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Allegato B
Seduta n. 244 del 16/11/2007
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INFRASTRUTTURE
Interrogazioni a risposta scritta:
CIRIELLI. - Al Ministro delle infrastrutture. - Per sapere - premesso che:
da quanto si evince da vari articoli di stampa, sembrerebbe che in Costiera amalfitana, in provincia di Salerno, il traffico sulla Strada Statale Amalfitana sia stato nuovamente interrotto a causa di una frana verificatasi il giorno 14 settembre 2007;
in particolar modo, gli operai dell'ANAS installarono un muro con blocchi di cemento sulla sede interessata dalla frana in località Cevrano, a Furore, al confine con la città di Praiano, sul chilometro 23 della Strada Statale Amalfitana, in modo da evitare completamente il transito alle autovetture;
la situazione ha creato nuovamente un grave disagio ai cittadini residenti in Costiera amalfitana, soprattutto per coloro che abitano a Praiano e Positano, che restano, pertanto, completamente isolati;
il problema delle frane lungo la Strada Statale Amalfitana si ripresenta costantemente nel tempo non solo nella località citata in premessa ma anche in altri punti della stessa strada;
il trasporto pubblico è sempre costretto a riorganizzare gli orari e a predisporre due fermate su entrambi i lati delle frane che si creano e coloro che fanno uso del servizio di trasporto pubblico sono costretti a percorrere un tratto di strada a piedi lungo più di due chilometri per giungere alla fermata successiva;
in particolare, quando si verificano le frane nella località citata in premessa, gli studenti delle scuole medie medie e superiori di Positano e di Praiano sono costretti a viaggiare via mare per raggiungere gli istituti con tutti gli evidenti disagi del caso;
il blocco del flusso turistico in Costiera amalfitana, dovuto ai continui smottamenti dei costoni rocciosi, oltre ad essere causa di disagi per i cittadini residenti, provoca notevoli danni al comparto turistico ed economico della zona -:
se non ritenga opportuno predisporre un piano definitivo per la messa in sicurezza
di tutta la Strada Statale amalfitana che, sempre più spesso, è interessata da smottamenti dei costoni rocciosi che la sovrastano e che causano gravi danni e disagi alla popolazione residente in Costiera amalfitana ed al settore economico e turistico.
(4-05676)
PELLEGRINO. - Al Ministro delle infrastrutture, al Ministro dell'interno. - Per sapere - premesso che:
in Italia ed in particolare nella provincia di Napoli l'abusivismo edilizio ha assunto proporzioni di scarso paragone con altre realtà continentali, giungendo ad assumere rilevanza di grande allarme sociale;
da più parti, si segnala una supposta coincidenza fra i territori maggiormente abusati dall'edilizia e quelli in cui è più marcata la presenza della criminalità organizzata e la commistione con dipendenti delle amministrazioni pubbliche coinvolte, in quanto, laddove il potere di fatto delle organizzazioni malavitose è maggiormente acuto, si registra anche un'elevata incidenza del fenomeno;
nel territorio di Casalnuovo di Napoli (Napoli), in via Strettola n. 22 (ex via Cupa dei Romani n. 10), sono stati realizzati 135 appartamenti in difformità alle concessioni edilizie rilasciate il 21 dicembre 1990, le quali già risultano essere irregolari in quanto rilasciate su un suolo agricolo;
centinaia sono state le famiglie che incoscientemente, in seguito alla sottoscrizione di un preliminare di compravendita e al versamento di somme di denaro a titolo di caparra confirmatoria, sono state indotte all'illecito acquisto di tali appartamenti, con grave rischio di danni emergenti a terzi ed allo Stato;
ad oggi, in relazione alle concessioni rilasciate, gli immobili risultano privi di un condono edilizio (istanza n. 2780/95 prot. 10503) in quanto nell'istanza presentata risultano atti i quali rappresentano falsità sostanziali rispetto alla vera realtà dei luoghi in modo tale da inibire qualsivoglia sanabilità degli abusi;
in seguito a tali eventi, altri promittenti acquirenti rifiutatisi di sottoscrivere con la venditrice i contratti di compravendita evidenziando le gravi difformità catastali ed amministrative, dopo avere vanamente chiesto la restituzione delle somme versate a titolo di caparra confirmatoria, hanno trovato ostacoli all'accertamento del vero persino in sede giudiziaria;
tutto ciò, evidenzia come la società venditrice abbia effettuato una truffa ai danni dei promittenti acquirenti e dello Stato, sotto gli occhi dei responsabili dell'U.T.C. (ufficio tecnico comunale) del Comune di Casalnuovo di Napoli, inadempiente nei controlli sul territorio anche a fronte di denunce circostanziate, con danni ancora in suscettibile di aggravarsi -:
se il Governo intenda - anche ai sensi del decreto del Presidente della Repubblica n. 181 del 2001 - assumere provvedimenti per verificare la sussistenza di quanto anzi premesso e se confermato, ritenga opportuno disporre quanto necessario alla risoluzione.
(4-05686)
FABRIS. - Al Ministro delle infrastrutture. - Per sapere - premesso che:
con interrogazione a risposta scritta, n. 4-05422, presentata in data giovedì 25 ottobre 2007, l'interrogante chiedeva al Ministro delle infrastrutture, onorevole Antonio di Pietro, se rispondesse al vero che l'avvocato Gugliemo Ascione, destinatario di una rilevante parcella a seguito di un generico incarico di consulenza da parte della società dell'autostrada Brescia-Padova, prima di esercitare la professione di avvocato penalista, era un Pubblico Ministero che nel 1995, ha chiesto l'archiviazione delle accuse mosse da Sergio Cusani, imputato di Tangentopoli, nei confronti
dell'allora magistrato Antonio Di Pietro per abuso in atti d'ufficio e diffamazione;
da un recente articolo di stampa, pubblicato sul quotidiano il Giornale, a firma del giornalista Filippo Facci, si apprende che lo stesso avvocato Ascione archiviò anche le accuse del pentito Salvatore Maimone che, nel 1993, aveva sostenuto che un autoparco milanese gestito dalla mafia aveva le coperture di magistrati tra i quali figurava anche il nome del Ministro Di Pietro;
il medesimo articolo riporta, infine, l'ulteriore notizia secondo la quale l'avvocato Ascione, nel 1994, avrebbe informato, seppur indirettamente, il Ministro Di Pietro, dell'ispezione ministeriale che si stava predisponendo nei suoi confronti, come accertato da una sentenza del 1997 -:
se corrisponda al vero quanto descritto in premessa e in caso positivo cosa ne pensi e quali valutazioni intenda esprimere al riguardo il Ministro interrogato.
(4-05688)