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Allegato B
Seduta n. 235 del 5/11/2007
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ECONOMIA E FINANZE
Interrogazioni a risposta scritta:
OSVALDO NAPOLI e FRATTA PASINI. - Al Ministro dell'economia e delle finanze, al Ministro dell'interno. - Per sapere - premesso che:
il decreto-legge n. 262 del 2006, convertito dalla legge n. 286 del 2006 prevede un'ampliamento della base ICI, intervenendo sul classamento di determinate categorie di immobili. Lo stesso provvedimento dispone una riduzione dei trasferimenti erariali in relazione all'aumento di gettito dell'imposta comunale così generato;
il ministero dell'economia, però, ha operato fin da quest'anno un taglio ai fondi ordinari destinati ai Comuni pari alla previsione di aumento di gettito comunicata dall'Agenzia del territorio, in misura di 609 milioni di euro, corrispondenti all'8 per cento dei trasferimenti annuali;
nel corso del 2007, in base al meccanismo di emersione della nuova base imponibile ed ai relativi tempi di riscossione del tributo è praticamente impossibile per i Comuni percepire tali risorse entro l'anno;
il decreto-legge n. 81 del 2007 contiene una norma che autorizza i Comuni ad andare in anticipazione di cassa con oneri a carico dello Stato per coprire il taglio: tale soluzione non risolve il problema perchè scarica sui Comuni ogni discrepanza tra i dati stimati e la reale dinamica dell'operazione;
ad oggi non sono disponibili dati attendibili, anzi è slittato a novembre il termine di dichiarazione di variazione dei fabbricati rurali, che costituiscono la parte più rilevante della nuova base imponibile;
in conseguenza di ciò e se si verificasse il taglio ai trasferimenti molti Comuni avranno serie difficoltà a rispettare
il patto di stabilità per evidenti problemi di cassa;
sarebbe opportuno subordinare la riduzione dei trasferimenti erariali all'effettivo maggior gettito incassato da parte degli enti interessati a seguito di certificazione. Ciò d'altronde appare più rispondente alla lettera della norma che fa riferimento al «maggior gettito» -:
quali misure ritengano di dover prendere i Ministri interrogati per porre rimedio a tale situazione che impedisce di garantire quella certezza nei trasferimenti erariali che i Comuni hanno diritto di avere consentendogli di assicurare ai cittadini un livello di servizi adeguato alle loro necessità.
(4-05481)
CERONI. - Al Ministro dell'economia e delle finanze. - Per sapere - premesso che:
una attenta lettura dell'articolo 51 del decreto legislativo 21 marzo 2001, n. 69 ha effettuato il riordino del reclutamento, dello stato giuridico e dell'avanzamento degli ufficiali del Corpo della Guardia di Finanza a norma dell'articolo 4 della legge delega 31 marzo 2000, n. 78 emerge con chiarezza una disparità di trattamento, in contrasto con l'articolo 3 della Costituzione, che penalizza, in misura rilevante gli ufficiali del soppresso Ruolo Tecnico Operativo;
infatti i suddetti ufficiali, immessi ope legis nel ruolo speciale, con il grado di tenente non hanno un medesimo stato giuridico rispetto a quelli del ruolo normale transitati in base ad una scelta personale nello stesso ruolo speciale, ai sensi del decreto legislativo 19 marzo 2001, n. 69. In particolare, questi ultimi non solo hanno beneficiato di un bonus di due anni rispetto ai parigrado provenienti dal soppresso ruolo tecnico operativo, come detto in precedenza ma, contrariamente a quanto sancito dall'articolo 43, comma 4, del citato decreto legislativo, si sono visti attribuire il grado superiore (da capitano a maggiore) non già dopo i previsti 13 anni di permanenza dalla nomina ad ufficiale, ma soltanto dopo 11 anni;
