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Allegato B
Seduta n. 240 del 12/11/2007
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BENI E ATTIVITÀ CULTURALI
Interrogazioni a risposta in Commissione:
BONO. - Al Ministro per i beni e le attività culturali. - Per sapere - premesso che:
in data 21 dicembre 2006, nel corso di una apposita conferenza stampa tenuta al Vittoriano dai vertici delle quattro istituzioni committenti, fu presentato il progetto vincitore del Concorso di idee per la realizzazione del monumento ai Caduti di Nassiriya;
il progetto, realizzato dal gruppo di progettazione guidato da Giuseppe Spagnuolo, e denominato la «Foresta d'Acciaio per Nassiriya», avrebbe dovuto essere realizzato al Parco Shuster in prossimità della Basilica di S. Paolo fuori le mura;
il citato annuncio, aveva già scontato un gravissimo e ingiustificato ritardo di circa sei mesi, già denunciato con un precedente atto ispettivo del 6 novembre 2006, rispetto alle conclusioni dei lavori della Commissione incaricata di selezionare i progetti presentati per il concorso di idee che, appunto, dal mese di luglio aveva individuato il vincitore;
che, quindi, è passato quasi un anno, oltre i sei mesi persi per l'annuncio, dalla scelta del progetto senza che si sia dato minimamente corso alla realizzazione dell'opera in onore dei caduti nella tragedia di Nassiriya;
il ritardo appare paradossale, e ancora più grave l'assenza di qualsiasi notizia
sulle sorti dell'importante iniziativa a fronte di un programma originario di costruzione del monumento che ne prevedeva la realizzazione prima della celebrazione del 3o anniversario della strage, mentre ormai mancano pochi giorni addirittura alla celebrazione del 4o anniversario;
il monumento avrebbe dovuto costituire, oltre che un doveroso omaggio della comunità nazionale, anche il luogo per le celebrazioni unitarie della tragica ricorrenza che, ancora una volta, invece, sarà celebrata in maniera non aderente alla solennità che solo la realizzazione dell'opera avrebbe potuto consentire -:
quali siano i motivi e le responsabilità per i quali si è lasciato trascorrere l'intero anno senza alcuna attività, rinviando, di conseguenza ancora una volta, la realizzazione dell'atteso monumento;
se non ritenga gravi, ingiustificati e inammissibili tali ritardi per la realizzazione di un'opera voluta in memoria degli eroi italiani caduti nel vile attentato in Iraq, anche nel rispetto dei sentimenti dei familiari delle vittime, e di tutto il popolo italiano che aspetta attonito la realizzazione di una testimonianza al sacrificio dei suoi caduti, che con il loro martirio hanno contribuito in maniera determinante al risveglio del sentimento di amor patrio e di appartenenza alla comunità nazionale.
(5-01739)
FAVA, ALLASIA, BRIGANDÌ, ALESSANDRI e GOISIS. - Al Ministro per i beni e le attività culturali. - Per sapere - premesso che:
la variante alla strada statale 420 di Breda Cisoni - innesto a raso di sud-ovest in località Madonna Santa Sofia, ha una lunghezza di circa due chilometri e un andamento quasi rettilineo e consiste nella realizzazione di una bretella ad ovest dell'abitato di Breda Cisoni (Sabbioneta) finalizzata a rettificare il tracciato della strada statale 420 in un punto di elevata criticità agli effetti della sicurezza stradale;
i lavori di costruzione sono stati iniziati dall'ANAS nel dicembre '90 e sono stati parzialmente eseguiti e non completati, inizialmente, a causa del fallimento dell'impresa esecutrice; successivamente il tratto stradale è rimasto immutato nella parte realizzata, senza innesti, in quanto i lavori sono stati sospesi nel 1993 anche a causa dell'elevato costo derivante dai raccordi con la strada statale 420, originariamente progettati con una soluzione a livelli sfalsati, anziché con svincoli a raso;
negli anni seguenti si sono verificati numerosi incidenti, anche mortali, che hanno provocato alcune manifestazioni di protesta della cittadinanza e la presentazioni di mozioni al Consiglio comunale di Sabbioneta ed all'Amministrazione provinciale per la modifica progettuale (dicembre 1999) ed il completamento degli innesti, modificando la costosa soluzione dei sovrappassi a favore di quella con i raccordi a raso;
le opere di completamento necessarie a dare funzionalità alla parte già eseguita sono state oggetto di revisione progettuale a cura dell'ANAS nel 2002 e consistono appunto nella realizzazione dei due raccordi con svincoli a raso;
