Menu di navigazione principale
Vai al menu di sezioneInizio contenuto
Allegato B
Seduta n. 238 dell'8/11/2007
...
INFRASTRUTTURE
Interpellanza:
Il sottoscritto chiede di interpellare il Ministro delle infrastrutture, per sapere - premesso che:
nell'ambito di un preciso disegno legislativo volto al rilancio dell'edilizia residenziale pubblica, di cui all'articolo 7 comma 3 decreto-legge 1975 n. 376 (convertito con modificazioni dalla legge 16 ottobre 1975 n. 492), si sono stanziati appositi fondi per la costituzione di cooperative edilizie a proprietà indivisa, formate esclusivamente da appartenenti alle forze armate e di polizia. A usufruire di questa normativa è stata ammessa dal Ministero del Lavori Pubblici, con decreto n. 2365 Rep. Div. 8/B del 14 dicembre 1995, la «Cooperativa Edilizia Sogno a.r.l.» di Mantova;
con lo stesso dato normativo, si è determinata per le suddette cooperative una prima fase di contribuzione annuale pari ad una percentuale fissa (4 per cento) del costo di costruzione, non soggetta a rimborso, erogata dallo Stato per 35 anni; successivamente, l'allora Ministero dei Lavori Pubblici, ha autorizzato una integrazione del detto contributo con il fine di contenere direttamente il tasso di interesse applicato dall'ente finanziatore del programma costruttivo, di modo che l'onere per l'ammortamento dei mutui a carico delle specifiche cooperative rimanesse entro il limite del 5 per cento del rimborso del capitale (cfr. l'articolo 1 della legge n. 85 del 28 gennaio 1994);
l'Ente finanziatore, nel caso specifico della «Cooperativa Edilizia Sogno a.r.l.» di Mantova, è l'I.N.P.D.A.P. Tale Ente ha finanziato in più tranche la cooperativa, ma vi ha complessivamente applicato un tasso di interesse sulle somme concesse a mutuo di molto superiore a quello previsto dalle leggi già riportate, superiore in alcuni casi, addirittura, alla soglia anti-usura come stabilita definitivamente dalla Legge n. 24 del 28 febbraio 2001 (conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 29 dicembre 2000, n. 394, concernente interpretazione autentica della legge 7 marzo 1996, n. 108, recante disposizioni in materia di usura). Si è così determinata una crescita esponenziale di interessi moratori a carico della cooperativa e dei suoi soci, ognuno dei quali dovrebbe pagare, e avrebbe già dovuto pagare sin dall'inizio, rate mensili superiori allo stipendio da essi percepito (emblematico in merito il provvedimento n. 588 del 20 dicembre 1996, con il quale
l'I.N.P.D.A.P. addebitava alla cooperativa la somma di lire 1.741.948.949 in conto capitale, quali interessi di pre-ammortamento) -:
quali vie urgenti si intendano seguire, per sbloccare da una tale morsa debitoria e da una simile impasse burocratica le 24 famiglie associate nella Cooperativa Sogno a.r.l.; considerato inoltre che l'I.N.P.D.A.P. ha in ultimo disposto nei confronti della cooperativa ulteriori decreti ingiuntivi per morosità.
(2-00837) «Leoluca Orlando».