nella realtà si sono verificate, infatti, delle discrepanze relative a casi di ufficiali del ruolo normale che hanno avuto la promozione a tenente in data successiva ai parigrado del ruolo tecnico operativo;
in particolare l'interrogante evidenzia: 1) che gli ufficiali suddetti del soppresso ruolo tecnico operativo, saranno valutati per l'avanzamento al grado di maggiore a partire dall'anno 2010 dopo, quindi, il decorso di 13 anni dalla nomina ad ufficiale e non già nel 2009, come sarebbe giuridicamente corretto. Tutto ciò evidentemente comporta un conseguente ritardo nella fruizione economica dell'assegno funzionale previsto; 2) in secondo luogo si realizzerebbe, quello svantaggio economico legato alla cosiddetta «mini dirigenza» che potrà essere solo al raggiungimento dei 15 anni dalla nomina ad ufficiale;
a tutt'oggi è evidente la disparità di trattamento esistente tra gli ufficiali già appartenenti al soppresso ruolo tecnico operativo e quelli già appartenenti al ruolo normale, oggi tutti transitati nel ruolo speciale. Tale disparità evidenzia, danni economici e di carriera notevoli -:
quali siano le valutazioni dell'amministrazione competente riguardo a questa vicenda che penalizza legislativamente, in modo evidente e certo, soggetti che hanno gli stessi diritti;
se non sia necessario, intervenire, con urgenza, per sanare questa iniquità che viola palesemente l'articolo 3 della Costituzione attraverso apposita norma che «superi», in modo definitivo, la disparità di trattamento giuridico degli ufficiali appartenenti all'ex ruolo tecnico operativo.
(4-05486)
IACOMINO. - Al Ministro dell'economia e delle finanze. - Per sapere - premesso che:
l'Ufficio Provinciale di Napoli dell'Agenzia del Territorio ha promosso, su sollecitazione del Comune di Napoli, un'attività di accertamento per la rivalutazione delle rendite catastali su circa centomila unità abitative presenti sul territorio del capoluogo partenopeo;
tali accertamenti modificano il valore catastale delle abitazioni in oggetto e di conseguenza, in gran parte, determinano l'aumento delle imposte Ici, Ires, addizionali regionali, comunali, registro, catastali, ipotecarie e di successione;
avverso i succitati accertamenti sono già stati proposti più di diecimila ricorsi alla Commissione Tributaria Provinciale di Napoli che si stanno risolvendo, nella stragrande maggioranza dei casi, in favore dei contribuenti, poiché gli atti di accertamento sono stati ritenuti dall'organo giudicante «carenti di motivazione» e la riclassificazione degli immobili appare «fondata su circostanze di fatto astratte, ipotetiche e generiche» senza che, negli atti di accertamento, siano mai stati individuati i concreti mutamenti delle unità immobiliari e delle zone su cui si fondano i nuovi classamenti;
avverso le sentenze sfavorevoli di primo grado, senza peraltro poter riformare gli atti di accertamento prodromici, l'Ufficio Provinciale di Napoli dell'Agenzia del Territorio potrebbe proporre altrettanti ricorsi in appello, impegnando risorse umane e finanziarie non solo dell'Ufficio stesso ma anche della Commissione Tributaria Provinciale di Napoli e della Commissione Tributaria Regionale della Campania, oltre a determinare un non indifferente aggravio di spesa legato alle retribuzioni dei giudici tributari -:
quali azioni intenda promuovere il Ministro interrogato per valutare se nella riclassificazione degli immobili, operata dell'Ufficio Provinciale di Napoli dell'Agenzia del Territorio, non si ravvisino violazioni dello «Statuto dei diritti del contribuente» ed eventuali danni erariali connessi ai mancati introiti impositivi che potevano derivare da una più mirata ed analitica attività di accertamento.
