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Allegato B
Seduta n. 247 del 21/11/2007
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ECONOMIA E FINANZE
Interrogazione a risposta in Commissione:
FRANCI, FLUVI, FILIPPESCHI e CINZIA MARIA FONTANA. - Al Ministro dell'economia e delle finanze, al Ministro dello sviluppo economico. - Per sapere - premesso che:
la legge 27 dicembre 2006, (finanziaria per il 2007) all'articolo 1 ai commi 344-345-346-347 definisce la detrazione d'imposta del 55 per cento per gli interventi di risparmio energetico effettuati negli edifici esistenti;
in data 12 febbraio 2007, il Ministero dell'economia e delle finanze di concerto con il Ministero dello sviluppo economico emanava un decreto nel quale si definiscono le caratteristiche degli interventi, i soggetti ammessi alle detrazioni, le spese per le quali spetta la detrazione, nonché gli adempimenti burocratici per l'accesso al beneficio;
gli impianti di teleriscaldamento, siano essi da Biomasse che da vapori geotermici, rappresentano un considerevole risparmio d'energia nonché di emissioni di gas serra;
il vantaggio derivante dalla trasformazione dei tradizionali impianti di produzione di acqua calda e di calore è facilmente comprensibile, in quanto elimina ogni apparecchiatura di produzione energetica;
il meccanismo di allaccio all'impianto avviene attraverso un semplice scambiatore di calore;
visto che la procedura introdotta dal sopra citato decreto, per l'accesso alle agevolazioni disciplinata all'allegato A risulta essere particolarmente complessa ed onerosa per l'utente e per l'erario, visto che sono ammessi ai benefici anche le spese tecniche di redazione delle relazioni energetiche sui singoli edifici -:
se, anche al fine di semplificare le procedure amministrative, non ritenga
sufficiente, per gli edifici che si allacciano ai sistemi di teleriscaldamento, un semplice atto di asseverazione rilasciato dalla azienda fornitrice attraverso un tecnico abilitato e quindi se non ritenga opportuno introdurre tale modifica al decreto del 12 febbraio 2007.
(5-01801)
Interrogazioni a risposta scritta:
FOTI. - Al Ministro dell'economia e delle finanze. - Per sapere - premesso che:
il 19 dicembre 2007 presso la Sede della Filiale Toscana dell'Agenzia del Demanio di Firenze 80 si procederà alla vendita, al pubblico incanto, mediante offerte segrete del compendio immobiliare ricadente nell'ambito del Comune di Rio Marina (Livorno) costituito da un area demaniale di estensione di circa 6 ettari, ubicata nell'ex cantiere di Vigneria (cosiddetto «Villaggio Paese»), compresa nel programma di dismissione e valorizzazione degli immobili già di proprietà dello Stato, oggetto di un piano di valorizzazione promosso dallo Stato, ai sensi e per gli effetti del decreto-legge n. 351 del 2001, convertito con modificazioni dalla legge n. 410 del 2001 e successive modifiche ed integrazioni;
la variante urbanistica ed il relativo Piano di Attuazione attribuiscono alla zona la destinazione turistico-ricettiva ed una cubatura realizzabile di circa 45.700 metri cubi;
il prezzo a base d'asta è fissato nell'importo complessivo pari ad Euro 11.100.000,00; l'aggiudicazione sarà ad unico incanto e verrà fatta a favore del concorrente che avrà presentato l'offerta con il prezzo più alto o almeno pari a quello a base d'asta. All'aggiudicazione si potrà addivenire anche nel caso di presentazione di una sola offerta valida, ai sensi dell'articolo 65, punto 10, del regio decreto n. 827/24;
nel mese di aprile dello scorso anno identica proposta di vendita venne sospesa dalla stessa Agenzia -:
quali furono i motivi in allora addotti per la sospensione della procedura di vendita e quali siano le ragioni per le quali la stessa oggi viene effettuata.
