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Allegato A
Seduta n. 207 del 19/9/2007
PROGETTO DI BILANCIO DELLA CAMERA DEI DEPUTATI PER L'ANNO FINANZIARIO 2007 (DOC. VIII, N. 4)
(Sezione 1 - Ordini del giorno)
La Camera,
premesso che:
nella XIV legislatura l'Ufficio di Presidenza, a seguito di una delibera dell'Assemblea, si era impegnato a sostenere la produzione di servizi televisivi di carattere divulgativo inerenti le attività delle Commissioni parlamentari, sia per far conoscere meglio l'attività del Parlamento, che per avvicinare i cittadini a quanti nelle Istituzioni operano;
l'Ufficio di Presidenza, in base alla convenzione del 5 ottobre 2005 con l'Agenzia Parlamentare - AgenParl aveva assunto l'impegno «a partecipare alle successive produzioni» di tali tipi di servizi televisivi che la predetta agenzia inizialmente avrebbe dovuto realizzare a proprie spese a titolo sperimentale;
l'AgenParl ha ottemperato, con esito positivo, al compito assunto;
appare necessario ampliare l'informazione sull'attività della Camera attraverso servizi divulgativi più accessibili a quei settori dell'opinione pubblica che hanno meno confidenza con le reali problematiche dell'attività legislativa,
impegna l'Ufficio di Presidenza
a dar seguito compiutamente a quanto stabilito nella citata convenzione e quindi a concordare, anche d'intesa con le presidenze delle Commissioni parlamentari, un programma di produzioni televisive aventi i caratteri sopra accennati.
9/Doc. VIII, n. 4/1. Campa, Porcu, Ulivi, Angela Napoli, Lamorte, Moffa, Giorgio Conte, Romagnoli, Lazzari, Pelino, Licastro Scardino, Volontè, Peretti, Lucchese, Ceccacci Rubino, Palumbo, Galli, Floresta, Simeoni, Berruti, Rosso, Zanetta.
La Camera,
premesso che:
l'Assemblea nella XIV legislatura ha approvato all'unanimità un ordine del giorno nel quale si sottolineava che:
i media nazionali e regionali, contrariamente a quanto avveniva nel passato, generalmente trascurano le informazioni concernenti l'aspetto più impegnativo del lavoro dei deputati, che è quello che si svolge nelle Commissioni parlamentari per la formulazione dei testi legislativi e degli atti di controllo;
è necessario divulgare, anche attraverso servizi giornalistici audiovisivi, gli aspetti più salienti delle attività delle Commissioni, anche al fine di avvicinare i cittadini alle istituzioni democratiche;
nell'ambito dei servizi di informazione giornalistica parlamentare agiscono strutture che soddisfano pienamente i requisiti di cui sopra, strutture la cui efficienza è stata ampiamente verificata alla luce delle convenzioni stipulate nella scorsa legislatura con la Camera;
in particolare, in base alla convenzione del 5 ottobre 2005, la Camera si è impegnata a sostenere la realizzazione di ulteriori servizi televisivi aventi le caratteristiche sopra descritte,
impegna l'Ufficio di Presidenza
a far fronte a quanto concordato nella precedente convenzione e quindi a programmare, d'intesa con gli Uffici di Presidenza delle Commissioni parlamentari, i servizi audiovisivi da realizzare nei prossimi dodici mesi.
9/Doc. VIII, n. 4/2. Pisicchio, Pedica, Raiti, Mura.
La Camera,
premesso che:
nella XIV legislatura è stato approvato in Assemblea all'unanimità un ordine del giorno sottoscritto da oltre cento deputati di tutti i gruppi parlamentari, col quale si impegnava l'Ufficio di Presidenza a sostenere la produzione di servizi televisivi di carattere divulgativo inerenti le attività delle Commissioni parlamentari;
nel fare proprio tale ordine del giorno, i presentatori di questo atto ne condividono i contenuti, sia perché finalizzato alla necessità di avvicinare i cittadini alle istituzioni democratiche, sia perché in tal modo si dà il giusto riconoscimento all'impegno di coloro che svolgono la loro attività nelle Commissioni parlamentari;
ad integrazione dell'attività svolta dalle attuali strutture giornalistiche, è necessaria un'informazione a carattere maggiormente divulgativo e più accessibile per i cittadini meno adusi al linguaggio parlamentare,
impegna l'Ufficio di Presidenza
a dare seguito al citato ordine del giorno ed alla relativa convenzione, programmando, d'intesa con gli Uffici di Presidenza delle Commissioni parlamentari, i servizi televisivi sopra indicati, da realizzare nei prossimi dodici mesi.
9/Doc. VIII, n. 4/3.Bianco, Acerbo, Tenaglia, Boato, Astore, Misiti, Osvaldo Napoli, Allam, Gambescia, Delbono, Sgobio, Caruso, Scotto, Migliore, Falomi, Camillo Piazza, Turci, Licastro Scardino, Carra, Crema, Fabris, D'Agrò, Riccardo Conti, Deiana, Tassone, Duilio, Villetti, D'Alia, Stagno d'Alcontres, Barbieri, Azzolini, Volontè.
La Camera,
premesso che:
in sede di approvazione del progetto di bilancio della Camera per il 2006, venne presentato un ordine del giorno a firma Borghesi, Donadi ed Evangelisti, che è stato accolto e che impegnava l'Ufficio di Presidenza ad operare, fin dal bilancio per il 2007 e per i successivi di questa legislatura, un'adeguata riduzione della spesa possibilmente in linea con quanto previsto dal Governo;
il progetto di bilancio per il 2007 rispetto a quello del 2006 risulta essere ancora in aumento nel suo importo complessivo e pertanto da esso non emerge l'impegno assunto con il citato ordine del giorno;
ciò appare in contrasto con generalizzate richieste dell'opinione pubblica per una riduzione dei costi della politica, tra i quali vanno annoverati anche quelli per il funzionamento degli organi costituzionali come la Camera;
il Governo si è impegnato a ridurre le spese dei ministeri del dieci per cento;
dalla relazione dei deputati questori emergono azioni già poste in essere in tal senso che non risultano ancora recepite nel progetto di bilancio medesimo ed altre sono in corso di valutazione e di avvio;
sembra quanto mai doveroso nel momento in cui si chiedono sacrifici al Paese dare il segno di una inversione di tendenza su questo punto;
appare altresì inopportuno approvare il bilancio di previsione quando già sono trascorsi più di otto mesi dell'anno di riferimento,
impegna l'Ufficio di Presidenza
ad effettuare un assestamento al bilancio per il 2007 da approvare nel mese di ottobre che tenga conto nella proiezione triennale della riduzione di costi per il 2008 e 2009;
ad anticipare la discussione del bilancio di previsione per il 2008 entro la fine dell'anno corrente;
a predisporre il bilancio di previsione per il 2008 con una riduzione di almeno il dieci per cento delle spese discrezionali rispetto a quelle del 2007 ed altrettanto per il 2009 rispetto al 2008.
9/Doc. VIII, n. 4/7.(nuova formulazione) Borghesi, Mura, Donadi, Belisario, Costantini, Palomba, Pedica, Evangelisti, Ossorio, Raiti.
La Camera,
premesso che:
i due rami del Parlamento, come tutti gli organi costituzionali, determinano annualmente in modo autonomo l'ammontare della propria dotazione;
l'autonomia finanziaria delle assemblee parlamentari è uno dei tratti fondanti della divisione dei poteri tra esecutivo e legislativo su cui poggiano le democrazie contemporanee;
l'Ufficio di Presidenza della Camera dei deputati ha stabilito con una prassi consolidata prima e, poi, con una regola vincolante che la dotazione non possa aumentare in misura superiore al tasso programmato di crescita del prodotto interno lordo nominale (PIL);
l'indicatore del PIL nominale riflette la previsione sulla crescita economica del Paese e non sulla crescita dei prezzi,
impegna il Collegio dei Questori
a modificare il parametro nell'ambito del quale aumentare annualmente le entrate del bilancio, sostituendo il tasso programmato di crescita del prodotto interno lordo nominale con il tasso di inflazione programmata.
9/Doc. VIII, n. 4/8.Franco Russo, De Simone, Migliore, Mascia, Falomi.
La Camera,
premesso che:
l'amministrazione della Camera ha in essere ben tredici contratti di locazione, per spazi destinati agli uffici e ai depositi, pari ad una spesa di 32.734.339,05 euro;
l'incremento degli affitti è determinato dal mercato edilizio nella città di Roma;
ad ogni parlamentare deve essere giustamente attribuito un luogo idoneo a svolgere l'attività e non distante dal Palazzo Montecitorio;
il Demanio sta dismettendo e alienando beni immobili,
impegna, per le rispettive competenze, l'Ufficio di Presidenza ed il Collegio dei Questori:
a svolgere uno studio di dettaglio circa i bisogni di locali, tenendo in considerazione i desiderata dei Gruppi parlamentari;
a escludere la conclusione di nuovi contratti di locazione per immobili;
a predisporre, di concerto con il Ministero dell'economia e delle finanze, un piano di acquisizione di immobili già nella disponibilità statale;
a predisporre un piano di acquisizione di immobili finora locati al prezzo determinato dall'Ufficio tecnico erariale (U.T.E.).
9/Doc. VIII, n. 4/11. Franco Russo, De Simone, Acerbo.
La Camera,
premesso che:
il processo di unificazione in un unico polo bibliotecario parlamentare dovrebbe essere realizzato in tempi certi;
il polo bibliotecario rappresenta il principale strumento per l'informazione e la documentazione parlamentare e legislativa sia nazionale che straniera;
tale struttura ha il compito di occuparsi del trattamento, dell'elaborazione e della classificazione dei dati relativi all'attività parlamentare e alla loro diffusione;
il Servizio Studi svolge un ruolo strategico per la ricerca, l'analisi e l'elaborazione di documenti, nonché per il collegamento con gli istituti culturali e di ricerca;
il settore della resocontazione necessita di personale con specifiche competenze professionali che svolga un'attività in perfetta corrispondenza con quella dell'omologo ufficio del Senato;
i settori di documentazione, studi e resocontazione offrono servizi che possono essere condivisi tra i due rami del Parlamento,
impegna, per le rispettive competenze, l'Ufficio di Presidenza ed il Collegio dei Questori:
a favorire l'integrazione dei servizi di documentazione, studi e resocontazione dei due rami del Parlamento;
a incontrare il Consiglio di Presidenza ed il Collegio dei Questori del Senato per condividere un piano per l'unificazione dei servizi documentazione, studi e resocontazione.
9/Doc. VIII, n. 4/12. Franco Russo, De Simone, Folena, Guadagno detto Vladimir Luxuria.
La Camera,
premesso che:
il processo di unificazione in un unico polo bibliotecario parlamentare è stato avviato nell'anno 2003;
il patrimonio librario delle biblioteche di Camera e Senato ammonta a oltre un milione di volumi rappresentando dunque un'entità culturale di prestigio nazionale;
la messe di documenti presenti negli archivi storici parlamentari è una fonte fondamentale per tutti i cultori di storia contemporanea;
la fruibilità del patrimonio librario e archivistico deve essere massima;
l'unificazione del polo bibliotecario e di quello archivistico e la sinergia tra questi due poli favoriscono la promozione culturale nazionale,
impegna, per le rispettive competenze, l'Ufficio di Presidenza ed il Collegio dei Questori:
a favorire la conclusione dell'unificazione del polo bibliotecario parlamentare anche attraverso la creazione di un catalogo unico integrato a quello del Servizio bibliotecario nazionale (SBN) del Ministero per i beni e le attività culturali;
a incontrare il Consiglio di Presidenza ed il Collegio dei Questori del Senato per condividere un piano per l'unificazione dell'archivio storico facilitando la consultazione e la riproduzione dei fondi.
9/Doc. VIII, n. 4/13. Franco Russo, De Simone, Folena, Guadagno detto Vladimir Luxuria.
La Camera,
premesso che:
nell'ambito del progetto di bilancio interno per il 2007 è prevista una spesa pari a 1.702.500 euro per le consulenze professionali esterne;
nell'ottica della riduzione dei costi della politica, se pure è apprezzabile il contenimento di spesa già operato in accordo a quanto previsto dalle leggi finanziarie per il 2005 e il 2007, sarebbe tuttavia opportuno un ulteriore contenimento delle spese destinate alle consulenze professionali,
impegna, per le rispettive competenze, l'Ufficio di Presidenza ed il Collegio dei Questori
a ridurre di due terzi la spesa destinata alle consulenze, eventualmente anche prevedendo una limitazione dei settori nei quali ricorrere alle medesime consulenze.
9/Doc. VIII, n. 4/14. Franco Russo, De Simone, Migliore.
La Camera,
premesso che:
nella Relazione sullo stato dell'Amministrazione per il 2006 predisposta dal Segretario generale ai sensi dell'articolo 7, comma 4, lettera o), del regolamento dei Servizi e del personale, è stata definita l'assegnazione di ulteriori risorse ai servizi di documentazione per potenziare il flusso di informazioni necessario ai deputati per intervenire sulle problematiche del Paese nell'ambito dell'esplicazione del loro munus parlamentare;
nell'attuale fase politica, i partiti non sempre si sono mostrati in grado di avviare strumenti capillari di inchiesta sulle problematiche del territorio;
la conoscenza sociale è prodotta anche dai/dalle cittadini/e impegnati/e nelle mobilitazioni attinenti alla gestione del territorio e/o a rivendicazioni sociali;
sulla base di tali considerazioni, è opportuno assicurare un'informazione il più possibile esaustiva e tempestiva a chi è chiamato a svolgere le funzioni parlamentari, onde incoraggiarne un intervento più efficace sulle diverse problematiche che affliggono il nostro Paese,
impegna, per le rispettive competenze, l'Ufficio di Presidenza ed il Collegio dei Questori
a prevedere relazioni continuative, oltre che con gli enti già considerati a tal fine dalla Camera dei deputati (quali ad esempio, l'ISTAT, l'ARAN, la SOGEI, etc.), anche con altri organismi territoriali formalizzati e non, i sindacati, nonché gli organismi attraverso cui i/le cittadini/e si autorganizzano.
9/Doc. VIII, n. 4/15. Franco Russo, Migliore, De Simone.
