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Allegato B
Seduta n. 238 dell'8/11/2007
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COMUNICAZIONI
Interrogazione a risposta orale:
GASPARRI. - Al Ministro delle comunicazioni. - Per sapere - premesso che:
da circa sei mesi gran parte della cittadinanza anacaprese, ed in maniera particolare quella non residente in centro, sta subendo notevoli disservizi nello smistamento e nella distribuzione di invii postali, ivi compresi quelli raccomandati e assicurati. La posta talvolta è consegnata con tempi di recapito estremamente dilatati, talvolta non recapitata affatto, talaltra (anche in caso di avvisi di raccomandate) incautamente lasciata in giro in prossimità delle abitazioni, e oltretutto, in quest'ultimo caso in maniera incurante di intemperie che possono danneggiarla o distruggerla;
le mancanze brevemente descritte spesso hanno provocato danni di non piccola entità. A titolo solo esemplificativo e non esaustivo, citiamo i casi delle persone che, non avendo ricevuto bollette telefoniche o di altre utenze, non hanno provveduto al pagamento nei giusti termini e quindi hanno dovuto subire la sospensione del servizio per morosità, quelli di persone che hanno pagato more sulle multe non pagate perché ignorate, quelli di gente alla quale è stata recapitata posta altrui (compresi estratti conto e altri documenti personali e riservati), ed altre analoghe vicende;
inoltre, di conseguenza, si è frequentemente determinata la circostanza in cui le persone, private del servizio postale universale, si sono recate presso l'ufficio e, messe dinanzi a sacchi di posta, hanno dovuto provvedere ad una sorta di auto-smistamento, con ovvie ricadute sulla sicurezza, sulla tutela della riservatezza e della privacy;
l'ufficio postale di Anacapri è ormai divenuto teatro di continue e vane lamentele e si è ormai giunti al limite della paziente tolleranza e della sopportazione -:
quali misure intenda avviare per accertare e prendere atto della gravità della situazione che inequivocabilmente integra gli estremi di interruzione di pubblico servizio;
quali siano i metodi da utilizzare per tutelare i diritti fondamentali dei cittadini, accertando gli inadempimenti ed imponendo il rispetto degli obblighi derivanti dall'atto di concessione del servizio universale e l'assolvimento di quelli assunti per l'ottenimento di licenze ed autorizzazioni ed eventualmente per provvedere al rimborso delle spese sostenute a causa della mancata o tardiva consegna delle missive, così come previsto dalla Carta della Qualità di Poste Italiane per gli invii soggetti a tracciatura e al risarcimento dei danni a coloro che ne hanno subiti;
se intenda valutare la possibilità di revoca della licenza per inadempimento agli attuali concessionari e la successiva sostituzione mediante indizione di una gara per il rilascio di licenze ed autorizzazioni condizionate a vincoli di qualità ed efficienza.
(3-01413)
Interrogazione a risposta in Commissione:
MADERLONI, ATTILI e ROTONDO. - Al Ministro delle comunicazioni. - Per sapere - premesso che:
il settimanale L'espresso del 15 settembre 2005 ha pubblicato un servizio sul malcostume vigente a Poste spa dal titolo «Posto Prioritario»;
su alcuni degli episodi ivi documentati è stato presentato in data 8 novembre 2005 un atto di sindacato ispettivo (5-04924) al quale il Ministro protempore non ha dato alcuna risposta;
nella seconda pagina del servizio si legge tra l'altro: «lo si capisce leggendo i files che riguardano l'assunzione avvenuta il 16 maggio 2005 del nipote del Vice Ministro delle Finanze. Lo stesso Vice Ministro segnala il nipote assieme al suo segretario particolare, sig. Sandro Cacchiarelli»;
pochi giorni dopo l'articolo effettivamente il Sig. Cacchiarelli è stato assunto da Poste Italiane spa come Direttore Regionale delle Marche. Un'impresa a totale capitale pubblico, anziché ricercare personale in base a selezioni aperte a tutti i cittadini è stata così ridotta ad un'Azienda per il collocamento dei familiari e dei collaboratori del Vice Ministro e di altri Ministri e Sottosegretari dell'epoca;
la predetta interrogazione non ha avuto risposta né è giunta a conclusione la Commissione d'indagine conoscitiva deliberata dalla IX Commissione Permanente a causa della fine della legislatura;
con l'avvio della nuova legislatura e con il nuovo Ministro gli interroganti auspicavano un deciso cambio di rotta da parte degli amministratori di Poste Italiane spa;
il Messaggero Marche del 3 agosto 2007 ha pubblicato un articolo dal titolo: «Tacconi: alle Poste si assume anche per chiamata diretta». L'articolo da conto di un'interrogazione consiliare presentata da un Consigliere comunale di Macerata, sig. Ivano Tacconi, capogruppo dell'UDC, su un'assunzione a tempo indeterminato per chiamata diretta, di un neo-laureato nella filiale di Macerata, con mansioni di sportellista presso l'Ufficio Postale di Recanati (Macerata). La proposta secondo lo stesso Tacconi sarebbe stata avanzata dalla direzione regionale;
sul Resto del Carlino di Macerata, alcuni giorni dopo l'interrogazione del Consigliere Tacconi viene pubblicato un intervento del segretario generale della CISL di Macerata, Sig. Mario Canale, il quale sostiene: «È vero che i macroscopici errori dei dirigenti di Poste Italiane hanno prodotto un contenzioso legale che ha portato l'Azienda ai primi posti per litigiosità interna. È vero che ci sono più di 40.000 ricorsi in atto a livello nazionale e più di mille nella nostra provincia. Per ovviare a questa situazione e favorire la trasparenza nelle assunzioni, l'anno scorso il Sindacato ha firmato un accordo con l'Azienda Poste per l'assunzione di circa 8.000 precari che avrebbero potuto procedere in sede giudiziale per far valere il diritto al lavoro. L'accordo prevede anche la creazione di una graduatoria a livello regionale, alla quale l'Azienda Poste deve attingere per le assunzioni a tempo determinato, sia al recapito che ai centri di produzione. La decisione unilaterale di assumere a tempo indeterminato nella filiale di Macerata con mansioni di sportellista nell'Ufficio di Recanati, è stata effettuata in spregio degli accordi nazionali che prevedono il passaggio dal recapito allo sportello di laureati già dipendenti: un atteggiamento che rende l'Azienda inaffidabile e favorisce il ricorso a contenziosi legali. La CISL di Macerata condanna il comportamento clientelare tenuto
in tale circostanza da Azienda Poste e richiama al rispetto degli accordi sottoscritti, garanzia di trasparenza per i lavoratori e utenti» -:
se il Ministro interrogato, vigilante di Poste Italiane Spa, sia a conoscenza dei fatti suesposti e abbia attivato o intenda attivare misure atte a contrastare quelle che agli interroganti appaiono palesi illegittimità degli Amministratori di Poste Italiane spa che hanno portato a plurime assunzioni «amicali» o «familistiche» e che oggi perdurano forse perché si sentono autorizzati a violare gli accordi sindacali e i comportamenti di imparzialità e trasparenza che dovrebbero essere propri di un'impresa a totale capitale pubblico come Poste Italiane Spa;
se e come intenda perseguire eventuali responsabilità di dirigenti e Amministratori di Poste Italiane Spa.
(5-01736)