Menu di navigazione principale
Vai al menu di sezioneInizio contenuto
Allegato A
Seduta n. 247 del 21/11/2007
...
(Sezione 10 - Problematiche relative al termine per la trasmissione su frequenze terrestri in tecnica analogica da parte di Retequattro alla luce della giurisprudenza costituzionale)
LONGHI. - Al Ministro delle comunicazioni. - Per sapere - premesso che:
la Corte costituzionale, con la sentenza n. 466 del 2002, aveva stabilito che Retequattro avrebbe dovuto dismettere le trasmissioni su frequenze terrestri in tecnica analogica entro il 31 dicembre 2003;
il 24 dicembre 2003 il Governo Berlusconi approvava un decreto-legge per superare tale termine;
ancora il Governo Berlusconi, nell'aprile del 2004, approvava la cosiddetta «legge Gasparri», la quale, senza alcuna considerazione della sentenza della Corte costituzionale, consentiva sostanzialmente a Retequattro di continuare a trasmettere nonostante non avesse la concessione;
il Parlamento europeo nel maggio del 2004 aveva approvato una relazione nella quale esprimeva preoccupazione rispetto alla possibilità che l'anomalia italiana si estendesse ad altri Paesi dell'Unione europea ed aveva invitato la Commissione europea ad assumersi le sue responsabilità;
sono passati diversi anni dalla pronuncia della Corte costituzionale e nonostante ciò la situazione relativa al passaggio della terza rete Rai e di Retequattro di Mediaset sul satellite non ha ancora trovato una soluzione definitiva;
il termine ultimo per la soluzione della problematica, che era stato fissato dall'articolo 2-bis, comma 5, del decreto-legge 23 gennaio 2001, n. 5, all'anno 2006 è stato poi differito al 2008 dall'articolo 19 del decreto-legge 30 dicembre 2005, n. 273;
nell'imminenza della scadenza, con decreto-legge in materia fiscale n. 159 del 2007, tale termine è stato ulteriormente differito al 2012, con una norma la cui formulazione appare all'interrogante criptica;
così facendo sono stati sostanzialmente regalati a Mediaset altri quattro anni di emittenza e pubblicità, eludendo ancora una volta la pronuncia della Corte costituzionale -:
per quale motivo sia stato fatto quello che all'interrogante appare come un vero e proprio regalo a Mediaset, per quale motivo la norma che ha stabilito tale proroga sia stata scritta in maniera così criptica e quali iniziative il Governo intenda assumere per evitare di disattendere ancora una volta la citata pronunzia della Corte costituzionale. (3-01453)
(20 novembre 2007)