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Allegato A
Seduta n. 238 dell'8/11/2007
...
(Sezione 11 - Provvedimenti disciplinari disposti nei confronti di alcuni operai della Sata di Melfi sottoposti a perquisizione nell'ambito di procedimenti giudiziari)
M)
I sottoscritti chiedono di interpellare i Ministri del lavoro e della previdenza sociale e dell'interno, per sapere - premesso che:
all'alba del 16 ottobre 2007 sono state effettuate perquisizioni nelle abitazioni degli operai Sata Michele Passannante, Donato Auria e dell'ex operaio Sata Innocenti Tonino. Detta operazione è stata effettuata dalla digos di Potenza e coordinata dalla direzione distrettuale antimafia e dal pubblico ministero Basentini, che ha disposto la perquisizione nei confronti degli indagati per i reati di cui agli articoli 270-bis e 272 del codice penale;
il giorno seguente, il 17 ottobre 2007, gli operai interessati, che come ogni giorno si sono recati al lavoro, hanno avuto dall'azienda la notifica di sospensione cautelare, ai sensi dell'articolo 26 del contratto nazionale di lavoro dei metalmeccanici. Detta sospensione appare eccessiva dal momento che gli operai Passannante e Auria sono indagati e non condannati. In questo secondo caso l'azienda avrebbe potuto fare riferimento all'articolo 25, lettera a), del contratto nazionale per procedere all'interruzione del rapporto di lavoro;
la notizia dell'inchiesta in corso e delle perquisizioni avvenute anche a carico degli operai della Sata è stata data dai giornali che non hanno fornito nomi e cognomi degli indagati, se non nei giorni successivi. Si presenta, dunque, come singolare che la Sata di Melfi fosse a conoscenza, con dovizia di particolari, di notizie non ancora emerse attraverso la stampa;
tale fuga di notizie appare agli interpellanti una grave violazione della privacy;
questi fatti, il cui merito giudiziario sarà chiarito dalle indagini che devono proseguire celermente, si svolgono in un clima particolare di ripresa del conflitto all'interno della stessa fabbrica;
detto conflitto si manifesta con una ripresa degli scioperi interni alla fabbrica, dove si registra un aumento degli scioperi di unità tecnologiche elementari, a causa del permanere di un carico di lavoro troppo elevato;
uno degli ultimi scioperi si è svolto giovedì 11 ottobre 2007, proprio a causa dei carichi di lavoro. La rappresentanza sindacale unitaria di fabbrica denuncia
che, a fronte di un aumento della produttività, l'azienda non ha proceduto ad aumentare gli addetti nel settore, causando un appesantimento ulteriore dei carichi di lavoro: alla Sata vige il tmc2 (tempi dei movimenti collegati - seconda versione);
tale sciopero ha causato tensioni tra la rappresentanza sindacale unitaria e i capi delle unità tecnologiche elementari, di cui è stata data notizia in legittimi volantini sindacali;
a seguito di uno dei volantini consegnati davanti ai cancelli ai lavoratori, la rappresentanza sindacale unitaria Flmu-Cub Francesco Fermentino, il giorno venerdì 19 ottobre 2007, ha ricevuto una sospensione cautelare, ai sensi dell'articolo 26 del contratto nazionale di lavoro per presunta diffamazione. Atto anche questo eccessivo, soprattutto se riferito ad una rappresentanza sindacale unitaria, che svolge la propria funzione di rappresentante operaio;
considerato quanto detto, non vorremmo che le indagini che devono svolgere il proprio iter servano all'azienda per procedere ad una repressione del conflitto sociale, licenziando quante e quanti costruiscono in fabbrica la partecipazione operaia -:
come si intenda procedere per evitare che la Sata di Melfi risolva il legittimo conflitto attraverso i licenziamenti delle lavoratrici e dei lavoratori.
(2-00812)
«Migliore, Lombardi, Acerbo, Burgio, Cacciari, Cardano, Caruso, Cogodi, De Cristofaro, Khalil Rashid, Dioguardi, Duranti, Falomi, Daniele Farina, Ferrara, Folena, Forgione, Locatelli, Guadagno, Mungo, Olivieri, Pegolo, Perugia, Provera, Andrea Ricci, Mario Ricci, Rocchi, Franco Russo, Siniscalchi, Smeriglio, Sperandio, Zipponi».
(30 ottobre 2007)