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Allegato B
Seduta n. 22 del 10/7/2006
GIUSTIZIA
Interrogazione a risposta orale:
D'ELIA. - Al Ministro della giustizia, al Ministro della salute. - Per sapere - premesso che:
l'articolo 27 della costituzione esplicitamente ritiene la pena un mezzo correzionale e una misura che non deve in nessun modo essere lesiva della dignità umana e contraria al senso di umanità;
esiste un preciso diritto alla salute del detenuto suffragato da principi costituzionali, direttive europee e norme regolamentari specifiche;
al detenuto signor Antonio Cordì, nato a Locri il 4 maggio 1943, sottoposto al regime dell'articolo 41-bis sin dal 1999 nel carcere di Secondigliano Reparto CDT, nel febbraio 2006 è stato diagnosticato una grave neoplasia polmonare (diametro di 7 cm.) adesa alla pleura per la quale le relazioni sanitarie contenute in cartella clinica asseveravano la necessità di un intervento chirurgico da effettuare in ambiente altamente specialistico ed extramurario;
solo in data 15 giugno 2006, attraverso l'emissione del decreto SIUS 2006/10766 n. 2006/172, il magistrato di sorveglianza ha disposto il ricovero presso la clinica Toracica di Struttura del Servizio Sanitario Nazionale che prima sarà disponibile a riceverlo;
da quella data fino a oggi, il signor Cordì si trova ancora recluso presso la Casa Circondariale di Secondigliano, evidentemente tuttora privato della necessaria e urgente assistenza sanitaria così come richiesto dai sanitari -:
se i ministri competenti non ritengano di dover intervenire con urgenza al fine di:
1) disporre l'immediato ricovero del detenuto signor Antonio Cordì presso un'adeguata struttura del S.S.N. per permettere allo stesso, in piena adesione ai principi costituzionali, alle direttive Europee in fatto di salute e di diritti alla salute delle persone sottoposte a detenzione intramuraria, ai precetti regolamentari, di accedere alle necessarie cure per affrontare la grave patologia da cui è affetto;
2) verificare le ragioni e le responsabilità del ritardo di tale ricovero e, più in generale, in che condizioni di salute vertano i detenuti sottoposti a regime carcerario di 41 bis presso la Casa Circondariale di Secondigliano e se, allo stato, per gli stessi sussistano sufficienti mezzi di ausilio sanitario per affrontare casi di patologie particolarmente gravi.
(3-00105)