Interrogazioni a risposta orale:
LOCATELLI, ZIPPONI, ROCCHI, MARIO RICCI, CACCIARI e OLIVIERI. - Al Ministro delle infrastrutture. - Per sapere - premesso che:
la V Commissione (bilancio) e la VIII Commissione (ambiente) sono state chiamate a fine luglio 2007 ad esprimere un parere parlamentare sugli schemi di convenzione unica contabile tra l'Anas s.p.a. e le concessionarie Pedemontana lombarda, Bre.Be.Mi. e Asti-Cuneo;
in particolare la discussione ha registrato numerosi rilievi critici e contestazioni di merito sullo schema di convenzione unica per l'affidamento in project financing della progettazione, costruzione e gestione del collegamento autostradale Brescia-Bergamo-Milano. Fra le contestazioni di merito è stato detto di «una alterazione illegittima dei presupposti di gara in base ai quali è stato individuato il concessionario... indebito arricchimento del concessionario rispetto all'offerta presentata in sede di gara in virtù di indebiti interventi di aiuto di Stato ... illegittimo affidamento al concessionario di lavori complementari superiori al 50 per cento dell'opera iniziale oggetto della concessione»;
a tali osservazioni veniva risposto che «tenendo conto dell'incremento dei costi di realizzazione ... e per gli oneri relativi ai sovraccosti occorrerà assicurare l'equilibrio del piano economico-finanziario della concessione...» tramite «proroga del termine di scadenza della concessione, incrementi delle tariffe di pedaggio, adeguamento del valore di rinnovo alla scadenza della concessione». Inoltre veniva assicurato che la realizzazione dell'opera (i cui costi sono passati dagli originari 860 milioni di euro agli attuali 1.514 milioni di euro, rimane una cifra inferiore al limite di spesa di 1.580 milioni di euro stabilito con delibera Cipe 93/2005 e confermato con delibera 142/2005) non comportava extracosti superiori al limite del 50 per cento del capitolato iniziale;
a seguito del contrastato parere favorevole di tale schema e della sua registrazione da parte della Corte dei conti apprendiamo dalla stampa locale che il Ministro Di Pietro «ha accolto le istanze di Bre.Be.Mi s.p.a» promettendo l'inserimento in Finanziaria 2008 di un importo necessario al pagamento degli extracosti derivanti dall'affiancamento della nuova autostrada Brescia-Bergamo-Milano con i binari dell'alta velocità sull'asse Milano-Venezia. A questo proposito il presidente della Provincia di Brescia Alberto Cavalli dichiara che «il Ministro s'è impegnato a reperire 175 milioni di euro necessari all'interno della finanziaria 2008, di prossima approvazione». «In sostanza, se Di Pietro non avesse offerto questa soluzione - come spiega ancora Alberto Cavalli - il progetto della Direttissima avrebbe sofferto di uno sfasamento dei finanziamenti incompatibile con l'attuale business pian» -:
se le dichiarazioni e gli impegni di cui sopra rispondono al vero;
se non ritenga che tali dichiarazioni e impegni siano incongruenti e incompatibili con le determinazioni intervenute, nella fattispecie con il piano economico-finanziario e il testo della convenzione licenziato;
se non ritenga che tali dichiarazioni e impegni siano un indebito intervento dello Stato a favore del concessionario tale da
configurare una surrettizia alterazione dei presupposti di gara in base ai quali è stato individuato il concessionario stesso.
(3-01410)
GOISIS. - Al Ministro delle infrastrutture. - Per sapere - premesso che:
l'ANAS, in attuazione della circolare n. 52/2001 della propria Direzione Generale, procede ai rinnovi delle licenze e concessioni per i passi carrabili di accesso alle strade statali i cui pagamenti risultano scaduti;
l'ANAS, con propri provvedimenti, intende rinnovare le licenze di accesso con clausola di pagamento annuale del canone, sulla base dell'intervenuta legge 449/97, che prevede aggiornamenti annuali di tutti i canoni di concessione ANAS, da pubblicarsi in Gazzetta Ufficiale l'anno precedente a quello della materiale applicazione;
il canone è disciplinato secondo l'articolo 2348 del codice civile che concede di richiedere un massimo di cinque anni pregressi rispetto a quelli dovuti in più;
l'ANAS sta provvedendo ad inviare ai soggetti titolari delle licenze di accesso le richieste di pagamento dei canoni arretrati, secondo la suddetta disposizione;
nel corso degli ultimi anni, l'ANAS ha emanato il provvedimento n. 97 del 9 aprile 2004, pubblicato nella Gazzetta ufficiale n. 94 del 22 aprile 2004, di regolarizzazione dei passi carrabili sulle strade statali, permettendo ai cittadini interessati di stipulare un accordo bonario con l'ANAS medesimo, sul pagamento dei canoni pregressi, previa verifica della conformità con le disposizioni del codice della strada e a condizione che sussistano i requisiti tecnici e di sicurezza della circolazione prescritti dal codice medesimo e dal Regolamento. Il termine per il deposito delle domande di regolazione, come prorogato da provvedimento ANAS n. 155 del 24 giugno 2004, è scaduto il 31 gennaio 2005;
successivamente, con provvedimento interno ANAS, sono stati attuati progetti pilota per la definizione delle modalità di pagamento agevolato dei canoni di concessione per alcune regioni. Tali progetti non hanno interessato la regione Veneto;
in particolare, con riferimento alla regione Veneto e alle licenze di accesso alla SS 309-Romea, nel comune di Codevigo (Padova), le cifre richieste per il pagamento dei canoni relativi all'anno 2006 e agli anni precedenti risultano notevolmente gravose per i cittadini, spesso dell'ordine di decine di migliaia di euro -:
se il Ministro intenda intervenire presso l'ANAS, al fine di poter emanare un ulteriore provvedimento di regolarizzazione dei passi carrabili sulle strade statali, indirizzato alla riduzione dei canoni per il rinnovo delle licenze di accesso, alla revisione dei canoni arretrati e dovuti e alla rateizzazione dei canoni arretrati e dovuti, tenendo conto che si tratti di cifre piuttosto considerevoli.
