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Allegato B
Seduta n. 250 del 27/11/2007
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ECONOMIA E FINANZE
Interrogazione a risposta orale:
NESPOLI e CASTIELLO. - Al Ministro dell'economia e delle finanze, al Ministro dei trasporti. - Per sapere - premesso che:
il piano industriale F.S. 2007-2011 prevedeva ingenti investimenti per l'acquisto di materiale rotabile e che buona parte degli otto miliardi di euro di commesse sembrano destinate ad industrie estere;
negli anni si è consolidato un rapporto di proficua e reciproca collaborazione tra le F.S. e le maggiori industrie del settore italiano facenti capo al Gruppo Finmeccacina e Consorzio Trevi favorendo, inoltre, un moderno sviluppo dell'industria italiana di questo settore tanto da farne un fiore all'occhiello dell'industria del nostro Paese capace di attrarre commesse da altri Paesi non solo Comunitari;
tali ingentissimi investimenti saranno possibili grazie al fatto di aver attinto alla fiscalità generale ed al Tfr accantonato, nei decenni, dai lavoratori presso l'INPS e che di queste risorse non resteranno in Italia che poche briciole insufficienti, quindi, a giocare una partita importante a favore dell'industria nazionale, all'incremento di occupazione e PIL ma che serviranno, di contro, a rafforzare la concorrenza straniera su un mercato che ci vede, invece, più che competitivi;
le aziende del settore trovano ubicazione soprattuto nel Sud Italia, già esposto a crisi occupazionale e cronici gap infrastrutturali -:
quali iniziative il Ministero competente intenda adottare al fine di rivedere l'inopportuna scelta operata e se non sia invece il caso di incrementare finanche le risorse a disposizione così da fornire materiale rotabile moderno di produzione nazionale a milioni di utenti quotidiani i quali lamentano la cronica carenza ed inadeguatezza dei servizi offerti dalle Ferrovie dello Stato.
(3-01464)
Interrogazione a risposta in Commissione:
VICO. - Al Ministro dell'economia e delle finanze. - Per sapere - premesso che:
l'Agenzia del Demanio ha posto in vendita in diverse città italiane, fra le quali Taranto, numerose unità immobiliari che erano state inserite nella operazione di cartolarizzazione denominata SCIP 3, non più avviata;
a differenza delle precedenti operazioni denominate SCIP 1 e SCIP 2, regolamentate
dalla legge 410 del 2001, questa vendita dovrebbe seguire le modalità stabilite dall'articolo 3 comma 109 della legge 662 del 1996. A causa di ciò, non sarebbero concesse:
a) la possibilità di ottenere uno sconto nel caso di acquisto collettivo da parte dei conduttori;
b) il rinnovo novennale dei contratti di locazione per gli inquilini che non potranno comperare;
c) l'opportunità di acquistare soltanto l'usufrutto dell'alloggio;
il SUNIA (Sindacato Unitario Nazionale Inquilini ed Assegnatari) ha evidenziato questa disparità di condizioni al Direttore Generale dell'Agenzia del Demanio con una propria nota dell'11 settembre 2007, chiedendo di trovare una soluzione;
in questo lotto di vendita è incluso, a Taranto, un complesso denominato «10 palazzine» abitato da 120 famiglie, costituite in prevalenza da pensionati civili della Marina Militare o da vedove di pensionati, tutte rientranti fra le categorie disagiate per reddito e/o per età e/o per presenza di disabili;
in una nota dell'Agenzia del Demanio, Filiale Puglia, datata Bari 6 agosto 2007 protocollo n. 2007/17024/F-Puglia, inviata al SUNIA di Taranto, lo stato manutentivo del complesso abitativo, la costruzione del quale risale al 1916, viene definito «mediocre, considerata la vetustà e la mancata manutenzione ordinaria e straordinario dello stesso», alcuni settori sono considerati «particolarmente degradati» e gli impianti tecnologici «sono da rifare», alcuni perché «non a norma» (impianto elettrico) altri perché «mai sostituiti» (impianto idrico e fognante);
se i lavori di messa a norma e gli interventi sulle parti considerate dall'Agenzia in condizioni mediocri o pessime fossero sostenuti dagli inquilini dopo l'acquisto, il costo effettivo dello stesso sarebbe superiore, in modo consistente, al prezzo di vendita proposto dalla stessa Agenzia del Demanio, aggravando le difficoltà dei conduttori e rischiando di mettere in discussione il buon esito dell'operazione;
a Taranto, in ragione dell'impostazione degli attuali contratti di locazione, nel caso di successiva vendita all'asta degli appartementi non acquistati dagli attuali conduttori, potrebbe configurarsi la possibilità, qualora detti contratti non fossero rinnovati dall'Agenzia del Demanio, in presenza di una disdetta motivata dei nuovi proprietari, di numerosi sfratti per finita locazione a danno delle famiglie più disagiate e degli anziani -:
quali decisioni il Ministro intenda assumere affinché le condizioni generali di queste dismissioni siano equiparate a quelle eseguite in precedenza dall'Agenzia del Demanio e quali disposizioni ritenga impartire alla Filiale di Puglia della medesima Agenzia, perché siano eseguiti sul complesso «10 palazzine» a Taranto, prima della sottoscrizione dei rogiti notarili, tutti quegli interventi manutentivi e di messa a norma utili a rendere dignitosa l'abitalità degli appartamenti posti in vendita.