La Camera,
premesso che:
nel progetto di bilancio interno per il 2007, si prevedono spese per le missioni svolte in ambito Unione Europea e in ambito internazionale dai deputati in carica;
tali stanziamenti, riferiti all'attività internazionale della Camera dei deputati, nel bilancio preventivo per il 2007 ammontano a 90.000 euro per la Commissione Affari esteri, 55.000 euro per la Commissione per le politiche dell'Unione europea, e 30.000 euro per ciascuna delle altre Commissioni;
fermo restando, nel pieno rispetto delle ragioni ispiratrici dell'articolo 69 della Costituzione, l'indirizzo di garantire comunque le voci strumentali all'esercizio delle funzioni parlamentari, nell'ottica di ridurre i costi della politica, si impone la necessità di razionalizzare tali spese, ancorandone la previsione e la conseguente erogazione alle necessità essenziali connesse al munus parlamentare,
impegna, per le rispettive competenze, l'Ufficio di Presidenza ed il Collegio dei Questori
ad adottare misure stringenti di razionalizzazione delle spese relative alle missioni all'estero, in particolare prevedendo il rimborso delle spese di albergo, solo se sostenute presso esercizi di categoria non superiore a quattro stelle, e che, per quanto concerne i voli relativi alle missioni nell'ambito dell'Unione europea, debba essere utilizzata solo la classe economica.
9/Doc. VIII, n. 4/16. Franco Russo, Mantovani, De Simone.
La Camera,
premesso che:
la spesa iscritta nel capitolo 70, Categoria V, del progetto di bilancio per il 2007, concernente la fornitura di beni e servizi, e in particolare l'erogazione di utenze quali acqua, gas, energia, risulta onerosa e pari a 4.155.000 euro per il 2007;
per il 2008 e 2009 la suddetta spesa ammonta rispettivamente a 4.220.000 e a 4.285.000 euro;
come precisato nell'Allegato 1.1, la razionalizzazione delle forniture di utenze sotto il profilo contrattuale e il passaggio dal mercato vincolato a quello libero può essere occasione per il conseguimento di condizioni economiche più favorevoli;
con la legge 9 gennaio 1991, n. 10, è stata introdotta in Italia la figura del responsabile per la conservazione e l'uso razionale dell'energia, il cosiddetto energy manager, obbligatorio sia per gli enti pubblici che per quelli privati con consumi importanti,
impegna l'Ufficio di Presidenza
a conseguire risparmi energetici per gli anni 2008 e 2009 avvalendosi di un'efficace attività dell'energy manager.
9/Doc. VIII, n. 4/17.(nuova formulazione) Garavaglia.
La Camera,
premesso che:
la spesa inserita nel bilancio afferente la fornitura di beni e servizi, in particolare l'erogazione di utenze quali acqua, gas, energia, ascritta al capitolo 70, Categoria V, risulta onerosa e pari a 4.155.000 euro per il 2007;
per il 2008 e il 2009 la suddetta spesa ammonta rispettivamente a 4.220.000 e a 4.285.000 euro;
come precisato nell'Allegato 1.1, la razionalizzazione delle forniture di utenze sotto il profilo contrattuale e il passaggio dal mercato vincolato a quello libero può essere occasione per il conseguimento di condizioni economiche più favorevoli;
al contrario, nel triennio 2007-2009 è previsto un costante aumento di detti costi, piuttosto che una riduzione;
appare opportuno avvalersi delle prestazioni dell'energy manager e allegare un'apposita relazione al bilancio,
impegna l'Ufficio di Presidenza
ad allegare al bilancio una relazione che evidenzi il programma di riduzione delle spese connesse all'energia elettrica ed al gas, che l'energy manager intende realizzare, ed il rapporto fra gli eventuali vantaggi in termini di riduzione da conseguire ed il costo connesso alla consulenza dell'energy manager.
9/Doc. VIII, n. 4/18. (nuova formulazione) Garavaglia.
La Camera,
premesso che:
a seguito dell'espletamento del concorso a consigliere parlamentare della professionalità generale bandito con decreto del Presidente della Camera dell'11 aprile 2002, n. 485, otto consiglieri parlamentari della medesima professionalità, di cui due vincitori del concorso in questione, hanno lasciato il proprio incarico presso la
Camera dei deputati, in quanto sono stati collocati a riposo o si sono dimessi per assumere altri incarichi, e numerosi altri sono in procinto di farlo e lo faranno in breve tempo;
per effetto delle dimissioni di due dei vincitori del concorso in questione è stato coperto un numero di posti inferiore a quello messo a concorso;
vi è, inoltre, l'esigenza di coprire con urgenza le vacanze determinatesi nel ruolo dei consiglieri parlamentari della professionalità generale, al fine di assicurare all'attività istituzionale della Camera un adeguato supporto tecnico-amministrativo, tradizionalmente basato sull'elevatissima professionalità ed efficienza del corpo dei consiglieri parlamentari e dell'apparato amministrativo della Camera dei deputati; per tale ragione, non appare possibile attendere la conclusione di una nuova procedura concorsuale senza arrecare grave vulnus all'efficienza di questo ramo del Parlamento;
la disponibilità di un organico di adeguata consistenza, in particolare in alcuni servizi di importanza nevralgica, costituisce condizione imprescindibile per garantire il corretto e tempestivo esercizio delle funzioni del Parlamento, al quale si è di recente richiamata anche la Presidenza della Repubblica nella nota del 18 maggio 2007;
risulta ancora aperta la graduatoria degli idonei del citato concorso a consigliere parlamentare della professionalità generale;
l'assunzione degli idonei delle graduatorie, tenuto conto dell'onerosità di una nuova selezione concorsuale che coinvolgerebbe migliaia di candidati, costituisce una misura di razionalizzazione delle risorse finanziarie pubbliche che consente di realizzare rilevanti economie di spesa e procedurali;
il fabbisogno di personale, anche nel ruolo dei consiglieri della professionalità generale, risulta vieppiù accresciuto a seguito dell'approvazione, nell'ambito della legge finanziaria 2007, dell'articolo 1, comma 481, che prevede la costituzione di un comitato permanente la cui missione istituzionale è rappresentata dal monitoraggio degli andamenti della finanza pubblica;
per far fronte all'istituzione di tale comitato è già stato deliberato dall'Ufficio di Presidenza un consistente scorrimento della graduatoria del concorso per documentaristi, con conseguente assunzione di trentasei unità, in luogo delle sedici originariamente previste dal bando di concorso;
l'imparzialità ed il buon andamento dell'azione amministrativa richiedono un corrispondente scorrimento della graduatoria del concorso per consigliere parlamentare della professionalità generale;
la tendenza allo scorrimento delle graduatorie degli idonei costituisce ormai un orientamento dell'Ufficio di Presidenza della Camera e del Collegio dei Questori, che intendono avvalersi di questo strumento di razionalizzazione della spesa pubblica anche in altre procedure concorsuali;
tale opzione è pienamente rispondente ad una tendenza che, a livello più generale, permea tout court la pubblica amministrazione italiana, come comprovato dall'approvazione nella seduta del 23 aprile 2007, da parte della Camera, con il parere favorevole del Governo, della mozione n. 1-00137, nella parte in cui impegna il Governo ad adottare iniziative urgenti per procedere all'assunzione dei vincitori e degli idonei dei concorsi pubblici, con riferimento alle graduatorie ancora in vigore coniugandola ed armonizzandola con il processo di stabilizzazione dei lavoratori precari;
ferma restando l'autonomia che la Costituzione riconosce ai due rami del Parlamento, non sussistono ragioni per ritenere il predetto atto di indirizzo incompatibile e quindi non applicabile alla gestione del personale della Camera dei deputati;
è necessario tutelare l'affidamento che i predetti idonei hanno riposto nell'assunzione, in virtù delle reiterate proroghe della graduatoria già deliberate, anche alla luce della riforma del procedimento amministrativo che, attraverso il rinvio ai principi del diritto comunitario, ha elevato la tutela dell'affidamento al rango di principio generale dell'attività amministrativa;
tale affidamento è stato altresì corroborato dall'approvazione nell'ambito del precedente esercizio finanziario di un ordine del giorno di tenore analogo al presente, a prima firma dell'onorevole Iannuzzi, al quale, tuttavia, non è stata data ad oggi esecuzione nella parte in cui impegna gli organi competenti della Camera dei deputati a valutare l'opportunità di attingere alla graduatoria de qua al fine di coprire le vacanze createsi nell'organico dei consiglieri parlamentari della professionalità generale;
è ormai prossima la scadenza della predetta graduatoria,
impegna, per le rispettive competenze, l'Ufficio di Presidenza ed il Collegio dei Questori
a procedere allo scorrimento della graduatoria degli idonei del concorso a consigliere parlamentare della professionalità generale bandito con decreto del Presidente della Camera dell'11 aprile 2002, n. 485, al fine di coprire le vacanze nell'organico dei consiglieri parlamentari della professionalità generale della Camera dei deputati.
9/Doc. VIII, n. 4/19. Iannuzzi, Laganà Fortugno.
La Camera,
premesso che:
la presenza nel mercato italiano di compagnie aeree «low cost» ha ampliato notevolmente l'offerta di voli tra Roma e le altre città italiane e ha determinato una sensibile riduzione dei costi;
il costo dei voli aerei di cui usufruiscono i deputati è generalmente superiore al prezzo medio di mercato,
impegna, per le rispettive competenze, l'Ufficio di Presidenza ed il Collegio dei Questori
a procedere a una revisione delle attuali convenzioni tra la Camera dei deputati e le compagnie aeree, al fine di realizzare un contenimento dei costi dei voli e a valutare la possibilità di stipulare convenzioni con compagnie aeree «low cost».
9/Doc. VIII, n. 4/20. Oliva.
La Camera,
premesso che:
ogni giorno presso i palazzi della Camera vengono gettate in modo indifferenziato spropositate quantità di carta,
impegna, per le rispettive competenze, l'Ufficio di Presidenza ed il Collegio dei Questori
a individuare la soluzione con minore onere finanziario per la Camera che permetta l'installazione presso tutti i palazzi che ospitano uffici della Camera, di specifici contenitori per la raccolta differenziata della carta (eco-box) e a stipulare una convenzione con una qualsiasi società pubblica o privata che fornisca un servizio di raccolta della carta per avviarla a un ciclo di riuso.
9/Doc. VIII, n. 4/21. D'Elia, Turco, Beltrandi, Mellano, Poretti, Poletti, Del Bue, Mura.
La Camera,
premesso che:
il costo troppo basso, rispetto alla reale spesa sostenuta dalla Camera dei deputati, di taluni servizi interni, destinati a rendere più efficiente il lavoro parlamentare, è divenuto oggetto di scherno pubblico;
per tale ragione i servizi - alcuni dei quali previsti anche in molte realtà pubbliche o private - sono divenuti privilegi,
impegna il Collegio dei Questori
ad adeguare immediatamente il prezzo del servizio di barberia, dei ristoranti interni e della buvette al costo reale, in modo da ridurne totalmente il peso sul bilancio interno e quindi sulla spesa pubblica.
9/Doc. VIII, n. 4/23. Crosetto, Angelino Alfano, Zorzato, Verro, Giudice.
La Camera,
premesso che:
il lavoro nell'istituzione parlamentare, secondo la corrente di pensiero dominante, non dovrebbe essere considerato un mestiere da praticare a tempo pieno, quanto piuttosto un apporto temporaneo di esperienze provenienti dalla società civile, dalle professioni e dalle arti;
l'attribuzione di privilegi vitalizi è incomprensibile nell'ottica di tale corrente di pensiero,
impegna, per le rispettive competenze, l'Ufficio di Presidenza ed il Collegio dei Questori
a provvedere alla progressiva riduzione dei privilegi vitalizi di qualsiasi natura e contestualmente a farsi promotori di tutte le iniziative necessarie per eliminare qualunque incompatibilità oggi presente nella legislazione vigente o in statuti di società o fondazioni, che impedisce ai parlamentari di svolgere attività consentite ad ogni altro cittadino.
9/Doc. VIII, n. 4/26(nuova formulazione) Crosetto, Giudice.
La Camera,
premesso che:
le tessere gratuite per il cinema o lo stadio, pur non incidendo minimamente sul bilancio della Camera dei deputati e sui conti dello Stato, possono essere considerati dall'opinione pubblica il segno di un privilegio di casta,
impegna il Collegio dei Questori
a riferire puntualmente sul costo di tali prerogative e ad attivare tutte le procedure necessarie affinché siano eliminati tali privilegi per i parlamentari e possibilmente per ogni altra categoria che ne benefici gratuitamente.
9/Doc. VIII, n. 4/28. Crosetto, Giudice.
La Camera,
premesso che:
le polemiche sui costi della politica vedono l'Istituzione parlamentare bersaglio principale del disappunto dei cittadini;
viene contestata, tra l'altro, l'oscurità delle procedure di spesa dell'Amministrazione,
impegna, per le rispettive competenze, l'Ufficio di Presidenza ed il Collegio dei Questori
a rendere pubblici con le stesse forme gli importi stipendiali dei parlamentari e dei dipendenti, ivi compresi i trattamenti pensionistici riservati;
a rendere pubblici nel sito internet della Camera tutti gli importi relativi agli stipendi, emolumenti, rimborsi di consiglieri regionali, provinciali, comunali, circoscrizionali, e relativi membri di giunta;
a rendere pubblici gli importi relativi agli stipendi di tutti i dirigenti e manager di aziende pubbliche o partecipate dal pubblico nonché di ogni dipendente statale, provinciale, regionale o comunale per le diverse categorie.
9/Doc. VIII, n. 4/29. Crosetto, Giudice, Verro.
La Camera,
premesso che:
uno degli argomenti che alimentano le polemiche in corso sul costo della politica riguarda la rilevante crescita degli spazi dedicati al lavoro parlamentare, spazi che ormai occupano decine di palazzi nel centro di Roma;
contribuiscono ad alimentare la polemica anche talune scelte non oculate in termini di buona gestione,
impegna, per le rispettive competenze, l'Ufficio di Presidenza ed il Collegio dei Questori
a ridurre la spesa per uffici destinati ai deputati, dando immediata disdetta, in particolare, alla convenzione stipulata per affitti e servizi in merito al complesso di edifici noto come palazzo Marini, attribuendo il trenta per cento di detta spesa ai singoli deputati in modo che ciascuno di essi provveda autonomamente alla ricerca ed alla gestione della sede destinata alla propria segreteria e producendo un immediato conseguente risparmio del settanta per cento su tale capitolo di spesa.
