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Allegato B
Seduta n. 229 del 23/10/2007
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INFRASTRUTTURE
Interrogazione a risposta immediata in Commissione:
VIII Commissione:
PEDULLI, LENZI, MIGLIOLI, PAPINI, ZANOTTI, LA FORGIA e MARIANI. - Al Ministro delle infrastrutture. - Per sapere - premesso che:
nell'allegato G, denominato «Infrastrutture prioritarie», di cui all'Allegato relativo al «Programma, delle infrastrutture» del Documento di Programmazione economico-finanziaria relativo alla manovra di finanza pubblica per gli anni 2008-2011 viene indicato il «nodo ferrostradale» di Casalecchio di Reno;
l'opera riveste un'importanza strategica nazionale poiché il comune di Casalecchio di Reno in provincia di Bologna è lo snodo di congiunzione tra l'A1 e l'A14 e l'imbocco del sistema Tangenziale di Bologna, è attraversato quindi dal traffico proveniente da sud e da Firenze e diretto o verso nord (Modena, il Brennero, Milano) o verso Bologna e la costa Adriatica. È lo snodo delle comunicazioni autostradali
tra il nord e il sud del Paese e cerniera del Corridoio Europeo 1 Berlino Palermo;
l'attuale situazione è drammatica per il comune di Casalecchio, ma, coinvolge tutta la viabilità dell'area. Il progetto stradale consiste in un tratto di variante della SS 64 «Porrettana» con un tracciato di circa 4 chilometri dei quali 2,8 chilometri sono in zona urbana e circa 990 metri sono in galleria, mentre il progetto ferroviario segue il progetto stradale in parallelo per 1,3 chilometri anch'esso in galleria per superare il passaggio a livello della centrale via Marconi e realizzare la Stazione Casalecchio di Reno Centro interrata;
la maggior parte del tracciato è previsto in trincea per ridurre l'impatto dell'opera sull'area più fortemente urbanizzata ed il progetto prevede inoltre la realizzazione di uno svincolo Casalecchio di Reno sud nella zona denominata Faianello;
il progetto preliminare è stato approvato con delibera CIPE n. 81 del 29 marzo 2006, nell'ambito delle procedure della legge obiettivo, e ha un costo previsto di 147,36 milioni di euro di cui 48,86 milioni di euro a carico di RFI;
nella primavera 2006 sono iniziati a Casalecchio di Reno i lavori per la realizzazione della terza corsia dell'A1 che dureranno 3 anni e avranno un notevole impatto sulla vivibilità e sulla viabilità del territorio comunale il quale ogni giorno è attraversato da circa 28.000 veicoli dei quali 1.400 pesanti;
contemporaneamente nel marzo 2007 è stato ultimato e non ancora preso in carico da ANAS il tratto Cinque Cerri-Borgonuovo nord nel Comune di Sasso Marconi della nuova strada statale Porrettana;
si verificherà quindi il paradosso di un'opera realizzata a monte e a valle dell'abitato di Casalecchio di Reno con le prevedibili conseguenze negative sulla viabilità locale trasformata in un vero e proprio imbuto. I circa 28.000 veicoli che giornalmente attraversano il comune sulla strada statale 64 Porrettana si riverseranno senza più ostacoli sulla viabilità ordinaria dopo l'uscita di Borgonuovo nord con prevedibili ingorghi e blocchi della circolazione, i quali saranno accentuati dalla presenza per almeno 3 anni dei cantieri della terza corsia dell'A1 che restringeranno il sottopasso della strada statale 64 Porrettana sotto l'autostrada;
è necessario porre fine ad una situazione divenuta ormai insostenibile per le attività economiche e per i cittadini di Casalecchio di Reno e dell'intera Valle del Reno, costretti ormai da anni a regolare la propria vita e i propri tempi di lavoro sugli ingorghi della strada statale 64 Porrettana e sugli incidenti e i blocchi dell'asse autostradale, come è emerso nella manifestazione unitaria indetta dal consiglio comunale di Casalecchio di Reno il 29 settembre scorso;
a questo fine risulta indispensabile aprire un casello autostradale provvisorio di sola entrata a Borgonuovo di Sasso Marconi per mitigare gli effetti negativi della situazione che si sta determinando;
