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Allegato A
Seduta n. 216 del 3/10/2007
(Sezione 5 - Risorse assegnate al ministero dell'interno in relazione alla questione della sicurezza e della lotta alla criminalità)
CASINI, CESA, VOLONTÈ, ADOLFO, CIRO ALFANO, BARBIERI, BOSI, CAPITANIO SANTOLINI, CIOCCHETTI, COMPAGNON, D'AGRÒ, D'ALIA, DE LAURENTIIS, DELFINO, DIONISI, DRAGO, FORLANI, FORMISANO, GALATI, GALLETTI, GIOVANARDI, GRECO, LUCCHESE, MARCAZZAN, MARTINELLO, MAZZONI, MEREU, OPPI, PERETTI, PISACANE, ROMANO, RONCONI, RUVOLO, TABACCI, TASSONE, TUCCI, VIETTI e ZINZI. - Al Presidente del Consiglio dei ministri. - Per sapere - premesso che:
nelle ultime settimane si sono susseguite numerose dichiarazioni da parte di esponenti della maggioranza e del Governo riguardo al problema della sicurezza interna ed internazionale del nostro Paese;
nel documento di programmazione economico-finanziaria 2008-2011 è indicato che la sicurezza, interna ed esterna, rappresenta un fattore determinante per il rilancio economico del Paese, per il miglioramento della qualità della vita dei cittadini, per lo svolgimento delle attività sociali, culturali ed imprenditoriali;
lo stesso Veltroni ha affermato che «quello della sicurezza è uno dei problemi più sentiti e che bisogna riaprire una stagione di speranza per questo Paese», mentre il Vice Presidente del Consiglio dei ministri Rutelli ha dichiarato di voler dare «un messaggio di fermezza e di efficacia nella lotta alla criminalità»;
queste dichiarazioni sono state accompagnate dalle numerose esternazioni del Ministro dell'interno Amato: da ultimo quella rilasciata in una lettera al quotidiano Il Messaggero del 1o ottobre 2007, in cui, se da una parte si consola che «vent'anni fa ci si ammazzava molto di più», dall'altra dichiara di voler dare «risposte razionali, concrete», come «le migliaia di unità di polizia in più e le risorse che la finanziaria ci mette a disposizione»;
tuttavia, sul piano della difesa solo grazie all'insistenza del Ministro Parisi si è sventato in extremis un taglio per l'arruolamento dei volontari nelle forze armate che avrebbe messo a rischio congedo circa 15.000 uomini, nonostante le crescenti aree di crisi mondiali vedano il nostro Paese sempre più impegnato;
nel mese di maggio 2007, nel corso di un'audizione nella I Commissione della Camera dei deputati, uno sconfortato Ministro Amato dichiarò che la sua amministrazione aveva visto tagliarsi 217 milioni di euro, non aveva avuto la riassegnazione di 220 milioni di euro e accumulato debiti per 480 milioni, esortando persino i vigili del fuoco a non pagare gli affitti;
quel grido di allarme sembrerebbe ora svanito a fronte delle risorse stanziate dal disegno di legge finanziaria per il 2008;
tuttavia i 50 milioni di euro per il 2008 previsti dal disegno di legge finanziaria per assunzioni di personale nei corpi di polizia andrebbero anche bene, se non dovessero essere ripartiti tra polizia, carabinieri, guardia di finanza, polizia penitenziaria e corpo forestale;
i 100 milioni assegnati per tecnologie, infrastrutture e mezzi sono ben poca cosa se si vuole affrontare la criminalità italiana e quella straniera, sempre più presente nel nostro territorio;
le indagini e l'attività investigativa non possono essere espletate compiutamente se si riduce il monte ore di straordinari del 10 per cento rispetto all'anno precedente, che era già insufficiente -:
se ritenga, pertanto, che le risorse assegnate al ministero dell'interno siano sufficienti a supportare il «robusto» pacchetto annunciato dal Vice Presidente del Consiglio dei ministri e che sarà presentato dal Ministro Amato il 12 ottobre 2007, tenuto conto che mancherebbero le risorse per il riordino delle carriere, per la cosiddetta
«specificità», per pagare gli straordinari e per il rinnovo dei contratti, mentre la sicurezza e la lotta alla criminalità, che sono diventate per gli italiani le prime emergenze del Paese, necessiterebbero di ben altre dotazioni e risorse finanziarie. (3-01278)
(2 ottobre 2007)