(5-01814)
Interrogazioni a risposta scritta:
AMORUSO. - Al Ministro dell'economia e delle finanze, al Ministro del lavoro e della previdenza sociale. - Per sapere - premesso che:
la recente relazione inviata dal Ministro dell'economia e delle finanze al Parlamento sull'andamento delle dismissioni immobiliari degli enti previdenziali pubblici ha confermato che le operazioni Scip 2, nel primo semestre del 2007, hanno lasciato invenduto il 15 per cento degli immobili che era stato previsto sarebbero stati alienati -:
quali siano i motivi della cattiva performance delle operazioni Scip 2;
quale sia la situazione, fino ad ora, delle complessive dismissioni immobiliari, in particolare riguardo ai seguenti dati:
a) numero degli immobili messi in vendita e numero degli immobili effettivamente venduti dall'avvio delle Scip 2;
b) entrate incassate dalle alienazioni.
(4-05768)
CIOCCHETTI. - Al Ministro dell'economia e delle finanze. - Per sapere - premesso che:
l'Agenzia del Demanio e la Sogei, enti controllati dal Ministero dell'economia e delle finanze, hanno affidato appalti per milioni di euro a una società, la GPSC S.r.l., di cui fino a pochi mesi fa era socio Giovanni Sernicola, attuale capo della segreteria del viceministro Visco e da sempre suo braccio destro;
la GPSC S.r.l., fondata nel 2003, è una società di consulenza, vicina all'onorevole Visco che ha tra i soci fondatori, Giovanni Sernicola e Fortunato Cocco (ex vice capo di gabinetto del Ministro Visco con incarico di Coordinatore del Comitato guida per l'attuazione della riorganizzazione dell'Amministrazione finanziaria in Agenzie nel 2000/2001). Nel corso degli anni è entrato a far parte della compagine sociale anche il cugino di Sernicola, Filippo Bucarelli;
la GPSC S.r.l. ha sede in Viale Angelico 163, in Roma, negli stessi locali dove ha sede la NENS - Nuova Economia Nuova Società, che è un'associazione culturale costituita nel 2001 dall'attuale viceministro Visco e dall'attuale Ministro Bersani;
tra la GPSC S.r.l. e la NENS vi sono sinergie e legami: molti dei soci e dei managers di GPSC S.r.l. hanno responsabilità importanti all'interno della NENS. Ad esempio, Giovanni Sernicola è stato, per un lungo periodo, direttore della NENS;
Giovanni Sernicola, da visure camerali, risulta essere stato socio della GPSC S.r.l. fino al primo agosto 2006, quando ha venduto la sua partecipazione di 5.000 euro a Damiano Lipani. I legami formali di Sernicola con la predetta società sono quindi conclusi, ma restano contatti di sostanza, dal momento che suo cugino, Filippo Bucarelli, è ancora socio GPSC S.r.l.;
pochi mesi dopo, nell'ottobre 2006, la Sogei stipula un contratto di consulenza con la ditta «Lipani&Partners», di cui è socio lo stesso Damiano Lipani. L'importo non è determinato con esattezza (come avviene per tutti gli altri contratti), ma viene comunque indicato in circa 200 mila euro. Alla voce «oggetto del contratto» si legge: «Incarico professionale di consulenza legale per il supporto alle procedure di affidamento, la redazione di pareri e lo sviluppo degli standard contrattuali» www.sogei.it/flex/files/D.9f5e575456fb823 6704b/contratti;
in data 15 giugno 2007, un raggruppamento temporaneo di imprese di cui fa parte GPSC S.r.l. insieme con Pricewaterhouse Coopers Advisory si aggiudica un appalto, rilevante dal punto di vista economico, per il «supporto a Sogei nel servizio finalizzato alla definizione ed attuazione di un nuovo modello operativo e organizzativo delle attività di riscossione». L'importo indicato sull'avviso di aggiudicazione, come risulta dagli atti, è di 1,9 milioni di euro www.sogei.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/1437 -:
se sia conoscenza delle predette «commistioni» personali ed aziendali;
se risultino veri gli affidamenti di appalti così come descritto in premessa e, in caso affermativo, se possa essere confermata la partecipazione ed il coinvolgimento, nella soprocitata società GPSC S.r.l., di persone vicine, ovvero legate da rapporti di parentela, ai vertici politici del Ministero dell'economia e delle finanze;
se non ritenga tali rapporti per lo meno «inopportuni», considerato che la
GPSC S.r.l. opera in regime di appalto pubblico con importanti Agenzie e società a totale partecipazione pubblica e poste sotto il diretto controllo del Ministero dell'economia e delle finanze.
(4-05771)