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Allegato A
Seduta n. 22 del 10/7/2006
MOZIONE BONDI ED ALTRI N. 1-00005 CONCERNENTE INIZIATIVE VOLTE ALLA DEFINIZIONE DEI REQUISITI PER L'ACCESSO A CARICHE ISTITUZIONALI
(Sezione 1 - Mozione)
La Camera,
premesso che:
deputati eletti nella XV legislatura, condannati per gravi reati contro la persona, ricoprono cariche di rilievo nell'ambito della Camera dei deputati, il che ha suscitato forte sconcerto e una diffusa disapprovazione nell'opinione pubblica;
si ricordano le vibrate proteste dei familiari delle vittime, dei sindacati di polizia e di numerosissimi cittadini per il fatto che ricopra l'incarico di Segretario di Presidenza della Camera dei deputati per la Rosa nel Pugno l'onorevole D'Elia, che è stato esponente di rilievo dell'organizzazione terroristica «Prima linea», nonché condannato per concorso in omicidio dell'agente di polizia Fausto Dionisi;
si sottolineano, altresì, le polemiche suscitate dal fatto che un esponente di Rifondazione comunista, l'onorevole Daniele Farina, leader storico del centro sociale «Leoncavallo» di Milano, condannato per una serie di reati, ricopra l'incarico di Vicepresidente della Commissione giustizia della Camera dei deputati, cioè proprio della commissione permanente che si occupa anche di quella giustizia penale con cui ha avuto molto a che fare come imputato e condannato;
pur considerando la funzione riabilitativa e rieducativa della sanzione penale prevista dalla Costituzione, è necessario distinguere tra l'aver pagato i debiti con la giustizia penale e l'opportunità politica che quanti siano stati condannati per reati gravi e violenti assumano cariche istituzionali di particolare rilevanza;
impegna il Governo:
ad assumere, nel doveroso ed assoluto rispetto delle prerogative del Parlamento, iniziative, anche normative, compresa la definizione di un codice di autoregolamentazione, che potrebbe essere proposto dalle forze politiche di maggioranza ed al quale l'opposizione potrebbe aderire, al fine di evitare che a cariche istituzionali di rilievo possano accedere coloro che siano stati condannati per reati gravi e violenti contro la persona e contro le istituzioni democratiche.
(1-00005)
«Bondi, Elio Vito, Volontè, Giovanardi, Leone».
(29 giugno 2006)