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Allegato A
Seduta n. 242 del 14/11/2007
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(Sezione 8 - Tempi e risorse per l'ammodernamento e il raddoppio della strada statale n. 106 «Ionica»)
FERDINANDO BENITO PIGNATARO, SGOBIO, DE ANGELIS e SOFFRITTI. - Al Ministro delle infrastrutture. - Per sapere - premesso che:
la strada statale n. 106 «ionica» (strada statale n. 106) percorre 481 chilometri da Taranto a Reggio Calabria, attraversando tutto il tratto di costa ionica di Puglia, Basilicata e, soprattutto, Calabria;
essa rappresenta un'arteria fondamentale per i trasporti calabresi, un mezzo di comunicazione privilegiato per collegare la parte della regione che si affaccia sullo Ionio, sprovvista di autostrada, con l'A14 adriatica per dirigersi verso il Nord della penisola, oltre che per il trasporto interno fra l'area della sibaritide, il crotonese, lo ionio catanzarese, la locride e il versante sud-orientale dell'Aspromonte;
negli ultimi anni, tuttavia, è stata catalogata come una delle strade più pericolose d'Italia, addirittura spesso nominata come «strada della morte», vantando il triste primato di elevata quantità di incidenti e scontri provocati dalle sue non ottime condizioni viarie, dotata di due semplici corsie di marcia per la maggior parte senza spartitraffico. Infatti, i 3,16 incidenti per chilometro rilevati da una recente statistica realizzata dall'Aci, a fronte della media nazionale di 0,70, sono una cifra che si commenta da sola;
a vari livelli istituzionali è stata più volte richiamata l'attenzione sull'emergenza continua rappresentata da una delle più importanti vie di comunicazione del Paese, che attraversa tre regioni ed avvicina la Calabria al corridoio adriatico ed all'Autostrada del sole;
il tratto calabrese, pari a circa 405 chilometri, ad eccezione della parte iniziale, è caratterizzato dalla presenza di una sola carreggiata con due corsie di marcia e presenta un tragitto meno omogeneo dei precedenti, data la conformazione rocciosa della costa calabrese e l'attraversamento di numerosi centri abitati sviluppatisi attorno alla strada statale n. 106, ove gli insediamenti sono decisamente numerosi e si rende necessaria, nei progetti di ammodernamento, la costruzione di una «statale parallela» per separare il traffico locale da quello a lunga percorrenza o interregionale;
la stessa, inoltre, rappresenta l'unico sistema di mobilità lungo la costa ionica catanzarese, che è priva di efficienti percorsi alternativi, sia via mare che per linea ferrata, quest'ultima non elettrificata e con vetture fatiscenti;
i lavori di ammodernamento e ampliamento della tratta, previsti e pianificati dalle istituzioni nazionali e locali, sono ritenuti di particolare interesse, soprattutto per la posizione fortemente strategica di cerniera e collegamento fra le regioni Puglia, Basilicata e Calabria e di valida alternativa al corridoio tirrenico, i cui collegamenti vengono garantiti da
un'autostrada, la famigerata Salerno-Reggio Calabria, oramai in perenne stato di ammodernamento;
il Ministro dei trasporti ha più volte dichiarato che, per quanto concerne la strada statale n. 106, i lavori di adeguamento e di ammodernamento dovranno, oltre che potenziarla, anche conferirle le caratteristiche di «superstrada»;
l'intera opera di ammodernamento, il cui valore complessivo degli interventi ammonta a circa 15 miliardi di euro, comprende la realizzazione di circa 15 megalotti, alcuni dei quali già finanziati con i fondi dell'ex ponte sullo Stretto di Messina;
per numerosi lotti, invece, è prevista al momento solo la fase di progettazione, mentre per altri l'organizzazione delle gara di appalto -:
con quali risorse e con quale tempistica il Ministro interrogato intenda procedere per la realizzazione complessiva dell'ammodernamento e del raddoppio della strada statale n. 106 «ionica», il cui completamento è essenziale al recupero socio-economico dell'intera Calabria ionica, e se, nelle more della conclusione dei lavori, non ritenga oramai improcrastinabile individuare possibili soluzioni per far fronte ai disagi ed ai pericoli causati dal lavori di ammodernamento, anche predisponendo la messa in sicurezza dei relativi cantieri con passaggi pedonali e segnalatori.(3-01429)
(13 novembre 2007)