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Allegato B
Seduta n. 213 del 28/9/2007
UNIVERSITÀ E RICERCA
Interrogazione a risposta in Commissione:
GARAGNANI. - Al Ministro dell'università e della ricerca. - Per sapere - premesso che:
nei test di ammissione a medicina, cui hanno partecipato 70.000 candidati per 7.000 posti, due domande (n. 71 e n. 79) erano sbagliate e non contenevano risposte idonee; poiché la mancata risposta ai due quesiti valeva 0,50 punti, molti studenti hanno perso una grande quantità di tempo nel cercare la risposta, poiché con quel punteggio supplementare si scalano molte posizioni;
tra i partecipanti ai test vi erano persone affette da disabilità a cui sono stati concessi tempi di risposta aggiuntivi a causa delle ritardate capacità di reazione; tale ritardata capacità ha avuto come conseguenza un ulteriore ritardo nei tempi di risposta; in questo senso può dirsi che, violando i diritti di parità tra i cittadini è stata fatta «pesare» una condizione di disuguaglianza -:
se non intenda sanare questa disparità ammettendo i candidati affetti da disabilità ai corsi, evitando di dover ricorrere alla magistratura amministrativa, che non potrebbe che riconoscere la disparità di trattamento.
(5-01519)
Interrogazioni a risposta scritta:
ADENTI. - Al Ministro dell'università e della ricerca. - Per sapere - premesso che:
il Ministro interrogato ha emesso in data 18 settembre un proprio decreto con cui si disciplina le procedure per il cofinanziamento da parte del Ministero dell'università e della ricerca, per l'anno 2007, di progetti di ricerca di interesse nazionale, liberamente proposti nelle 14 aree disciplinari di cui al decreto ministeriale n. 175 del 4 ottobre 2000, dalle Università;
in detto decreto si prevede che le richieste di cofinanziamento previste possono esser avanzate solo dai «Professori universitari di ruolo, gli assistenti ordinari del ruolo a esaurimento, i ricercatori del ruolo universitario»;
di conseguenza sarebbero esclusi da tale possibilità i professori incaricati esterni, figura istituita dall'articolo 4 del decreto-legge n. 580 del 1973 (recante misure urgenti per l'università);
questa categoria, ormai esigua in Italia, da diversi anni e posta ai margini della vita universitaria, in spregio del suo stato giuridico, che equipara nei fatti la figura del professore incaricato stabilizzato a quella del professore associato;
se giustamente la selezione viene fatta in base a «qualità scientifica, unitarietà, interesse nazionale e internazionale del progetto; ...esperienza e autorevolezza scientifica del coordinatore nazionale e dei coordinatori di unità» non è comprensibile la ragione d'una esclusione «a priori» d'una intera categoria di docenti, tenuto anche conto del principio di libertà della ricerca;
tale limitazione posta dal decreto citato indubbiamente non favorisce la crescita scientifica dei professori incaricati esterni, l'acquisizione di meriti scientifici e quindi condiziona significativamente la possibilità di procedere nella carriera per questi ultimi;
quali siano le ragioni che hanno determinato l'esclusione dai soggetti che possono presentare progetti di ricerca di interesse nazionale dei professori incaricati esterni e se non ritenga opportuno garantire anche a questa categoria pari opportunità nell'accesso ai finanziamenti per la ricerca.
(4-05013)
CAPOTOSTI. - Al Ministro dell'università e della ricerca. - Per sapere - premesso che:
il Centro italiano di studi superiori sul turismo e sulla promozione turistica di Assisi (CST), nasce nel 1982 come associazione no profit;
soci fondatori furono l'Università degli Studi di Perugia, l'Università Italiana per stranieri di Perugia, il Comune di Assisi, la Regione Umbria;
lo statuto dell'associazione individuava come aree di attività del CST la didattica, la formazione, la ricerca e l'assistenza tecnica applicate allo specifico campo delle attività turistiche con l'obiettivo di sensibilizzare il mondo accademico alle opportunità di sviluppare una formazione superiore per le imprese del turismo e per gli apparati pubblici competenti;
per questi motivi, nel 1984, il CST selezionò un gruppo di neolaureati che, dopo un percorso formativo biennale, è venuto a costituire un nucleo di docenti-ricercatori che, a tutt'oggi, nei rispettivi ambiti disciplinari, rappresentano il deposito scientifico, al livello più alto in Italia in ambito turistico;
nel 1985, fu avviata una esperienza formativa, unica in Italia, dedicata alla formazione superiore nel turismo, istituendo un corso triennale post diploma, finanziato dal FSE, che consentì di sperimentare programmi, tecniche, metodologie di ricerca e formazione nell'ambito dell'economia del turismo;
anche sulla base di tale esperienza, nei primi anni '90, il Ministero per l'università e la ricerca, istituì, nell'ordinamento universitario italiano, i diplomi universitari in Economia e Gestione dei servizi Turistici e i corsi di laurea in Economia del Turismo;
