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Allegato B
Seduta n. 216 del 3/10/2007
INTERNO
Interrogazione a risposta in Commissione:
MANCUSO e HOLZMANN. - Al Ministro dell'interno. - Per sapere - premesso che:
ormai il nostro Paese si trova a dover fronteggiare una vera e propria emergenza a causa dell'esodo ininterrotto di immigrati Rom verso l'Italia;
sono ufficialmente 150.000, ma potrebbero essere il doppio gli immigrati di etnia rom provenienti dalla Romania;
sono ben 340 tra regolari ed abusivi, i campi di residenza dei rom eisistenti nel nostro Paese;
ad avviso dell'interrogante si tratta di una società arretrata, chiusa, patriarcale, che sconta antichi pregiudizi, ma anche problemi sociali devastanti, dall'analfabetismo, all'alcoolismo, dalla precarietà abitativa alla difficoltà di inserimento nel lavoro;
si rende necessario un piano nazionale di solidarietà e di controlli a tappeto in tutte le baraccopoli d'Italia;
migliaia e migliaia di reati (tra cui alcuni particolarmente odiosi contro la persona) compiuti nel nostro Paese nell'ultimo anno sono da addebitarsi a cittadini romeni;
ad esempio, secondo dati del 2007, nel carcere romano di Regina Coeli oltre la metà degli stranieri detenuti è di nazionalità romena -:
quali urgenti provvedimenti intenda adottare il Governo per arginare l'emergenza sicurezza;
se intenda il Governo attivare accordi bilaterali con il Governo romeno, miranti soprattutto a fare scontare le pene conseguenti ai reati commessi da cittadini romeni nel Paese d'origine.
(5-01562)
Interrogazioni a risposta scritta:
GRIMOLDI. - Al Ministro dell'interno. - Per sapere - premesso che:
nel corso degli ultimi mesi il territorio del Comune di Desio è stato interessato da massicci arrivi di nomadi, che si sono spesso insediati abusivamente in diverse zone della città, al di fuori dei pur esistenti campi attrezzati;
in particolare nel corso dei mesi estivi si sono insediati ben tre campi nomadi abusivi, uno in via Serao, l'altro in via Molinara, per il quale addirittura si profilava la paradossale impossibilità di sgombero essendo ivi detenuto agli arresti domiciliari un cittadino rom, ed un ultimo in via Agnesi;
nonostante gli sgomberi di questi campi abusivi si sono registrati nuovi tentativi da parte di alcuni camper di nomadi di creare nuovi insediamenti abusivi;
la decisa azione dell'amministrazione comunale ha consentito di rimuovere temporaneamente questa situazione, ma non può tuttavia far fronte alla situazione di grave allarme sul fronte della microcriminalità che si accompagna alla presenza di questi insediamenti;
è della scorsa settimana la notizia dell'aggressione per furto ad opera di due giovani zingari ad una mamma che accompagnava alle scuole elementari di via Tolstoj il proprio figlio, come ultimo episodio di una catena infinita di fatti delinquenziali commessi da nomadi rom -:
se il Ministro non ritenga di dovere affrontare questa «emergenza Rom» con strumenti ed azioni efficaci su tutto il territorio nazionale, sostenendo l'azione posta in essere meritoriamente da alcuni amministratori locali, che non sono tuttavia adeguatamente supportati dall'intervento delle istituzioni preposte alla garanzia della sicurezza e dell'ordine pubblico.
(4-05070)
BERTOLINI. - Al Ministro dell'interno. - Per sapere - premesso che:
gli agenti del commissariato di polizia di Sassuolo, in provincia di Modena, hanno denunciato a piede libero il presidente del centro culturale islamico della cittadina emiliana, il marocchino di 39 anni HJ, per «sfruttamento della condizione di illegalità» di un connazionale;
nel corso di un blitz, infatti, le forze dell'ordine hanno scoperto non solo che il clandestino risultava sprovvisto di regolari documenti di soggiorno, ma anche che l'uomo lavorava come impiegato presso la moschea di Sassuolo;
il clandestino, oltre a non avere un contratto di lavoro, non veniva nemmeno pagato regolarmente. Secondo l'accusa, infatti, il presidente del Centro culturale islamico avrebbe fatto lavorare il connazionale all'interno del luogo di culto, garantendogli solamente il vitto, l'alloggio e la promessa di un compenso alla fine del periodo di Ramadan;
sempre nel corso della stessa operazione sono stati rintracciati altri sette stranieri senza permesso di soggiorno, tutti accompagnati in Questura per gli accertamenti;
due dei fermati sono risultati minorenni e un altro dei sette, FA tunisino di 27 anni, è stato invece tradotto in carcere perché sul suo capo pendeva ancora una condanna a due mesi e ventotto giorni di reclusione per spaccio, comminata nel 2001. Il cittadino libico di 24 anni AT, anche lui clandestino e inottemperante a un ordine di espulsione, è stato arrestato e portato al carcere di S. Anna -:
se sia a conoscenza dei fatti come sopraesposti;
se intenda mettere al corrente la Camera dei deputati di eventuali nuove circostanze;
quali provvedimenti intenda assumere nei confronti del presidente del centro culturale islamico di Sassuolo (Modena), indipendentemente dall'esito giudiziario della vicenda;
se non ritenga di dover procedere alla chiusura della moschea di Sassuolo (Modena);
se ed in che modo intenda intervenire per incrementare i controlli delle forze dell'ordine all'interno dei centri islamici presenti sul nostro territorio, luoghi utilizzati impropriamente per svolgere traffici illeciti, in aperta violazione delle leggi italiane e nei quali troppo spesso gli estremisti islamici predicano l'odio religioso e fomentano la guerra santa contro la civiltà occidentale e contro la nostra società.