Regione Lombardia, ANAS e Provincia di Mantova avevano definito specifica convenzione per trasferire all'Amministrazione provinciale le competenze realizzative ed i finanziamenti ancora disponibili, ma l'ANAS, nel febbraio 2005, a seguito di una interpretazione restrittiva del decreto del Presidente del consiglio dei ministri 21 febbraio 2001, ha comunicato la propria indisponibilità a dar seguito alla compartecipazione finanziaria. Ciò in quanto tale decreto del Presidente del consiglio dei ministri, riguardante il trasferimento delle strade statali al demanio regionale, all'articolo 3 comma 3, mantiene alla competenza e a carico dell'ANAS, l'ultimazione dei lavori già appaltati sulle strade trasferite;
a seguito di concertazione tra ANAS, Provincia e Regione Lombardia, con verbale del 20 giugno 2007, sono state consegnate
alla Provincia le opere già realizzate da ANAS. La Regione Lombardia, ritenendo improrogabile il completamento dell'opera, ha inserito l'intervento nella programmazione regionale sulla rete ex ANAS con la dotazione finanziaria di 3,708 milioni di euro, pari all'intero costo come previsto dalla deliberazione della Giunta Regionale 8-3539 del 15 novembre 2006 (0,5 milioni già erogati dalla Regione Lombardia alla Provincia, 1,6 milioni saranno erogati nel 2007 e la parte residua, pari a 1,608 milioni, sono previsti nel 2008), assegnando alla Provincia di Mantova la competenza per la progettazione e la realizzazione dell'infrastruttura;
essendo in corso la candidatura di Sabbioneta, quale sito da inserire nella lista del patrimonio mondiale dell'UNESCO, è stato sottoscritto un apposito accordo di programma per la salvaguardia del centro storico; questa attenzione deve necessariamente estendersi anche sulla tutela dei beni culturali (storici ed etnoantropologici quali l'arginello di Vespasiano Gonzaga) che, pur essendo situati al di fuori del capoluogo, sono comunque testimonianze coeve aventi valore di bene culturale;
ai primi di ottobre 2007 è stata presentata una richiesta verbale al Sindaco, riportata sulla stampa locale, per la convocazione urgente della conferenza dei Capigruppo che è rimasta inascoltata; l'ordine del giorno richiesto riguardava la presa visione del progetto della gronda nord in intersezione con la ex strada statale 420, con la possibilità di ricostruzione della parte mancante dell'arginello circondariale, nonché la presa visione delle due rotatorie sulla costruenda variante di Breda Cisoni;
il progetto preliminare dell'innesto nord-est (località Fornace) risulta sostanzialmente compatibile con le opere viabilistiche precedentemente progettate ed in parte realizzate, viceversa quello di sud-ovest, in località Madonna Santa Sofia, è localizzato in posizione non adeguata ai fini della tutela dei beni culturali presenti in zona;
il tratto viario è progettato in zona assai prossima al cinquecentesco argine circondariale che, in quanto bene culturale di interesse artistico, storico, archeologico, etnoantropologico, tutelato ai sensi dell'articolo 2, comma 2, del decreto legislativo 42 del 2004, recante Codice dei beni culturali e del paesaggio, deve essere oggetto di particolare tutela;
la vicina antica Santella dedicata a Santa Sofia, anch'essa bene culturale d'interesse religioso e soggetto a tutela, risulterà soffocata dalla doppia viabilità progettata (ex strada statale 420 e strada d'arroccamento) diventando non fruibile se non addirittura rendendo necessaria la sua demolizione;
per consentire l'accesso ad una ditta ivi esistente occorre realizzare un ponte sul canale di dimensioni adeguate a sopportare il passaggio di mezzi pesanti e ciò costituirà un deturpamento paesistico tale da compromettere la tutela del bene culturale e la sua utilizzazione a fini turistici (percorso ippo-ciclo-pedonale dell'arginello già inserito nella carta tematica provinciale: Ciclovia n. 24 Arginelli gonzagheschi di Sabbioneta chilometri 19,0) -:
se il Ministro intenda adoperarsi, per quanto di propria competenza, per la tutela dei beni culturali citati in premessa, ai fini dello spostamento del tratto finale dell'innesto della strada statale 420 di Breda Cisoni e della ubicazione del rondò in posizione più spostata a sud-ovest in modo da allontanarsi dall'arginello e dall'antica Santella, per consentire, in concomitanza del superamento dell'argine e del canale, la realizzazione di un sottopasso ippo-ciclo-pedonale ed un passaggio naturale per la fauna locale, eliminare le curve pericolose e i ripetuti ponti per l'ingresso alle abitazioni esistenti, mitigando, per quanto possibile, l'impatto ambientale causato dalla costruzione dell'opera.
(5-01743)