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Allegato B
Seduta n. 224 del 16/10/2007
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PUBBLICA ISTRUZIONE
Interrogazione a risposta immediata:
RUSCONI, BENZONI, SERENI, BRESSA, QUARTIANI, GIACHETTI, GHIZZONI, CHIAROMONTE, COLASIO, DE BIASI, FRONER, GIULIETTI, LATTERI, TESSITORE, TOCCI, VILLARI e VOLPINI. - Al Ministro della pubblica istruzione. - Per sapere - premesso che:
il recente decreto ministeriale in materia di recupero dei debiti scolastici, che - a quanto risulta agli interroganti - non è ancora pubblicato sulla Gazzetta ufficiale, ha suscitato notevoli reazioni nel mondo scolastico e, in particolare, tra gli studenti;
tali preoccupazioni non risultano fondate alla luce del dispositivo del richiamato provvedimento, attualmente consultabile dal sito internet del ministero della pubblica istruzione, e, tuttavia, appare
opportuno tenerne conto ai fini di un'attenta verifica della corretta e completa attuazione delle sue norme in tutte le istituzioni scolastiche;
in particolare, a parere degli interroganti, pur nel rispetto del principio dell'autonomia scolastica, risulta fondamentale una specifica attenzione delle strutture ministeriali relativamente alla tempestiva e adeguata verifica, sotto il profilo quantitativo e qualitativo, dell'organizzazione dei previsti interventi educativo-didattici di recupero, sia durante il periodo di lezione che al termine delle stesse, da parte delle istituzioni scolastiche -:
quali soluzioni si intendano adottare, anche attraverso il coinvolgimento delle organizzazioni degli insegnanti, degli studenti e delle famiglie, ai fini della corretta, puntuale e completa attuazione dello spirito del provvedimento in oggetto.
(3-01343)
Interrogazione a risposta scritta:
DE LAURENTIIS. - Al Ministro della pubblica istruzione. - Per sapere - premesso che:
il decreto ministeriale n. 80 stabilisce di verificare in modo più adeguato il recupero dei debiti formativi con la reintroduzione degli esami a settembre;
favorire il successo formativo di ciascun allievo è scopo precipuo dell'Istituzione scolastica in generale e imperativo categorico di ciascun docente in particolare;
le singole scuole garantiscono tutto l'anno, ognuna nelle modalità stabilite e approvate dal Collegio Docenti e inserite nel Piano di offerta formativa (POF) di ogni singolo istituto, il recupero dei debiti nelle varie discipline con l'attivazione di corsi di recupero, mirati alle carenze di ciascun allievo, sia in itinere, cioè durante l'orario di lezione, sia con corsi di recupero pomeridiani, sia mediante l'attivazione, a richiesta degli alunni in difficoltà, di sportelli didattici;
gli interventi di recupero vanno debitamente documentati;
quanto previsto dall'articolo 1 del decreto ministeriale 80 è già largamente applicato nelle scuole italiane;
l'articolazione diversa da quella per classe, come l'articolo 3 del decreto ministeriale 80 prevede e rende possibile, non garantisce l'efficacia dell'intervento didattico perché, differendo a seconda del gruppo classe di riferimento programmi e obiettivi di ciascun insegnante, il docente incaricato del corso di recupero potrebbe trovarsi a operare in situazione di totale eterogeneità e ridurre l'intervento didattico ad un mero ripasso di nozioni, invece che mirato a colmare le lacune;
il successo formativo di ciascun allievo è garantito dalla collaborazione tra la scuola e la famiglia e dal senso di responsabilità dell'alunno stesso;
l'attivazione di corsi di recupero in estate delega ancora una volta tutto l'onere del recupero sull'istituzione scolastica, deresponsabilizzando di fatto gli alunni che dovrebbero invece sentirsi soggetti attivi dell'azione di recupero e non oggetti passivi -:
se intenda modificare il decreto ministeriale 80 negli articoli 5 e 6 in cui si prevede l'attivazione di interventi didattici finalizzati al recupero durante l'estate e prevedere, invece, un'ulteriore attivazione di corsi di recupero a maggio, prima degli scrutini finali, tutto ciò sempre nell'ottica di una maggiore qualità dell'offerta formativa.
(4-05255)