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Allegato B
Seduta n. 219 dell'8/10/2007
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INTERNO
Interrogazione a risposta orale:
SANTELLI e ANGELA NAPOLI. - Al Ministro dell'interno. - Per sapere - premesso che:
lo scorso 14 maggio i ministeri dell'interno e della giustizia hanno firmato una convenzione che prevede l'assunzione con contratto interinale di 60 operatori giudiziari;
la suddetta convenzione si riferisce ed è l'applicazione pratica del «Patto Calabria sicura» siglato lo scorso febbraio dal ministero dell'interno, Presidente della regione Calabria e da altre autorità locali;
il ruolo del Ministero della giustizia è stato quello di individuare i criteri e i requisiti del personale da assumere oltre che la ripartizione di suddetto personale negli uffici giudiziari calabresi;
l'agenzia di lavoro interinale, Worknet S.p.A, incaricata delle procedure di selezione del personale per gli uffici giudiziari, secondo quanto riportato dal settimanale L'Espresso del 5 ottobre 2007, è stata selezionata con trattativa privata plurima secondo quanto previsto dal decreto n.163 del 2006;
il responsabile della sede della Worknet S.p.A., di Reggio Calabria è Bruno Idà che, secondo quanto riportato dal settimanale L'Espresso del 5 ottobre 2007, risulta essere stato arrestato in un'inchiesta sui traffici di carne avariata della cosca di 'ndrangheta Iamonte;
sempre secondo quanto riportato da L'Espresso, per la Worknet Spa il «Patto Calabria sicura» è stato seguito anche da Nadia Di Donna indicata, insieme a Bruno Idà, nell'ambito dell'inchiesta «Why not» per avere rapporti di affari con Antonio Saladino;
la nomina del Prefetto De Sena in Calabria è stata considerata e vissuta come una svolta di attenzione nei confronti di questa regione, che nel periodo di permanenza a Reggio Calabria lo stesso ha pienamente soddisfatto le aspettative svolgendo un'instancabile azione di contrasto alla criminalità e che, quindi, tale scelta non può essere attribuita alla sua persona -:
quali siano le caratteristiche, i requisiti e le procedure di selezione fissate dal Ministero dell'interno per tutti coloro che collaborano all'applicazione del «Patto Calabria sicura»;
quali siano i controlli effettuati e come sia potuto accadere che una società il cui responsabile è indagato per 'ndrangheta collabori con il Ministero dell'interno per la prevenzione e il contrasto del crimine;
quali misure il Ministro intenda assumere per verificare le procedure seguite e le persone che le hanno poste in essere.
(3-01306)