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Allegato B
Seduta n. 247 del 21/11/2007
COMUNICAZIONI
Interrogazione a risposta in Commissione:
CAPARINI. - Al Ministro delle comunicazioni. - Per sapere - premesso che:
il bando attraverso cui verrebbero assegnate in parte gratuitamente e in parte per mezzo di un'asta, le frequenze disponibili alle tv nazionali minori (con copertura inferiore all'80 per cento del territorio), presentato il 14 novembre scorso dal Ministro delle comunicazioni, Paolo Gentiloni, mina le certezze acquisite in oltre trent'anni di attività dalle imprese televisive e discrimina l'emittenza locale;
i presupposti su cui si basa il provvedimento conseguente a una decisione del TAR del dicembre 2006, non impugnata dal Ministero, conseguente al ricorso presentato da Rete A, estende i suoi effetti a tutti i soggetti nazionali, peraltro con effetto retroattivo al 15 novembre 2006;
le 108 frequenze analogiche da assegnare sono presenti nella lista degli assignments attribuiti dalla conferenza di Ginevra 2006 all'Italia per il digitale e le frequenze già coordinate - nonché quelle coordinabili, pure oggetto dell'assegnazione - sono un bene assai scarso e prezioso e in misura largamente insufficiente per garantire gli attuali operatori presenti sul mercato;
è oltremodo grave che negli elenchi delle frequenze da assegnare siano ricompresi ben 16 canali già coordinati e 2 coordinabili in Sardegna: ciò rende di fatto impossibile la già difficile e onerosa pianificazione delle frequenze in digitale nella regione che l'Autorità si accinge a predisporre;
ad avviso dell'interrogante l'esclusione delle emittenti locali oltre che incostituzionale e discriminatoria è immotivata e colpisce la parte più debole del nostro sistema televisivo ed è ancora più grave in quanto, oltre che all'assegnazione gratuita delle frequenze, alle tv locali si preclude anche la possibilità di partecipare all'asta di quelle di maggiore valenza in vista della conversione al digitale;
viene privilegiata solo una parte dei soggetti del sistema, le tv nazionali con copertura insufficiente, penalizzando quelle imprese che negli anni hanno dovuto investire nell'acquisto di frequenze per ampliare o migliorare la ricezione del proprio segnale;
in riferimento al bando per l'assegnazione delle frequenze alle tv nazionali minori, presentato oggi dal Ministro delle comunicazioni, Paolo Gentiloni, il Presidente dell'Associazione Tv locali, Maurizio Giunco, ha dichiarato che: «È incredibile che in un bando anomalo, con cui si intendono assegnare a soggetti televisivi con copertura insufficiente frequenze analogiche già coordinate a Ginevra (e quindi preziosissime nella prospettiva del digitale), vengano inopinatamente estromesse le tv locali, pur essendo queste pienamente legittimate dalla normativa alla base della decisione del Ministero delle comunicazioni. Grave è il fatto che tali emittenti vengano escluse non solo dall'assegnazione gratuita (che indigna chi negli anni ha investito per garantirsi adeguata presenza sul mercato), ma anche dalla semplice possibilità di partecipare alla gara pubblica. Si tratta di un bando discriminatorio, palesemente distorsivo del mercato e incostituzionale, che la dice lunga sull'attenzione di questo Ministero verso l'emittenza televisiva locale. Contro tale ingiustizia, perpetrata tra l'altro con una procedura assolutamente anomala, l'Associazione Tv locali FRT intende assumere ogni opportuna iniziativa, anche in sede giudiziale» -:
se il ministro intenda rivedere i criteri di assegnazione frequenze analogiche consentendo alle emittenti locali di partecipare all'assegnazione gratuita ovvero alla gara pubblica.
(5-01804)