9/Doc. VIII, n. 4/31. Crosetto, Giudice, Verro.
La Camera,
premesso che:
lo scorso 17 maggio è stato consegnato il seguente appello al Presidente della Camera, sottoscritto da centotrentuno parlamentari:
«Nell'anno europeo per le Pari Opportunità può esserci un modo non rituale di celebrare la festa della mamma da parte della Camera dei Deputati. Può essere l'occasione per inviare un segnale al Paese: pari opportunità è dare la possibilità ad una donna che lavora di diventare mamma, e la possibilità ad una mamma, come pure ad un papà, di continuare a lavorare. Uno strumento per conciliare i due ruoli può essere quello dell'asilo nido. Il compito, delle istituzioni è dare il buon esempio.
L'Italia si è impegnata a raggiungere entro il 2010 una copertura del 33 per cento di asili nido sul territorio nazionale, nel rispetto degli obiettivi posti a Lisbona nel 2000. Nell'ultima Finanziaria sono stati previsti 100 milioni in tre anni, totale 300 milioni. Secondo le stime del Centro nazionale di documentazione per l'infanzia e l'adolescenza, occorrerebbe una cifra complessiva di 9 miliardi di euro.
La Camera dei Deputati da molti anni ha deciso di dotarsi di un asilo nido. I parlamentari e gli oltre duemila dipendenti e tutto il personale accreditato, donne e uomini, hanno atteso invano che la decisione si traducesse in un fatto concreto: poter usufruire di un servizio a pagamento dove tenere i propri figli vicini al luogo di lavoro come avviene nei parlamenti degli altri Paesi europei.
La XV legislatura potrebbe essere quella che dalle parole passa ai fatti, quella che decide di investirci politicamente. Non un privilegio in più, ma un servizio per chi ne ha necessità e che sarà ben lieto di pagare pur di tenere i figli vicini al proprio posto di lavoro.
La proposta deve essere intesa: servizio a pagamento da parte degli utenti e senza oneri per la Camera dei deputati».
la Presidenza della Camera ha dichiarato la propria disponibilità al «progetto asilo nido» ma in più occasioni ha manifestato la difficoltà di reperire locali adeguati per la sua realizzazione,
impegna l'Ufficio di Presidenza
a dare seguito alla proposta dei parlamentari, in particolare al fine di reperire i locali adeguati per far partire il progetto di realizzazione dell'asilo nido entro la fine del 2007.
9/Doc. VIII, n. 4/32. Poretti, Barani, Bertolini, Bianchi, Cancrini, Capotosti, Carra, Cioffi, Dato, De Zulueta, Dioguardi, D'Ippolito Vitale, Fabris, Fava, Francescato, Germontani, Longhi, Lussana, Mellano, Mura, Realacci, Schirru, Ulivi, Velo, Zanella, Zanotti.
La Camera,
premesso che:
la sala di lettura, attigua al Transatlantico, è stata costituita al fine di mettere a disposizione dei singoli deputati i quotidiani e i periodici italiani;
ivi si riscontra la presenza solo di quotidiani nazionali e provinciali, ma non di quelli relativi al territorio della Regione Lazio;
appare di fondamentale utilità, non solo a scopo informativo, ma in connessione con le attività che i deputati del territorio devono quotidianamente svolgere, dotare la sala lettura anche di quotidiani della Regione Lazio;
la mancanza dei quotidiani precedentemente citati non è giustificabile sulla base di una logica di risparmio dei costi, ma semmai rappresenta una grave svista dell'Amministrazione alla quale occorre porre rimedio nel più breve tempo possibile,
impegna il Collegio dei Questori
a dare seguito al più presto a quanto richiesto in premessa con riferimento alla dotazione di quotidiani del Lazio.
9/Doc. VIII, n. 4/36. Mazzocchi.
La Camera,
premesso che:
come già segnalato in occasione dell'esame del bilancio della Camera per il 2006 e preso atto delle rassicurazioni fornite al riguardo dal Collegio dei Questori, nel corso della seduta del 16 luglio 2007, dalle quali scaturisce la necessità di mantenere un costante monitoraggio ai fini di un'attenta verifica degli standard qualitativi dei servizi di pulizia, distribuzione, posta e vigilanza presso la sede di Palazzo Marini, attualmente offerti dalla Società Milano 90 s.r.l;
dette modalità di gestione dei servizi furono definite attraverso contratti di locazione e servizi stipulati a partire dal 30 aprile 1997,
impegna, per le rispettive competenze, l'Ufficio di Presidenza ed il Collegio dei Questori
a proseguire nell'azione di verifica della qualità dei servizi di pulizia, distribuzione, posta e vigilanza presso Palazzo Marini, anche attraverso procedure di valutazione sistemica, ad esempio con appositi questionari, che veda il diretto coinvolgimento dei destinatari di detti servizi.
9/Doc. VIII, n. 4/37. Quartiani, Giachetti, Nannicini, Incostante, Suppa, Marchi.
La Camera,
preso atto della necessità di razionalizzare e contenere le spese,
impegna, per le rispettive competenze, l'Ufficio di Presidenza ed il Collegio dei Questori
a procedere ad una revisione dei contratti di affitto esorbitanti in essere sulla base delle stime di mercato e a valutare le disponibilità dell'Agenzia del demanio di immobili presenti nell'area prossima a Montecitorio;
ad introdurre un sistema di ticket per i servizi di ristorazione per consentire ai soli deputati una maggiore libertà di scelta e nel contempo realizzare significativi risparmi di spesa.
9/Doc. VIII, n. 4/38. Volontè, Ronconi.
La Camera,
premesso che:
è necessario assicurare la massima trasparenza delle procedure e delle decisioni che comportano spese;
è opportuno rendere palesi i vantaggi derivanti dalla esternalizzazione di alcuni servizi presenti e soprattutto futuri,
impegna, per le rispettive competenze, l'Ufficio di Presidenza ed il Collegio dei Questori
a procedere ad una modifica delle modalità con cui vengono comunicate le decisioni e le procedure suddette nel Bollettino degli organi collegiali che, allo stato, difettano di trasparenza e completezza di informazione.
9/Doc. VIII, n. 4/39. Barbieri, Ronconi.
La Camera,
premesso che:
esiste una volontà da parte dell'Amministrazione, assunta in autonomia, di proseguire una politica rigorosa di gestione finanziaria, di contenere la dinamica della dotazione finanziaria in coerenza anche con gli indirizzi in materia di spesa pubblica espressi dalle manovre economiche del Governo,
impegna, per le rispettive competenze, l'Ufficio di Presidenza ed il Collegio dei Questori
ad adeguare le tariffe, applicate nei servizi di barberia e di ristorazione, ai parametri vigenti negli esercizi commerciali di Roma al fine di aumentare le entrate derivanti da «servizi resi dall'Amministrazione» eliminando quindi ogni ingiustificato «privilegio» o trattamento di favore verso i fruitori di tali prestazioni.
9/Doc. VIII, n. 4/41. Stucchi.
La Camera,
premesso che:
esiste una volontà da parte dell'amministrazione, assunta in autonomia, di proseguire una politica rigorosa di gestione finanziaria, di contenere la dinamica della dotazione in coerenza anche con gli indirizzi in materia di spesa pubblica espressi dalle manovre economiche del Governo;
impegna, per le rispettive competenze, l'Ufficio di Presidenza ed il Collegio dei Questori
ad operare per conseguire una riduzione di almeno il 30 per cento, entro l'esercizio 2009, delle spese di cui al Titolo I (spese correnti) ed al Titolo II (spese in conto capitale).
9/Doc. VIII, n. 4/42. Caparini.
La Camera,
premesso che:
la quantità, la complessità e la varietà dell'attività dei parlamentari richiede supporto e assistenza da parte di collaboratori;
le somme in favore dei collaboratori parlamentari sono, di fatto, ricomprese nelle dotazioni dei «rimborsi forfetari per mantenere il rapporto fra eletto ed elettore» e assegnate al singolo parlamentare per il tramite del gruppo di appartenenza;
da molti anni si discute della necessità di regolarizzare tali rapporti di lavoro, e, in questo senso, la Camera dei deputati ha negli scorsi mesi adottato dei provvedimenti parziali per superare l'attuale regime che lascia alla totale discrezionalità del singolo deputato la gestione dei relativi compensi;
il perdurare dell'assenza di una regolamentazione in tale ambito ha generato in molti casi il paradosso del venir meno di tutti quegli elementi di certezza dei diritti e delle tutele, previsti dalla legislazione vigente in materia di lavoro, proprio nella più autorevole delle sedi istituzionali, quali la Camera dei deputati;
risolvere il problema del riconoscimento della figura professionale dei collaboratori parlamentari sotto il profilo giuridico ed economico mediante la modifica
degli attuali criteri di assegnazione dei fondi per i loro compensi, in favore di contratti certi e trasparenti - come già avviene per il Parlamento europeo - contribuirebbe anche a ricondurre ad un'effettiva determinazione lo stipendio dei parlamentari, dal quale verrebbero sottratte le somme effettivamente attribuite per far fronte ai costi dei collaboratori,
impegna, per le rispettive competenze, l'Ufficio di Presidenza ed il Collegio dei Questori
a valutare l'opportunità di estendere ai collaboratori dei deputati il regime previsto per i collaboratori dei componenti dell'Ufficio di presidenza e dei presidenti di Commissione, ossia il versamento diretto da parte dell'Amministrazione della Camera dei compensi stabiliti in favore dei collaboratori.
9/Doc. VIII, n. 4/43. Pettinari, Buffo, Di Salvo, Spini, Fumagalli, Bandoli, Zanotti, Nicchi, Sasso, Trupia, D'Antona, Scotto, Aurisicchio, Attili, Baratella, Grillini, Lomaglio, Maderloni, Rotondo.
La Camera,
premesso che:
è sempre più diffusa tra i cittadini l'idea che i politici - e i parlamentari in particolare - siano dei privilegiati. Il fatto che molti italiani considerino i loro rappresentanti persone favorite oltre la misura del necessario nella remunerazione e nel riconoscimento della propria funzione e, al contempo, soggetti distaccati dalla condizione e dalla vita dei propri elettori è di per sé un problema;
a molti luoghi comuni che, a torto, circolano nell'opinione pubblica, è bene rispondere e reagire. Ma bisogna cogliere l'elemento di verità che in quel giudizio è contenuto: in Italia, dove un insegnante o un'operaia spesso guadagnano mediamente meno che nei Paesi vicini, i deputati e i senatori - ma per serietà il confronto andrebbe esteso ad altri livelli della rappresentanza - ricevono un trattamento economico più favorevole di quello dei loro colleghi europei e più vicino a quello dei rappresentanti della Camera bassa degli Stati Uniti d'America. Gli stessi parlamentari italiani portano con sé, durante il mandato e a volte anche oltre, una serie di «guarentigie» che sono percepite come immotivate;
d'altro canto gli stessi rappresentanti del popolo godono in maniera assai ridotta di alcuni servizi essenziali per svolgere efficacemente il proprio mandato e mantenere il rapporto con gli elettori;
tra le spettanze dei deputati il Regolamento per gli assegni vitalizi dei deputati, definito dall'Ufficio di Presidenza, prevede un assegno vitalizio a partire, di norma, dai sessantacinque anni di età, di importo variabile dal 25 all'80 per cento dell'indennità parlamentare a seconda degli anni di mandato parlamentare;
impegna, per le rispettive competenze, l'Ufficio di Presidenza ed il Collegio dei Questori
a valutare l'opportunità di modificare il citato regolamento prevedendo che l'ammontare dell'assegno vitalizio sia tale da non superare annualmente, sommato agli altri redditi di cui è titolare l'ex parlamentare, il limite massimo di retribuzione imponibile ai fini previdenziali di cui all'articolo 2, comma 18, della legge 8 agosto 1995, n. 335, nonché di prevedere che l'assegno vitalizio non sia cumulabile con altri assegni di analoga natura maturati attraverso l'espletamento di altre funzioni pubbliche elettive.
9/Doc. VIII, n. 4/44. Pettinari, Buffo, Di Salvo, Spini, Fumagalli, Bandoli, Zanotti, Nicchi, Sasso, Trupia, D'Antona, Scotto, Aurisicchio, Attili, Baratella, Grillini, Lomaglio, Maderloni, Rotondo.
