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Allegato B
Seduta n. 240 del 12/11/2007
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INTERNO
Interrogazioni a risposta orale:
FORMISANO. - Al Ministro dell'interno. - Per sapere - premesso che:
dopo il Coa, il Centro Operativo Autostradale, chiuso qualche mese addietro, Cassino rischia di veder scomparire anche il distaccamento della stradale, a causa dei tagli sulla sicurezza imposti dalla nuova Finanziaria;
nel 2006 la sede cassinate ha effettuato pattugliamenti per circa 230 mila chilometri, tra servizi in auto e moto, 1.800 pattuglie, 1.500 verbali e, solo negli ultimi tre mesi, gli agenti della stradale hanno denunciato per guida in stato di ebbrezza ben 50 persone;
queste cifre dovrebbero far riflettere sull'utilità di un distaccamento di polizia presente sul territorio da ben 53 anni, soprattutto in considerazione del fatto che Cassino è da tempo ritenuta crocevia importante, dal punto di vista viario, ma purtroppo anche dal punto di vista di presenza ed infiltrazione della criminalità;
risulta illogica ed altamente pericolosa per la sicurezza dei cittadini l'indiscriminata chiusura dei presidi della Polizia di Stato fatta, sic et simpliciter, sulla base dei dati numerici delle risorse umane piuttosto che su una valutazione complessiva della situazione a livello nazionale -:
quali misure intenda adottare per impedire la soppressione della storica sede di polizia.
(3-01416)
CICCHITTO. - Al Ministro dell'interno. - Per sapere - premesso che:
nella mattina di domenica 11 novembre 2007 nell'area di servizio di Badia al Pino lungo l'A1 è stato ucciso, in circostanze ancora non chiarite, il giovane Gabriele Sandri -:
quali siano le cause del ritardo e della reticenza con i quali è stata gestita dal Ministero dell'interno la ricostruzione dei fatti che hanno portato alla morte di Gabriele Sandri, in quanto non è certamente credibile che un colpo di pistola in aria uccida a 60 metri di distanza una persona all'interno di un'auto in movimento;
quali siano ragioni che hanno portato il Ministero dell'interno a imporre all'autorità sportiva di non sospendere tutte le partite in segno di lutto;
se non ritenga che queste scelte politiche profondamente sbagliate del governo abbiamo messo le forze dell'ordine, alle quali riconfermiamo la nostra solidarietà, in una situazione assai difficile per cui esse sono diventate oggetto di aggressioni di tutti i tipi mentre in alcune città gli ultras hanno potuto impunemente controllare a lungo vaste aree del territorio, devastare una parte del Coni, assaltare alcune caserme.
(3-01417)
Interrogazioni a risposta scritta:
GRIMOLDI. - Al Ministro dell'interno. - Per sapere - premesso che:
è in corso di implementazione un ambizioso piano di distribuzione sul territorio brianzolo di personale volontario dei Vigili del Fuoco, con il quale si conta di rendere più capillare la presenza dei distaccamenti del Corpo e di assicurare conseguentemente un servizio più tempestivo all'utenza;
in Brianza vi sono soltanto tre distaccamenti permanenti dei Vigili del Fuoco - a Monza, Seregno e Gorgonzola - contro i cinque volontari già funzionanti a Bovisio Masciago, Lissone, Carate Brianza, Seregno e Vimercate, che oltretutto dispongono di numeroso personale a differenza di quelli permanenti che ogni estate si riducono «all'osso» per le ferie, tanto che in alcuni casi ne è stata disposta la temporanea chiusura;
i distaccamenti volontari risultano disporre anche di un maggior numero di mezzi e comunque non possono operare al di là dell'area del territorio del Comune ove si trovino le rispettive caserme;
in base alle disposizioni vigenti, il contributo dei distaccamenti volontari al Soccorso Tecnico Urgente è comunque complementare rispetto a quello dei distaccamenti permanenti e risponde alle determinazioni della sala operativa provinciale dei Vigili del Fuoco;
da quanto precede si trae l'impressione che il mezzo prescelto - il potenziamento dei distaccamenti volontari non sia congruo rispetto al fine perseguito - fornire un Soccorso Tecnico Urgente più rapido all'utenza brianzola -:
quale sia l'opinione del Governo circa i fatti generalizzati nella premessa ed in particolare in merito all'idoneità del potenziamento dei distaccamenti volontari dei Vigili del Fuoco in rapporto all'obiettivo di accelerare i tempi di erogazione del Soccorso Tecnico Urgente in Brianza.
