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Allegato B
Seduta n. 238 dell'8/11/2007
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SVILUPPO ECONOMICO
Interrogazioni a risposta scritta:
CIRIELLI. - Al Ministro dello sviluppo economico. - Per sapere - premesso che:
il contratto di localizzazione Digital Display Devices S.p.A. del gruppo indiano Videocon prevede investimenti industriali ed attività di ricerca e sviluppo per circa 900 milioni di euro in Campania, con notevoli positive ricadute in termini produttivi ed occupazionali delle quali il territorio ha assoluto bisogno;
nel dicembre del 2006, con apposito decreto, è stato approvato il progetto che contempla la concessione di agevolazioni, con lo strumento «contratto di localizzazione», sulla base delle regole vigenti nel periodo di programmazione «2000- 2006»;
nel mese di gennaio si è tenuta una solenne cerimonia ufficiale in India di presentazione del progetto approvato, con la partecipazione di una delegazione della Regione Campania guidata dal «Governatore» Bassolino oltre che da rappresentanti del Ministero dello sviluppo economico, il tutto a spese dell'erario;
attualmente sembrerebbero essersi palesate notevoli problematiche riguardo al perfezionamento del contratto in quanto l'obbligo di notifica da parte del Ministero alla Commissione europea è stato ottemperato solo nel mese di maggio 2007 e non contestualmente al decreto di approvazione del progetto (dicembre 2006), con la conseguenza che la Commissione europea, giusto quanto previsto dalla vigente normativa, prevede di applicare le regole vigenti al momento della notifica nell'ambito del rilascio del proprio obbligatorio parere;
dette regole, riferite al maggio 2007, (Orientamenti comunitari 2007-2013) sono molto più restrittive di quelle vigenti nel dicembre 2006 (Orientamenti comunitari 2000-2006) con conseguente grave alterazione delle condizioni contrattuali;
a tutt'oggi non risulta ancora avviato l'investimento e risulterebbe in corso una difficile trattativa con la Commissione europea che, ove si concludesse in modo non favorevole per il nostro Paese, metterebbe fortemente in dubbio la prospettiva dell'investimento, oltre al pesantissimo danno d'immagine internazionale che si determinerebbe -:
se sia a conoscenza dei fatti esposti in premessa e, se gli stessi corrispondano al vero, quali iniziative di propria competenza intenda adottare.
(4-05561)
LOMAGLIO. - Al Ministro dello sviluppo economico, al Ministro dell'interno. - Per sapere - premesso che:
la legge 19 dicembre 1992, n. 488, concernente i criteri per la concessione delle agevolazioni alle attività produttive nelle aree depresse del Paese, rappresenta uno dei canali privilegiati per sostenere l'imprenditoria nelle regioni meridionali;
dalla corretta e trasparente applicazione delle disposizioni in essa contenute dipende la possibilità di avviare iniziative produttive economicamente sostenibili, competitive ed avulse da condizionamenti politici, da pratiche assistenziali o da influenze criminali;
una gestione dei finanziamenti inquinata da irregolarità e forzature amministrative rischia di favorire un modello imprenditoriale orientato a logiche predatorie ed un sistema di forti e radicate collusioni tra impresa, politica e criminalità;
il verificarsi di un simile scenario implicherebbe la paradossale conseguenza di indirizzare ingenti risorse pubbliche al rafforzamento di quei meccanismi illeciti che penalizzano gli imprenditori onesti e la stessa libertà d'impresa;
a tal proposito occorre ricordare il Rapporto Ecomafia 2007, elaborato da Legambiente, che segnala come la Legge 488/92 e l'accesso ai Fondi del P.O.R. Sicilia costituiscano una delle fonti degli Investimenti a rischio di infiltrazione da parte di organizzazioni criminali e mafiose;
numerose inchieste della Magistratura, negli ultimi anni, hanno inoltre evidenziato come uno dei settori economici sottoposti al pericolo di infiltrazione da parte di imprese che agiscono al di fuori o al limite della legalità sia il turismo. Tali imprese si sono spesso adoperate nella realizzazione di grandi strutture ricettive, estranee ai valori espressi dal territorio ed avulse dal tessuto economico locale, autorizzate in deroga od in variante agli strumenti di pianificazione urbanistica o con gravi violazioni edilizie;
