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Allegato B
Seduta n. 243 del 15/11/2007
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INTERNO
Interrogazione a risposta orale:
PEZZELLA, BUONTEMPO e SALERNO. - Al Ministro dell'interno. - Per sapere - premesso che:
nella Gazzetta Ufficiale Concorsi ed esami n. 71 del 7 settembre 2007 è stato pubblicato un bando di concorso per titoli ed esami, per l'assunzione a tempo determinato per la durata di tre anni di complessive 650 unità di personale nel profilo professionale di coadiutore amministrativo contabile, area funzionale B, posizione economica B1, riservato al personale con contratto temporaneo che abbia svolto per un periodo di almeno sei mesi, anche non continuativi, attività connesse all'attuazione delle norme in materia di immigrazione presso le Amministrazioni dello Stato;
il personale in questione, dopo il periodo triennale, sarà presumibilmente stabilizzato con un contratto a tempo indeterminato nei ruoli dell'Amministrazione Civile dell'Interno, per effetto delle norme contenute nell'ultima legge finanziaria;
il suddetto bando di concorso non consente la partecipazione dei dipendenti dell'Amministrazione Civile dell'Interno di qualifica immediatamente inferiore (A1S), che sono stati assunti con concorso pubblico - in ossequio al dettato dell'articolo 79 della Costituzione - determinando un grave pregiudizio alle aspettative degli stessi sia sotto l'aspetto economico che professionale e creando invece condizioni di indubbio vantaggio ai lavoratori interinali che, dopo appena pochi anni di lavoro, si ritroveranno ad occupare posizioni professionali ed economiche più qualificanti,
preclusi al personale interno pur avendo quest'ultimo maturato moltissimi anni di servizio;
quanto emerso in occasione del servizio televisivo trasmesso in data 1o ottobre 2007 sul canale LA7 nell'ambito del programma «Exit», circa le modalità di avviamento al lavoro presso gli sportelli unici per l'immigrazione da parte dell'Agenzia aggiudicataria della fornitura dei lavoratori interinali - in cui è emersa la assoluta discrezionalità in mano a soggetti privati - pone non poche secondo gli interroganti ombre in merito alla trasparenza e efficacia delle procedure di selezione dei dipendenti in questione -:
se non ritenga, per i motivi sopra esplicitati, di sospendere il bando di concorso a 650 posti per la posizione economica B1 dell'Amministrazione Civile dell'Interno riservato ai lavoratori interinali e di valutare soluzioni alternative che rispettino le aspettative dei dipendenti dell'area «A» dell'Amministrazione dell'Interno che hanno maturato la necessaria esperienza professionale per poter svolgere le mansioni richieste dal bando ed essendo, peraltro, risultati idonei alle precedenti procedure di selezione per l'accesso alla qualifica di coadiutore amministrativo contabile.
(3-01436)
Interrogazioni a risposta scritta:
MINARDO. - Al Ministro dell'interno. - Per sapere - premesso che:
si è appresa di recente l'ipotesi secondo cui nell'ambito della riorganizzazione dei servizi di Polizia sarebbe prevista la soppressione del Presidio Polstrada e Polfer a Vittoria;
proprio in queste ultime settimane il territorio è a serio rischio criminalità e la presenza della Polizia stradale assieme alle altre forze dell'ordine, contribuisce a garantire la sicurezza e la tutela di un vasto territorio come quello ipparino, e lo stesso territorio presenta un'altissima incidentalità per la mancanza di infrastrutture adeguate e sicure;
l'interrogante ha più volte interessato il Ministero dell'interno sulle problematiche che interessano in generale la provincia iblea in merito al frequente verificarsi di episodi di criminalità per cui occorre un potenziamento dell'organico e non certamente il ridimensionamento;
inoltre, la comunità vittoriese e di tutto il comprensorio non può assistere silente a possibili colpi di mano che vedano la realtà privata di un servizio importante e fondamentale per il territorio;
considerato, infine, che dopo i gravi fatti di criminalità verificatisi in questi giorni cresce da più parti la necessità di maggiore sicurezza e di uno sforzo più incisivo affinché si possano attuare tutte quelle misure atte ad arginare questi fenomeni che possono «incancrenirsi», danneggiando la crescita sociale e l'immagine di una realtà altamente produttiva -:
se sia vero che è in atto la soppressione dei presidi Polstrada e Polfer a Vittoria;
quali iniziative si intendano assumere per garantire alla collettività il mantenimento ed il consolidamento del presidio della Polizia stradale, da impegnare sulla rete viaria, e della Polizia ferroviaria ed evitare il realizzarsi della paventata soppressione che altrimenti costituirebbe un grave errore che provoca nocumento alla sicurezza stradale e non contrasta la criminalità, condizione essenziale per lo sviluppo civile, sociale ed economico.