(4-05594)
GALANTE. - Al Ministro dell'interno. - Per sapere - premesso che:
in seguito all'uccisione della signora Giovanna Reggiani da parte di un cittadino rumeno, il Governo ha emanato un decreto-legge sulla sicurezza per dare maggiori poteri alle autorità locali in materia di sicurezza e ordine pubblico;
il decreto-legge sulla sicurezza varato dal Governo, perfettamente in linea con le direttive comunitarie, deve poter garantire oltre alla sicurezza dei cittadini, anche la libertà di circolazione delle persone per
evitare che sull'onda dell'emotività si dia luogo a provvedimenti anticostituzionali e discriminatori;
è estremamente sbagliata una politica puramente repressiva nei confronti di un'intera popolazione, considerato che la migliore risposta all'esigenza di sicurezza dei cittadini è una politica di integrazione sociale e culturale;
a prescindere da quanto stabilito dal decreto-legge sulla sicurezza, vige in Italia una direttiva europea divenuta operativa con il decreto legislativo n. 30 del 11 aprile 2007, che consente l'espulsione dal territorio nazionale dei cittadini dell'Ue non in grado di provvedere al sostentamento proprio e della propria famiglia;
l'interrogante considera altamente discriminatoria e socialmente pericolosa l'esistenza di un provvedimento normativo siffatto che rischia nella forma e nella sostanza di equiparare un soggetto privo di mezzi di sostentamento certi ad un potenziale delinquente da espellere dal territorio nazionale per motivi di pubblica sicurezza;
in virtù di questo decreto legislativo e del decreto-legge ultimamente approvato in Consiglio dei ministri, aumenta la preoccupazione per l'insorgere di episodi di razzismo e xenofobia che rischiano di criminalizzare interi gruppi etnici, dando luogo ad espulsioni di massa che il Presidente del Consiglio Romano Prodi ha giustamente escluso in modo categorico;
nonostante le tante rassicurazioni fatte in tal senso, il Prefetto di Verona ha firmato il 5 ottobre 2007, il primo provvedimento di espulsione nei confronti di un cittadino rumeno che non aveva commesso reati ma che da tre mesi si trovava senza un impiego, una dimora e un reddito e per tale motivo ritenuto un pericolo per la sicurezza dei cittadini;
il Sindaco di Verona è intenzionato a segnalare alla Prefettura altri 34 cittadini rumeni che, pur non avendo commesso alcun tipo di reato, potrebbero a breve essere iniquamente raggiunti da provvedimento di espulsione, praticando in tal modo una politica scellerata che incide negativamente sulla libertà della persona;
quanto sta accadendo a Verona, rischia di creare un pericoloso precedente a cui il Governo deve assolutamente porre rimedio per evitare che si diffonda una logica persecutoria nei confronti dei cittadini comunitari che in maggior parte contribuiscono a sostenere il sistema produttivo italiano;
se il Ministro sia a conoscenza di quanto sta avvenendo a Verona;
se ritenga opportuno rapportarsi con il Prefetto di Verona, affinché quest'ultima valuti ponderatamente le richieste di espulsione avanzate dal Sindaco Flavio Tosi che all'interrogante sembra essere esclusivamente animato da sentimenti razzisti e xenofobi;
quali iniziative il Ministro intenda porre in essere al fine di evitare fenomeni di espulsioni di massa, lesive della dignità e dei diritti individuali anche dei cittadini comunitari, perché un Paese civile e animato da spirito d'accoglienza deve dotarsi, come misura per garantire la sicurezza di tutti i cittadini, di una nuova legge sull'immigrazione.
(4-05595)