il contenuto di tali inchieste porta a ritenere che, in alcuni casi, le iniziative finanziate per lo sviluppo di imprenditorialità turistica si risolvono nell'attivazione dei meccanismi legati alla produzione di rendita fondiaria (attraverso deroghe e varianti ai PRG) e del cosiddetto ciclo del cemento, notoriamente gravato dal controllo di organizzazioni criminali; frequenti sono poi le situazioni nelle quali, con il meccanismo delle società di comodo, i percettori dei finanziamenti riescono a «gonfiare» le spese, col risultato di coprire quasi interamente il costo dell'intervento con il finanziamento ottenuto;
esemplare in questo senso è l'inchiesta avviata dalla Procura di Patti (Messina), che si è avvalsa delle attività di indagine dei Carabinieri della Compagnia di S. Agata di Militello e del Nucleo Frodi Comunitarie della Guardia di Finanza di Palermo, la quale ha portato al sequestro di immobili nel Complesso Turistico «La Mia Valle» in Capo d'Orlando, di proprietà della Ecoturistica s.r.l., e di quote societarie per un ammontare di tre milioni e mezzo di euro (somma corrispondente ai contributi concessi dallo Stato ai sensi della legge 488/92) appartenenti a ben 15 Società coinvolte in comportamenti illeciti e riconducibili, secondo l'accusa, al gruppo imprenditoriale locale «Milio»;
dagli accertamenti effettuati dai Carabinieri risulterebbe che la Società concessionaria delle agevolazioni sia incorsa in diverse violazioni edilizie che hanno portato alla realizzazione di un complesso turistico in una zona agricola del Piano Regolatore, utilizzando una serie di preesistenti fabbricati isolati, già realizzati abusivamente ed oggetto di condono edilizio, un corpo centrale approvato dal Comune di Capo d'Orlando come fabbricato destinato alla trasformazione di prodotti agricoli, diverse tettoie precarie, molto più estese degli stessi fabbricati di cui dovrebbero costituire pertinenza e una vasca per irrigazione poi utilizzata come piscina olimpionica. Tale struttura è quindi sorta in contrasto con le prescrizioni del Piano Regolatore stesso (che esclude la possibilità di realizzare nella zona insediamenti turistici), determinando la probabile configurazione del reato di lottizzazione abusiva;
tali accertate violazioni si pongono in antitesi con le prescrizioni contenute nel decreto ministeriale n. 82826 del 7 dicembre
1999 di concessione delle agevolazioni ed in particolare con quelle di cui al punto 1 c) dello stesso che impongono di «operare nel pieno rispetto delle vigenti norme edilizie, urbanistiche e di salvaguardia ambientale», e col principio generale della Legge secondo cui le opere ammesse a finanziamento devono essere, fin dall'inizio, conformi alle previsioni delle vigenti norme urbanistiche ed edilizie -:
se i Ministri competenti intendano rendere noto lo stato di attuazione della Legge 19 dicembre 1992, n. 488, in Sicilia e, nello specifico: l'importo complessivo delle agevolazioni concesse; l'elenco nominativo delle imprese beneficiarie con l'indicazione del settore produttivo e l'ammontare del contributo erogato; l'elenco delle pratiche di agevolazione sospese o revocate a seguito dell'accertamento di irregolarità urbanistiche o contabili;
se i Ministri competenti intendano far conoscere quali siano gli strumenti normativi e regolamentari tendenti a verificare, prima della concessione delle agevolazioni previste dalla legge del 1992, n. 488, il rispetto della normativa urbanistica vigente e delle disposizioni di legge poste a tutela dell'ambiente e dei beni culturali;
se i Ministri competenti, in riferimento al caso segnalato, riguardante il finanziamento concesso alla Società Ecoturistica s.r.l., ritengano tuttora sussistenti le condizioni che hanno portato all'erogazione dei contributi per la realizzazione dell'impianto turistico-alberghiero «La Mia Valle» in Capo d'Orlando e, in caso contrario, quali iniziative intendano assumere in direzione della revoca dei provvedimenti adottati, a tutela dell'interesse pubblico e del rispetto della legalità;
nel caso in cui l'attività ispettiva dei Ministeri dovesse evidenziare l'esistenza di comportamenti illeciti, se i Ministri competenti ritengano di dover informare l'autorità giudiziaria, al fine di avviare le necessarie iniziative volte a conoscere la provenienza dei capitali sociali e la composizione delle Società impegnate nella promozione e/o realizzazione di grandi investimenti nel settore del Turismo in Sicilia, al fine di prevenire il rischio di infiltrazioni mafiose nella attività economiche e garantire un quadro di trasparenza e di legalità nell'interesse della libertà d'impresa e degli operatori corretti.
(4-05569)