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Allegato B
Seduta n. 229 del 23/10/2007
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TRASPORTI
Interrogazione a risposta immediata:
LUCCHESE, ROMANO, DRAGO, D'ALIA, RUVOLO e VOLONTÈ. - Al Ministro dei trasporti. - Per sapere - premesso che:
non è ancora stato emanato il regolamento previsto dall'articolo 1, comma 989, della legge n. 296 del 2006, come modificato dall'articolo 16 del decreto-legge 2 luglio 2007, n. 81, convertito, con modificazioni, dalla legge 3 agosto 2007, n. 127, che dovrà regolare i criteri per l'istituzione delle autorità portuali e la verifica del possesso dei requisiti previsti per la conferma o la loro eventuale soppressione;
con decreto del Presidente della Repubblica del 5 ottobre 2007 è stato disposto lo scioglimento dell'autorità portuale di Trapani;
il decreto ministeriale di nomina del commissario è del 15 ottobre 2007;
l'11 ottobre 2007, tuttavia, rispondendo ad un atto di sindacato ispettivo vertente sullo stesso argomento, il Sottosegretario Casillo ha affermato che «infatti, prescindendo dalle analisi sui flussi di traffico effettuate cui viene fatto riferimento, l'atto amministrativo emanato dal ministero dei trasporti, direzione generale per le infrastrutture della navigazione marittima ed interna del 6 agosto 2006, con cui si comunica l'avvio del procedimento per la soppressione dell'autorità portuale di Trapani, appare dissonante dal contesto normativo generale e si espone, pertanto, ad essere impugnato per illegittimità. Nelle more dell'emanazione del regolamento citato appare, pertanto, dubbia la legittimità dell'atto amministrativo che prevede la soppressione di un'autorità portuale»;
lo sviluppo del porto di Trapani (non solo commerciale, ma anche turistico) garantisce notevoli prospettive occupazionali e importanti elementi per la crescita economica e culturale della provincia di Trapani e della Sicilia. L'autorità portuale di Trapani, insieme ad altre quattro autorità portuali della Sicilia (Palermo, Messina, Catania e Augusta), farà parte, in futuro, di un'autorità portuale di sistema, il cosiddetto «sistema Sud» o «sistema Sicilia»;
la soppressione dell'autorità portuale ha determinato una mobilitazione generale della cittadinanza trapanese, delle organizzazioni sindacali e delle forze politiche e ha fatto registrare anche la dura posizione del vescovo Micciché, che ha affermato che la chiusura del porto «è una ferita che penalizza le attese della popolazione tutta e in particolare delle future
generazioni» e che «a nessuno è lecito giocare sul destino di un popolo»;
sono in corso verifiche riguardanti anche altre importanti autorità portuali, come, per esempio, Augusta, Gioia Tauro, Salerno, Piombino e Olbia Golfo Aranci -:
se non ritenga, in attesa dell'emanazione del citato regolamento, di annullare il provvedimento di soppressione dell'autorità portuale di Trapani, sia per evitare l'impugnazione del provvedimento, sia perché l'autorità portuale rappresenta, per Trapani e per la Sicilia, una grande opportunità di sviluppo e di crescita, non solo economica, ma anche storico-culturale.
(3-01364)