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Allegato B
Seduta n. 229 del 23/10/2007
...
GIUSTIZIA
Interpellanza:
I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro della giustizia, per sapere - premesso che:
in data 17 ottobre 2007 all'interno del Tribunale di Reggio Emilia, un cittadino di origine albanese, Clirim Fejzo, mentre aspettava l'inizio dell'udienza di separazione dalla moglie, ha estratto dal giubbotto una pistola e ha colpito con il primo proiettile la legale della donna, ferendola leggermente, con il secondo la moglie, deceduta dopo pochi giorni, e ha quindi freddato il cognato;
la strage avrebbe potuto avere conseguenze ancora più drammatiche senza l'immediato intervento delle forze dell'ordine, che dopo avere intimato al Fejzo di gettare l'arma hanno dovuto sparargli, uccidendolo;
il decreto ministeriale 28 ottobre 1993 all'articolo 2 riporta: «Spetta al Procuratore Generale presso la Corte di Appello adottare i provvedimenti necessari ad assicurare la sicurezza interna delle strutture in cui si svolge attività giudiziaria. Salvo che nei casi di assoluta urgenza i provvedimenti sono adottati sentito il Prefetto e i capi degli Uffici Giudiziari interessati.»;
l'accesso principale è controllato da una guardia giurata, che dovrebbe controllare due accessi pedonali e uno per le autovetture;
gli accessi non sono provvisti di metal detector;
l'accesso sul retro (antistante la palazzina nuova con gli uffici del giudice di pace, procura, ufficiali giudiziari, tribunale di sorveglianza) è un cancello per auto che non è sorvegliato;
i sotterranei e gli scantinati del tribunale sono facilmente accessibili e senza alcun controllo, così come senza alcun controllo sono le aule d'udienza, le stanze dei giudici, le cancellerie;
al momento sono state sospese le udienze, e chiusa la cancelleria;
al suo ministero «non risultano pervenute richieste» di interventi relativi a misure di sicurezza nel Palazzo di Giustizia di Reggio Emilia, come ha precisato una nota del il capo del Dipartimento dell'Organizzazione Giudiziaria, Claudio Castelli, in data 18 ottobre 2007;
la realtà reggiana si caratterizza, negli ultimi anni, per l'aumento costante di fenomeni delinquenziali -:
se non ritenga che la condotta del Procuratore Generale presso la Corte di Appello riguardante la sicurezza dell'edificio giustifichi un'ispezione ministeriale per accertare la sussistenza di eventuali presupposti di responsabilità disciplinare;
se non giudichi inadeguata la spesa del Ministero della giustizia per l'apparato giudiziale;
se di fronte a tale efferato fatto non sia doveroso aprire una pratica per l'installazione di metaldetector e della videosorveglianza all'ingresso del Palazzo di Giustizia;
quali siano i contenuti del piano d'emergenza in questi casi.
(2-00798)
«Barbieri, Alessandri».
Interrogazione a risposta immediata:
LEONE, STRADELLA, CROSETTO, COSTA, OSVALDO NAPOLI e ARMOSINO. - Al Ministro della giustizia. - Per sapere - premesso che:
agenzie di stampa danno notizia di gravi disagi riferiti ai servizi di vigilanza carceraria in Piemonte e in Valle d'Aosta, anche a causa di carenze di organico di ben 453 unità sui 3500 agenti previsti;
si lamentano gravi manchevolezze sulla sicurezza sanitaria degli agenti e dei detenuti;
il mancato pagamento delle indennità di missione costringe gli agenti a far fronte con risorse personali alle spese conseguenti al servizio e, a causa della mancata fornitura da parte dell'amministrazione, gli agenti sono costretti anche ad acquistare per proprio conto gradi, mostrine e fregi -:
qualora tali notizie fossero confermate, quali provvedimenti si intendano assumere per garantire dignità ed efficienza al delicato servizio svolto dalla polizia carceraria.
(3-01373)