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Allegato B
Seduta n. 250 del 27/11/2007
TESTO AGGIORNATO AL 12 DICEMBRE 2007
ATTI DI CONTROLLO
PRESIDENZA
DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
Interpellanza urgente (ex articolo 138-bis del regolamento):
I sottoscritti chiedono di interpellare il Presidente del Consiglio dei ministri, per sapere - premesso che:
il 30 novembre 2007 i Consigli territoriali dei Dottori Commercialisti e dei ragionieri, saranno chiamati ad eleggere il Consiglio Nazionale dell'Ordine unificato denominato Ordine dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili, giusto quanto disposto dal decreto ministeriale 31 luglio 2007 (GURI n. 182 del 17 giugno 2007);
la legge 24 febbraio 2005, n. 34 prevedeva all'articolo 4 l'esercizio della delega da parte del Governo che avrebbe dovuto prevedere misure volte a sostenere l'iniziativa dei competenti organi di amministrazione delle due Casse di Previdenza, tale delega non è stata ad oggi esercitata;
con l'avvio del processo di unificazione degli ordini dei dottori commercialisti e dei ragionieri, e l'elezione di un unico consiglio nazionale da svolgersi il 30 novembre 2007 e di consigli territoriali già eletti, ma non ancora insediati, si crea una grande confusione sul destino previdenziale dei nuovi iscritti all'ordine unificato a partire dal 1o gennaio 2008;
non esiste infatti un'intesa sulla gestione della previdenza delle due casse, che in atto operano separatamente, e ciò non consente di fare chiarezza in ordine a quale delle due casse debba assicurare la copertura previdenziale ai nuovi professionisti, e per i forti contrasti interni tra le due categorie, sull'adempimento delle dovute comunicazioni da effettuarsi nei confronti dei nuovi iscritti all'ordine unificato, in merito al percorso previdenziale da seguire; si rischia così di ingenerare confusione e conflittualità su una materia sino ad ora pacificamente acclarata nei fatti;
i regimi previdenziali delle due categorie professionali, presentano trend storici e prospettici caratterizzati da profonde differenze con riguardo, soprattutto, alle dinamiche demografiche e alle correlate implicazioni in termini di sostenibilità di ciascuno di essi;
la Cassa dei Ragionieri infatti, presenta un saldo negativo tra nuovi iscritti e pensionati, e risulta oramai cronico;
a tal proposito si ricorda l'adozione di una riforma volta alla autoliquidazione del proprio debito latente, accertata all'unanimità in sede parlamentare, nel rapporto rilasciato alla fine della scorsa legislatura dalla Commissione parlamentare di controllo sugli enti gestori di previdenza;
la Cassa dei Dottori Commercialisti segnala, già da molti anni, una importante implementazione della platea degli iscritti che, in prospettiva, non potrà che aumentare ulteriormente, stante l'esistenza di oltre 60.000 iscritti al registro dei praticanti e nella conseguente certezza che i nuovi professionisti dovranno aderire a quest'ultima cassa (ex lege 21/86). Situazione anche questa fotografata nei termini di cui sopra dal citato rapporto dalla Commissione parlamentare -:
se ritenga necessario assumere opportune iniziative per garantire l'avvio del processo di unificazione degli ordini professionali dei Dottori Commercialisti e dei Ragionieri e dell'andamento delle successive iscrizioni alle rispettive Casse in modo da evitare il permanere di uno stato di confusione scongiurando altresì che il mancato raggiungimento dell'intesa tra le due Casse di Previdenza, possa ripercuotersi negativamente sulla gestione della previdenza dei dottori commercialisti e sulle pensioni presenti e future, con palese violazione dell'articolo 38 della Costituzione;
quali iniziative intenda assumere per rendere sostenibile l'unificazione delle Casse previdenziali sulla base dell'effettivo
flusso demografico in modo da far emergere, attraverso criteri oggettivi, il debito previdenziale pregresso, alla luce di una disciplina comune alle casse di previdenza delle professioni e valutando l'eventuale sospensione temporanea dell'unificazione della previdenza tra dottori commercialisti e ragionieri, in tal modo risolvendo i problemi determinati dalla legge di unificazione delle categorie;
se non ritenga opportuno, stante la complessità delle questioni rappresentate, individuare gli strumenti, anche urgenti, affinché l'intera problematica previdenziale degli Enti in questione, possa essere affrontata e prontamente risolta.
(2-00864)
«Del Mese, Sanga, Ceccuzzi, Rusconi, Pertoldi, Tolotti, Tomaselli, Fiano, Ruta, Misiani, Rampi, Ottone, Pedulli, Pisicchio, Suppa, Squeglia, Villari, Vico, Vichi, Marantelli, Chicchi, Narducci, Mantini, Ossorio, Rigoni, Filippeschi, Servodio, Delbono, Farinone, Gambescia, Viola, Calgaro, Carbonella, Rugghia, Ruggeri, Sgobio, Antinucci, Satta, Palomba».