(4-05076)
NERI e RAO. - Al Ministro dell'interno. - Per sapere - premesso che:
nello scorso mese di febbraio, in occasione del derby calcistico Catania-Palermo, ebbero luogo gravi scontri tra frange di teppisti-tifosi e le forze di polizia nel corso dei quali trovò la morte l'ispettore P.S. Raciti;
in conseguenza di tali scontri fu adottata a fini preventivi l'interdizione dello stadio di Catania per gli incontri del Catania calcio ed allo stesso tempo fu imposto di giocare gli incontri interni in campo neutro e senza pubblico;
tali misure si sono rivelate efficaci, e quindi giuste per stroncare sul nascere ulteriori episodi di violenza;
altri scontri ben più gravi ed estesi di quelli di Catania, pur senza morti, si sono verificati nelle settimane scorse in occasione del derby tra Sampdoria e Genoa e, soprattutto, del derby tra Torino e Juventus, con connotazioni di vera e propria guerriglia urbana;
pare opportuno e necessario applicare in casi analoghi le stesse misure che si sono rivelate efficaci per lo stadio e la squadra di Catania, a meno che la latitudine dei luoghi di scontro non venga
assunta a giustificazione di una ingiustificabile inerzia e di una inammissibile discriminazione-:
quali siano i motivi per i quali non sono stati adottati idonei provvedimenti di sicurezza e prevenzione per le squadre e gli stadi di Genova e di Torino, analogamente a quanto si fece successivamente agli incidenti di Catania del febbraio 2007;
quali provvedimenti intenda adottare per ripristinare a Genova e Torino le condizioni di sicurezza e legalità in occasione delle manifestazioni sportive;
perché, in analogia di situazioni, si è fin qui tenuto un atteggiamento discriminatorio nei confronti della città di Catania rispetto a quelle di Genova e Torino.
(4-05088)
MIGLIORI e ULIVI. - Al Ministro dell'interno, al Ministro della giustizia. - Per sapere - premesso che:
il brigatista rosso Cristoforo Piancone è stato arrestato a Siena al termine di una rapina in banca;
trattasi di brigatista già condannato per diversi omicidi;
la Toscana è al centro dei tentativi di riorganizzazione del terrorismo -:
se il Governo intenda assumere notizie circa i motivi della semilibertà di cui godeva Piancone e quali iniziative per la sicurezza siano state assunte in Toscana.
(4-05090)
LUCCHESE. - Al Ministro dell'interno, al Ministro dei trasporti. - Per sapere - premesso che:
le amministrazioni comunali, soprattutto quelle delle grandi città, hanno reperito un modo abbastanza singolare per spillare soldi ai cittadini;
sulle strade urbane le amministrazioni hanno delimitato le aree per la sosta con le strisce blu, imponendo agli automobilisti il pagamento della tariffa di un euro all'ora, e - nel caso in cui il tempo del parchimetro sia scaduto - comminando una multa pari a circa 50 euro;
la vigilanza è stata affidata ai cosiddetti «ausiliari del traffico», i quali passano la giornata elevando contravvenzioni, ingrossando così le entrate dei comuni i quali le spenderanno per finalità non tutte condivisibili;
tale meccanismo è reso possibile dalla normativa statale vigente in materia -:
se non intendano assumere iniziative legislative volte a ripristinare la gratuità del parcheggio lungo alcune strade urbane o comunque a fissare un limite massimo, per le relative multe, pari a circa dieci euro, non certo ai cinquanta attualmente previsti, inoltre facilitando il reperimento dei parchimetri, anche rendendo obbligatorio una loro disponibilità minima e una idonea segnaletica;
se non intendano, più in generale, assumere iniziative e/o misure volte a non imporre un vero e proprio eccesso di tasse, imposte, prelievi, multe e così via a carico di chi semplicemente possiede un autoveicolo quale mezzo per recarsi al lavoro.
(4-05091)