(4-05648)
GALANTE. - Al Ministro dell'interno. - Per sapere - premesso che:
nella notte del 13 novembre 2007, nel quartiere Veronetta di Verona, è stato aggredito con pugni e colpito al volto con catene un ragazzo di vent'anni, Luca Perini, figlio del consigliere comunale e Segretario provinciale del Partito dei Comunisti Italiani Graziano Perini;
il pestaggio è avvenuto in strada, quando il ragazzo stava uscendo, verso l'una di notte, con alcuni amici dal circolo Malacarne di Via san Vitale;
gli aggressori, 15 secondo le dichiarazioni del ragazzo, si sono avventati subito sulla giovane vittima come sui suoi amici, facendo uso anche di catene durante la colluttazione e dileguandosi appena è sopraggiunta sul luogo del pestaggio l'ambulanza prontamente chiamata dai ragazzi;
è stata avviata immediatamente un'indagine da parte della Digos che per tutta la notte ha pattugliato la zona cercando il gruppo di aggressori in fuga;
Luca Perini è stato vittima di una precedente aggressione avvenuta in circostanze e modalità identiche a quella sopra descritta;
il numero di violenze avvenute nel territorio veronese, la maggior parte delle quali di matrice razzista e fascista, è aumentato in maniera preoccupante negli ultimi anni -:
se il Ministro sia a conoscenza di quanto descritto in premessa;
quali iniziative il Ministro intenda porre in essere affinché, nella piena applicazione della legge Mancino, si attivi una severa lotta contro la violenza di stampo razzista e fascista che, attraverso gruppi e movimenti, sta in modo preoccupante montando nel Paese.
(4-05661)
GALLI. - Al Ministro dell'interno. - Per sapere - premesso che:
nel territorio della provincia di Novara le Forze dell'Ordine di tutte le Armi sono sempre state ottimi riferimenti della presenza delle Istituzioni dello Stato, e perno di un sistema di controllo del territorio attraverso lo svolgimento di una costante, visibile e attenta vigilanza ed attività di prevenzione, operando in maniera efficace ed incisiva nel contrastare la criminalità in tutte le sue manifestazioni, sviluppando una sinergia che ha portato a risultati importanti;
negli ultimi mesi si è però assistito ad un aumento degli episodi criminali nello stesso territorio, in linea con il resto del Paese, episodi che si concretizzano in rapine, furti, ed altri crimini anche molto violenti;
i provvedimenti economici previsti dalla legge finanziaria per il 2008, come anche i due precedenti, sono caratterizzati dalla tendenza a diminuire costantemente gli stanziamenti destinati alle Forze dell'Ordine, tanto che vengono segnalate sempre più spesso a mezzo stampa le oggettive difficoltà a reperire gli essenziali strumenti per operare;
il territorio del novarese, per sua conformazione geografica, per caratteristiche economico sociali, e per essere al 5o posto nella negativa classifica stilata in base al numero dei furti, necessità di una vasta chiave di lettura del fenomeno criminale, che tenga conto dell'elevato «indice criminogeno» dell'intero Piemonte e delle nuove forme che assume la criminalità locale, sempre più caratterizzata da organizzazioni di forte componente straniera o di provenienza est europea;
la complessità e diversificazione del fenomeno criminale in Provincia di Novara necessita di un numero adeguato di uomini e mezzi per garantire ai cittadini una costante sicurezza;
attualmente il numero di operatori delle Forze dell'Ordine appaiono insufficienti rispetto all'incidenza dei fenomeni di criminalità diffusa riscontrati, così come appaiono non idonei al contrasto di tali fenomeni gli indirizzi che si vanno consolidando nell'intero Paese di accorpare i vari presidi territoriali, o peggio di smantellarne alcuni;
in particolare nelle zone riferibili ai presidi delle città di Arona e Borgomanero si è più volte ventilata l'intenzione di accorpare i presidi della Polizia di Stato o Stradale, di smantellare il presidio della
Polizia Ferroviaria di Arona, e mai si è provveduto ad un incremento dei militari adeguato alla situazione locale -:
quali siano le reali intenzioni rispetto ai Presidi delle Forze dell'Ordine attualmente presenti nelle città di Arona e Borgomanero;
se intenda assumereun reale e concreto impegno volto al potenziamento dell'organico e dei mezzi delle Forze dell'Ordine in tali territori;
se intenda garantire il mantenimento delle attuali strutture territoriali delle Forze dell'Ordine nei luoghi sopra citati, al fine di assicurare la sinergia di azione a tutela della legalità finora espletata;
se intenda impegnarsi per ottenere in sede di discussione del provvedimento finanziario per il 2008 un adeguato stanziamento volto all'assunzione in servizio di un adeguato numero di tutori dell'ordine e a garantire l'operatività delle Forze dell'Ordine.
