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Allegato B
Seduta n. 224 del 16/10/2007
TESTO AGGIORNATO AL 17 OTTOBRE 2007
...
AFFARI ESTERI
Interpellanza urgente (ex articolo 138-bis del regolamento):
I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro degli affari esteri, il Ministro della pubblica istruzione, per sapere - premesso che:
la legge 3 marzo 1971, n. 153 prevede la promozione, a cura del ministero degli affari esteri, di iniziative scolastiche, nonché attività di assistenza scolastica, formazione e perfezionamento professionale dei lavoratori italiani all'estero e dei loro familiari;
le iniziative, volte soprattutto all'organizzazione di corsi e all'impiego di sussidi finalizzati al recupero della lingua e della cultura italiana, si sono spesso rivelate inadeguate rispetto ai bisogni delle realtà locali;
la richiesta di italiano, come mezzo per superare i confini espressivi dialettali
e come recupero della propria identità linguistica e di appartenenza, continua ad essere fortemente sostenuta dal mondo dell'emigrazione;
è, comunque, innegabile che mentre l'azione formativa nei confronti delle prime generazioni di emigrati era strutturata, essenzialmente, sul sistema scolastico, e dava le basi per una prima alfabetizzazione in lingua italiana, per le nuove generazioni, nate e vissute all'estero, il rapporto con la lingua e la cultura italiana è ben diverso, configurandosi l'italiano, quasi come lingua straniera di cui appropriarsi per ridefinire le proprie radici e mantenere il legame con la terra dei propri padri;
il carattere sperimentale degli interventi, sotto il profilo didattico e organizzativo ha, spesso, dato luogo a situazioni di disagio e difficoltà a causa della scarsa organicità e sistematicità che dovrebbero caratterizzare ogni progetto educativo;
per citare solo alcuni esempi, l'editoria italiana ha mostrato di non riservare particolare attenzione alla produzione di materiale didattico, sia cartaceo che multimediale, destinato al mercato dell'America Latina, soprattutto per quello necessario alla formazione dei bambini e adolescenti; e ancora le procedure di formazione ed aggiornamento professionale per il corpo docente sono saltuarie e non assicurano la continuità del processo formativo;
la legislazione vigente, disciplinata dalla legge n. 153 del 1971, appare, ormai, obsoleta e necessita di una riforma, da anni richiesta in modo trasversale da tutte le forze politiche, che si armonizzi con le mutate condizioni in cui vertono oggi le comunità italiane all'estero;
i finanziamenti per la promozione linguistico-culturale, previsti dalla succitata legge e destinati alle collettività italiane all'estero, non sono stati interamente erogati nel corso degli anni 2005 e 2006 -;
quali provvedimenti il Governo indenda adottare per riformare le istituzioni scolastiche italiane all'estero, al fine di promuovere la diffusione della lingua e della cultura italiane all'estero;
se il Governo non ritenga opportuno prevedere la possibilità che enti previsti dalla legge possano produrre certificazioni che siano valide lungo tutto l'excursus scolastico;
se il Governo non ritenga, inoltre, necessario riformulare le procedure di formazione e aggiornamento del corpo docente, utilizzando anche risorse locali, attraverso accordi con Università italiane e Stati esteri, al fine di garantire la continuità di un processo formativo che oggi risulta essere inadeguato;
quali urgenti iniziative i Ministri interpellati, intendano assumere affinché siano disponibili materiali didattici multimediali relativi a tutte le fasce scolastiche, a costi accessibili, e in grado di soddisfare le necessità delle comunità italiane all'estero;
quali siano, infine, i motivi per cui l'erogazione dei sussidi previsti dalla legge n. 153 del 1971 è stata sospesa e quali provvedimenti urgenti il Governo intenda adottare al fine di saldare i contributi mancanti.
(2-00788) «La Russa, Angeli».
Interrogazione a risposta orale:
VOLONTÈ. - Al Ministro degli affari esteri. - Per sapere - premesso che:
da quanto si apprende dalle notizie riportate dagli organi di stampa, è sentito come imminente in Pakistan il pericolo che possa ripetersi la tragedia che sta consumando i cristiani di Bagdad dopo la caduta di Saddam;
nel mese di luglio 2007, l'esercito è intervenuto a scacciare nel sangue gli studenti coranici asserragliati nella Moschea Rossa;
alte fonti ecclesiastiche dicono che i mullah filotalebani fanno pressioni perché
si chiudano le scuole femminili, arrivano di continuo messaggi che impongono l'alternativa tra la conversione all'Islam e la fuga e molti studenti restano a casa per paura;
sono circa tre milioni i cristiani in Pakistan, più o meno la metà i cattolici, una briciola tra gli oltre 160 milioni di abitanti tra cui crescono le forme più estreme di Islam; un rapporto sugli «abusi delle minoranze religiose» appena pubblicato da Human Rights Monitor, un'organizzazione non governativa locale, li descrive come una comunità seriamente minacciata;
in Pakistan sta il cuore del problema islamico basti pensare che qui è nata Al Qaeda, negli ultimi due anni il governo è riuscito a limitare gli attacchi contro le chiese, ma ora invece le aggressioni sono molto più diffuse e numerose: violenze carnali contro donne cristiane, minacce alle scuole, accuse pretestuose contro cristiani e rapimenti -:
quali provvedimenti urgenti intenda intraprendere presso le sedi opportune al fine di garantire l'incolumità fisica delle minoranze cristiane pericolosamente minacciate in questi ultimi periodi.
(3-01336)