La Camera,
premesso che:
a seguito dell'espletamento del concorso a consigliere parlamentare della
professionalità generale bandito con decreto del Presidente della Camera dell'11 aprile 2002, n. 485, almeno otto consiglieri parlamentari della medesima professionalità, di cui due vincitori del concorso in questione, hanno lasciato il proprio incarico presso la Camera dei deputati, in quanto sono stati collocati a riposo o si sono dimessi per assumere altri incarichi, e numerosi altri sono in procinto di farlo e lo faranno in breve tempo;
per effetto delle dimissioni di due dei vincitori del concorso in questione è stato coperto un numero di posti inferiore a quello messo a concorso;
in presenza della medesima situazione, con riguardo al contemporaneo concorso per consigliere parlamentare della professionalità di biblioteca bandito dalla Camera dei deputati, si è tempestivamente proceduto allo scorrimento della relativa graduatoria;
vi è, inoltre, l'esigenza di coprire con urgenza le vacanze determinatesi nel ruolo dei consiglieri parlamentari della professionalità generale, al fine di assicurare all'attività istituzionale della Camera un adeguato supporto tecnico-amministrativo, tradizionalmente basato sull'elevatissima professionalità ed efficienza del corpo dei consiglieri parlamentari e dell'apparato amministrativo della Camera dei deputati; per tale ragione, non appare possibile attendere la conclusione di una nuova procedura concorsuale senza arrecare grave vulnus all'efficienza di questo ramo del Parlamento;
la disponibilità di un organico di adeguata consistenza, in particolare in alcuni servizi di importanza nevralgica, costituisce condizione imprescindibile per garantire il corretto e tempestivo esercizio delle funzioni del Parlamento, al quale si è di recente richiamata anche la Presidenza della Repubblica nella nota del 18 maggio 2007;
risulta ancora aperta la graduatoria degli idonei del citato concorso a consigliere parlamentare della professionalità generale;
l'assunzione degli idonei delle graduatorie, tenuto conto dell'onerosità di una nuova selezione concorsuale che coinvolgerebbe migliaia di candidati, costituisce una misura di razionalizzazione delle risorse finanziarie pubbliche che consente di realizzare rilevanti economie di spesa e procedurali;
in quest'ottica, la legge finanziaria per l'anno 2007 ha previsto una generalizzata proroga delle graduatorie di merito dei concorsi pubblici, al fine di realizzare un progressivo assorbimento degli idonei (articolo 1, comma 536);
il fabbisogno di personale, anche nel ruolo dei consiglieri della professionalità generale, risulta vieppiù accresciuto a seguito dell'approvazione, nell'ambito della legge finanziaria 2007, dell'articolo 1, comma 481, che prevede la costituzione di un comitato permanente la cui missione istituzionale è rappresentata dal monitoraggio degli andamenti della finanza pubblica;
per far fronte all'istituzione di tale comitato è già stato deliberato dall'Ufficio di Presidenza un consistente scorrimento della graduatoria del concorso per documentaristi, con conseguente assunzione di trentasei unità, in luogo delle sedici originariamente previste dal bando di concorso;
l'imparzialità ed il buon andamento dell'azione amministrativa richiedono un corrispondente scorrimento della graduatoria del concorso per consigliere parlamentare della professionalità generale, la quale, nonostante le reiterate proroghe e le evidenti carenze nell'organico dei consiglieri della professionalità generale, rimane ad oggi l'unica a non aver subito alcuno scorrimento;
la tendenza allo scorrimento delle graduatorie degli idonei costituisce ormai un orientamento dell'Ufficio di Presidenza della Camera e del Collegio dei Questori, che intendono avvalersi di questo strumento di razionalizzazione della spesa pubblica anche in altre procedure concorsuali,
come testimoniato dalle dichiarazioni di uno dei Segretari di Presidenza apparse sugli organi di stampa (Italia Oggi del 18 maggio 2007, pagina 3);
tale opzione è pienamente rispondente ad una tendenza che, a livello più generale, permea tout court la pubblica amministrazione italiana, come comprovato dall'approvazione nella seduta del 23 aprile 2007, da parte della Camera, con il parere favorevole del Governo, della mozione n. 1-00137, nella parte in cui impegna il Governo ad adottare iniziative urgenti per procedere all'assunzione dei vincitori e degli idonei dei concorsi pubblici, con riferimento alle graduatorie ancora in vigore coniugandola ed armonizzandola con il processo di stabilizzazione dei lavoratori precari;
ferma restando l'autonomia che la Costituzione riconosce ai due rami del Parlamento, non sussistono ragioni per ritenere il predetto atto di indirizzo incompatibile e quindi non applicabile alla gestione del personale della Camera dei deputati;
lo schema di disegno di legge recante misure per la riduzione dei costi politico-amministrativi e per la promozione della trasparenza nella pubblica amministrazione, approvato in via preliminare dal Consiglio dei ministri, ad ulteriore testimonianza della valorizzazione che le graduatorie degli idonei nei concorsi pubblici stanno assumendo nelle politiche di reclutamento delle pubbliche amministrazioni, prevede che queste ultime possano stipulare contratti di tipo flessibile soltanto con soggetti collocati in graduatorie di concorsi pubblici per le assunzioni a tempo indeterminato, rispettando l'ordine di graduatoria degli idonei;
è necessario tutelare l'affidamento che i predetti idonei hanno riposto nell'assunzione, in virtù delle reiterate proroghe della graduatoria già deliberate, anche alla luce della riforma del procedimento amministrativo che, attraverso il rinvio ai principi del diritto comunitario, ha elevato la tutela dell'affidamento al rango di principio generale dell'attività amministrativa;
tale affidamento è stato altresì corroborato dall'approvazione nell'ambito del precedente esercizio finanziario di un ordine del giorno di tenore analogo al presente, a prima firma dell'onorevole Iannuzzi, al quale, tuttavia, non è stata data ad oggi esecuzione nella parte in cui impegna gli organi competenti della Camera dei deputati a valutare l'opportunità di attingere alla graduatoria de qua al fine di coprire le vacanze createsi nell'organico dei consiglieri parlamentari della professionalità generale;
quanto premesso risulta ancor più rafforzato dalla circostanza che il nuovo piano di reclutamento del personale della Camera dei deputati, valido per il triennio 2007-2009, non prevede l'espletamento di un nuovo concorso per consigliere parlamentare della professionalità generale, per cui il più rapido nonché unico mezzo per coprire celermente le più impellenti tra le esigenze di personale in precedenza evidenziate è rappresentato dallo scorrimento della graduatoria in parola;
è ormai prossima la scadenza della predetta graduatoria,
impegna, per le rispettive competenze, l'Ufficio di Presidenza ed il Collegio dei Questori
a procedere allo scorrimento della graduatoria degli idonei del concorso a consigliere parlamentare della professionalità generale bandito con decreto del Presidente della Camera dell'11 aprile 2002, n. 485, al fine di coprire le vacanze nell'organico dei consiglieri parlamentari della professionalità generale della Camera dei deputati o, comunque, in sintonia con le tendenze emerse in materia di politiche del personale delle pubbliche amministrazioni, a mantenere aperta la graduatoria de qua fino al suo completo esaurimento.
9/Doc. VIII, n. 4/45. Nucara.
La Camera,
premesso che:
risulta che ai deputati cessati dal mandato spetta un rimborso delle spese di viaggio per un ammontare di 1.250.000 euro per il 2007;
tali rimborsi non possono essere riconducibili all'attività dell'istituzione erogante, ma rappresentano un'integrazione impropria ed indiretta del vitalizio diretto all'ex deputato,
impegna, per le rispettive competenze, l'Ufficio di Presidenza ed il Collegio dei Questori
a limitare i rimborsi ai deputati in carica.
9/Doc. VIII, n. 4/46. Buemi, Turci, Angelo Piazza, Schietroma, Antinucci, Mancini, Di Gioia.
La Camera,
premesso che:
ogni deputato dispone di un ufficio ubicato a Palazzo Marini, ma è praticamente impossibile il suo utilizzo durante le giornate di lavoro parlamentare;
per tali uffici, che sono di norma scarsamente utilizzati, la Camera sostiene un costo esorbitante di affitto, di sorveglianza e per altre attività,
impegna, per le rispettive competenze, l'Ufficio di Presidenza ed il Collegio dei Questori
ad abbandonare tale utilizzo ed a prevedere, quali «uffici jolly» per i deputati, i locali attualmente utilizzati per le segreterie e gli alloggi dei Vicepresidenti, dei Segretari di Presidenza, dei Questori, degli ex Presidenti della Camera;
in alternativa, a destinare, per le attività di lavoro dei deputati, locali in prossimità dell'aula ed utilizzare i locali citati in premessa per allocarvi le attività amministrative che dovranno lasciare le loro attuali sedi o far posto ai luoghi di lavoro dei parlamentari.
9/Doc. VIII, n. 4/47. Buemi, Turci, Angelo Piazza, Schietroma, Antinucci, Mancini, Di Gioia.
La Camera,
premesso che:
attualmente sono messi a disposizione dei deputati, degli ex deputati e del personale della Camera alcuni servizi alla persona quali bar e ristorazione, barberia, ai quali è adibito personale della Camera e che sono forniti a prezzo «politico»,
impegna, per le rispettive competenze, l'Ufficio di Presidenza ed il Collegio dei Questori
a provvedere all'affidamento all'esterno, mediante gare di appalto, delle suddette prestazioni e ad applicare un tariffario corrispondente ai principi di mercato senza costo alcuno per la Camera, fatta eccezione per i locali, che necessariamente devono essere interni per ragioni di economia dei tempi dei deputati.
9/Doc. VIII, n. 4/48. Buemi, Turci, Angelo Piazza, Schietroma, Antinucci, Mancini, Di Gioia.
La Camera,
premesso che:
attualmente sono messe a disposizione dei Vicepresidenti, dei Segretari di Presidenza della Camera, dei Presidenti di Commissione, auto di servizio per le loro esigenze di spostamento, anche per impegni non istituzionali ed ufficiali,
impegna, per le rispettive competenze, l'Ufficio di Presidenza ed il Collegio dei Questori
a prevedere, per le suddette figure istituzionali, la messa a disposizione delle auto di servizio per i soli impegni ufficiali,
evidenziando che i deputati ricoprenti tali incarichi beneficiano del trattamento previsto per tutti gli altri deputati.
9/Doc. VIII, n. 4/49. Buemi, Turci, Angelo Piazza, Schietroma, Antinucci, Mancini, Di Gioia.
La Camera,
premesso che:
ad ogni deputato è assegnata una erogazione di 4190 euro mensili per il funzionamento della propria segreteria personale, per il trattamento economico del personale ivi addetto;
tale erogazione può configurarsi come integrazione indiretta della indennità di carica del deputato,
impegna, per le rispettive competenze, l'Ufficio di Presidenza ed il Collegio dei Questori
a predisporre un'adeguata soluzione tecnico-organizzativa, amministrativa e fiscale tale da garantire l'esclusione da usi impropri di tale erogazione, prendendo anche ad esempio quanto accade in altri paesi come Francia e Germania, dove l'istituzione parlamentare assume a termine, ovvero per la durata del mandato, fino al raggiungimento dell'ammontare annuo di 13.660 euro, personale di Stato, segnalato dal deputato, fatta eccezione per mogli e figli che, pur potendo svolgere la funzione di collaboratore, sono ad esclusivo carico del parlamentare.
9/Doc. VIII, n. 4/50. Buemi, Turci, Angelo Piazza, Schietroma, Antinucci, Mancini, Di Gioia.
La Camera,
premesso che:
la normativa in vigore in materia di trattamento pensionistico prevede che il deputato non più in carica possa beneficiarne a partire da 65 anni,
impegna, per le rispettive competenze, l'Ufficio di Presidenza ed il Collegio dei Questori
a deliberare nuovi criteri e condizioni in modo tale da non gravare sul bilancio della Camera in percentuale diversa da quella prevista per i manager delle aziende private e pubbliche compreso l'età da cui decorre il trattamento.
9/Doc. VIII, n. 4/51. Buemi, Turci, Angelo Piazza, Schietroma, Antinucci, Mancini, Di Gioia.
La Camera,
premesso che:
attualmente il bilancio preventivo ed il conto consuntivo della Camera vengono redatti secondo puntuali criteri ragionieristici ma certamente non con sufficienti dettagli e definizioni, tali da consentire una immediata e diretta percezione della qualità delle spese sostenute,
impegna, per le rispettive competenze, l'Ufficio di Presidenza ed il Collegio dei Questori
a predisporre per i futuri esercizi il bilancio di previsione ed il conto consuntivo prioritariamente in base al principio di trasparenza oltre che agli obbligatori principi ragionieristici della contabilità pubblica.
9/Doc. VIII, n. 4/52. Buemi, Turci, Angelo Piazza, Schietroma, Antinucci, Mancini, Di Gioia.
La Camera,
premesso che:
attualmente, per i servizi di sicurezza interni, alla Camera vengono spesi circa tre milioni di euro annui;
le moderne tecnologie consentono di automatizzare notevolmente le attività connesse con tale funzione,
impegna, per le rispettive competenze, l'Ufficio di Presidenza ed il Collegio dei Questori
ad introdurre un badge di riconoscimento per tutti, compresi i deputati, con accesso ed uscita elettronici, ed accessi alle aree sensibili con controllo informatizzato e lettori ottici a distanza.
9/Doc. VIII, n. 4/53. Buemi, Turci, Angelo Piazza, Schietroma, Antinucci, Mancini, Di Gioia, Del Bue.
La Camera,
premesso che:
il servizio di diffusione via satellite del canale televisivo satellitare è attualmente fornito da RAI Way;
RAI Way non è proprietaria di canali satellitari;
impegna il Collegio dei Questori
a verificare la possibilità di affittare, direttamente dalle società di gestione, il canale satellitare, superando l'intermediazione di RAI Way.
9/Doc. VIII, n. 4/54. D'Elia, Turco, Beltrandi, Mellano, Poretti, Turci, Poletti, Del Bue, Mura.
La Camera,
premesso che:
sono stati installati impianti fissi e mobili di video registrazione per le Commissioni;
è stata installata una nuova sala regia;
si registrano in genere solo alcune audizioni e indagini conoscitive,
impegna il Collegio dei Questori
a verificare la possibilità e le risorse necessarie affinché siano videoregistrati integralmente i lavori delle Commissioni e resi disponibili, oltre che sul canale satellitare, anche sul sito web e su piattaforma aperta «peer to peer».
9/Doc. VIII, n. 4/55. D'Elia, Turco, Beltrandi, Mellano, Poretti, Turci, Poletti.
La Camera,
premesso che:
il canale satellitare, ormai attivo da anni, tuttora trasmette per poche ore al giorno, lavori parlamentari o documentari sui palazzi istituzionali, lasciando per il resto delle ore un avviso sullo schermo,
impegna il Collegio dei Questori
a verificare la possibilità e le risorse necessarie per l'implementazione della programmazione televisiva, arricchendo la diffusione sia dell'attività parlamentare che di eventi esterni all'istituzione inerenti l'attività politico-parlamentare, nonché per la realizzazione di un palinsesto organico e costante, anche attraverso l'acquisizione di produzioni realizzate da imprese esterne.
9/Doc. VIII, n. 4/56. D'Elia, Turco, Beltrandi, Mellano, Poretti, Turci, Poletti, Del Bue.
La Camera,
premesso che:
il sito internet offre tutti i resoconti e gli atti parlamentari, nonché informazioni di sintesi attraverso le pubblicazioni di «Montecitorio Notizie», Newsletter settimanale, Comma e Itinerari;
ogni anno si spendono circa 8 milioni e 700 mila euro per la stampa degli atti parlamentari;
quotidianamente vengono gettate enormi quantità di tali documenti cartacei;
utilizzando i servizi on-line è possibile ottenere un risparmio di risorse e un maggior rispetto dell'ambiente;
impegna il Collegio dei Questori
ad adottare le opportune iniziative volte a sollecitare i deputati affinché usufruiscano dei servizi on line, così come già avviene presso il Parlamento europeo, garantendo comunque la disponibilità degli stampati per chi ne faccia espressa richiesta;
a far sì che la distribuzione degli stampati, salvo per chi ne abbia fatto richiesta, sia interrotta a far data dal 31 dicembre 2007.
