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Allegato B
Seduta n. 212 del 27/9/2007
TESTO AGGIORNATO AL 24 OTTOBRE 2007
...
TRASPORTI
Interrogazione a risposta in Commissione:
GREGORIO FONTANA e JANNONE. - Al Ministro dei trasporti. - Per sapere - premesso che:
da lunedì 10 settembre 2007 Trenitalia ha fatto entrare in vigore un pacchetto di modifiche d'orario che sarà valido fino all'8 dicembre 2007;
tra le novità introdotte sulla linea ferroviaria Cremona-Crema-Treviglio-Bergamo, si registra lo spostamento della fermata per 18 treni dalla stazione di Treviglio ovest a quella di Treviglio Centrale;
questo nuovo provvedimento riduce al minimo i collegamenti tra Bergamo e Cremona (5 treni giornalieri nei giorni lavorativi), e tra Bergamo e parte della sua provincia (Caravaggio);
queste nuove direttive provocano non pochi disagi alla mobilità dei numerosi pendolari che quotidianamente affollano i treni e che, dal 10 settembre, sono costretti a raggiungere la stazione di Treviglio centrale con mezzi propri in quanto non è previsto un servizio di trasporto pubblico tra le due stazioni;
la provincia di Bergamo è la decima in Italia per densità di popolazione;
nelle stazioni ferroviarie di medie dimensioni, Bergamo risulta essere al quinto posto per quanto riguarda il trasporto dei passeggeri in particolare dei pendolari;
la regione Lombardia non ha autorizzato l'attivazione delle nuove normative che Trenitalia ha invece introdotto anche perché le variazioni d'orario allungano i tempi di percorrenza per un totale di 80 minuti per ogni giornata di servizio -:
se il Ministro non ritenga opportuno, con i poteri che gli sono propri, intervenire presso Trenitalia e RFI per aprire, con la massima urgenza, un tavolo di confronto con la regione Lombardia, le province di Bergamo, Brescia e Cremona e con il comitato dei pendolari bergamaschi al fine di risolvere in tempi brevi le conseguenze negative provocate dalle nuove normative entrate in vigore lo scorso 8 settembre.
(5-01517)
Interrogazioni a risposta scritta:
DONADI. - Al Ministro dei trasporti. - Per sapere - premesso che:
la presente interrogazione viene proposta a seguito di un fatto capitato a un
deputato del gruppo, ma che avrebbe potuto accadere e probabilmente è già accaduto a qualunque cittadino consumatore utente dei servizi di Alitalia;
in previsione della conclusione dei lavori della Camera dei Deputati fin da lunedì 30 luglio, attraverso l'agenzia viaggi della Camera, il deputato aveva prenotato un posto sul volo Roma-Verona di giovedì 3 agosto ad ore 17,30, confermandolo come di prassi con l'indicazione del proprio numero di tessera Alitalia 1278261;
giovedì 3 agosto in tarda mattinata aveva provveduto all'effettuazione del cosiddetto check in telefonico, attraverso il quale era stato accettato sul volo indicato e gli era stato assegnato il posto 9C;
arrivato per tempo a Fiumicino (attorno alle ore 16,30) si era recato all'accettazione Freccia Alata dove è stato regolarmente accettato e gli è stata consegnata la carta d'imbarco con la conferma del posto 9C;
alle 17,05 si presentava all'imbarco dove l'addetta strappava il talloncino e gli faceva passare salvo rincorrerlo qualche istante dopo lungo il tunnel d'accesso all'aereo per segnalargli che il computer aveva rilevato un problema e lo invitava a ritornare alla porta d'imbarco;
qui dopo aver consultato il computer lo informava che era stato cancellato dalla lista dei passeggeri, che l'aereo era pieno poiché i posti liberi erano stati già assegnati ai passeggeri in lista d'attesa e quindi non avrebbe potuto salire a bordo;
