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Allegato B
Seduta n. 244 del 16/11/2007
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POLITICHE PER LA FAMIGLIA
Interrogazione a risposta scritta:
CAMILLO PIAZZA, BONELLI, BALDUCCI, BOATO, CASSOLA, DE ZULUETA, FRANCESCATO, FUNDARÒ, LION, PELLEGRINO, TREPICCIONE e ZANELLA. - Al Ministro per le politiche per la famiglia, al Ministro della solidarietà sociale, al Ministro degli affari esteri. - Per sapere - premesso che:
in Russia, secondo diverse fonti non ufficiali ma assai vicine alla realtà, quasi un milione di minori versa in stato di abbandono. Soltanto una minima parte di essi riesce a recuperare una nuova situazione familiare attraverso l'affido o l'adozione nazionali;
la maggior parte dei minori russi in stato di abbandono rimane sino all'adolescenza in Istituti che versano generalmente in situazioni di mancanza di risorse, mezzi e strutture. Al di fuori di questi Istituti, appena superata l'adolescenza, difficilmente i ragazzi sono in grado di avviare una vita dignitosa e autosufficiente;
in questo contesto l'adozione internazionale resta una concreta e valida alternativa ad una vita deprivata affettivamente e materialmente;
da anni l'Italia è uno dei paesi che accoglie centinaia di questi minori, conciliando il diritto dei bambini ad una famiglia e il desiderio di tante coppie di poter crescere dei figli. Le adozioni in Russia, infatti, rappresentavano circa il 17 per cento delle adozioni italiane totali prima della chiusura di altri Paesi dell'est e nonostante i blocchi temporanei dovuti ai
riaccrediti del 2005, con un trend di circa 700 autorizzazioni annue orientato a crescere;
un gruppo di 11 Enti autorizzati per le adozioni internazionali recentemente ha chiesto, attraverso una lettera al Presidente del Consiglio Romano Prodi e al Ministro Rosy Bindi, una convocazione urgente in relazione alle problematiche che gli Enti stessi stanno vivendo a proposito del riaccreditamento con la Federazione Russa anche in considerazione del fatto che ad oggi non ci sarebbero certezze sul futuro delle adozioni nella Federazione Russa;
da marzo 2007, infatti, gli Enti italiani non hanno più avuto la possibilità di operare con le adozioni internazionali nella Federazione Russa in conseguenza dell'accreditamento scaduto;
i documenti per la richiesta di rinnovo dell'accreditamento sono stati depositati dagli Enti italiani al Ministero russo dell'Educazione e della Scienza entro giugno 2007, secondo i tempi e le modalità previste dal regolamento russo. Tuttavia, scaduti i tre mesi dalla presentazione delle pratiche previsti dalla legge russa, nessun ente italiano risulterebbe essere stato riaccreditato;
è conseguentemente noto che da oltre un anno nessuna famiglia italiana può depositare domanda di adozione nella Federazione Russa, essendo scaduti gli accrediti di tutti gli Enti italiani;
risulterebbe diversa la situazione relativa agli accrediti per gli Enti di Stati Uniti, Francia, Spagna: lo scorso luglio il Ministero russo ha rilasciato, infatti, 16 accreditamenti rispettivamente a 7 enti americani, 2 francesi, 5 americani, 1 israeliano, 1 spagnolo;
la Federazione Russa rinnovando gli accrediti agli Enti di altre nazioni, lascerebbe intendere che ad oggi l'Italia non abbia lo stesso potere politico né dell'America né di altri paesi europei, come Francia e Spagna, che da sempre avrebbero un rapporto privilegiato con le autorità in questione. Infatti ogni anno questi paesi godrebbero di tempi di riaccreditamento molto più rapidi rispetto a quelli riservati agli enti italiani e, ad oggi, inspiegabilmente, non emergerebbe alcuna intenzione concreta da parte del governo russo di procedere al riaccredito degli Enti italiani;
gli Stati Uniti ed altri Paesi europei avrebbero attivato contatti ai massimi livelli istituzionali, compresi i loro Ambasciatori, con il primo Ministro russo e con il Titolare del Ministero degli Interni e con quello dell'Istruzione;
gli altri Paesi europei avrebbero inoltre attivato modifiche procedurali che consentano ai loro cittadini di depositare la documentazione adottiva anche in questa fase. Analoga richiesta, peraltro ignorata, sarebbe stata presentata dagli Enti italiani presso la CAI (Commissione Adozioni Internazionali);
tra pochi giorni inizierà la campagna per le elezioni della Duma e i Ministeri oggi interessati alle pratiche di accredito sospenderanno di fatto questo tipo di attività. Dopo l'elezione della Duma e le successive vacanze di fine anno arriveremo molto vicino alla campagna per l'elezione del Presidente ed è facile comprendere che i problemi degli enti italiani passeranno in seconda fila nell'agenda dei lavori -:
a quale punto sia giunto il percorso di stipula di accordo bilaterale tra i 2 Paesi che avrebbe dovuto semplificare le procedure di adozione in Russia da parte di famiglie italiane;
quali altre eventuali iniziative siano state messe in atto dal Governo e dai Ministeri competenti per sbloccare l'oggettiva situazione di stallo;
se non si ritenga urgente un intervento concertato da parte del Governo italiano per evitare che vengano compromesse le legittime aspirazioni ad avere una famiglia di migliaia di bambini in stato di abbandono e le aspettative di centinaia di coppie che da molto tempo attendono invano di poterli accogliere.
(4-05683)