9/Doc. VIII, n. 4/57. D'Elia, Turco, Beltrandi, Mellano, Poretti, Turci, Poletti, Del Bue, Mura.
La Camera,
premesso che:
ai deputati cessati dal mandato vengono garantiti:
a) in misura illimitata gli spostamenti ferroviari sul territorio nazionale fino alla categoria «intercity»;
b) i trasferimenti aerei nei limiti di un plafond variabile in base alla durata del mandato esercitato, purché tale mandato abbia riguardato almeno un'intera legislatura;
c) i pedaggi autostradali in misura illimitata, con la sola opzione alternativa fra telepass o tessera via card;
d) i trasporti navali,
impegna l'Ufficio di Presidenza
a deliberare sulla cessazione di tali privilegi, garantendo che la libera circolazione autostradale, ferroviaria, aerea e navale sul territorio nazionale termini con il cessare del mandato parlamentare, così come avviene per gli ex membri italiani del Parlamento europeo.
9/Doc. VIII, n. 4/58. D'Elia, Turco, Beltrandi, Mellano, Poretti, Turci, Poletti, Mura.
La Camera,
premesso che:
attualmente vengono utilizzate linee telefoniche tradizionali;
le nuove tecnologie consentono le trasmissioni voce utilizzando la rete Internet con notevoli vantaggi economici,
impegna il Collegio dei Questori
a promuovere, entro il 2008, il passaggio al sistema di telefonia «VoiceIp».
9/Doc. VIII, n. 4/59. D'Elia, Turco, Beltrandi, Mellano, Poretti, Turci, Poletti, Del Bue, Mura.
La Camera,
premesso che:
è riscontrabile, quotidianamente, che negli uffici della Camera dei deputati i consumi energetici non sono volti al risparmio economico e ambientale; la stragrande maggioranza delle lampade/lampadine utilizzate, infatti, sono alogene o ad alto consumo; inoltre, sovente, negli uffici, le apparecchiatute rimangono in funzione anche in assenza dei titolari;
impegna il Collegio dei Questori
a promuovere nell'immediato direttive rivolte al personale preposto finalizzate allo spegnimento degli impianti e strumenti alimentati da energia elettrica, sia nel turno mattutino che in quello serale, ove non utilizzati; a sostituire tutte le lampade/lampadine ad alto consumo con quelle a basso consumo, nonché a verificare i costi/benefici di un adeguamento dell'impianto di illuminazione per ogni ufficio con sistemi di rilevazione automatica di presenza di persone come già avviene negli uffici dei Parlamento europeo di Bruxelles e Strasburgo.
9/Doc. VIII, n. 4/60. D'Elia, Turco, Beltrandi, Mellano, Poretti, Turci, Poletti, Del Bue, Mura.
La Camera,
premesso che:
il Servizio Informatica, che già utilizza software «open source» per una parte dei server centrali, sta promuovendo il passaggio a tale sistema anche sulle postazioni informatiche dell'Amministrazione della Camera dei deputati e, su richiesta, su quelle dei deputati e dei Gruppi parlamentari;
tale passaggio consentirebbe una notevole riduzione di costi,
impegna il Collegio dei Questori
a comunicare una data entro cui tale passaggio verrà effettuato sui materiali informatici in dotazione ai deputati e ai Gruppi Parlamentari.
9/Doc. VIII, n. 4/61. D'Elia, Turco, Beltrandi, Mellano, Poretti, Turci, Poletti.
La Camera,
premesso che:
al deputato è attribuita una somma mensile di 4.190 euro, a titolo di rimborso forfetario per le spese inerenti al rapporto tra eletto ed elettori, erogato tramite il gruppo parlamentare di appartenenza;
impegna l'Ufficio di Presidenza
a deliberare sulla obbligatorietà di documentare tali spese, che saranno rimborsate, con cadenza mensile, direttamente al deputato, nei limiti del budget annuo e rese pubbliche sul sito Internet della Camera dei deputati.
9/Doc. VIII, n. 4/62. D'Elia, Turco, Beltrandi, Mellano, Poretti, Turci, Poletti, Del Bue, Mura.
La Camera,
premesso che:
per il deputato, oltre ad essere riconosciuta la gratuita circolazione autostradale, ferroviaria, marittima ed aerea per i trasferimenti nazionali, è previsto un rimborso spese trimestrale per i trasferimenti dal luogo di residenza all'aeroporto più vicino e tra l'aeroporto di Roma-Fiumicino e Montecitorio;
impegna l'Ufficio di Presidenza
a deliberare sull'effettuazione di tale rimborso a fronte della presentazione di ricevute.
9/Doc. VIII, n. 4/63. D'Elia, Turco, Beltrandi, Mellano, Poretti, Turci, Poletti, Del Bue.
La Camera,
premesso che:
si ritiene di fondamentale importanza dare la possibilità ai cittadini di conoscere l'attività delle istituzioni elettive, ed in particolare della Camera dei deputati e dei singoli deputati;
si registrano barriere di varia natura circa l'accessibilità e la trasparenza dei suddetti dati, che dovrebbero essere pubblicati in formati standard, liberi e aperti (ad esempio XML);
si considera necessario, al fine dell'implementazione dell'e-democracy, l'ampliamento e l'aggiornamento della pubblicazione in rete degli atti e delle attività istituzionali,
impegna il Collegio dei Questori
ad aggiornare e ad ampliare il portale della Camera dei deputati rendendo accessibili tramite formati aperti, liberi e standardizzati i seguenti dati: bilancio della Camera dei deputati con allegati; composizione dell'istituzione: presenze e comportamento di voto dei deputati; atti presentati in tutte le articolazioni dell'istituzione; iter degli atti e loro conclusione; atti adottati dalle singole articolazioni dell'istituzione (Gruppi e Commissioni); incarichi elettivi ricoperti nel tempo; dichiarazione dei redditi e degli interessi finanziari
(e aggiornamenti); dichiarazione dei finanziamenti ricevuti e/o dei doni, benefici o altro assimilabile; registro delle spese oggetto di rimborso forfetario o documentato (staff, telefonia, ufficio, viaggi, dotazioni informatiche, ecc); spese elettorali sostenute e rimborsi elettorali dei gruppi parlamentari; e-mail, numero di telefono e di fax dell'ufficio del deputato.
9/Doc. VIII, n. 4/64. D'Elia, Turco, Beltrandi, Mellano, Poretti, Poletti, Del Bue.
La Camera,
premesso che:
si registrano barriere di varia natura circa l'accessibilità e la fruibilità effettive dei dati pubblicati sul sito web della Camera, molti dei quali sono disponibili solo in formato PDF,
impegna il Collegio dei Questori
a risolvere il problema dell'accessibilità e dell'adeguamento tecnologico con formati standard aperti e liberi (ad esempio in formato XML) dei dati già disponibili sul sito della Camera.
9/Doc. VIII, n. 4/65. D'Elia, Turco, Beltrandi, Mellano, Poretti, Turci, Poletti, Del Bue.
La Camera,
premesso che:
per garantire la continua efficienza dell'impianto di voto dell'Aula, si è proceduto ad aggiornare tutti i terminali di voto;
è molto diffusa la pratica di voto per gli assenti;
l'applicabilità delle tecnologie biometriche è generalmente possibile in aggiunta agli impianti esistenti, senza necessità di sostituzione;
i deputati dispongono di un posto assegnato e il processo di riconoscimento biometrico è applicabile in modalità operativa one-to-one (singolo deputato, singola impronta possibile) ottenendo quindi l'esito in tempo reale;
il lettore biometrico può essere utilizzato all'inizio di ogni votazione, anche solo per l'attivazione della postazione, procedendo quindi con gli attuali pulsanti per l'espressione del voto;
tale procedura garantisce gli attuali livelli di segretezza del voto;
questi sistemi garantiscono la sicurezza del riconoscimento al 100 per cento,
impegna il Collegio dei Questori
a implementare l'impianto di voto con le tecnologie biometriche atte ad identificare il deputato votante.
9/Doc. VIII, n. 4/66. D'Elia, Turco, Beltrandi, Mellano, Poretti, Turci, Poletti, Del Bue, Mura.
La Camera,
premesso che:
in base all'articolo 46, comma 2, del Regolamento possono essere considerati in missione (e quindi presenti ai fini del numero legale) «i deputati che sono impegnati per incarico avuto dalla Camera, fuori della sua sede»;
secondo la Circolare del 21 febbraio 1996, recante la disciplina applicativa dell'articolo 46, comma 2, del Regolamento, «le missioni sono autorizzate dal Presidente della Camera, cui vanno indirizzate le relative richieste. Le richieste di missione devono essere determinate nella loro durata e adeguatamente motivate»;
secondo la suddetta circolare, sono comprese tra le missioni anche quelle per «incarico connesso con l'esercizio di funzioni istituzionali da parte di titolari di cariche interne (membri dell'Ufficio di Presidenza, Presidenti di Commissioni e di Giunte) o anche di singoli deputati»;
le missioni sono spesso autorizzate sulla base di una semplice e «insindacabile» comunicazione al Servizio Assemblea da parte del deputato che chiede di essere collocato in missione per impegni istituzionali;
oltre a essere considerati presenti ai fini del numero legale, i deputati «in missione» percepiscono 206,58 euro che altrimenti sarebbero detratti dalla diaria quando non si partecipa ad almeno il 30 per cento delle votazioni della giornata effettuate con procedimento elettronico,
impegna l'Ufficio di Presidenza
a deliberare che le richieste di missione autorizzate dal Presidente della Camera, perché siano «adeguatamente motivate», debbano essere accompagnate dalla descrizione esatta dell'impegno istituzionale o incarico avuto dalla Camera, fuori della sua sede.
9/Doc. VIII, n. 4/69. D'Elia, Turco, Beltrandi, Mellano, Poretti, Antinucci, Poletti, Del Bue, Mura.
La Camera,
premesso che:
l'utilizzo di strumenti e procedure informatizzate da parte sia dell'Amministrazione, sia dei singoli parlamentari, dei Gruppi e dei loro collaboratori, è diventato ormai sempre più imprescindibile per lo svolgimento efficace e tempestivo dell'attività istituzionale della Camera dei deputati;
il processo di informatizzazione avviato nell'ambito dell'Amministrazione della Camera ha raggiunto risultati certamente apprezzabili, ma non ancora sufficienti a garantire l'espletamento celere e sicuro di tutte le attività inerenti le funzioni parlamentari;
infatti, permangono tuttora ampi settori dell'Amministrazione che non utilizzano nemmeno i più semplici strumenti di comunicazione informatica, continuando a privilegiare strumenti tradizionali, prevalentemente incentrati su supporti cartacei, che richiedono complesse strutture e procedure burocratiche per il loro smaltimento (archiviazione, visti, autorizzazioni, ecc.), che spesso producono a loro volta altra documentazione cartacea, da archiviare e trattare con procedure altrettanto lunghe e complesse;
la situazione descritta è tanto più grave se si considera la discrepanza esistente tra lo stato di informatizzazione della Camera dei deputati e quello del Senato, sebbene un sistema di bicameralismo perfetto come il nostro presupponga, al contrario, che entrambe le Camere dispongano dei medesimi strumenti operativi al fine di consentire loro il pieno ed effettivo esercizio paritario delle funzioni parlamentari;
l'Amministrazione del Senato, infatti, dispone attualmente di «Lotus Notes», un client di posta elettronica con funzioni instant messaging, browser internet, calendario/gestore di prenotazioni risorse ed una piattaforma applicativa per applicazioni collaborative;
ciò, consente al Senato di effettuare in via informatizzata quasi tutte le operazioni che la Camera ancora svolge ricorrendo a supporti cartacei, con una incomprensibile e inaccettabile dispersione di risorse, sia umane che materiali, nonché con un notevole incremento dei costi sostenuti dall'Amministrazione, e soprattutto con una esasperante lentezza nella soddisfazione delle richieste, anche di quelle meno impegnative,
impegna, per le rispettive competenze, l'Ufficio di Presidenza e il Collegio dei Questori
a dotare, in tempi brevi, tutte le postazioni informatiche della Camera dei Deputati del sistema «Lotus Notes», sia nell'ambito degli uffici e servizi propri dell'Amministrazione che di quelle assegnate ai Gruppi, ai singoli parlamentari e ai loro collaboratori, al fine di implementare un sistema di comunicazione esclusivamente informatica tra l'Amministrazione della Camera e i soggetti medesimi.
9/Doc. VIII, n. 4/72. Capotosti, Fabris.