il deputato elevava vibrate proteste ed invitava l'addetta a chiedere al comandante di ammetterlo sullo strapuntino tra i piloti, che aveva visto spesso utilizzare in altre occasioni;
l'addetta gli riferiva che il comandante aveva opposto un netto rifiuto alla richiesta;
di fronte a sue nuove vibrate proteste venivo raggiunto da altri responsabili dello scalo dai quali tuttavia non riusciva ad ottenere alcuna giustificazione su quanto accaduto;
poiché il successivo volo per Verona era previsto quattro ore più tardi gli veniva offerto un trasferimento su un volo per Venezia in partenza un'ora dopo e gli veniva messa a disposizione una vettura con conducente da quell'aeroporto per riportarlo a Verona;
accettava la soluzione allo scopo di ridurre il danno riuscendo così a rientrare a Verona con circa tre ore di ritardo rispetto al volo da lui prenotato e dovendo annullare gli impegni già assunti in quelle ore;
qualunque sistema elettronico delle compagnie aree una volta che il passeggero è stato accettato con consegna della carta d'imbarco automaticamente deve impedire che cancellazioni possano verificarsi per errori di digitazione -:
ad avviso degli interroganti è quindi evidente che la cancellazione può avvenire solo attraverso una «forzatura» del sistema utilizzando password non disponibili a tutti gli operatori;
non può che esservi stato dunque un atto posto in essere deliberatamente da chi possedeva tale password per poter cancellare il nome del deputato dalla lista dei passeggeri;
ciò non può che essere avvenuto per favorire un altro passeggero privo del posto o giunto in ritardo rispetto al tempo limite di accettazione;
il sistema non può non permettere di ricostruire tutta la sequenza delle operazioni svolte nell'occasione identificando pertanto, attraverso il codice personale di accesso, l'autore dell'atto deliberato con il quale il mio nominativo è stato cancellato dalla lista dei passeggeri accettati;
il sistema non può non permettere di accertare il nome del passeggero favorito, che non può che essere stato accettato immediatamente dopo la cancellazione del mio nominativo dalla lista -:
se il Ministro interrogato sia a conoscenza dei fatti sopra riportati;
se sia a conoscenza dell'identificazione dell'autore materiale dell'atto ed in caso negativo se non ritenga di dover disporre un'inchiesta per il suo accertamento;
se e quali provvedimenti siano stati assunti dal Responsabile dello scalo e dall'Alitalia per punire adeguatamente l'autore di atto tanto grave;
se non ritenga che un tale doloso comportamento meriti il licenziamento in tronco per giusta causa;
se ove ritenga che risulti integrata la fattispecie di cui all'articolo 323 del codice penale (abuso d'ufficio) sia stato presentato un esposto alla Procura della Repubblica affinché assuma le iniziative di competenza;
se sia stato identificato il soggetto che ha tratto vantaggio dall'atto e se sia stato denunciato anche il suo nome alle competenti autorità nell'ipotesi di reato di concussione;
se non ritenga che in un caso come quello avvenuto la regola dovrebbe essere quella semmai di lasciare a terra l'ultimo dei passeggeri in lista d'attesa, ammesso sul volo;
se sia a conoscenza di altri episodi di quello narrato ed in tal caso quante volte tali fatti avvengano annualmente presso Alitalia;
se sia a conoscenza del fatto che episodi, come quelli narrati, siano pressoché sconosciuti presso altre importanti compagnie aeree europee come British Airways, Lufthansa ed Air France;
se non ritenga che fatti come quelli denunciati siano un chiaro sintomo del degrado che ha ormai investito la nostra compagnia di bandiera e quali provvedimenti intenda assumere affinché simili episodi non abbiano più a verificarsi.
