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Allegato B
Seduta n. 243 del 15/11/2007
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SOLIDARIETÀ SOCIALE
Interrogazione a risposta scritta:
CASTIELLO e COSENZA. - Al Ministro della solidarietà sociale, al Ministro per le politiche per la famiglia, al Ministro per gli affari regionali e le autonomie locali, al Ministro delle politiche europee. - Per sapere - premesso che:
la situazione dei minori stranieri non accompagnati risulta essere un'emergenza anche nel nostro Paese tanto che il programma «Separated Children in Europe» che ha preso l'avvio dai lavori della International Save the Children Alliance e l'UNHCR stimano, per difetto, che in Europa siano presenti almeno 100.000 minori non accompagnati e, secondo un'ulteriore stima ad opera del «Comitato minori stranieri», i minori presenti annualmente in Italia sono ben 8.000 con una forte tendenza all'aumento;
si ritiene debba rivestire carattere di eccezionale priorità la protezione, anche in Italia, minori non accompagnati e dei giovani richiedenti asilo in quanto soggetti più vulnerabili ed a più alto rischio d'esclusione sociale riscontrando anche che questi particolari, nuovi, flussi migratori si inseriscono in una zona d'ombra degli ordinamenti legislativi vigenti;
si riscontra la necessità di affrontare questo fenomeno, a medio e lungo termine, anche attraverso politiche di cooperazione ad uno sviluppo sostenibile dei paesi d'origine in grado, così, di offrire ai giovani una serie di opportunità sul posto e l'importanza di trattare l'argomento con il coinvolgimento attivo e costante delle Regioni e degli Enti Locali i quali subiscono l'onere di ricevere ed assistere i minori stranieri non accompagnati, sono responsabili della presa in carico dei minori,
della loro sistemazione, dell'assistenza sociale e sanitaria, nonché della loro educazione;
secondo un recente parere del «Comitato delle Regioni», inoltre, questi ha giudicato insufficiente l'attenzione prestata dalla Commissione europea al fenomeno dei minori stranieri non accompagnati -:
se non sia il caso di prevedere nuovi interventi legislativi, politici e programmatici rivolti al sostegno dei principi adottati dalla Convenzione dell'ONU sui diritti del minore del 1989 ed in particolare dell'Art. 3, dei principi sanciti dal Trattato istitutivo dell'Unione europea, di quelli della Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell'uomo contemplando la necessità di prevedere dei servizi regionali e locali dotati di personale specializzato per meglio rispondere ai particolari bisogni dei minori stranieri non accompagnati, richiedenti asilo e ad alto rischio di discriminazione ed esclusione sociale;
se concordi circa la necessità di prevedere un rafforzamento del ruolo degli Enti Locali e delle Regioni in un processo che parta dal basso poiché ogni onere relativo all'assistenza ed alla cura dei minori ricade quasi esclusivamente - con un impiego di risorse assai rilevante - su questi Enti i quali, purtroppo, già affrontano il fenomeno in termini emergenziali operando senza nemmeno quella capacità giuridica che consenta loro di adottare decisioni in materia di ricongiungimento o rimpatrio assistito;
quali iniziative si intendano assumere nel tener conto delle esigenze specifiche degli Enti Locali e Regionali, contribuendo, oltre quanto eventualmente previsto dalla gestione del «Fondo europeo per l'integrazione», all'idoneo finanziamento delle loro attività coinvolgendoli, in fine, nella negoziazione dei programmi nazionali e dei corrispondenti programmi operativi.
(4-05650)