La Camera,
premesso che:
la delibera dell'Ufficio di Presidenza della Camera dei deputati del 7 dicembre 1993, n. 79, e successive modificazioni e integrazioni, ha come oggetto «Contributi ai Gruppi parlamentari per garantire la stabilità del posto di lavoro del personale dipendente» e contiene disposizioni dettagliate volte a rendere effettiva la stabilità di tali dipendenti, definendo le modalità di assunzione e il numero dei dipendenti da assegnare ai Gruppi, ma riconoscendo nel contempo ai Gruppi parlamentari il diritto alla salvaguardia della propria autonomia politica e organizzativa, nonché «il diritto di potersi avvalere anche di collaborazioni fiduciarie»;
successivamente, nel 1996, su impulso dell'allora questore Balocchi, è stato sottoscritto dai Presidenti dei Gruppi parlamentari e da rappresentanti del personale dei Gruppi, un regolamento del personale che integra la suddetta delibera e che, pur prevedendo una durata di validità di 2 anni a partire dal 1o marzo 1096, non è stato mai dichiarato decaduto, né aggiornato o adeguato alle mutate condizioni ed esigenze dei Gruppi, ed è quindi tuttora considerato valido dai Gruppi stessi e dai dipendenti;
appare iniquo che i Gruppi di nuova o recente costituzione, che non hanno partecipato alle decisioni assunte oltre dieci anni fa, si trovino oggi obbligati ad ottemperare ad impegni sottoscritti da altri soggetti nell'ambito di un contesto ben diverso da quello odierno;
a ciò si aggiunga che, in considerazione dei mutamenti intervenuti nella composizione dei Gruppi parlamentari e, più in generale, nelle condizioni in cui si svolge la loro attività, detti impegni risultano spesso confliggenti con la salvaguardia «della autonomia politica e organizzativa dei Gruppi e il loro diritto di potersi avvalere anche di collaborazioni fiduciarie», pure riconosciuta dalla succitata delibera n. 79 del 1993;
in particolare, la possibilità riconosciuta ai Gruppi di poter beneficiare di contributi solo in relazione all'impiego del personale di cui alla citata delibera n. 79 del 1993, penalizza fortemente i Gruppi minori, e in particolare quelli di nuova o recente costituzione, costretti a selezionare il loro personale tra quello assegnato al Gruppo Misto, in palese contrasto con l'«autonomia politica e organizzativa dei Gruppi e il loro diritto di potersi avvalere anche di collaborazioni fiduciarie» sancito da detta delibera;
appare quindi quanto mai evidente la necessità di rivedere e aggiornare sia la delibera n. 79 del 1993, sia il cosiddetto «contratto tipo» del 1996, scaduto nel 1998 ma tacitamente rimasto in vigore, al fine di adeguarne le disposizioni alle mutate esigenze organizzative e lavorative dei Gruppi, salvaguardando la stabilità del posto di lavoro del personale dei Gruppi stessi, ma assicurando altresì il pieno ed incondizionato rispetto della loro autonomia organizzativa, elemento indispensabile allo svolgimento efficace ed efficiente delle loro funzioni parlamentari,
impegna, per le rispettive competenze, L'Ufficio di Presidenza ed il Collegio dei Questori
a mettere in atto le opportune iniziative volte ad aggiornare le disposizioni di cui alla citata delibera n. 79 del 1993, rispettando il principio della stabilità del posto di lavoro del personale dei Gruppi, ma verificandone altresì la congruità e la corrispondenza rispetto alle reali esigenze dei Gruppi stessi;
a verificare la possibilità di rivedere i meccanismi di attribuzione dei contributi ai Gruppi, prevedendo anche l'opportunità, per quei Gruppi che non siano in grado di individuare all'interno del personale assegnato al Gruppo Misto risorse adeguate alle proprie necessità, ovvero quando non vi sia la disponibilità sempre all'interno del personale a disposizione del Gruppo Misto di risorse con qualifiche corrispondenti alle esigenze, ovvero vi sia solo
disponibilità di personale con qualifiche superiori o diverse da quelle di cui si necessita, di poter usufruire comunque di un contributo, anche di importo inferiore, finalizzato all'assunzione di personale autonomamente selezionato;
a valutare la possibilità di individuare forme di collaborazione fra l'Amministrazione della Camera dei deputati e il Gruppo Misto, al fine di poter impiegare, con le forme ritenute più opportune e mantenendo le giuste differenziazioni a tutti i livelli con il personale dipendente dell'Amministrazione medesima, il personale di cui alla citata delibera n. 79 del 1993, assegnato di diritto al Gruppo Misto ma giudicato in eccedenza dallo stesso, utilizzando allo scopo i criteri di cui alla delibera n. 79 del 1993 riferiti ai massimali di personale per i Gruppi.
9/Doc. VIII, n. 4/73. Capotosti, Fabris.
La Camera,
premesso che:
lo sforzo richiesto a tutti i cittadini per il risanamento dei conti pubblici e il rilancio dell'economia italiana ha portato sempre più in evidenza il problema dei costi della politica, che spesso sconfinano in un vero e proprio spreco di risorse pubbliche;
la Camera dei deputati, per la locazione di immobili utilizzati a fini istituzionali, affronta ogni anno un impegno consistente, che ammonta quest'anno a circa 42 milioni di euro, di cui ben 29 milioni di euro per il solo Palazzo Marini;
è del tutto evidente che una seria politica di acquisizioni immobiliari, evidentemente non fatta in passato, consentirebbe di soddisfare le medesime esigenze istituzionali a costi nettamente inferiori, in linea con l'impegno assunto da questa maggioranza a ridurre sensibilmente i costi della politica;
come risulta dalla relazione presentata dai deputati Questori nell'ambito dell'indagine conoscitiva sui costi della politica presso la Commissione affari costituzionali, i competenti organi della Camera si stanno già muovendo in questo senso, chiedendo al Ministero dell'economia e delle finanze l'assegnazione di un unico immobile dell'Agenzia del demanio, così da poter rescindere i contratti di locazione e risparmiare sui relativi canoni;
in attesa del completamento delle operazioni di acquisizione, è comunque indispensabile procedere alla revisione dei contratti di locazione attuali, in particolare di quello relativo a Palazzo Marini, al fine di ridurne sensibilmente i costi, che risultano sproporzionati rispetto a quelli di mercato,
impegna, per le rispettive competenze, l'Ufficio di Presidenza ed il Collegio dei Questori
a proseguire nella direzione indicata in premessa e ad intraprendere nuove iniziative finalizzate all'acquisizione di immobili che consentano di soddisfare in modo esaustivo tutte le esigenze istituzionali della Camera dei deputati e di abbattere i costi derivanti dal pagamento di canoni di locazione per le medesime esigenze;
a procedere, in attesa del completamento delle operazioni di acquisizione, alla revisione dei contratti di locazione in atto, in particolare di quello relativo a Palazzo Marini, al fine di ridurne sensibilmente i relativi canoni.
9/Doc. VIII, n. 4/74. Capotosti, Fabris.
La Camera,
premesso che:
lo sforzo richiesto a tutti i cittadini per il risanamento dei conti pubblici e il rilancio dell'economia italiana ha portato sempre più in evidenza il problema dei costi della politica, che spesso sconfinano in un vero e proprio spreco di risorse pubbliche;
come evidenziato dalla relazione dei deputati Questori al progetto di bilancio della Camera dei deputati per l'anno finanziario 2007, nell'ambito delle indennità complessivamente riconosciute ai parlamentari, sia la legge finanziaria per il 2006 (articolo 1, comma 52, legge 23 dicembre 2005, n. 266) che quella per il 2007 (articolo 1, comma 576, legge 27 dicembre 2006, n. 296) hanno previsto la riduzione di dette indennità o, quantomeno, il raffreddamento del loro adeguamento annuale;
tuttavia, è indispensabile che la Camera dei deputati, nell'ambito della propria autonomia decisionale, compia uno sforzo ulteriore, in particolare eliminando quegli emolumenti che possono ritenersi già ricompresi nella maggiore indennità riconosciuta ai deputati chiamati a svolgere particolari funzioni istituzionali,
impegna, per le rispettive competenze, l'Ufficio di Presidenza ed il Collegio dei Questori
a procedere all'eliminazione dei rimborsi attribuiti a tutti i deputati che, in conseguenza della carica da essi ricoperta, usufruiscono direttamente dei servizi della Camera.
9/Doc. VIII, n. 4/75. Capotosti, Fabris.
La Camera,
premesso che:
lo sforzo richiesto a tutti i cittadini per il risanamento dei conti pubblici e il rilancio dell'economia italiana ha portato sempre più in evidenza il problema dei costi della politica, che spesso sconfinano in un vero e proprio spreco di risorse pubbliche;
come evidenziato dalla relazione dei deputati Questori al progetto di bilancio della Camera dei deputati per l'anno finanziario 2007, nell'ambito delle indennità complessivamente riconosciute ai parlamentari, sia la legge finanziaria per il 2006 (articolo 1, comma 52, legge 23 dicembre 2005, n. 266) che quella per il 2007 (articolo 1, comma 576, legge 27 dicembre 2006, n. 296) hanno previsto la riduzione di dette indennità o, quantomeno, il raffreddamento del loro adeguamento annuale;
tuttavia, è indispensabile che la Camera dei deputati, nell'ambito della propria autonomia decisionale, compia uno sforzo ulteriore, in particolare riducendo sensibilmente quegli emolumenti che, come la diaria attribuita ai deputati residenti a Roma, risultano del tutto ingiustificati; tale diaria, infatti, è destinata a coprire le spese sostenute dal deputato per il soggiorno a Roma, e risulta quindi priva di giustificazione in riferimento a quei deputati che, essendo già residenti a Roma, non sostengono alcuna spesa aggiuntiva di soggiorno;
la diaria è prevista dall'articolo 2 della legge 31 ottobre 1965, n. 1261, per tutti i parlamentari, senza distinzione tra residenti e non residenti a Roma, e la sua completa eliminazione, benché auspicabile, esula quindi dalle competenze dell'Ufficio di Presidenza e del Collegio dei Questori, che possono però ridetermitiarne l'ammontare fino a renderla, per i deputati residenti a Roma, del tutto simbolica,
impegna, per le rispettive competenze, l'Ufficio di Presidenza ed il Collegio dei Questori
a procedere ad una rideterminazione della diaria attribuita ai deputati residenti a Roma.
9/Doc. VIII, n. 4/76. Capotosti, Fabris.
La Camera,
premesso che:
lo sforzo richiesto a tutti i cittadini per il risanamento dei conti pubblici e il rilancio dell'economia italiana ha portato sempre più in evidenza il problema dei costi della politica, che spesso sconfinano in un vero e proprio spreco di risorse pubbliche;
il contenimento di tali costi non può essere conseguito con la sola riduzione delle indennità parlamentari, ma deve partire anzitutto da una più razionale e rigorosa gestione finanziaria, che deve investirei anche il settore della fornitura di beni e servizi;
in particolare, l'esternalizzazione di tutte le attività non strettamente connesse allo svolgimento dell'attività parlamentare, quali, in special modo, quelle di barberia, manutenzione tecnica agli impianti elettrici, di climatizzazione, idraulici, antincendio, ecc., ovvero di tutte quelle attività che non siano già totalmente esternalizzate, comporterebbe un considerevole risparmio, e in questa direzione si stanno già muovendo i competenti uffici della Camera, come si evince dalla relazione dei deputati Questori al progetto di bilancio della Camera dei Deputati per l'anno finanziario 2007, nonché dal programma dell'attività amministrativa per il 2007,
impegna, per le rispettive competenze, l'Ufficio di Presidenza ed il Collegio dei Questori
a proseguire nella direzione indicata in premessa e ad intraprendere nuove iniziative finalizzate all'affidamento in appalto esterno di tutti i servizi non strettamente connessi allo svolgimento dell'attività parlamentare.
9/Doc. VIII, n. 4/77. Capotosti, Fabris.
La Camera,
premesso che:
lo sforzo richiesto a tutti i cittadini per il risanamento dei conti pubblici e il rilancio dell'economia italiana ha portato sempre più in evidenza il problema dei costi della politica, che spesso sconfinano in un vero e proprio spreco di risorse pubbliche;
il contenimento di tali costi non può essere conseguito con la sola riduzione delle indennità parlamentari, ma deve partire anzitutto da una più razionale e rigorosa gestione finanziaria, che deve investire anche il settore della fornitura di beni e servizi;
in particolare, un sensibile risparmio potrebbe ottenersi con la completa eliminazione del parco auto e del relativo servizio autorimessa della Camera dei deputati;
tale servizio, infatti, trova una sua giustificazione solo in relazione alle funzioni di rappresentanza proprie del Presidente della Camera, che potrebbero continuare ad essere soddisfatte con l'affidamento del servizio in appalto esterno, riservando al contempo agli altri soggetti attualmente autorizzati ad usufruirne un semplice rimborso delle spese sostenute per il taxi o altro mezzo di trasporto prescelto;
risulta che attualmente la gestione del parcheggio esterno sia affidata a personale ACI, mentre sarebbe più opportuno procedere all'assegnazione fissa di posti auto autorizzati,
impegna, per le rispettive competenze, l'Ufficio di Presidenza ed il Collegio dei Questori
a procedere alla completa soppressione del parco auto e del relativo servizio autorimessa della Camera dei deputati;
ad affidare detto servizio in appalto esterno, a beneficio esclusivo del Presidente della Camera;
a prevedere, come alternativa, l'utilizzazione di parte delle risorse rese disponibili quale contributo per le spese sostenute per gli spostamenti di servizio degli altri soggetti specificamente autorizzati;
a valutare l'ipotesi di procedere all'assegnazione fissa di posti auto autorizzati, interrompendo l'affidamento in gestione del parcheggio esterno.
9/Doc. VIII, n. 4/78. Capotosti, Fabris.
La Camera,
premesso che:
lo sforzo richiesto a tutti i cittadini per il risanamento dei conti pubblici e il rilancio dell'economia italiana ha portato sempre più in evidenza il problema dei costi della politica, che spesso sconfinano in un vero e proprio spreco di risorse pubbliche;
come evidenziato dalla relazione dei deputati Questori al progetto di bilancio della Camera dei deputati per l'anno finanziario 2007, nell'ambito delle indennità complessivamente riconosciute ai parlamentari, sia la legge finanziaria per il 2006 (articolo 1, comma 52, legge 23 dicembre 2005, n. 266) che quella per il 2007 (articolo 1, comma 576, legge 27 dicembre 2006, n. 296) hanno previsto la riduzione di dette indennità o, quantomeno, il raffreddamento del loro adeguamento annuale;
tuttavia, è indispensabile che la Camera dei deputati, nell'ambito della propria autonomia decisionale, compia uno sforzo ulteriore, in particolare eliminando quei privilegi che, essendo connessi all'esercizio passato di funzioni istituzionali, risultano del tutto ingiustificati una volta cessate dette funzioni;
tra simili privilegi rientra anche l'attribuzione di un ufficio vitalizio e di personale di supporto agli ex Presidenti della Camera;
impegna, per le rispettive competenze, l'Ufficio di Presidenza ed il Collegio dei Questori
a procedere alla soppressione degli uffici vitalizi e del personale di supporto attribuiti agli ex Presidenti della Camera, qualora non rivestano più la carica di deputato, con effetto retroattivo anche per coloro che al momento ne dispongono.
9/Doc. VIII, n. 4/79. Capotosti, Fabris.
