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Allegato B
Seduta n. 240 del 12/11/2007
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ATTI DI CONTROLLO
AFFARI ESTERI
Interrogazioni a risposta scritta:
ZACCHERA. - Al Ministro degli affari esteri. - Per sapere - premesso che:
la questione del pagamento del passaporto all'estero è già stata sottoposta nelle varie Legislature all'attenzione del Parlamento e dei vari Presidenti succedutisi alla guida del CGIE;
l'articolo 19 della legge n. 1185 del 21 novembre 1967, ancora vigente, riconosce ai cittadini residenti all'estero per ragioni di lavoro «manuale» il rilascio e rinnovo gratuito del passaporto;
l'esistenza della normativa ministeriale n. 098/349 del 9 marzo 1994, in contrasto con la legge, imponendo una prassi più restrittiva e potenzialmente discriminatoria sulla interpretazione da dare al concetto della «manualità», ha creato confusione e malcontento, provocando la forte protesta di Associazioni, Patronati, COMITES e membri CGIE;
la situazione non è mutata con l'introduzione del passaporto elettronico dall'ottobre 2006 ma anzi è decisamente peggiorata perché viene richiesto comunque il pagamento per l'emissione del documento anche a quelle categorie lavoratrici di connazionali che erano finora esenti dal pagamento del passaporto;
sono concreti i casi di italiani fino ad oggi esentati dal pagamento del documento che non lo sono più;
ad esempio ciò è avvenuto a Norimberga (Germania) dove il pagamento è stato richiesto a persone che in passato lo avevano ottenuto gratuitamente rientrando nella categoria degli operai manuali, non specializzati, nati in Italia nonostante non fosse cambiata l'attività lavorativa;
nonostante non sia appunto cambiata la legge n. 1185 che regola le norme sui passaporti il Consolato di Norimberga attua ad esempio nuove interpretazione rispetto a quelle adottate fino all'ottobre 2006;
la stessa normativa non viene adottata da tutti i Consolati italiani in Germania come ad esempio dal Consolato Generale di Stoccarda, che in data 12 ottobre 2006, precisava in una circolare che rimanevano esenti dal pagamento del passaporto e dalla tassa gli operai manuali nati in Italia, i missionari e religiosi oltre agli indigenti;
siamo quindi di fronte a situazioni disorganiche, a volte arbitrarie e comunque che non appaiono conformi alla legge, provocando rimostranze da parte della nostra collettività residente all'estero e specificatamente in Germania -:
per quale motivo, nonostante la legge sia ancora in vigore, dall'ottobre 2006 vengano effettuate ulteriori restrizioni sulla normativa che regola il rilascio e rinnovo del passaporto, abrogando di fatto la gratuità del documento a tutti gli italiani residenti all'estero e se una interpretazione che potrebbe essere stata inviata dal Ministero a chiarimento della legge possa di fatto sostituire una legge dello Stato;
cosa intenda fare il Ministro in indirizzo per rivedere tale normativa, adeguandola alla realtà, nel rispetto delle richieste formulate da tempo da tante Associazioni, Patronati, COMITES e membri del CGIE, che rivendicano l'applicazione della legge sulla gratuità dei passaporti e che dovrebbe essere fatta osservare ed adottata uniformemente da tutte le sedi diplomatiche e consolari.
(4-05597)
PICCHI, FERRIGNO e ROMAGNOLI. - Al Ministro degli affari esteri. - Per sapere - premesso che:
da vari giornali tra cui L'Italiano del 7 novembre e Il Giornale del 8 novembre 2007 è emerso che il viceministro Franco Danieli durante una visita ufficiale a Johannesburg in Sudafrica si sarebbe recato ad un safari-zoo, in cui è andato a vedere gli elefanti, invece di visitare un istituto culturale ovvero la sede Dante Alighieri e modificando di conseguenza l'agenda della visita ufficiale;
il viceministro infatti è stato fotografato la mattina del 31 ottobre mentre s'imbarcava con il suo staff all'aeroporto di Johannesburg, dove era appena atterrato giungendo dall'Italia, su un volo privato diretto al Sabi Sabi Resort Lodge, struttura di lusso immersa nella natura;
il pomeriggio del giorno 31 ottobre ovvero lo stesso dell'arrivo di Danieli, era già in programma una visita all'istituto Dante Alighieri di Johannesburg, peraltro confermata dal direttore dell'associazione culturale Gaetano Giudice, la quale si è poi potuta svolgere solo il giorno dopo la conclusione del safari ovvero il 1o novembre;
il programma della visita ufficiale, per via della giornata spesa al Safari, è
stato ulteriormente modificato e giovedì 1o novembre l'incontro all'Italian Club si è svolto in ritardo e peraltro, come confermato dal presidente del locale Comites Salvatore Cristaldi, si sarebbe dovuto svolgere il venerdì e quindi il cambiamento di programma ha fatto sì che poche persone partecipassero;
il safari-zoo a quanto risulta alla stampa sarebbe costato per il solo volo privato 270 dollari a persona che considerando lo staff di tre persone supera gli 800 dollari, per le camere dai 140 ai 900 dollari a persona a seconda della categoria utilizzata;
la programmazione di un volo privato presso una località esclusiva quale quella del Resort di Danieli - esclusività confermata dal fatto che vi hanno alloggiato, in passato, anche re Juan Carlos di Spagna con la moglie Sofia e la top model Anna Kournikova - richiede notevole anticipo nelle prenotazioni ed è quindi impensabile che sia stato deciso in maniera contingente all'arrivo del viceministro all'aeroporto di Johannesburg -:
quali iniziative urgenti saranno intraprese per verificare i fatti in premessa;
se il safari del viceministro sia stato a carico dei contribuenti o se sia stato pagato a titolo personale;
se sia vero che il Safari si sia sostituito ad una visita alla sede dell'istituto Dante Alighieri;
se ritenga opportuno che siano effettute visite private durante visite di rappresentanza pagate dagli italiani e di conseguenza se tutto fosse verificato se non ritenga opportuno promuovere iniziative affinché siano ritirate le deleghe del viceministro Danieli.
(4-05600)