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Allegato A
Seduta n. 242 del 14/11/2007
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(Sezione 6 - Misure per la tutela dei posti di lavoro nei cantieri stradali, in relazione alle modifiche della normativa in tema di affidamento dei lavori)
BARANI. - Al Ministro delle infrastrutture. - Per sapere - premesso che:
le aziende controllate di una concessionaria autostradale, in particolare la ditta Abc costruzioni spa di Massa, ove sono occupate diverse migliaia di lavoratori, a causa dell'entrata in vigore del decreto legge n. 262 del 2006, più noto come «decreto Bersani», si trovano impossibilitate a continuare la loro attività lavorativa con la conseguente perdita di numerosissimi posti di lavoro;
il nuovo decreto impone, di fatto, che l'affidamento dei lavori avvenga esclusivamente tramite gara d'appalto al massimo ribasso (da evitare anche a detta degli esponenti sindacali nazionali, per la qualità d'esecuzione delle opere da eseguirsi, ma, soprattutto, per la qualità del modo di operare e della sicurezza sui cantieri edili, cantieri nei quali si verifica tuttora il più alto numero di incidenti sul lavoro) e che le aziende controllate non possano parteciparvi per conflitto di interessi tra controllante e controllata;
le aziende controllate che hanno finora operato con la normativa della cosiddetta «legge Merloni» hanno svolto un proficuo operato, fornendo alle società autostradali un supporto tecnico e organizzativo che ha permesso di effettuare numerosi interventi, talvolta anche molto urgenti, per la sicurezza degli utenti, con rapidità, professionalità e a costi certi, non operando come la maggior parte delleditte di costruzioni che, dopo l'aggiudicazione degli appalti con gare al massimo ribasso, fanno leva sul rallentamento dei lavori e sulla stesura di riserve per recuperare gli importi persi con gli sconti effettuati in sede di gara;
lo smembramento di aziende, come quella precedentemente citata, porterà,inoltre, alla perdita di professionalità dell'intero settore edile, disperdendo le capacità acquisite durante questi ultimi anni di operato delle qualificate maestranze, che, proprio grazie alle loro qualità, possono essere impiegate con continuità e con retribuzioni adeguate in un settore che altrimenti finirebbe in balia del precariato (impieghi a termine per la durata del lavoro vinto in gara), del sottopagato (per la presenza sul mercato di manodopera a 3 euro all'ora) e della non professionalità (impiego di disperati mandati allo sbaraglio a rischio della loro stessa vita);
vista la diversificazione delle attività svolte dalle suddette aziende e l'importanza di poter impiegare con continuità la totalità delle maestranze di elevata professionalità, è necessario che venga permesso di acquisire come fatto fino all'entrata in vigore del «decreto Bersani» e anche dopo la sua entrata in vigore i lavori di manutenzione ordinaria, vedi lo sfalcio dell'erba, la pulizia del corpo autostradale, gli asfalti, il ripristino dei danni causati dagli incidenti, il ripasso della segnaletica orizzontale e i lavori di manutenzione straordinaria, e ancora la ristrutturazione di impalcati, gallerie e manufatti in calcestruzzo, la sostituzione dei sicurvia e il ripristino di zone in frana, escludendo comunque l'affidamento di opere di costruzione di tratti ex novo da intendersi non come manutenzione, ma come costruzione e quindi da affidarsi tramite gara;
ciò manterrebbe buona la qualità e i tempi di esecuzione degli interventi di manutenzione, che spesso possono essere piccoli e urgenti -:
quali iniziative il Ministro interrogato intenda avviare al fine di tutelare i numerosi posti di lavoro a rischio in un settore strategico per il Paese, quale quello del settore edile.(3-01427)
(13 novembre 2007)