La Camera,
premesso che:
nell'espletamento delle proprie funzioni parlamentari, i deputati si avvalgono della preziosa assistenza dei collaboratori operanti presso i singoli Gruppi;
ai fini dello svolgimento ottimale del loro lavoro, detti collaboratori necessitano spesso di poter avere libero accesso a tutte le strutture della Camera, in particolare alle Commissioni e agli spazi antistanti l'Aula, sia per il reperimento di documentazione utile, sia per potersi relazionare con rapidità con i deputati impegnati in Aula o in Commissione;
accade invece di frequente che tale accesso sia loro impedito, essendo consentito ai soli soggetti in possesso di apposito tesserino, la cui assegnazione, per motivi di sicurezza, è limitata in proporzione alla consistenza numerica dei Gruppi, penalizzando così i Gruppi di minori dimensioni;
impegna, per le rispettive competenze, l'Ufficio di Presidenza ed il Collegio dei Questori
a valutare la possibilità di rivedere le disposizioni che prevedono l'assegnazione dei tesserini esclusivamente in base alla consistenza numerica dei Gruppi, elevando il numero minimo di assegnazione dei tesserini che consentono l'accesso a tutte le strutture della Camera, con particolare riferimento alle Commissioni e agli spazi antistanti l'Aula.
9/Doc. VIII, n. 4/80. Capotosti, Fabris.
La Camera,
premesso che:
l'utilizzo di strumenti e procedure informatizzate da parte sia dell'Amministrazione, sia dei singoli parlamentari, dei Gruppi e dei loro collaboratori, è diventato ormai sempre più imprescindibile per lo svolgimento efficace e tempestivo dell'attività istituzionale della Camera dei deputati;
il processo di informatizzazione avviato nell'ambito dell'Amministrazione
della Camera ha raggiunto risultati certamente apprezzabili, ma non ancora sufficienti a garantire l'espletamento celere e sicuro di tutte le attività inerenti alle funzioni parlamentari;
in particolare, l'attività parlamentare dei deputati e dei Gruppi risulta fortemente penalizzata e rallentata dalla continua necessità di predisporre tutta la relativa documentazione in formato cartaceo, a fronte di strumenti tecnologici che consentirebbero invece l'utilizzo di procedure informatizzate ben più celeri e altrettanto sicure;
lo strumento della firma digitale, in particolare, permetterebbe l'invio di tutti gli atti di iniziativa parlamentare (proposte di legge, emendamenti, atti di sindacato ispettivo, etc.) in formato elettronico, garantendo, al contempo, l'immediatezza della trasmissione, l'autenticità del documento e la riservatezza del suo contenuto;
impegna, per le rispettive competenze, l'Ufficio di Presidenza e il Collegio dei Questori
a procedere in tempi brevi ad una riorganizzazione dei servizi e degli uffici della Camera dei deputati al fine di implementare un sistema di trasmissione informatica di tutti gli atti di iniziativa parlamentare, a tal fine consentendo il ricorso alla firma digitale in tutti quei casi in cui sia indispensabile garantire l'autenticità del documento e la riservatezza del suo contenuto.
9/Doc. VIII, n. 4/81. Capotosti, Fabris.
La Camera,
premesso che:
l'utilizzo di strumenti e procedure informatizzate da parte sia dell'Amministrazione, sia dei singoli parlamentari, dei Gruppi e dei loro collaboratori, è diventato ormai sempre più imprescindibile per lo svolgimento efficace e tempestivo dell'attività istituzionale della Camera dei deputati;
il processo di informatizzazione avviato nell'ambito dell'Amministrazione della Camera ha raggiunto risultati certamente apprezzabili, ma non ancora sufficienti a garantire l'espletamento celere e sicuro di tutte le attività inerenti le funzioni parlamentari;
permangono, infatti, tuttora ampi settori dell' Amministrazione che non utilizzano nemmeno i più semplici strumenti di comunicazione informatica, continuando a privilegiare strumenti tradizionali, prevalentemente incentrati su supporti cartacei, che richiedono complesse strutture e procedure burocratiche per il loro smaltimento (archiviazione, visti, autorizzazioni, ecc.), che spesso producono a loro volta altra documentazione cartacea, da archiviare e trattare con procedure altrettanto lunghe e complesse;
ciò determina una incomprensibile e inaccettabile dispersione di risorse, umane e materiali, nonché un notevole incremento dei costi sostenuti dall'Amministrazione medesima, e soprattutto una esasperante lentezza nella soddisfazione delle richieste, anche di quelle meno impegnative;
impegna, per le rispettive competenze, l'Ufficio di Presidenza e il Collegio dei Questori
a procedere in tempi brevi ad una riorganizzazione di tutti i Servizi e gli Uffici che ancora utilizzano strumenti di comunicazione basata su supporti cartacei, al fine di implementare un sistema di comunicazione esclusivamente informatica tra l'Amministrazione della Camera e i parlamentari, i Gruppi e loro collaboratori;
a prevedere, in particolare, la rapida trasformazione di tutte quelle procedure che vincolano alla utilizzazione di modelli prestampati (es. modello B, moduli per la richiesta di fornitura di cancelleria, etc.) in procedure che utilizzino modelli in formato elettronico, come peraltro da tempo in uso in varie altre amministrazioni, sia pubbliche che private.
9/Doc. VIII, n. 4/82. Capotosti, Fabris.
La Camera,
premesso che:
l'utilizzo di strumenti e procedure informatizzate da parte sia dell'Amministrazione, sia dei singoli parlamentari, dei Gruppi e dei loro collaboratori, è diventato ormai sempre più imprescindibile per lo svolgimento efficace e tempestivo dell'attività istituzionale della Camera dei deputati;
il processo di informatizzazione avviato nell'ambito dell'Amministrazione della Camera ha raggiunto risultati certamente apprezzabili, ma non ancora sufficienti a garantire l'espletamento celere e sicuro di tutte le attività inerenti alle funzioni parlamentari;
in particolare, le frequenti comunicazioni intercorrenti tra i Gruppi e l'Amministrazione (iscrizione dei deputati a parlare in Assemblea; richiesta di congedi o missioni; comunicazione ai Gruppi di documenti presentati in corso di seduta quali pareri, subemendamenti, ordini del giorno, ecc.; comunicazione dello schema dei lavori in Assemblea, ecc.) risulterebbero oltremodo agevolate dall'instaurazione di procedure informatizzate in sostituzione delle comunicazioni per posta o via fax, soprattutto sotto il profilo dell'immediatezza della comunicazione e della possibilità di inoltrare quest'ultima ad eventuali altri soggetti interessati (singoli parlamentari, collaboratori, ecc.),
impegna, per le rispettive competenze, l'Ufficio di Presidenza e il Collegio dei Questori
a procedere in tempi brevi ad una riorganizzazione dei Servizi e degli Uffici della Camera dei deputati al fine di implementare un sistema informatizzato che consenta ai Gruppi e ai suddetti uffici e servizi di interagire in modo celere e sicuro in ordine a tutte le attività di informazione e comunicazione tra essi intercorrenti.
9/Doc. VIII, n. 4/83. Capotosti, Fabris.
La Camera,
premesso che:
lo sforzo richiesto a tutti i cittadini per il risanamento dei conti pubblici e il rilancio dell'economia italiana ha portato sempre più in evidenza il problema dei costi della politica, che spesso sconfinano in un vero e proprio spreco di risorse pubbliche;
secondo quanto segnalato da alcune fonti giornalistiche, una parte di questi sprechi sarebbe ravvisabile nei prezzi eccessivamente bassi che i deputati pagano per il servizio di ristorazione interno della Camera, con un divario tra gli incassi e le spese di gestione della buvette di Montecitorio che raggiungerebbe il rapporto di uno a dieci;
è noto, tuttavia, che l'accesso alla buvette non è riservato ai soli deputati, ma che di essa usufruiscono frequentemente anche soggetti del tutto estranei all'Amministrazione della Camera, tra cui, ad esempio, gli stessi giornalisti,
impegna, per le rispettive competenze, l'Ufficio di Presidenza ed il Collegio dei Questori
a procedere ad un accurato studio del sistema di accesso al servizio di ristorazione interno della Camera, in particolare individuando tutti i soggetti che ne usufruiscono, distinguendo al loro interno i deputati, il personale dell'Amministrazione e tutti gli altri soggetti estranei all'Amministrazione medesima.
9/Doc. VIII, n. 4/85. Capotosti, Fabris.
La Camera,
premesso che:
numerosi deputati si sono spesso lamentati della scarsa qualità del cibo, e in particolare della frutta, disponibile presso il ristorante interno della Camera;
nella relazione svolta dai deputati Questori circa il programma dell'attività amministrativa per il 2007 si fa specifico
riferimento ad interventi volti a migliorare la qualità dei servizi destinati all'utenza, con particolare riferimento al settore della ristorazione, ove è prevista l'attivazione di un nuovo programma di monitoraggio e controllo sulla qualità;
tuttavia, appare evidente la necessità di attivare, altresì, uno specifico programma di controllo e monitoraggio del servizio di fornitura del cibo, volto non solo al controllo di qualità, ma anche ad evitare possibili speculazioni sui prezzi, problema peraltro strettamente connesso al precedente;
simili problematiche possono trovare agevole soluzione anche mediante l'esternalizzazione del servizio di ristorazione della Camera,
impegna, per le rispettive competenze, l'Ufficio di Presidenza ed il Collegio dei Questori
a procedere ad un'attenta valutazione delle problematiche inerenti la qualità del cibo fornito al servizio di ristorazione interno della Camera, con particolare riferimento al connesso pericolo di speculazione sui prezzi;
a valutare la possibilità di attivare uno specifico programma di controllo e monitoraggio del servizio di fornitura del cibo finalizzato alla neutralizzazione di tale pericolo.
9/Doc. VIII, n. 4/86. Capotosti, Fabris.
La Camera,
premesso che:
lo sforzo richiesto a tutti i cittadini per il risanamento dei conti pubblici e il rilancio dell'economia italiana ha portato sempre più in evidenza il problema dei costi della politica, che spesso sconfinano in un vero e proprio spreco di risorse pubbliche;
il contenimento di tali costi non può essere conseguito con la sola riduzione delle indennità parlamentari, ma deve partire anzitutto da una più razionale e rigorosa gestione finanziaria, che deve investire tutti i settori dell'amministrazione della Camera;
in particolare, considerevoli risparmi potrebbero conseguirsi dall'esternalizzazione di alcune attività attualmente svolte da personale interno ma che non richiedono una professionalità specifica inerente alle funzioni parlamentari, tenuto conto che nel 2006 la Camera dei deputati contava ben 1897 dipendenti, per una spesa complessiva di oltre 257 milioni di euro, come risulta dal conto consuntivo per l'anno finanziario 2006;
ha destato scandalo la diffusione dei dati relativi agli emolumenti di funzionari, dirigenti e, in generale, del personale dipendente della Camera,
impegna, per le rispettive competenze, l'Ufficio di Presidenza ed il Collegio dei Questori
ad effettuare uno studio finalizzato all'individuazione delle attività che non necessitano di una professionalità specifica inerente alle funzioni parlamentari, nonché all'accertamento della consistenza numerica del personale interno attualmente impegnato in dette attività e al risparmio effettivo che si conseguirebbe mediante il loro affidamento in appalto esterno;
a valutare l'ipotesi di affidare in appalto esterno le attività così individuate;
a valutare l'ipotesi di una revisione degli emolumenti di funzionari, dirigenti e, in generale, del personale dipendente della Camera.
9/Doc. VIII, n. 4/87. Capotosti, Fabris.
La Camera,
premesso che:
l'elevato costo sostenuto dalla Camera dei deputati per l'acquisizione e la manutenzione degli immobili destinati ad uffici dei singoli deputati, uffici che peraltro
sono utilizzati solo in misura parziale, determina sprechi evidenti di risorse,
impegna, per le rispettive competenze, l'Ufficio di Presidenza ed il Collegio dei Questori
a eliminare progressivamente gli uffici per i singoli parlamentari sostituendoli con un'indennità specifica a favore dei parlamentari medesimi, come peraltro era previsto negli anni passati, realizzando cosi un'economia di spesa molto significativa e lasciando liberi i parlamentari di scegliere dove collocare il proprio ufficio.
9/Doc. VIII, n. 4/90. Gianfranco Conte.
La Camera,
premesso che:
il servizio di barberia rappresenta un evidente residuo del passato e comunque un costo che non ha più una sua significativa utilità,
impegna, per le rispettive competenze, l'Ufficio di Presidenza ed il Collegio dei Questori
a sopprimere il servizio di barberia.
9/Doc. VIII, n. 4/91. Gianfranco Conte.
La Camera,
premesso che:
parte della stampa e dei media indulgono in questi ultimi tempi a diffondere notizie imprecise e sostanzialmente diffamatorie nei confronti dei parlamentari e del Parlamento in ordine ai presunti eccessivi benefici di cui godrebbero deputati e senatori e ai costi complessivi del Parlamento;
tutto questo oltre ad essere errato sul piano dei fatti concreti è pericoloso sul piano politico, in quanto gettare discredito sul parlamento non ha portato mai a nulla di buono né nel Paese né in qualsiasi altro Paese democratico,
impegna, per le rispettive competenze, l'Ufficio di Presidenza ed il Collegio dei Questori
a difendere le istituzioni parlamentari ed i parlamentari tutti da questa ingiusta e pericolosa campagna diffamatoria evidenziando:
a) che i costi complessivi relativi ai parlamentari italiani sono analoghi e molto spesso inferiori ai costi per i parlamentari dei paesi paragonabili con il nostro;
b) quali sono i costi per le indennità dei deputati e per i rimborsi agli stessi e quali sono invece le spese di funzionamento della Camera, al fine di fare giustizia una volta per tutte di questa deprecabile campagna di stampa e mediatica.
9/Doc. VIII, n. 4/92. Gianfranco Conte.
La Camera,
premesso che;
è evidente il disagio per i numerosi deputati fumatori che, nelle pause dei lavori parlamentari, sono costretti, per poter fumare, ad uscire dalla Camera o a rifugiarsi nel cortile interno, che è stato peraltro ben attrezzato, ma tale soluzione non è praticabile quando le condizione climatiche sono avverse,
impegna, per le rispettive competenze, l'Ufficio di Presidenza ed il Collegio dei Questori
a destinare locali adeguati per dimensioni e areazione ai fumatori sia al piano Aula sia in contiguità delle Commissioni parlamentari permanenti.
9/Doc. VIII, n. 4/93. Gianfranco Conte.