(3-01411)
Interrogazione a risposta scritta:
NACCARATO. - Al Ministro delle infrastrutture, al Ministro dei trasporti. - Per sapere - premesso che:
il 23 maggio 2006 lo scrivente ha depositato un'interrogazione ai Ministri delle Infrastrutture e dei Trasporti per conoscere le intenzioni del Governo circa il finanziamento all'ANAS per la realizzazione delle due strade di collegamento (in seguito bretelle) tra la Curva Boston a Padova e il Comune di Abano Terme e Selvazzano Dentro;
tali infrastrutture sono essenziali per eliminare le code e il traffico che oggi attanagliano strade di collegamento fondamentali come la via dei Colli e la via Romana Aponense;
per questo motivo le due bretelle sono state inserite tra gli interventi con carattere prioritario nel Piano Provinciale del Traffico della Provincia di Padova;
nel corso del 2004 è stato siglato un accordo di programma per la realizzazione di alcune opere viarie tra cui la strada di collegamento tra la S.P. 39 «dei Colli» e la tangenziale ovest di Padova con collegamento per Abano Terme;
i soggetti firmatari sono l'ANAS, la Regione Veneto, Veneto Strade SPA, la Provincia di Padova, i Comuni di Padova, Abano, Selvazzano e l'accordo impegnava i soggetti a prevedere la copertura finanziaria per la realizzazione delle opere;
rispetto alla detta strada di collegamento, l'accordo prevede che l'impegno economico sia ripartito tra Provincia di Padova, Comune di Abano Terme e Comune di Selvazzano Dentro per la quota di euro 6.197.482,79, ANAS per la quota di euro 11.878.508,68 e Regione Veneto per la quota di euro 5.164.568,99;
come anticipato nella detta interrogazione, l'ANAS, nel corso del 2006, ha informato il Comune di Padova che «in condizioni di ridotte risorse», destinate all'ANAS dalla legge Finanziaria, non era possibile assicurare il contributo previsto»;
per questo all'inizio del 2007 Veneto Strade ha anticipato la quota dell'ANAS per il finanziamento necessario alla realizzazione della sola bretella verso Selvazzano che è stata già appaltata;
rispetto alla bretella verso Abano Terme sono state risolte le questioni tecniche relative alle opere di complemento, in particolare per i due sottopassi ferroviari di via Chioggia e via Ca' Rasi;
ad oggi non risulta stanziata la quota di finanziamento di competenza dell'ANAS per la realizzazione della bretella verso Abano Terme che ammonterebbe a circa 4,5 milioni di euro;
tale finanziamento appare l'unico definitivo ostacolo alla realizzazione dell'opera viaria -:
se il Governo sia al corrente dei fatti sopra esposti e quali iniziative intenda intraprendere per reperire con urgenza il finanziamento per l'ANAS, in modo da evitare un ulteriore ritardo nella realizzazione di opere viarie da tempo attese dalla cittadinanza.
(4-05566)