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Allegato B
Seduta n. 213 del 28/9/2007
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PUBBLICA ISTRUZIONE
Interrogazione a risposta orale:
CASINI, VOLONTÈ, DRAGO, D'AGRÒ, RONCONI, MEREU, PERETTI, LUCCHESE, COMPAGNON e FORMISANO. - Al Ministro della pubblica istruzione. - Per sapere - premesso che:
la situazione nel settore dell'edilizia scolastica del Comune o della Provincia di Roma, come emerge dalle notizie recentemente apparse sulla stampa quotidiana, risulta alquanto precaria sia sotto il profilo della prevenzione degli incendi sia sotto il profilo della sicurezza degli immobili (infatti, solo il 10 per cento dei locali e degli edifici possiede il certificato di prevenzione e solo una parte degli stessi raggiunge il livello massimo di sicurezza);
la proprietà, ai sensi della legge 11 gennaio 1996, n. 23 (articoli 3 e 8), dei locali e degli edifici destinati a sede di scuole per l'infanzia, di scuole primarie e secondarie di 1o grado è dei Comuni, mentre i locali e gli edifici destinati, a sede di scuole e istituti di istruzione secondaria di 2o grado (compresi i licei artistici, gli istituti d'arte, i conservatori, le accademie e i convitti) appartengono alle Province;
gli obblighi relativi a prestazioni di natura strutturale e manutentiva sui locali
e sugli edifici, sono, per effetto delle disposizioni di legge, a carico delle amministrazioni che ne detengono la proprietà;
gli Enti locali erano tenuti, ai sensi dell'articolo 15, comma 1 della, legge 31 agosto 1999, n. 205, a completare entro il 31 dicembre 2004 la messa a norma, da ogni punto di vista, dei locali e degli edifici scolastici;
l'attenzione da attribuire alla questione è particolarmente rilevante in quanto inserita nel contesto della tutela del valore della vita e dalla integrità fisica delle persone -:
quali siano, anche sulla base dei dati a disposizione dell'anagrafe nazionale dell'edilizia scolastica, le cause determinanti i palesi ritardi e le preoccupanti inadempienze relativiai tempi e alle opere previste dalle leggi;
se esistano carenze, in materia, sull'intero territorio nazionale, con particolare riguardo ai Comuni e alle province dell'Italia centrale e meridionale, documentate sulla base di dati oggettivi;
quali siano le iniziative in atto, da parte del Governo, per sollecitare gli Enti competenti e responsabili a provvedere agli adempimenti di messa in sicurezza dei locali e degli edifici scolastici, formalmente richiesti da parte dei dirigenti, delle singole istituzioni;
se non ritenga urgente impartire, con una apposita direttiva, alle unità di istruzione e di formazione dipendenti o vigilate dal Ministero, ulteriori e cogenti indicazioni perché si apprestino delle attività educative capaci di coinvolgere gli alunni, e i docenti.
(3-01270)