La Camera,
premesso che:
i costi di gestione del ristorante riservato ai deputati sono elevati e gravano in misura significativa sul bilancio e recentemente
hanno dato luogo ad una campagna di discredito nei confronti dei deputati e della Camera in quanto istituzione,
impegna, per le rispettive competenze, l'Ufficio di Presidenza ed il Collegio dei Questori
a eliminare il ristorante per i deputati sostituendolo con congrui buoni pasto, realizzando così una semplificazione amministrativa ed una notevole economia di spesa.
9/Doc. VIII, n. 4/94. Gianfranco Conte.
La Camera,
premesso che:
la concessione della costituzione di molti gruppi parlamentari, in deroga al limite minimo di venti componenti previsto dal Regolamento della Camera, ha comportato notevoli aumenti dei costi sia in termini di contributi a tali gruppi sia in termini di locali assegnati,
impegna, per le rispettive competenze, l'Ufficio di Presidenza ed il Collegio dei Questori
a cancellare i contributi aggiuntivi a favore dei gruppi costituiti in deroga considerandoli a tali effetti come componenti del Gruppo misto, nonché a rivedere l'assegnazione dei locali a tali gruppi rapportandoli a quelli cui avrebbero diritto come componenti del Gruppo misto.
9/Doc. VIII, n. 4/95. Gianfranco Conte.
La Camera,
premesso che:
la concessione della costituzione dei gruppi, in deroga al numero minimo di venti deputati, può comportare l'aumento del numero dei segretari di presidenza, il che determina un aumento di costi per l'amministrazione della Camera,
impegna, per le rispettive competenze, l'Ufficio di Presidenza ed il Collegio dei Questori
a predisporre modifiche regolamentari dirette a evitare che, dalla concessione della costituzione di gruppi in deroga al limite minimo di venti componenti, possa derivare un aumento del numero dei segretari di presidenza
9/Doc. VIII, n. 4/96. Gianfranco Conte.
La Camera,
premesso che:
il numero di 34 autisti presenti in organico non è sufficiente a coprire tutte le necessità e, quindi, parte di queste esigenze è coperta da personale esterno,
impegna, per le rispettive competenze, l'Ufficio di Presidenza ed il Collegio dei Questori
a incrementare in modo adeguato il numero degli autisti dipendenti o ad esternalizzare completamente il servizio, garantendo comunque gli attuali posti di lavoro.
9/Doc. VIII, n. 4/97. Gianfranco Conte.
La Camera,
premesso che:
i 1.855 dipendenti della Camera costeranno complessivamente, in termini di retribuzioni nel 2007, 223 milioni di euro e quindi in media circa 120 mila euro ciascuno,
impegna, per le rispettive competenze, l'Ufficio di Presidenza ed il Collegio dei Questori
a attuare una politica retributiva che, pur considerando l'alta professionalità di una parte significativa dei dipendenti, sia in
linea con le esigenze di risanamento della finanza pubblica.
9/Doc. VIII, n. 4/98(nuova formulazione) . Gianfranco Conte.
La Camera,
premesso che:
l'Amministrazione ha stipulato da anni una convenzione con l'Università di Roma Tor Vergata, per l'espletamento dei servizi di sorveglianza sanitaria e di tutti gli adempimenti previsti dal decreto legislativo n. 626 del 1994 e successive modificazioni;
la medesima ha affidato consulenze a titolo oneroso a docenti universitari ordinari di medicina del lavoro;
è necessario un programma rigoroso di risparmio e lotta agli sprechi,
impegna l'Ufficio di Presidenza
a richiedere entro un mese una offerta economicamente più vantaggiosa a tutte le fondazioni universitarie di cui all'articolo 59 della legge 23 dicembre 2000, n. 388 per l'espletamento dei servizi suddetti.
9/Doc. VIII, n. 4/99. Mario Pepe.
La Camera,
premesso che:
nella relazione dei deputati Questori del 16 luglio scorso è stata manifestata l'esigenza di razionalizzare i servizi a disposizione dei deputati per contenere i costi e negli ultimi anni le nuove tecnologie ormai correntemente in uso hanno modificato non di poco l'organizzazione del lavoro dei parlamentari e degli uffici delle loro segreterie;
appare opportuno ottimizzare le risorse e le strutture che la Camera mette a disposizione dei deputati;
impegna, per le rispettive competenze, l'Ufficio di Presidenza e il Collegio dei Questori
a proporre un questionario per raccogliere i dati sulle valutazioni, sulle priorità e sugli eventuali suggerimenti che i parlamentari possono fornire in merito ai servizi che ad oggi sono a loro disposizione.
9/Doc. VIII, n. 4/100. Gregorio Fontana, Jannone.
La Camera,
premesso che:
occorre valutare positivamente la possibilità di accedere alle aree Intranet anche successivamente la cessazione del mandato parlamentare
a tale proposito, nell'ordine del giorno numero 12, presentato in occasione dell'esame del bilancio interno per l'anno 2004, era prevista la possibilità, anche per i deputati non più in carica che ne avessero fatto esplicita richiesta, di mantenere l'indirizzo di posta elettronica con l'account Camera;
ad oggi però tale possibilità risulta ancora preclusa,
impegna, per le rispettive competenze, l'Ufficio di Presidenza e il Collegio dei Questori
a dar corso a quanto previsto nel citato ordine del giorno.
9/Doc. VIII, n. 4/101. Gregorio Fontana, Jannone.
La Camera,
premesso che:
si è verificata una drastica riduzione dei permessi di parcheggio a disposizione dei deputati, causata dalla rinuncia da parte della Camera - avvenuta durante la scorsa legislatura - all'utilizzo di gran parte degli spazi, in passato usati come parcheggio, su piazza del Parlamento;
numerosi parlamentari raggiungono palazzo Montecitorio utilizzando mezzi alternativi all'automobile, tra cui i motoveicoli;
in molti casi i posti previsti per i mezzi a due ruote risultano insufficienti;
sarebbe opportuno che venisse incentivato l'utilizzo delle «due ruote» per raggiungere Montecitorio da parte di deputati e dipendenti;
impegna, per le rispettive competenze, l'Ufficio di Presidenza e il Collegio dei Questori
a rendere disponibile un numero maggiore di spazi riservati al parcheggio di motoveicoli, in modo da soddisfare le esigenze di tutti coloro che utilizzano i mezzi a due ruote.
9/Doc. VIII, n. 4/102. Gregorio Fontana, Jannone.
La Camera,
premesso che:
nella relazione al bilancio interno del Questore del 16 luglio scorso si evidenzia la necessità, per quanto concerne l'area dei servizi di supporto alla vita parlamentare, di riduzione dei costi, ma anche di mantenimento dell'efficienza e degli standard di qualità finora assicurati,
impegna, per le rispettive competenze, l'Ufficio di Presidenza e il Collegio dei Questori
a una costante verifica al fine di far sì che i costi dei servizi e dei beni offerti dalla barberia e dalla buvette siano adeguati e parificati ai listini provinciali redatti dalle associazioni di categoria.
9/Doc. VIII, n. 4/103. Gregorio Fontana, Jannone.
La Camera,
premesso che:
già dal 2003 e nei successivi bilanci era stato posto il problema di dotare l'Aula e le zone di Palazzo Montecitorio frequentate dai deputati di una rete di accesso ad Internet senza fili;
nei precedenti bilanci era stato annunciato che era in corso di realizzazione una rete wireless a Montecitorio di cui si auspica che in questa legislatura sia possibile vedere la completa realizzazione;
anche in considerazione dell'obiettivo finalizzato alla progressiva eliminazione degli stampati relativi agli atti parlamentari,
impegna, per le rispettive competenze, l'Ufficio di Presidenza ed il Collegio dei Questori
a rendere finalmente disponibile, per quel che riguarda Palazzo Montecitorio, una rete di accesso ad Internet senza fili, a predisporre «punti luce» per rendere agevole la ricarica dei portatili ed anche «punti wireless-bluetooth» per la stampa, con idonee stampanti con tecnologia senza fili.
9/Doc. VIII, n. 4/104. Gregorio Fontana, Jannone.
La Camera,
premesso che:
si valuta positivamente lo sforzo dell'Amministrazione di dotarsi di mezzi informatici al passo con i tempi per migliorare il lavoro quotidiano dei deputati,
impegna, per le rispettive competenze, l'Ufficio di Presidenza ed il Collegio dei Questori
a valutare la possibilità di presentare agli uffici competenti gli atti di iniziativa parlamentare (sindacato ispettivo, mozioni, risoluzioni e progetti di legge) attraverso la posta elettronica, e attivare anche la firma digitale.
9/Doc. VIII, n. 4/105. Gregorio Fontana.
La Camera,
premesso che:
si concorda con quanto riferito dal questore Albonetti nella sua Relazione del 16 luglio 2007 con riguardo alla valutazione dell'alto livello qualitativo e della elevata professionalità dei dipendenti della Camera a tutti i livelli e alla volontà di ridurre gradualmente i costi nel settore del personale, senza tuttavia ridurre la qualità e l'efficienza dei servizi forniti e delle funzioni svolte,
impegna, per le rispettive competenze, l'Ufficio di Presidenza ed il Collegio dei Questori
a sospendere o limitare l'indizione di nuovi concorsi, con il conseguente blocco delle graduatorie;
a promuovere d'intesa con il Senato della Repubblica una ricognizione della struttura organizzativa delle rispettive Amministrazioni al fine di apportare le opportune razionalizzazioni alla struttura dei Servizi, degli Uffici della Segreteria generale e degli incarichi individuali per conseguire una più efficiente e meno costosa gestione ed evitare sovrapposizioni e duplicazioni delle strutture.
9/Doc. VIII, n. 4/106(nuova formulazione) . Gregorio Fontana, Jannone.
La Camera,
premesso che:
nelle sale della Camera dei deputati, sia a Palazzo Montecitorio che nelle altre sedi (Palazzo San Macuto, Palazzo Valdina e Palazzo Marini) si svolgono numerosissimi convegni;
è stata annunciata una deliberazione congiunta degli Uffici di presidenza di Camera e Senato finalizzata a limitare i costi della politica,
impegna, per le rispettive competenze, l'Ufficio di Presidenza ed il Collegio dei Questori
a disporre:
una verifica e una più attenta valutazione nell'autorizzazione all'utilizzo delle sale di Palazzo Montecitorio e degli altri palazzi della Camera dei deputati;
a valutare l'applicazione di una quota a titolo di contributo spese ai soggetti esterni che richiedono l'utilizzo delle sale per convegni e manifestazioni.
9/Doc. VIII, n. 4/107. Gregorio Fontana, Jannone.
La Camera,
premesso che:
l'articolo 14 del regolamento della Camera dei deputati prevede che i gruppi parlamentari possono essere costituiti con un minimo di venti deputati;
in data 18 maggio 2006 l'Ufficio di Presidenza ha deliberato, in deroga a tale articolo, la costituzione di cinque nuovi gruppi (La Rosa nel Pugno, Comunisti Italiani, Verdi, Popolari - Udeur, Democrazia Cristiana - Partito Socialista) prima compresi nel Gruppo Misto;
tali gruppi ricevono un finanziamento da parte della Camera nonché spazi, strutture, e personale per il proprio funzionamento,
la deroga e la costituzione dei nuovi gruppi ha comportato quindi un sensibile aggravio di tali costi. Considerata la maggiore spesa per il contributo unico, per il contributo per il personale di segreteria, per il personale dipendente e la maggior spesa per l'integrazione della composizione dell'Ufficio di Presidenza l'aggravio dei costi, per questa legislatura, risulta quantificabile in circa 15.000.000 euro;
è stata annunciata una deliberazione congiunta degli Uffici di presidenza di Camera e Senato finalizzata a limitare i costi della politica,
impegna, per le rispettive competenze, l'Ufficio di Presidenza ed il Collegio dei Questori
ad eliminare, limitando esclusivamente il finanziamento dei gruppi costituiti in deroga, qualsiasi maggior onere derivante dalla deroga al regolamento, ivi compresi i costi relativi al capitolo 135 del bilancio interno (contributi ai gruppi parlamentari, tra cui il contributo unico, il contributo per il personale di segreteria, il contributo per il personale dipendente), alla messa a disposizione di locali ed attrezzature aggiuntive, nonché i maggiori oneri derivanti dall'integrazione della composizione dell'Ufficio di presidenza ai sensi dell'articolo 5, comma 5, del Regolamento, relativamente ai segretari di presidenza spettanti ai gruppi costituiti in deroga.
9/Doc. VIII, n. 4/108. Gregorio Fontana, Gianfranco Conte, La Russa, Contento, Bocchino, Jannone.
La Camera,
premesso che,
l'articolo 14 del regolamento della Camera dei deputati prevede che i gruppi parlamentari possono essere costituiti con un minimo di venti deputati;
in data 18 maggio 2006 l'Ufficio di Presidenza ha deliberato, in deroga a tale articolo, la costituzione di cinque nuovi gruppi (La Rosa nel Pugno, Comunisti Italiani, Verdi, Popolari - Udeur, Democrazia Cristiana - Partito Socialista) prima compresi nel Gruppo Misto;
tali gruppi ricevono un finanziamento da parte della Camera nonché spazi, strutture, e personale per il proprio funzionamento;
la deroga e la costituzione dei nuovi gruppi ha comportato quindi un sensibile aggravio di tali costi. Considerata la maggiore spesa per il contributo unico, per il contributo per il personale di segreteria, per il personale dipendente e la maggior spesa per l'integrazione della composizione dell'Ufficio di Presidenza l'aggravio dei costi, per questa legislatura, risulta quantificabile in circa 15.000.000 euro;
è stata annunciata una deliberazione congiunta degli Uffici di Presidenza di Camera e Senato finalizzata a limitare i costi della politica,
impegna, per le rispettive competenze, l'Ufficio di Presidenza ed il Collegio dei Questori
a ridurre nella massima misura compatibile con il rispetto dei parametri fissati dall'articolo 15, comma 3, del regolamento, i contributi e la dotazione destinati ai gruppi di minore consistenza numerica, rimanendo inteso che i conseguenti risparmi verranno restituiti al Ministero dell'economia e delle finanze.
9/Doc. VIII, n. 4/108. (Nuova formulazione) Gregorio Fontana, Gianfranco Conte, La Russa, Contento, Bocchino, Jannone.