(4-05714)
JANNONE. - Al Ministro dell'economia e delle finanze. - Per sapere - premesso che:
le province lombarde di Bergamo, Varese, Lecco, Como, Pavia e parte di Brescia sono ancora oggi dotate di mappe catastali risalenti al 1903;
tali mappe «a perimetro aperto» sono disponibili su mero supporto cartaceo (non informatico), deformate dal tempo e comunque per nulla corrispondenti alla realtà del territorio;
la Lombardia è la più arretrata tra le regioni italiane per quanto concerne l'informatizzazione e l'aggiornamento delle mappe catastali, risalenti, come detto, agli inizi del XX secolo;
in particolare, i geometri di Bergamo hanno denunciato ripetutamente tale inaccettabile situazione, organizzando, tra l'altro, dal 1994 ad oggi, ben tre Convegni nazionali di «Cartografia e Topografia»;
i dirigenti dell'Agenzia del territorio si sono a più riprese impegnati a realizzare un intervento immediato per risolvere tale situazione, ma ad oggi ancora non si sono concretizzate azioni concrete in tale direzione -:
quali iniziative il Ministro ritenga opportuno adottare affinché le mappe catastali vengano aggiornate alla realtà territoriale e riportate in supporti informatici, in modo da garantire a cittadini ed operatori la certezza del diritto.
(4-05724)
JANNONE. - Al Ministro dell'economia e delle finanze, al Ministro delle infrastrutture. - Per sapere - premesso che:
in una recente indagine di benchmarking condotta dal Centro studi degli
industriali lombardi emerge che la regione Lombardia è prima per: capacità di attrarre investimenti esteri; rapporto tra spesa della pubblica amministrazione e Pil regionale; grado di indipendenza economica; grado di apertura dei mercati (importazione); spesa delle imprese in ricerca e sviluppo. Seconda per: capacità d'esportazione; capacità innovativa. Terza per: partecipazione al mercato del lavoro. Quattordicesima per dotazione ferroviaria, considerando che sono presenti 171 chilometri di ferrovia ogni milione di abitanti: la media al Nord è di 265 chilometri; la media italiana è di 270 chilometri; la regione francese del Rhone-Alpes ha 465 chilometri per ogni milione di abitanti;
anche la dotazione autostradale è inferiore alla media nazionale, in Lombardia ci sono 64 chilometri di autostrade ogni milione di abitanti: la media al Nord è di 123 chilometri; la media italiana è di 115 chilometri; in Baviera è di 188 chilometri; in Catalogna è di 208 chilometri; nel Rhone-Alpes è di 210 chilometri;
la Lombardia è addirittura sedicesima per la spesa pubblica in ricerca e sviluppo rapportata al Pil regionale, pari alla regione Calabria;
la regione italiana più competitiva sui mercati internazionali è tra quelle sulle quali lo Stato investe meno su fattori territoriali più rilevanti quali infrastrutture, ricerca e sviluppo -:
quali misure i ministri interessati intendano assumere per destinare alla regione Lombardia risorse finanziarie adeguate alla necessità di sviluppo economico attestati dai parametri su evidenziati.
(4-05725)
BRUSCO. - Al Ministro dell'economia e delle finanze. - Per sapere - premesso che:
La Regione Campania, ai sensi della legge 51/78, con decreto dirigenziale n. 885/07, ha approvato un piano di riparto di fondi a favore dei comuni (n. 336) fino a 15.000 abitanti per interventi di interesse pubblico locale, pari a complessivi 90 milioni di euro;
la Cassa Depositi e prestiti, quale istituto di Credito dei Comuni, ha sospeso l'istruttoria sulle richieste di concessione dei mutui ventennali assistiti dal concorso finanziario annuo della Regione nella misura del 5 per cento sulla rata di ammontamento, sul presupposto che la Regione deve produrre «la revisione degli schemi contrattuali e delle garanzie che dovranno essere rilasciati per i prestiti ...»;
la mancata concessione dei mutui compromette gravemente gli investimenti dei Comuni nel settore delle infrastrutture primarie e secondarie con grave pregiudizio della già depressa situazione occupazionale;
le determinazioni della Cassa eventualmente positive, ove avvenissero oltre il 31 dicembre 2007, ridurrebbero la capacità di indebitamento dei Comuni, per effetto della circolare n. 12 del 22 febbraio 2007 relativa al patto di stabilità -:
quali iniziative intenda adottare per garantire la continuità degli investimenti e non compromettere i già deboli livelli occupazionali che si registrano in Campania per effetto di una politica regionale poco attenta all'eccesso di spesa e al rispetto degli impegni assunti.
(4-05731)