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Allegato B
Seduta n. 216 del 3/10/2007
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INFRASTRUTTURE
Interrogazioni a risposta scritta:
MIGLIORI. - Al Ministro delle infrastrutture. - Per sapere - premesso che:
con la legge finanziaria per il 2007 il Governo ha pensato una riduzione di mezzi e uomini per la Polizia Stradale ideando accorpamenti di sedi e soppressione di distaccamenti;
trattasi di una scelta in contraddizione rispetto sia alle significative politiche di contrasto della incidentalità stradale che delle più rigorose norme del codice della strada;
in particolare, i distaccamenti della polizia stradale rappresentano un insostituibile presidio per la sicurezza dei cittadini soprattutto in aree interne come quelle della maremma toscana -:
se non si ritenga opportuno ed urgente chiarire che il distaccamento della polizia stradale di Arcidosso (Grosseto) non rientra nel novero delle sedi di cui si sta deliberando la chiusura stante l'indispensabilità per i cittadini di vedersi garantita la propria sicurezza e incolumità.
(4-05060)
ROCCHI, CACCIARI, OLIVIERI e MARIO RICCI. - Al Ministro delle infrastrutture, al Ministro del lavoro e della previdenza sociale. - Per sapere - premesso che:
lo scorso 29 settembre 2007 nel cunicolo di servizio di Sesto Fiorentino, parallelo per 11 km alla galleria di linea, ha perso la vita Franco Roggio. Il suo nome compare al decimo posto di un elenco che vede altre nove morti legate alla cantierizzazione TAV fra Firenze e Bologna;
come denuncia l'associazione di volontariato Idra:
nel '98 muoiono due lavoratori a seguito di un incidente stradale avvenuto in Umbria durante il viaggio di rientro. La fonte di questa notizia è un report dell'Osservatorio
Monitoraggio T.A.V. della Regione Toscana e della Regione Emilia-Romagna (che - nonostante le caratteristiche del contratto di ingaggio - non reputa tuttavia di dover considerare questi decessi legati all'opera: di questi due lavoratori non è dato conoscere né la provenienza né altri dati anagrafici);
il 31 gennaio 2000, nel tunnel di Vaglia (Firenze), cantiere del Carlone, muore Pasquale Costanzo, 23 anni, elettricista di Petilia Policastro (Crotone), alla guida di una jeep finita contro la parete della galleria, impiegato da due mesi nell'Alta Velocità;
il 26 giugno 2000 muore in località Ponte Nuovo a Calenzano (Firenze) Giorgio Larcianelli, 53 anni, di Scandicci (Firenze), camionista, uscito fuori strada sulla provinciale «Barberinese»: di ritorno dalle cave del Mugello, trasportava terra per i cantieri dell'Alta Velocità;
il 1o settembre 2000 muore nel cantiere della galleria TAV di Monghidoro (Bologna) Pietro Giampaolo, 58 anni, operaio originario della provincia di Chieti, investito da un dumper, utilizzato per il trasporto dello smarino, che procedeva in retromarcia verso il fronte di scavo;
il 5 gennaio 2001 muore nel cantiere TAV FT-2 di Sesto Fiorentino (Firenze) Pasquale Adamo, 55 anni, di Quarto (Napoli), sposato e padre di tre figli, stritolato dalla coclea di un posizionatore all'imbocco della galleria di Monte Morello, a Quinto;
il 10 aprile 2001 muore Assuntina Spina, residente in Via Puccini a Sesto Fiorentino (Firenze), 84 anni, agganciata da un camion che usciva da uno dei cantieri dell'Alta Velocità ferroviaria in costruzione fra Firenze e Bologna;
nel corso del 2001 muore un lavoratore per un incidente stradale nelle Marche durante il rientro al luogo di lavoro (anche qui non disponiamo né del nome né della provenienza; la fonte è ancora un report dell'Osservatorio Monitoraggio T.A.V. della Regione Toscana e della Regione Emilia-Romagna);
il 1o febbraio 2003 muore all'ospedale di Careggi a Firenze, dopo 9 giorni di coma, Giovanni Damiano, carpentiere di 42 anni, di Montesarchio (Benevento), sposato, con due figli, investito da un getto di calcestruzzo il 23 gennaio 2003 nel cantiere del Carlone, Vaglia (Firenze);
il 7o rapporto di ORME-TAV sugli infortuni nei cantieri della tratta Torino-Milano, che per conto della Regione Piemonte raccoglie dati sino al dicembre 2005, relaziona di 5 incidenti mortali dal 2003 al 2005. Purtroppo l'interrogante deve far presente che nel gennaio 2007 le morti sono aumentate a 6;
alcune fonti sindacali e diversi comitati di scopo fanno sapere di continuare a ricevere denuncie circa i ritmi inumani del ciclo continuo «ordinario» in galleria, gli straordinari illegali aggiuntivi, la tossicità dell'ambiente di lavoro, la ghettizzazione nei campi-base del Mugello;
a seguito della morte di Franco Roggio la Procura ha iscritto nel registro degli indagati, con l'accusa di omicidio colposo, il manovratore della gru utilizzata per spostare le lastre di ferro -:
se il Governo non ritenga imperativo far piena luce sulle responsabilità dirette e indirette dell'incidente e avviare una campagna di monitoraggio per verificare le condizioni di lavoro e di cantierizzazione in tutti i luoghi di avanzamento della Tav.
(4-05074)