLO e ALESSANDRI. - Al Ministro della difesa. - Per sapere - premesso che:
nell'area appartenente al comune di Bologna dove dovrebbero sorgere la nuova moschea di San Donato e l'annesso minareto vi è fondato motivo di ritenere che giaccia un oleodotto di proprietà dell'Aeronautica militare italiana;
tale oleodotto farebbe parte della rete di alimentazione di numerose basi nazionali o concesse all'Alleanza atlantica, congiungendo il porto di La Spezia agli aeroporti militari di Ghedi, Villafranca, Istrana, Rivolto ed Aviano, nonché a siti che si trovano in Germania;
l'infrastruttura è conseguentemente da ritenersi critica ai fini della difesa e della sicurezza del nostro Paese e dei suoi alleati;
le autorità dell'Aeronautica Militare presenti a Parma, raggiunte da alcuni esponenti del comitato promotore del referendum cittadino sulla moschea, hanno negato di essere state poste a conoscenza del progetto che interesserebbe le aree dove transita l'oleodotto e dove per giunta vi sarebbe uno snodo di valenza strategica;
ad avviso degli interroganti la permanente minaccia jihadista alla sicurezza nazionale di tutti i Paesi occidentali sconsiglia di erigere un centro di cultura islamica in prossimità di un'infrastruttura critica per la difesa nazionale ed atlantica;
va sottolineato come chiunque voglia procedere all'alterazione delle aree interessate è in ogni caso tenuto ad acquisire un'autorizzazione preventiva da parte del Ministero della difesa che apparentemente non è stata finora chiesta da alcuno ed in particolare non dal comune di Bologna -:
quale sia l'opinione del Governo sui fatti generalizzati nella premessa e se risponda al vero il fatto che l'amministrazione comunale di Bologna, per difetto di conoscenza o altra ragione, non abbia chiesto alcuna autorizzazione al Ministero della difesa.
(5-01476)
COSSIGA. - Al Ministro della difesa. - Per sapere - premesso che:
nei giorni scorsi, durante il periodo di chiusura della Camera, si è appreso dell'avvenuto impiego in combattimento degli elicotteri A129 recentemente inviati in Afghanistan a rafforzamento del contingente italiano -:
quali siano i dettagli dell'operazione in cui sono stati impiegati in combattimento gli elicotteri, anche in relazione allo stato del rischio nella Regione Ovest di responsabilità italiana, all'efficacia dei mezzi schierati ed all'adeguatezza delle regole d'ingaggio ad assicurare adeguate capacità di difesa attiva ed interdizione.
(5-01477)
DE ZULUETA. - Al Ministro della difesa. - Per sapere - premesso che:
in un articolo de Il Sole 24 Ore del 16 settembre 2007 a firma di Alessandro Milan, si parla di una delibera approvata dal Consiglio della magistratura militare il
26 febbraio 2006 che riguarda l'«informatizzazione uffici giudiziari militari programmazione attività anno 2006»;
con tale delibera si chiede con urgenza un ammodernamento del sistema informativo degli uffici giudiziari militari da dare in appalto con una gara a licitazione privata, vinta da un raggruppamento temporaneo di imprese per una cifra complessiva di 583 mila euro più iva, cifra attualmente in corso di controllo contabile da parte del Ministero della difesa;
sempre Il Sole 24 Ore in una inchiesta curata da Alessandro Milan e pubblicata il 28 agosto 2007 ha evidenziato come dopo il congelamento della leva obbligatoria sia drasticamente calato il lavoro affidato alla Magistratura militare;
secondo il giornale i Magistrati militari operativi risultano essere 103, dei quali 79 lavorano nei 9 tribunali militari, 17 nelle tre corti d'appello, 4 alla procura generale militare presso la Cassazione e 3 al Tribunale militare di sorveglianza a Roma. I processi pendenti dal 1988 sono 12.088, mentre al settembre dello scorso anno erano 2.602, mentre quest'anno si stima siano circa 2000. Le sentenze emesse in tutti i Tribunali militari nel 2006 sono circa 1.000, mentre risulta esserci un solo detenuto, oltretutto agli arresti domiciliari, Erich Priebke;
il 40 per cento dei giudici militari risulta avere un incarico extragiudiziario autorizzato dal Consiglio della magistratura militare;
i 103 giudici hanno a disposizione 70 auto blu e in carico all'Amministrazione risultano esserci 300 telefoni cellulari -:
se la vicenda descritta ed il quadro dato della Magistratura militare da parte del quotidiano economico corrisponda al vero e se non ritenga opportuno anziché programmare altri investimenti destinati ad ammodernare il settore non si consideri più proficuo avviare una rapida riforma che affidi i compiti previsti dall'articolo 103 della Costituzione ad un solo tribunale e faccia transitare il personale e le strutture in eccedenza all'amministrazione civile.
