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Allegato B
Seduta n. 229 del 23/10/2007
TESTO AGGIORNATO AL 30 OTTOBRE 2007
ATTI DI INDIRIZZO
Risoluzioni in Commissione:
La III Commissione,
premesso che:
da decine di anni, con solo tregue fugaci, il gruppo curdo PKK conduce la guerriglia violenta contro le istituzioni turche, ricorrendo continuamente ad attentati terroristici che colpiscono anche la popolazione civile;
anche recentemente un vile agguato ha portato alla morte di sedici militari turchi nello svolgimento delle proprie funzioni di pattugliamento e di tutela del territorio;
quali che possano essere le aspirazioni, vere o presunte, di questo gruppo terrorista, il terrorismo in sé è da condannarsi come arma politica, senza alcuna condizione né giustificazione;
eventuali aspirazioni di maggiore autonomia per la popolazione di etnia curda, all'interno del territorio turco, possono e debbono essere oggetto di attività politica da svolgersi in modo assolutamente non violento e negoziato;
in tali termini si è più volte espresso anche il Presidente dell'Iraq - Jalal Talabani - curdo egli stesso, invitando espressamente il PKK a rinunciare immediatamente ad ogni attività violenta;
come lui, si è formalmente espresso anche il Presidente della Regione curda dell'Iraq - Massoud Barzani;
il Parlamento turco ha recentemente votato una risoluzione che autorizza l'esercito turco ad intraprendere qualunque attività a tutela dei propri confini e dell'integrazione del proprio territorio e delle popolazioni locali, comprendendo tra le iniziative ipotizzabili la possibilità che l'esercito turco segua o ricerchi i terroristi del PKK anche in territorio iracheno;
un eventuale sconfinamento di truppe turche in territorio iracheno rappresenterebbe, qualunque ne sia il motivo, non solo un'evidente violazione della sovranità territoriale di un altro Stato, ma costituirebbe, visto il momento e la situazione politico-militare della Repubblica irachena, un pesante aggravamento della situazione politica e dell'integrità dell'Iraq nel suo complesso;
la sede internazionale, la collaborazione bilaterale, la determinatezza nella moderazione rappresentano il solo strumento utile nella ricerca di soluzioni di tutti i problemi politici ed in modo particolare, sono l'unica risposta possibile per evitare di cadere nella trappola organizzata dai terroristi del PKK. Essi vogliono, evidentemente, internazionalizzare con la violenza la propria lotta e destabilizzare l'intera regione per fini oscuri e certamente non costruttivi,
impegna il Governo:
ad agire nelle sedi internazionali affinché si condanni unanimemente e si isoli politicamente il gruppo terrorista PKK;
ad intervenire, considerata l'amicizia e il grande senso di collaborazione esistente tra l'Italia e la Turchia, presso il Governo turco incoraggiandolo a continuare nell'atteggiamento moderato, seppur fermo, dimostrato fino ad ora, e rinunciando ad accettare la provocazione del PKK e non consentendo il debordamento del proprio esercito dai confini turchi;
ad intervenire presso il Governo iracheno, affinché esso, con la collaborazione del Governo della Regione autonoma curda, disponga azioni di polizia nella regione curdo-irachena al fine di identificare e neutralizzare, con tutti i mezzi a disposizione, eventuali illegittime basi di terroristi situate all'interno dei territorio iracheno.
(7-00294)
«Rivolta, Paoletti Tangheroni, Boniver, Picchi, Allam, D'Elia, Martino, Azzolini».
La XIII Commissione,
premesso che:
l'agricoltura biologica rappresenta uno dei settori più dinamici del settore primario italiano e un'importante comparto economico in cui l'Italia ha saputo guadagnare una posizione di leadership a livello europeo;
è pertanto opinione condivisa da tutte le forze politiche che il biologico italiano, favorendo buoni margini di guadagno agli agricoltori e consolidando il patrimonio di qualità e sicurezza alimentare delle produzioni nazionali, vada tutelato e promosso;
in ambito comunitario, tuttavia, si sta procedendo alla revisione della Direttiva 91/414/CEE concernente l'immissione in commercio dei prodotti fitosanitari che annulla la possibilità di procedere alla vendita di alcune sostanze attive come il Rotenone;
il Rotenone è un principio attivo indispensabile all'agricoltura biologica, rappresentando una delle più diffuse, e al tempo stesso biodegradabili, sostanze che sono utilizzabili per proteggere le piante dagli insetti;
l'azione di Francia e Gran Bretagna in seno alla Commissione europea hanno consentito di procedere alla concessione della commercializzazione dello stesso Rotenone per gli «usi essenziali»;
si è infatti proceduto a documentare la sicurezza del Rotenone su alcuni fruttiferi, tra cui melo, pero, pesco, ciliegio, vite e patata, ma limitatamente agli utilizzatori professionali dotati di appropriati DPI;
ciò che risulta chiaramente è che tali coltivazioni rientrano nell'interesse economico di Francia e Gran Bretagna, mentre verrebbero esclusi «utilizzi minori» a prodotti che maggiormente portano al biologico italiano, come ad esempio il settore degli ortaggi ed olivo;
la situazione determina un serio rischio per l'agricoltura biologica italiana, dato l'utilizzo significativo di Rotenone;
un tale danno sarebbe però scongiurabile se si procedesse a produrre alla Commissione europea entro gennaio 2008 una documentazione che certificasse l'assenza di rischio derivante dall'utilizzo del Rotenone per i consumatori;
al contrario, l'assenza di una seria ricerca scientifica che comprovasse l'assenza di pericolosità del principio attivo per la salute umana, comporterebbe l'esclusione dell'utilizzo del Rotenone in altre coltivazioni;
non possiamo accettare che l'inerzia delle istituzioni italiane provochi un guasto difficilmente sanabile;
uno studio come quello richiesto dall'Unione non sarebbe peraltro sostenibile da realtà economiche private, dato dall'elevato costo richiesto dall'operazione;
l'impegno assunto da tutte le forze politiche e dal Governo di difendere e promuovere l'agricoltura biologica, che ha visto impegnata la Commissione nel dare basi normative al settore, non può essere limitato all'ambito nazionale, ma deve tener conto della preponderanza del diritto comunitario,
impegna il Governo:
a concedere, tramite specifico bando del MIPAF, un finanziamento adeguato ad un gruppo di ricerca per predisporre, entro i termini indicati dalla Commissione europea, uno studio scientifico che testi gli effetti del principio attivo Rotenone negli usi essenziali legati alle coltivazioni che più interessano all'agricoltura biologica italiana;
a coinvolgere in tale ricerca soggetti pubblici, come le Università, e privati;
a tutelare gli interessi del biologico nazionale in sede comunitaria.
(7-00293)«Bellotti, Buonfiglio, Fundarò».