(4-05487)
PICCHI. - Al Ministro dell'economia e delle finanze, al Ministro degli affari esteri. - Per sapere - premesso che:
secondo quanto riportato il 30 ottobre 2007 dalle agenzie stampa Poste Italiane avrebbero sospeso l'emissione di un francobollo commemorativo della città di Fiume;
il presidente dell'Unione degli Istriani Massimiliano Lacota in una conferenza stampa tenuta a Trieste il 30 ottobre ha affermato «la vicenda del francobollo di Fiume ritirato da Poste Italiane su disposizione del Governo è la brutta copia della medaglia d'oro al valor militare mai concessa a Zara, città martire, segno questo, di una diabolica continuità di atteggiamenti e di comportamenti che sviliscono la dignità degli italiani d'Istria, Fiume e Dalmazia e soprattutto negano la verità storica, alla faccia della Giornata del Ricordo»;
la dicitura contenuta nel francobollo «Fiume - Terra Orientale già italiana» non è in alcun modo una connotazione irredentistica e nazionalistica ma una semplice celebrazione della città quarnerina, poiché Fiume era appartenuta all'Italia;
la Slovenia, con l'appoggio incondizionato della Croazia, aveva emesso nel 2004 un francobollo celebrativo del 50o anniversario del ricongiungimento della Zona B in seno al litorale sloveno e questo, nonostante la falsità rappresentata dal sostantivo ricongiungimento, senza alcun tipo di protesta a parte quella dell'Unione degli Istriani -:
se sia vero che il governo sia intervenuto e quali motivazioni lo avrebbero indotto ad intervenire;
quali azioni saranno intraprese per ottenere la pronta restituzione del francobollo;
se non ritengano opportuno sostenere maggiormente le celebrazioni per l'emissione filatelica e chiarirne la finalità in sede diplomatica.
(4-05502)
FLUVI. - Al Ministro dell'economia e delle finanze. - Per sapere - premesso che:
nel suo intervento del 6 giugno scorso in Senato, il Ministro dell'Economia, Prof. Tommaso Padoa-Schioppa, espose una serie di rilievi molto critici nei confronti del Comandante generale della Guardia di Finanza Roberto Speciale, del quale il Governo aveva appena deciso la sostituzione e che oggi è indagato dalla Procura militare;
fra quei rilievi, particolare risalto il Ministro dedicò ai criteri con i quali il Comandante Generale Roberto Speciale aveva amministrato la distribuzione di encomi, in particolare ad Ufficiali con il grado di Generale e di Colonnello «spesso senza rispettare le procedure e con una pubblicità interna parziale e limitata»;
notizie di stampa hanno informato che il medesimo rilievo è stato sollevato da alcuni alti Ufficiali della Guardia di Finanza;
l'attribuzione di encomi, soprattutto se assegnati ad Ufficiali nel grado di Colonnello o Generale, può determinare significative alterazioni nelle graduatorie per l'avanzamento e quindi può avere una influenza decisiva per lo sviluppo della loro carriera;
l'attribuzione di encomi decisa senza rispettare le regolari procedure previste dalla normativa e senza darne la pubblicità richiesta, alterando le graduatorie, inevitabilmente suscita nel personale forte malumore e scontento e può produrre una perniciosa sfiducia nei confronti del Comando e delle stesse istituzioni -:
quanti encomi solenni siano stati concessi dal generale Speciale agli Ufficiali Dirigenti a partire dal 17 ottobre 2003;
chi siano i destinatari degli encomi;
se sia vero che tali riconoscimenti siano stati concessi «motu proprio» dal generale Speciale a singoli ufficiali non in forza al Comando Generale e legati da rapporti di stretta parentela con suoi Ufficiali di diretta collaborazione;
quanti encomi solenni abbiano ricevuto dal Generale Speciale, nel periodo in cui hanno rivestito il loro grado, i generali e i colonnelli interessati agli avanzamenti;
quali siano le procedure stabilite per dare, all'interno del Corpo, la prevista pubblicità degli encomi e se tali procedure siano state sempre rispettate dal Generale Speciale;
se il generale Speciale abbia mai fornito risposta al Consiglio Superiore della Guardia di Finanza che riunitosi in data 2 marzo 2006, su espressa richiesta di alcuni membri della Commissione Superiore di Avanzamento della Guardia di finanza per l'anno 2006, aveva rilevato un conferimento di ricompense talora non in linea con i parametri fissati dal Regolamento di disciplina Militare e delle norme interne di attuazione, tale da incidere sugli avanzamenti successivi;
quali iniziative il Governo e il nuovo Comandante generale della Guardia di Finanza, Generale C.A. Cosimo D'Arrigo, abbiano assunto o intendano assumere, in caso di verificata fondatezza dei rilievi sopra esposti, per evitare che simili abusi possano continuare a produrre effetti distorsivi in seno alle Commissioni di Avanzamento (Superiore e Ordinaria).
(4-05508)