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Allegato B
Seduta n. 236 del 6/11/2007
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AFFARI ESTERI
Interrogazioni a risposta scritta:
PICCHI. - Al Ministro degli affari esteri. - Per sapere - premesso che:
la European School con sede a Monaco di Baviera in Germania e dotata di un proprio statuto è nata in primo luogo per i figli degli impiegati dello European Patent Office tra cui molti italiani;
l'Italia per soddisfare la richiesta di corsi in italiano da molti anni contribuisce alla European School con l'invio di professori di lingua italiana;
dalla lettura del bilancio annuale della scuola è emerso che l'Italia non ha richiesto il rimborso delle spese per i professori di lingua italiana per una somma che ad oggi sarebbe di 1.850.000 euro;
considerando la precarietà, dovuta a mancanza di fondi, in cui si trovano molte scuole italiane in Germania appare sconcertante la mancata riscossione di questi crediti -:
quali iniziative urgenti saranno intraprese per verificare i fatti in premessa;
a quanto ammonti il credito maturato ma non riscosso dello stato italiano;
quali azioni saranno poste in essere per il recupero dei crediti;
se non ritenga opportuno vincolare le somme eventualmente recuperate per progetti ed iniziative a beneficio alla comunità italiana di Monaco di Baviera.
(4-05519)
FABRIS. - Al Ministro degli affari esteri. - Per sapere - premesso che:
in data 16 Agosto 2007, due ragazzi, Angelika Kaswalder e Leonardo Barbadoro, rispettivamente di 22 e 20 anni, sono partiti dall'aeroporto Galileo Galilei di Pisa per partecipare ad un festival musicale nella città di Hardewijk, in Olanda;
tali ragazzi, dopo aver partecipato al festival, si sono recati, il giorno 20 agosto, presso la stazione ferroviaria per prendere il treno, delle ore 14.40, per Berlino, dove sarebbero stati poi ospitati da amici di famiglia;
poco dopo aver attraversato il confine con la Germania, un poliziotto di frontiera ha eseguito un controllo dei documenti di tutti i passeggeri e un controllo dei bagagli;
ai nostri due connazionali non sono stati controllati i bagagli ma è stato richiesto solo dove fossero stati riposti e cosa avrebbero fatto una volta giunti in Germania;
dopo aver indicato le proprie valigie, riposte negli appositi spazi previsti sul treno, il poliziotto ha chiesto ai due giovani
se anche un'altra borsa, della stessa marca (Luis Vuitton) di una delle loro due, fosse di loro proprietà, ma la risposta fu negativa e in quel mentre, un altro passeggero, di origini lettone-polacche, è intervenuto per dichiararne la proprietà;
dopo circa le ore 20.00 i due ragazzi si sono recati nel vagone ristorante del treno e subito dopo sono stati raggiunti da un altro poliziotto di frontiera, il quale, dopo aver richiesto i documenti, ha ancora una volta richiesto se la valigia (di marca Luis Vuitton) presente nel loro vagone, appartenesse a loro;
i due ragazzi, ritenendo che il poliziotto si stesse riferendo ad una delle loro due valigie, hanno risposto affermativamente e dopo aver specificato il contenuto della borsa sono stati accompagnati nel loro vagone, dal medesimo poliziotto è da altri due colleghi;
una volta giunti ai propri posti, non senza essere stati spintonati in malo modo dai poliziotti di frontiera, hanno trovato il passeggero lettone-polacco ammanettato;
gli agenti li hanno, quindi, dichiarati in arresto, dicendo che il passeggero lettone polacco trasportava nell'altra valigia di marca Luis Vitton, circa due chili e mezzo di anfetamina e sosteneva di essere stato pagato dai due ragazzi 350 euro perché li trasportasse,
sono stati quindi invitati a prendere i loro bagagli e a scendere dal treno per dirigersi alla stazione di polizia di Bad Bentheam;
durante il tragitto in treno verso Bad Bentheam, su richiesta degli agenti e in presenza del terzo arrestato, hanno fornito una descrizione dettagliata dell'iter del viaggio;
una volta giunti alla stazione di polizia sono stati separati, spogliati e perquisiti interamente;
un'agente donna ha effettuato un controllo anale-vaginale sulla ragazza, ed un altro agente sul ragazzo;
dopo i controlli sono stati successivamente rinchiusi in cella, senza la possibilità di rivestirsi completamente;
è stato loro negato di avvertire la famiglia, contattare un avvocato, utilizzare i servizi igenici, di aver acqua e cibo;
dopo circa sei ore sono stati prelevati dalle celle per il rilievo delle impronte digitali, per le foto segnaletiche ed il prelievo di saliva per il test del DNA;
sono stati quindi interrogati nuovamente, alla presenza di un interprete, che stando a quanto riferito dalla ragazza, che conosce il tedesco, non riportava esattamente le sue dichiarazioni;
dopo l'interrogatorio sono stati costretti a firmare diversi documenti senza che venisse loro specificato il futuro utilizzo;
in seguito all'interrogatorio sono stati trasferiti nella prigione di Nordhorn, nuovamente spogliati e privati dei propri effetti personali;
solo alla ragazza, in preda a forti dolori, è stato concesso l'utilizzo dei servizi igenici;
il mattino seguente sono stati condotti davanti ad un giudice dove sono stati processati separatamente, senza l'ausilio di un avvocato, dal momento che lo stesso giudice ha fatto presente che se avessero voluto un avvocato avrebbero potuto chiamarne uno esclusivamente del Land della Sassonia e che questo comunque avrebbe comportato per loro altri giorni di carcere;
i due giovani si sono così visti costretti a difendersi da soli;
dopo essere stati entrambi ascoltati dal giudice, gli è stato imposto un prelievo di sangue per degli accertamenti:
a conclusione dell'udienza e prima del previsto prelievo, viste le precarie condizioni fisiche dei due giovani, sono stati accompagnati dalla polizia in un supermercato per fare degli acquisti (ammanettati) di generi alimentari;
sono successivamente stati condotti nuovamente alla prigione di Nordhorn, sottoposti a prelievo di sangue, e quindi accompagnati alla stazione ferroviaria di Bad Bentheam per prendere il treno per Berlino;
non è stata consegnata ai due giovani alcuna copia del verbale del processo e che la loro posizione giuridica è allo stato dei fatti non chiarita -:
quali provvedimenti il Ministro interrogato intenda porre in essere per accertare, presso le competenti autorità tedesche, come si sono svolti realmente i fatti alla luce di quanto descritto in premessa e acclarare definitivamente la posizione giuridica dei due giovani.
(4-05522)