(4-04975)
CACCIARI, CANNAVÒ, SMERIGLIO, FRANCO RUSSO, PERUGIA, GUADAGNO detto VLADIMIR LUXURIA e IACOMINO. - Al Ministro dei trasporti, al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, al Ministro delle infrastrutture, al Ministro per i beni e le attività culturali. - Per sapere - premesso che:
fonti di stampa e interventi politici locali dell'Unione riferiscono da tempo del progetto di realizzare a Viterbo un aeroporto per voli low cost finalizzati al turismo verso Roma;
l'aeroporto sorgerebbe (ampliando in misura consistente l'attività e le strutture di un preesistente aeroporto militare, la cui attività è attualmente minima se commisurata al progetto ventilato) nel cuore nella zona termale di Viterbo, a poca distanza da quel Bulicame che è citato nella Commedia dantesca ed è uno dei grandi beni storici e culturali della città, fortemente fruito dai cittadini. Un tale ampliamento danneggierebbe così irreversibilmente un bene di immenso valore ambientale, storico, culturale, sociale, economico;
data la grande vicinanza al centro abitato, l'aeroporto provocherebbe oltre all'inquinamento atmosferico anche un gravissimo inquinamento acustico, fatto che renderebbe pressoché invivibili popolosi quartieri della città abitati da decine di migliaia di persone, con enorme danno per la salute e il benessere dei cittadini;
attualmente non è dato sapere se sia stata avanzata alcuna valutazione d'impatto ambientale;
l'aeroporto potrebbe non conseguire lo scopo prefisso dato che giunti in aereo a Viterbo i viaggiatori dovrebbero impiegare poi più di due ore di treno per arrivare a Roma, che pure dista poche decine di chilometri, giacché la politica trasportistica degli ultimi decenni ha fortemente penalizzato le ferrovie nel viterbese, fino addirittura alla chiusura della linea Civitavecchia-Capranica-Orte;
un aeroporto provoca gravi danni alla salute della popolazione che vive nei dintorni: sia attraverso l'inquinamento dell'aria, che causa gravi malattie; sia attraverso l'inquinamento acustico; il trasporto aereo contribuisce fortemente al surriscaldamento del clima;
il trasporto aereo danneggia gravemente l'ambiente;
il trasporto aereo consuma più energia di ogni altro mezzo di trasporto danneggia gravemente la biosfera;
inoltre costa molto alla comunità quando è sovvenzionato sia da finanziamenti pubblici sia da esenzioni ed agevolazioni fiscali, mentre il Governo si dichiara obbligato a sciagurati tagli di bilancio per sanità ed assistenza;
Viterbo nell'ambito della mobilità ha bisogno innanzitutto di migliorare la rete ferroviaria ed i collegamenti con Roma, con Orte e con Civitavecchia;
Viterbo ha bisogno di infrastrutture coerenti con la difesa e la valorizzazione dei beni ambientali e culturali e delle vocazioni produttive del viterbese, mentre l'aeroporto danneggerebbe tutto ciò;
a Viterbo si è costituito un comitato di cittadini che si oppone all'aeroporto e s'impegna per la riduzione del trasporto aereo, comitato che ha anche realizzato un sito informativo (www.coipiediperterra.org) che fornisce molte utili informazioni -:
quali iniziative intendano assumere competenti Ministri per:
a) difendere il diritto alla salute dei cittadini viterbesi;
b) difendere rilevantissimi beni ambientali, storici, culturali, sociali ed economici di Viterbo dall'aggressione e dalla devastazione che la realizzazione dell'aeroporto comporterebbe inevitabilmente;
c) far valere il rispetto delle leggi in materia di diritto alla salute, tutela dei beni ambientali e culturali, valutazione d'impatto ambientale, promozione e non devastazione delle vocazioni produttive del territorio, difesa e miglioramento della qualità della vita delle comunità locali;
d) promuovere e sostenere un modello di mobilità adeguato e coerente per il viterbese e l'intera Regione impegnandosi per il potenziamento della rete ferroviaria che costituisce una primaria esigenza del territorio considerato.
(4-04982)