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Allegato B
Seduta n. 228 del 22/10/2007
...
GIUSTIZIA
Interrogazione a risposta in Commissione:
GALLI. - Al Ministro della giustizia. - Per sapere - premesso che:
con protocollo n. 110-07/S.R. del 15 ottobre 2007 l'Organizzazione sindacale autonoma polizia penitenziaria (O.S.A.P.P.), Segreteria regionale Piemonte e Valle d'Aosta segnalava la drammatica situazione in cui si trova ad operare il personale di Polizia Penitenziaria in forza negli Istituti delle due Regioni, in particolare a Cuneo, Alessandria «Don Soria», Alessandria «San Michele» Asti, Biella, Alba, Novara;
in tale nota si poneva l'attenzione su alcune situazioni specifiche quali:
a) riguardo l'Istituto San Michele di Alessandria, per consentire la consumazione della cena al personale di servizio, si chiede l'ausilio del personale accasermato libero a qualsiasi titolo; nonché la notizia dei sottoponimento ad accertamenti sanitari di parte del personale del nucleo operativo addetto, alla traduzione a al piantonamento, per sospetta TBC;
b) l'assenza di indirizzi, interventi e correttivi riguardo le mense obbligatorie di servizio in tutti gli istituti;
c) il mancato pagamento delle missioni con relativo anticipo, tanto che il personale è obbligato ad anticipare le speso di tasca propria;
d) la carenza di uniformi e vestiario in genere: gli agenti sono costretti ad acquistare quanto necessario a spese proprie;
e) il mancato rimborso delle rette degli asili nido frequentati dai figli degli agenti;
f) le scorte sottodimensionate, con grave nocumento per la sicurezza;
g) la gestione delle risorse umane precaria e a rischio;
h) la mancata predisposizione e pubblicazione dei progetti mensili dei turni di servizio, con conseguenti continuo variazioni dei turni, e dei posti di servizio, nonostante il «blocco» e i continui spostamenti del congedo ordinario;
i) la mancata concessione dei riposi settimanali;
l) l'adozione di turni dalle ore 07.00 alle ore 24.00 ogni giorno;
m) la mobilità selvaggia;
n) la carenza organica generalizzata del personale di polizia penitenziaria in tutti i reparti ed i nuclei operativi traduzioni-piantonamenti;
o) la completa assenza di relazioni sindacali il mancato rispetto degli accordi sottoscritti tra le parti, come avviene, ad esempio a Cuneo, a Biella, a Novara, a Ivrea e persino presso il provveditorato regionale;
p) l'assoluta mancanza di igiene, salubrità e sicurezza nei luoghi di lavoro, nelle caserme e negli automezzi impiegati nelle traduzioni, ormai obsoleti;
nel comunicato si legge: «...le donne e gli uomini dei Corpo soffrono, pagano
ma lavorano in silenzio malgrado l'ingiustizia, gli sprechi e l'inettitudine di un carcere che non funziona più, in Piemonte-Valle d'Aosta come altrove, né per collettività né per chi sconta il proprio debito nei confronti della Società...»;
l'assoluta discrezionalità della gestione dell'Amministrazione penitenziaria del Piemonte-Valle d'Aosta richiamata nella nota sindacale appare del tutto lesiva per la dignità delle persone o dei lavoratori che in uniforme e in perfetta solitudine, nel carcere, sono da sempre al servizio della legalità, dello Stato e dei cittadini;
la nota si conclude con il preannuncio di una mobilitazione di piazza del Sindacato rappresentativo dei lavoratori «contro l'ingiustizia e il disastro dell'Amministrazione penitenziaria del Piemonte-Valle d'Aosta»;
situazioni simili di disagi e di mancanza della copertura finanziaria da parte del Governo atta ad assicurare gli strumenti fondamentali operativi sono comuni in tutto il Paese e in tutti i Corpi delle Forze dell'Ordine;
questo Governo da mesi annuncia di assumere provvedimenti mirati ad una maggior sicurezza dei cittadini, ma non ha traccia di provvedimenti economici significativi volti a dotare il Corpo di polizia penitenziaria in particolare e tutti restanti Corpi delle Forze dell'Ordine dei mezzi necessari allo scopo -:
come intenda intervenire presso il Provveditorato regionale del Piemonte-Valle d'Aosta per ottenere il rispetto degli accordi sindacali sottoscritti fra le parti;
come intenda verificare l'effettiva esistenza ed applicazione delle norme volte alla tutela della salute dei lavoratori - legge n. 626 e seguenti - presso gli Istituti interessati, con particolare riferimento al documento di valutazione dei rischi aziendali e al piano di sorveglianza sanitaria, così come previsti dalle recenti introduzioni legislative in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro;
come intenda attuare quanto in suo potere per ripristinare quanto dovuto al personale relativamente al pagamento delle indennità di missione e il rimborso delle rette degli asili nido;
come intenda verificare attraverso strumenti ispettivi idonei la gestione attuata dal Provveditorato regionale del Piemonte-Valle d'Aosta;
come intenda attivarsi per la soluzione della carenza di personale in un così delicato settore della pubblica amministrazione;
se intenda prevedere adeguate coperture finanziarie per provvedere, a tutti i Corpi delle Forze dell'Ordine del Paese, adeguati e moderni mezzi per l'esercizio delle proprie funzioni.
(5-01644)