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Allegato B
Seduta n. 242 del 14/11/2007
TESTO AGGIORNATO AL 19 NOVEMBRE 2007
...
UNIVERSITÀ E RICERCA
Interrogazione a risposta in Commissione:
ACERBO. - Al Ministro dell'università e della ricerca. - Per sapere - premesso che:
la stazione osservativa di Campo Imperatore in provincia dell'Aquila, realizzata nell'anno 1948 e utilizzata da astronomi di tutto il mondo, dagli studenti dell'Università dell'Aquila, dall'Osservatorio astronomico di Teramo, e dalle Università italiane, per le sue avanzate ricerche scientifiche, rischia di chiudere i battenti;
i ricercatori del laboratorio del Gran Sasso e il Dipartimento di Fisica dell'Università dell'Aquila in concerto con l'Osservatorio argentino di Auger stanno lavorando sulle nuove ricerche sull'astronomia dei raggi cosmici ad altissima energia;
l'Istituto nazionale di astrofisica, che dipende dal Ministero della ricerca, pare abbia infatti devoluto le risorse per il personale tecnico solo agli osservatori di Padova e Bologna, escludendo le stazioni di Campo Imperatore e Catania;
la Presidente della Provincia dell'Aquila Stefania Pezzopane - secondo quanto riferito dalla stampa - in una nota inviata al sottosegretario di Stato Giovanni Lolli, al Presidente della Regione Ottaviano Del Turco, all'assessore regionale del lavoro, Fernando Fabbiani e al Sindaco dell'Aquila, Massimo Cialente, chiede di fare pervenire risorse all'osservatorio del Gran Sasso e istituire ben due borse di studio per la qualifica di tecnico informatico e elettrotecnico, in quanto la struttura aquilana non è in grado di farsi carico da sola delle spese per il personale tecnico, che fino ad ora ha garantito la perfetta funzionalità dell'Osservatorio -:
quali soluzioni il Ministro interrogato intenda prendere per una tale gravosa questione, per garantire adeguato supporto a questa importante struttura di ricerca e se intende far pervenire risorse anche alla struttura aquilana. (5-01773)
Interrogazione a risposta scritta:
MELLANO, BUEMI e D'ELIA. - Al Ministro dell'università e della ricerca. - Per sapere - premesso che:
in questi giorni abbiamo appreso dagli organi di stampa italiani che il Politecnico di Torino da quest'anno ha attivato delle lauree di primo livello in ingegneria e architettura interamente in lingua inglese;
tale offerta formativa è stata fatta in certi casi sostituendo e sopprimendo gli equivalenti percorsi di laurea in italiano, come nel caso di ingegneria tessile, un campo di eccellenza assolutamente italiano, nella sede di Biella. Nella sede di Vercelli, i percorsi in ingegneria elettronica e informatica sono stati fusi in un unico percorso interamente e esclusivamente in lingua inglese, tranne per il primo anno durante il quale è ammesso seguire i corsi in lingua italiana;
a partire dal secondo anno, tuttavia, l'uso della lingua inglese è esclusivo. Sono previsti dei corsi interamente in lingua inglese anche nella facoltà di architettura. Dimostrando in ciò che l'inglese, come lingua straniera, non si affianca alla nostra lingua ma la va a sostituire interamente;
a pagina 18 della guida all'immatricolazione 2007-2008 si legge: «Se sei uno studente italiano e scegli di frequentare il primo anno in lingua inglese o un corso offerto interamente in lingua inglese non pagherai le tasse universitarie relative al primo anno. Ne consegue che i cittadini italiani che sceglieranno i percorsi di laurea in inglese non pagheranno le tasse universitarie, mentre i cittadini che vogliono seguire i percorsi in italiano pagheranno per intero le tasse -:
se ritenga che la detassazione per i corsi di laurea in inglese sia un'ingiustificata discriminazione a danno di tutti gli altri studenti e loro famiglie, in particolare quelli che vogliono studiare in italiano, e come pensi il Ministro di affrontare la questione su un piano generale;
quale sia la politica del Ministero rispetto a quelle Università pubbliche che forniscono formazione di base esclusivamente in lingua straniera senza prevedere nessuna formazione equivalente in lingua italiana;
se non ritenga il Ministro che eventuali aiuti economici di Stato alle Università italiane, pubbliche e private, debbano essere concessi esclusivamente in presenza di tutti i percorsi di formazione, tranne ovviamente quelli di lingua straniera, anzitutto in lingua italiana;
come pensi di agire il Ministro per venire incontro a questa diseguaglianza causata da una politica linguistica che sfavorisce la lingua nazionale, posto che gli studenti che non vogliono studiare in inglese e che non possono più accedere ad analoghi percorsi in italiano perché soppressi, sono costretti a sostenere dei costi extra derivanti dal cambio di città, oltre che dalle spese di vitto e alloggio;
quali iniziative intenda assumere il Ministro relativamente al problema che gli ingegneri italiani che studieranno solo in inglese non avranno a fine percorso le competenze linguistiche per lavorare sul territorio italiano, per parlare e farsi capire dai periti, dagli assessori e dai comuni cittadini, e che quindi avranno difficoltà sul mercato del lavoro;
quali sono le politiche dei Ministero per la tutela e la salvaguardia della lingua italiana, negli istituti universitari, posto che è un fatto storico che una lingua che perde terreno nelle università, perfino a livello di formazione primaria, è destinata nel lungo periodo alla marginalizzazione.
(4-05641)