(4-05666)
MELLANO. - Al Ministro dell'interno. - Per sapere - premesso che:
si svolgeranno in Regione Valle d'Aosta il prossimo 18 novembre elezioni referendarie in merito a 5 quesiti propositivi (come previsto dalla legislazione regionale) che riguardano il sistema elettorale regionale e la costruzione di un nuovo unico ospedale;
nella Regione Valle d'Aosta, dove è stata soppressa la provincia, non esiste una Prefettura - ufficio territoriale del governo e le competenze prefettizie sono attribuite al Presidente della Giunta regionale e alla commissione di coordinamento, composta da un prefetto, rappresentante del Ministero dell'interno, che la presiede, da un rappresentante del Ministero delle finanze e da un rappresentante della Regione, eletto dal Consiglio della Valle;
a più riprese - con dichiarazioni agli organi di stampa e con articoli pubblicati da giornali della Valle - il Presidente della Regione Luciano Caveri, che come ricordato svolge funzioni di Prefetto, ha invitato i cittadini valdostani a disertare le urne per condurre a fallimento le iniziative referendarie facendo mancare il quorum necessario dei votanti -:
in che modo si concilia il ruolo di Prefetto (quindi di rappresentante del Governo sul territorio) con le dichiarazioni suddette di invito alla non partecipazione al voto in una tornata elettorale referendaria;
quali provvedimenti immediati intende porre in essere per riparare al danno e in che modo intenda richiamare il «Presidente - Prefetto» Luciano Caveri al corretto svolgimento delle sue funzioni.
(4-05670)
HOLZMANN. - Al Ministro dell'interno, al Ministro degli affari esteri. - Per sapere - premesso che:
in Alto Adige opera da alcuni mesi una formazione politica denominata «Südtirol Freiheit, fondata dalla consigliera provinciale Eva Klotz;
detta formazione politica alla quale aderiscono anche ex terroristi degli anni sessanta si è distinta particolarmente per la diffusione di tesi irredentiste ed anti nazionali;
nei mesi scorsi in vari comuni della provincia di Bolzano sono stati affissi manifesti recanti la seguente dicitura «Südtirol ist nicht Italien» ovvero l'Alto Adige non è Italia;
in occasione della ricorrenza del 4 novembre sono state deposte varie corone in luoghi emblematici della provincia, presso monumenti ai Caduti, Ossari ed al cippo del Brennero da parte di istituzioni e o associazioni private e d'arma;
nei giorni scorsi al Brennero attivisti della neonata formazione politica hanno rimosso una corona d'alloro al cippo del Brennero e l'hanno sostituita con un'altra listata a lutto, inoltre hanno eretto un
cartello presso il confine in territorio austriaco con la provocatoria scritta «Südtirol ist nicht Italien» ed un altro con le scritte in varie lingue per affermare i loro concetti d'ingiusta appartenenza dell'Alto Adige all'Italia -:
se gli autori delle gravi provocazioni siano stati individuati o se sono in corso indagini da parte delle Forze dell'Ordine;
quali provvedimenti intenda assumere il Governo in merito alla predetta formazione politica che sta diffondendo tesi e messaggi inquietanti ed in grado di turbare il clima di pacifica convivenza faticosamente costruita in provincia di Bolzano;
quali azioni concrete intenda intraprendere il Governo nei confronti della Repubblica austriaca per sollecitare la rimozione dei cartelli provocatori.
(4-05673)