l'attuale Statuto, approvato il 24 febbraio 2003, sottolinea che il CST «collabora, ove richiesto, insieme alla Facoltà di Economia dell'Università degli Studi di Perugia, allo svolgimento del corso di laurea in "Economia e gestione dei servizi turistici", al corso di laurea specialistica in "Economia del turismo mettendo a disposizione, anche attraverso gli enti partecipati, le risorse umane, logistiche e le esperienze professionali, nonché l'utilizzo dei laboratori professionalizzanti, finalizzati al completamento della formazione nei rispettivi ambiti disciplinari»;
il legame funzionale che fin dall'inizio lega il CST alla gestione dei corsi di laurea in Economia del turismo dell'Università di Perugia è ulteriormente sottolineato dal fatto che lo statuto prevede che il Presidente del CST sia nominato dall'Assemblea su indicazione del Rettore dell'Università degli Studi di Perugia;
la genesi del CST spiega la prevalenza dei servizi erogati verso i corsi di laurea in Turismo dell'Università degli studi di Perugia, ma va sottolineato come il CST operi anche nel campo della formazione manageriale, della ricerca e dell'assistenza tecnica in materia di turismo partecipando a bandi nazionali e internazionali e acquisendo commesse da soggetti pubblici e privati;
l'impegno del CST allo svolgimento dei corsi di laurea in Economia del turismo dell'Università degli studi di Perugia si è concretizzato in varie forme di collaborazione e, in particolare, anche nella copertura con propri docenti/ricercatori di numerosi insegnamenti specialistici nei vari anni accademici, assicurando know-how altamente specializzato nelle diverse problematiche del turismo, continuità e presenza costante nella sede distaccata, copertura della maggior parte delle attività di assistenza a tesi, con notevoli vantaggi per gli studenti;
occorre ricordare, tra l'altro, che poiché il CST è certificato ISO 9001, le attività erogate al di fuori dei contratti ad personam (laboratori professionalizzanti, stage, seminari, tutoring, manutenzione tecnologica, eccetera) sono sottoposte a verifica periodica ISO;
quanto descritto dimostra, ad avviso dell'interrogante, che i rapporti tra l'Università
degli Studi di Perugia e CST non sono semplici rapporti cliente-fornitore e sono ben più di una partnership strategica (ormai di durata peraltro più che ventennale);
il CST, con i suoi ricercatori, costituisce il nucleo di conoscenza specialistica nel turismo dei corsi di laurea in Economia del turismo dell'Università di Perugia, in quanto la continua presenza presso la sede didattica di Assisi di docenti/ricercatori del CST ha consentito alla Facoltà di Economia di assicurare una elevata qualità ai corsi stessi, riconosciuta dal mondo delle imprese, conservando la capacità di attrarre studenti pur davanti all'aumento esponenziale dell'offerta dei corsi di laurea in turismo riscontrata negli ultimi anni -:
se non ritenga di valutare la possibilità di derogare al Decreto Ministeriale del 26 luglio 2007, recante «Attuazione dei decreti ministeriali in data 16 marzo 2007 (classi di laurea e di laurea magistrale) - decreto ministeriale di definizione delle linee guida per l'istituzione e l'attivazione da parte delle Università dei corsi di studio», prevedendo che i crediti didattici collegati ai contratti di insegnamento dei ricercatori del CST siano considerati come crediti «di ruolo», al solo fine della contabilizzazione didattica, senza che ne derivi alcun diritto ulteriore a favore dei ricercatori che continueranno, in tal modo, a mantenere la loro qualifica di dipendenti del CST.
(4-05023)
FITTO, LEONE, VITALI, SANZA, DI CAGNO ABBRESCIA, FRANZOSO, LICASTRO SCARDINO, CARLUCCI, LAZZARI e MAZZARACCHIO. - Al Ministro dell'università e della ricerca scientifica. - Per sapere - premesso che:
il 3 agosto 2007, dalla stampa locale si apprendeva la notizia della nomina del Magnifico Rettore del Politecnico di Bari, Salvatore Marzano, a Presidente del Comitato della Regione Puglia per Walter Veltroni leader del Partito Democratico;
il 6 settembre 2007, sulla stampa locale, è apparsa una lettera aperta del professor Marzano al Ministro D'Alema, con la quale lo invitava a candidarsi in Puglia in occasione delle prossime primarie del nascente Partito Democratico e, in calce alla lettera, si firmava come «Presidente del Comitato della Regione Puglia per Walter Veltroni»;
il 23 settembre 2007, si apprendeva sempre dalla stampa che il professor Marzano è anche candidato del PD in una delle liste pugliesi a sostegno di Walter Veltroni;
ferma restando la libertà di ciascun individuo di esprimere le proprie ideologie e appartenenze politiche, il professor Marzano attualmente ricopre il ruolo istituzionale di Rettore di una Università italiana e quelli di braccio operativo e candidato di un nascente partito politico -:
se il Ministro non ritenga inopportuno che il massimo esponente di una Istituzione universitaria, garante super partes di studenti e docenti, e con ruolo decisionale anche nelle scelte relative alla formazione degli studenti stessi, scenda direttamente nell'arena politica assumendo funzioni di braccio operativo e candidato;
se non intenda promuovere anche presso la Conferenza dei Rettori la definizione di linee guida che, quanto meno sotto il profilo deontologico, dettino una disciplina per regolare la materia.
(4-05026)