(5-01478)
Interrogazione a risposta in Commissione:
MANCUSO. - Al Ministro della difesa, al Ministro dell'economia e delle finanze. - Per sapere - premesso che:
la Caserma Gherzi, sita in Novara, fa parte dei beni immobiliari trasferiti dal Demanio militare al Demanio civile con la finalità della cartolarizzazione;
come accade per altri insediamenti militari in disuso, la caserma Gherzi giace in totale stato di abbandono e conseguentemente anche una pineta che insiste all'interno dell'insediamento è lasciata al suo destino;
recentemente una delle piante di cui sopra, alta oltre 20 metri è stata abbattuta da una tempesta ed è caduta oltre il muro di cinta nel cortile attiguo, causando danni solo alle auto ivi parcheggiate richiedendo un intervento urgente dei Vigili del Fuoco;
sono decine le piante, tutte alte oltre i 20 metri e malate, che si trovano in situazione analoga ed in caso di forte vento potrebbero spezzarsi e cadere causando danni alle persone, oltre che alle cose, che vivono nell'attiguo complesso di proprietà dell'Associazione Territoriale della Casa di Novara -:
quali interventi urgenti intenda adottare il Governo per evitare il ripetersi di incidenti quali quello riportato in premessa, al fine di mettere in sicurezza questo autentico bosco, circondato da edifici residenziali abitati da decine e decine di famiglie.
(5-01483)
Interrogazioni a risposta scritta:
SPERANDIO, CACCIARI, DURANTI e DEIANA. - Al Ministro della difesa. - Per sapere - premesso che:
ieri sera poco dopo le 19.00 un F16 USA che proveniva dalla base aerea di
Aviano è precipitato nei pressi dell'abitato della località Sora Maè nel comune di Zoldo Alto;
l'intera Provincia di Belluno è inserita tra gli spazi di volo addestrativi concessi agli USA nel nostro paese;
tale incidente ha destato molta preoccupazione tra le popolazioni locali in quanto il veivolo è precipitato a un centinaio di metri dall'abitato della frazione, per cui risulta evidente che solo per un caso fortuito si è evitata una strage di civili;
altri incidenti aerei hanno caratterizzato la presenza USA ad Aviano in molti casi senza esiti, in particolare già nel 2000 un aereo USA cadde nel comune di Limana (sempre in provincia di Belluno) in prossimità di un a fabbrica con centinaia di operai e che anche allora solo la fortuna evitò una tragedia di enormi proporzioni, che nell'estate del 2004 un elicottero dell'elisoccorso dell'USL di Belluno ebbe un incontro reavvicinato con un F16 sul Passo Falzarego (notizia pubblicata sul Corriere delle Alpi del 2004)
è ancora presente la memoria del disastro del Cermis rimasto sostanzialmente impunito -:
quale sia l'esatta dinamica dell'incidente e in particolare a quale quota il pilota si sia lanciato dallo stesso e quali condizioni metereologiche vi fossero in valle al momento dell'incidente (cielo coperto o temporale);
quali siano i piani per l'attenuazione dei rischi in caso di tali incidenti e a quali prescrizioni siano soggetti i voli addestrativi USA sopra il territorio montano e in particolare se vi siano delle prescrizioni rispetto alle quote di volo e quali siano le sanzioni per l'eventuale mancato rispetto delle stesse;
se la caduta e l'esplosione dell'aviogetto possa implicare dei rischi per la popolazione locale per l'esposizione a materie inquinanti ed in particolare se nell'aereo vi siano presenti metalli pesanti o altri materiali nocivi;
se la «scatola nera» o altri strumenti atti alla ricostruzione dell'incidente siano stati reperiti e messi a disposizione della magistratura italiana e quali altre iniziative ispettive intenda mettere in atto il governo al fine di determinare eventuali responsabilità nella causazione dell'incidente.
(4-04848)