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Allegato B
Seduta n. 211 del 26/9/2007
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BENI E ATTIVITÀ CULTURALI
Interrogazione a risposta scritta:
COTA. - Al Ministro per i beni e le attività culturali. - Per sapere - premesso che:
è in corso di conclusione l'iter di approvazione del progetto definitivo del lungolago di Meina per un investimento stimato in 5.000.000 di euro;
sul progetto hanno espresso valutazioni negative la competente Soprintendenza per i Beni Ambientali ed Architettonici e le associazioni Italia Nostra, Arona Nostra, WWF, Movimento Azzurro, Comitato Lungolago, in quanto il progetto medesimo deturperebbe l'alta valenza paesaggistica della riva lacustre, caratterizzata da uno sviluppo lineare, con ville neoclassiche e relativi parchi;
i manufatti a forma di torretta, che attraversano la SS 33 mediante ponti in ferro, creano un notevole impatto alle importanti emergenze architettoniche e storiche del luogo, come la villa Faraggiana, e la chiesa parrocchiale Santa Margherita;
il progetto crea una serie di contraddizioni dibattute sin dal 2002, ossia dal momento della presentazione al pubblico del progetto, e produce un elevato impatto visivo e una pesante incidenza sul paesaggio lacustre, rilevata soprattutto dalla Soprintendenza e da parlamentari europei e nazionali, da amministratori regionali e da associazioni ambientaliste nazionali e locali;
secondo la Soprintendenza, il progetto introduce elementi estranei al paesaggio lacustre, «incompatibili con le imprescindibili esigenze di tutela e conservazione dei valori paesaggistici-antropici, esigenze che rappresentano la ragione costitutiva del vincolo (...) elementi tali da richiedere la sostanziale revisione del progetto stesso»;
l'impostazione data dall'amministrazione comunale all'attuale progetto definitivo non può considerarsi una sostanziale revisione del progetto preliminare, poiché le modifiche apportate per ridurre gli impatti del progetto preliminare si limitano alla riduzione quantitativa di un tratto del percorso, tolto per motivi economici secondo l'amministrazione comunale, tratto che, invece, rappresentava la parte più significativa del progetto in quanto collegava i due parchi pubblici esistenti;
l'impatto si è ridotto quantitativamente, ma parimenti si è ridotta la completezza e l'utilità del progetto stesso. Secondo la nuova impostazione, la pista pedonale ciclabile proveniente da sud entra nel Parco della Fratellanza, lo attraversa eliminando l'attuale pedana da ballo (che rappresenta l'unico vero luogo di aggregazione sul lago utilizzato da 20 anni dalla popolazione locale e dai turisti) e successivamente finisce bruscamente al cancello del parco. L'ultimo tratto di collegamento con l'imbarcadero si limita ad un marciapiede di soli 70 cm di larghezza, al lato del Sempione;
parimenti, la riduzione dell'impatto provocato dai passaggi sul Sempione è stato ottenuto, nel progetto definitivo, riducendo da due a uno tali passaggi, incidendo tuttavia sull'utilità dei passaggi medesimi, visto che l'unico passaggio rimasto si trova ad una distanza di circa 1 Km dal centro cittadino;
peraltro, già dall'iniziale impostazione, il progetto è indirizzato, inspiegabilmente, nella parte sud, a supporto della passerella di collegamento al futuro Museo Europeo del Disegno, di cui non si conosce ancora l'effettivo dimensionamento, lasciando completamente all'iniziativa privata la realizzazione del lungolago storico, a ridosso del centro cittadino. Tale iniziativa privata consiste nella trasformazione da albergo in condominio degli alberghi Vittoria e Verbano, aree eliminate dal progetto definitivo ricadenti proprio nel tratto di collegamento tra le due zone pubbliche, la cui eliminazione ha inciso sulla fruibilità del progetto medesimo;
inoltre, un terzo intervento d'iniziativa privata, anche esso collegato al progetto del lungolago in quanto consente di realizzare un tratto della passeggiata senza oneri a carico dell'amministrazione, rende edificabile un'area ristrettissima a lato della Statale del Sempione, su una curva di elevata pericolosità, a pochi metri dal Rio Colatore, che ha subito due esondazioni negli ultimi decenni;
infine, non risulta attuato alcun coordinamento tra il sopraesposto progetto e il progetto regionale della litoranea, che ha finalità analoghe in quanto concerne «la formazione di percorsi ciclo pedonali protetti» sulla SS Sempione, attraverso la riduzione e la messa in sicurezza dell'attuale carreggiata -:
se il Ministro, nell'ambito delle proprie competenze per la tutela dei beni culturali, non intenda adottare le opportune iniziative a tutela e conservazione dei valori paesaggistici della riva lacustre del lungolago di Meina, promuovendo un rinvio dell'approvazione del progetto definitivo in Conferenza di servizi, al fine di permettere, con i tempi occorrenti e senza fretta e precipitazione incomprensibili, la revisione del progetto e la valutazione di
alternative progettuali in grado di soddisfare le esigenze ambientali e di fruibilità dei beni storici, artistici e paesaggistici del luogo, anche in coordinamento con i progetti regionali in itinere e con l'effettivo dimensionamento del futuro Museo europeo del disegno.
(4-04965)