nel prossimo mese di marzo 2008 il tavolo tecnico istituito presso la Regione Emilia-Romagna terminerà i propri lavori per l'integrazione del progetto definitivo con le prescrizioni indicate dal Comune di Casalecchio di Reno e dalla stessa Regione, rendendo così l'opera concretamente realizzabile;
in un incontro che si è tenuto al Ministero delle infrastrutture sull'intera strada statale Porrettana con i rappresentanti delle regioni interessate Emilia-Romagna e Toscana il 3 ottobre scorso il Ministro Antonio Di Pietro si è impegnato a inserire il finanziamento del nodo ferrostradale di Casalecchio di Reno all'interno della nuova convenzione tra Autostrade per l'Italia SpA (ASPI) e ANAS in corso di definizione;
nel tratto montano la strada statale 64 Porrettana è interessata dai lavori dei
due lotti della variante Silla-Marano, già interamente finanziati, che secondo ANAS risultano interrotti per inadempienze contrattuali della ditta aggiudicataria dei lavori del primo lotto;
nel medesimo incontro del 3 ottobre scorso si è assunto l'orientamento di risolvere il rapporto contrattuale con la ditta inadempiente per assegnare i lavori anche del primo lotto alla ditta che si è aggiudicata la realizzazione dei lavori del secondo lotto;
l'allegato infrastrutturale al DPEF 2008-2011 cita anche i lavori in via di completamento per la riqualificazione degli svincoli, la sistemazione ambientale della tangenziale di Bologna e la terza corsia dinamica dell'autostrada del costo complessivo di 177 milioni di euro contenuti nella convenzione Autostrade per l'Italia SpA-ANAS e quindi a totale carico del concessionario che è il soggetto attuatore;
di tali lavori fa parte anche l'apertura del nuovo casello autostradale Crespellano sulla tratta dell'A1 tra Bologna e Modena, il quale riverserà nuovo traffico sulla viabilità ordinaria di quella zona destinata ad essere ulteriormente congestionata se non si provvederà a completare celermente la nuova strada provinciale Bazzanese realizzando il tratto compreso tra Ponte Ronca di Zola Predosa e Bazzano, del costo previsto di 40 milioni di euro, necessari per realizzare il citato tratto (anche attraverso un sovrapedaggio sul tratto Bologna-Modena dell'A1);
allo stato attuale l'unica fonte possibile di finanziamento per questa opera essenziale è il sovrapedaggio autostradale nel tratto Bologna-Modena dell'A1, il quale deve essere autorizzato da ANAS a Autostrade per l'Italia SpA;
l'allegato infrastrutturale al DPEF 2008-2011, infine, cita il nodo di Rastignano per realizzazione del quale restano da reperire circa 15 milioni di euro che nel 2005 il Ministro delle infrastrutture e dei Trasporti Pietro Lunardi si era impegnato a individuare nell'ambito dei finanziamenti della legge obiettivo previsti dalle leggi finanziarie annuali;
al nodo di Rastignano è collegato anche il completamento della complanare Est da San Lazzaro di Savena a Osteria Grande, di cui restano da realizzare il lotto 2 (lato nord Croce dell'Idice-San Lazzaro) e il lotto 3 (lato Sud Ozzano dell'Emilia-Osteria Grande e lato nord Osteria Grande Croce dell'Idice) per i quali il soggetto attuatore è ANAS; in tal senso, non è chiaro quali iniziative intenda assumere il Governo per reperire il finanziamento degli ulteriori 15 milioni di euro necessari per la realizzazione del nodo di Rastignano e per anticipare al 2009 il finanziamento da parte di ANAS del completamento della complanare Est da San Lazzaro di Savena a Osteria Grande;
nei piani finanziari di ANAS il finanziamento dell'intera opera è previsto per il 2011, mentre la Provincia è disponibile a farsi carico del progetto preliminare e propone che il finanziamento dell'opera sia anticipata al 2009 -:
quali iniziative intenda assumere il Governo per realizzare il complesso del programma di interventi di cui in premessa e, in particolare, per verificare se le opere in questione possano essere completate con le procedure prioritarie previste dalla «legge obiettivo» o, in alternativa, dando seguito all'impegno assunto dal Ministro delle infrastrutture durante l'incontro del 3 ottobre scorso, che prevede di inserire il finanziamento del nodo dì Casalecchio di Reno all'interno della nuova convenzione tra Autostrade per l'Italia SpA e ANAS SpA.
