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Allegato A
Seduta n. 237 del 7/11/2007
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(Sezione 8 - Iniziative volte alla sospensione dell'applicazione del trattato di Schengen in relazione alla disciplina sul soggiorno di lungo periodo)
MARONI, COTA, DOZZO, GIBELLI, ALESSANDRI, ALLASIA, BODEGA, BRICOLO, BRIGANDÌ, CAPARINI, DUSSIN, FAVA, FILIPPI, FUGATTI, GARAVAGLIA, GIANCARLO GIORGETTI, GOISIS, GRIMOLDI, LUSSANA, MONTANI, PINI e STUCCHI. - Al Ministro dell'interno. - Per sapere - premesso che:
i recenti fatti di cronaca, che hanno visto una gravissima escalation criminale nel nostro Paese ad opera prevalentemente di cittadini stranieri, pone più che mai l'urgenza di rivedere i vincoli internazionali ai quali l'Italia è sottoposta in merito alla libera circolazione dei cittadini comunitari;
in particolare, i vincoli derivanti dal trattato di Schengen pongono l'Italia in seria difficoltà riguardo al controllo delle proprie frontiere, con specifico riferimento all'applicazione della stessa normativa comunitaria relativa al diritto dei cittadini dell'Unione europea a circolare e soggiornare liberamente nel territorio degli Stati membri;
la disciplina citata, contenuta nel decreto legislativo 6 febbraio 2007, n. 30, distingue, infatti, il diritto di soggiorno fino a tre mesi ed il soggiorno per periodi superiori, assoggettandoli a differenti condizioni e formalità;
la vigenza del trattato di Schengen esclude, tuttavia, controlli sui documenti dei cittadini comunitari che si muovono nell'area degli Stati aderenti al trattato,
con l'effetto di rendere impossibile l'individuazione di una data certa di ingresso del cittadino comunitario in un altro Stato membro;
tale situazione è destinata ad aggravarsi con i prossimi allargamenti dell'area Schengen, a partire dal 21 dicembre 2007, quando entreranno nella cosiddetta «area Schengen» i nove Paesi entrati a far parte dell'Unione europea nel 2004 -:
se il Governo italiano non ritenga di dover assumere nelle sedi comunitarie tutte le iniziative volte ad una sospensione del trattato di Schengen, sino all'adozione di una procedura comune idonea a determinare con certezza la data nella quale un cittadino dell'Unione europea entra in un altro Stato membro, al fine dell'applicazione delle disposizioni relative al soggiorno di lungo periodo.
(3-01402)
(6 novembre 2007)