(5-01650)
Interrogazioni a risposta in Commissione:
BENVENUTO. - Al Ministro delle infrastrutture. - Per sapere - premesso che:
il nodo autostradale di Genova si presenta come uno dei più congestionati in
Italia dovendo sopportare ingentissimi flussi di traffico di diversa origine e natura (traffico merci su Tir provenienti o diretti al porto di Genova, traffico turistico per le riviere, per i traghetti e le crociere, traffico locale) configurandosi l'arteria in oggetto come unica circonvallazione della città;
tale situazione comporta gravi disagi sull'intera rete, danno economico ingente per gli operatori economici e per la città, elevata pericolosità ed incidentalità;
da anni si discute della realizzazione di una gronda autostradale dedicata al traffico di attraversamento della città in grado di risolvere i problemi di congestionamento e saturazione;
le Amministrazioni locali hanno aggiunto un accordo di massima sul tracciato dell'arteria;
l'opera è ricompressa nel quarto allegato alla convenzione ANAS-Società Autostrade e quindi si presume che la sua realizzazione sia finanziariamente coperta con risorse proprie del concessionario -:
se la vertenza tra Ministero e concessionarie autostradali sia superata come riportato dagli organi di informazione;
se questo sia sufficiente a sbloccare gli investimenti previsti sulla rete autostradale nazionale e - tra questi - quelli relativi alla gronda autostradale di Genova;
a che stadio sia la progettazione dell'opera e quali problemi abbia incontrato;
quale sia la stima dei costi prevista;
quali tempi siano previsti per la progettazione, l'approvazione, l'appalto e la realizzazione della gronda i cui ritardi si trasformano in un grave handicap per Genova e il suo porto, la Liguria, l'intero nord-Italia.
(5-01653)
ALBERTO GIORGETTI e PERETTI. - Al Ministro delle infrastrutture. - Per sapere - premesso che:
da decenni si discutono proposte per migliorare la viabilità del comprensorio del lago di Garda e del suo entroterra, il Monte Baldo;
la Giunta Regionale del Veneto, con DGR 2080 del 10 luglio 2007, ha approvato la proposta di finanza di progetto presentata in data 29 giugno 2007 da Società Italiana per Condotte d'Acqua Spa, Garda partecipazioni Spa e Strata Spa, iniziando un iter relativo alla realizzazione del «collegamento tra la A-22 Autobrennero e la SR249», denominata Gardesana Orientale;
nessun parere o coinvolgimento risulta esser stato chiesto alle Amministrazioni Comunali dei territori interessati da parte della Regione Veneto;
le Amministrazioni Comunali di Affi, Bardolino, Brenzone, Costermano, Caprino Veronese, Cavaion, Malcesine, Torri del Benaco e della Comunità Montana del Baldo hanno deliberato formalmente, attraverso i rispettivi consigli, la loro ferma e totale contrarietà motivata alla realizzazione di tale nuova viabilità;
un Comitato spontaneo denominato «No Affi-Pai» ha raccolto migliaia di firme, tra le quali quelle di cittadini e di quasi tutti i sindaci del comprensorio del Garda e del Baldo;
il territorio attraversato da questa opera ricade in gran parte in area S.I.C. (Sito di Interesse Comunitario), e questo vincolo di salvaguardia paesaggistico-ambientale risulta totalmente incompatibile con la creazione di una nuova arteria tra il comune di Affi e quello di Torri del Benaco (località Pai);
il Monte Baldo, già identificato da una perizia idrogeologica come zona ad alta densità di frane, verrebbe stravolto dal punto di vista naturalistico-architettonico;
risulta agli interroganti la volontà, da parte dei competenti uffici regionali, di procedere ugualmentecon la formale richiesta di inserimento nella «Legge obiettivo» in una delle prossime sedute della Conferenza Unificata Stato-Regioni, del collegamento viario di cui all'oggetto, nonostante quanto richiesto da tutte le Amministrazioni Locali, e nonostante quanto presentato come mozione trasversale dei Gruppi Consiliari di Alleanza Nazionale, Lega Nord, UDC e Ulivo al Consiglio Regionale -:
quali iniziative intenda adottare il ministro per le infrastrutture al fine di non procedere con l'inserimento o, se già fatto, di eliminare, dalla intesa generale quadro tra il Governo e la Regione del Veneto («Legge obiettivo» nazionale) il «collegamento tra la A-22 Autobrennero e il sistema della viabilità del lago di Garda», nonostante l'eventuale richiesta ufficiale da parte della Regione Veneto;
se non ritenga necessario il Ministro Di Pietro riconoscere adeguato ruolo alle posizioni ufficiali (delibere dei consigli comunali, delibera della Comunità Montana del Baldo, e mozioni di vari Gruppi Consiliari Regionali del Veneto) e alla netta contrarietà alla opera da parte delle Amministrazioni Locali, sovra comunali, e dei cittadini, cui finora è stato imposto di subire l'eventuale project financing, di cui sopra detto.
(5-01654)
Interrogazione a risposta scritta:
OLIVA, MINARDO, LO MONTE, NERI, RAO e REINA. - Al Ministro delle infrastrutture. - Per sapere: quali siano gli intendimenti del Governo sul futuro della società Stretto di Messina S.p.a.
(4-05341)