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Allegato B
Seduta n. 250 del 27/11/2007
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TRASPORTI
Interrogazione a risposta orale:
NESPOLI e CASTIELLO. - Al Ministro dei trasporti. - Per sapere - premesso che:
l'ENAV S.p.A. è la Società responsabile della fornitura dei servizi di assistenza al volo sul territorio italiano ed in parte del territorio albanese;
fornisce i servizi del traffico aereo, il servizio informazioni aeronautiche ed il servizio di osservazioni e previsioni meteorologiche negli aeroporti di competenza;
l'ENAV è una S.p.a. a socio unico, con il 100 per cento delle azioni in mano al Ministero dell'economia e delle finanze e con la vigilanza del Ministero dei trasporti;
la legge 20 maggio 1970, n. 300, stabilisce: al titolo I della libertà e dignità del lavoratore;
all'articolo 1: «I lavoratori, senza distinzione di opinioni politiche, sindacali e di fede religiosa, hanno diritto, nei luoghi dove prestano la loro opera, di manifestare liberamente il proprio pensiero, nel rispetto dei principi della costituzione e delle norme della presente legge»;
l'articolo 13 che novella l'articolo 2103 del codice civile: «Il prestatore di lavoro deve essere adibito alle mansioni per le quali è stato assunto o a quelle corrispondenti alla categoria superiore che abbia successivamente acquisito, ovvero a mansioni equivalenti alle ultime effettivamente svolte, senza alcuna diminuzione della retribuzione.
Nel caso di assegnazione a mansioni superiori il prestatore ha diritto al trattamento corrispondente all'attività svolta e l'assegnazione stessa diviene definitiva, ove la medesima non abbia avuto luogo per
sostituzione di lavoratore assente con diritto alla conservazione del posto, dopo un periodo fissato dai contratti collettivi, e comunque non superiore a tre mesi.
Egli non può essere trasferito da una unità produttiva ad un'altra se non per comprovate ragioni tecniche, organizzative e produttive».
Ogni patto contrario è nullo;
inoltre all'articolo 14: «Il diritto di costituire associazioni sindacali, di aderirvi e di svolgere attività sindacale, è garantito a tutti i lavoratori all'interno dei luoghi di lavoro», e all'articolo 15: «È nullo qualsiasi patto od atto diretto a:
a) subordinare l'occupazione di un lavoratore alla condizione che aderisca o non aderisca ad una associazione sindacale ovvero cessi di farne parte;
b) licenziare un lavoratore, discriminarlo nella assegnazione di qualifiche o mansioni, nei trasferimenti, nei provvedimenti disciplinari, o recargli altrimenti pregiudizio a causa della sua affiliazione o attività sindacale ovvero della sua partecipazione ad uno sciopero.
Le disposizioni di cui al comma precedente si applicano altresì ai patti o atti diretti a fini di discriminazione politica o religiosa»;
l'articolo 19 stabilisce inoltre: «Rappresentanze sindacali aziendali possano essere costituite ad iniziativa dei lavoratori in ogni unità produttiva nell'ambito delle associazioni sindacali che siano firmatarie di contratti collettivi di lavoro applicati nella unità produttiva.
Nell'ambito di aziende con più unità produttive le rappresentanze sindacali possono istituire organi di coordinamento»;
l'articolo 22 dispone che: «Il trasferimento dell'unità produttiva, dei dirigenti delle rappresentanze sindacali aziendali di cui al precedente articolo 19, dei candidati e dei membri di commissione interna può essere disposto solo previo nulla osta delle associazioni sindacali di appartenenza.
Le disposizioni di cui al comma precedente ed ai commi quarto, quinto, sesto e settimo dell'articolo 18 si applicano sino alla fine del terzo mese successivo a quello in cui è stata eletta la commissione interna per i candidati nelle elezioni della commissione stessa e sino alla fine dell'anno successivo a quello in cui è cessato l'incarico per tutti gli altri»;
l'articolo 28. - Repressione della condotta antisindacale, infine stabilisce che: «Qualora il datore di lavoro ponga in essere comportamenti diretti ad impedire o limitare l'esercizio della libertà e della attività sindacale nonché del diritto di sciopero, su ricorso degli organismi locali delle associazioni sindacali nazionali che vi abbiano interesse, il pretore del luogo ove è posto in essere il comportamento denunziato, nei due giorni successivi, convocate le parti ed assunte sommarie informazioni, qualora ritenga sussistente la violazione di cui al presente comma, ordina al datore di lavoro, con decreto motivato ed immediatamente esecutivo, la cessazione del comportamento illegittimo e la rimozione degli effetti.
L'efficacia esecutiva del decreto non può essere revocata fino alla scadenza con cui il tribunale definisce il giudizio instaurato a norma del comma successivo.
Contro il decreto che decide sul ricorso è ammessa, entro 15 giorni dalla comunicazione del decreto alle parti, opposizione davanti al tribunale che decide con sentenza immediatamente esecutiva.
Il datore di lavoro che non ottempera al decreto, di cui al primo comma, o alla sentenza pronunciata nel giudizio di opposizione è punito ai sensi dell'articolo 650 del codice penale. L'autorità giudiziaria ordina la pubblicazione della sentenza penale di condanna nei modi stabiliti dall'articolo 36 del codice penale»;
inoltre la Costituzione italiana, agli articoli 3 e 37, stabilisce che: «Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.
È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese.
La donna lavoratrice ha gli stessi diritti e, a parità di lavoro, le stesse retribuzioni che spettano al lavoratore. Le condizioni di lavoro devono consentire l'adempimento della, sua essenziale funzione familiare e assicurare alla madre e al bambino una speciale adeguata protezione»;
il 2007 è stato designato dalla Commissione europea come «Anno europeo delle pari opportunità per tutti» con l'obiettivo di proporre un dibattito più esteso sui benefici della diversità per le società europee e rendere i cittadini dell'Unione europea più consapevoli del loro diritto a ricevere uguale trattamento e a vivere una vita priva di discriminazioni -:
se risponda al vero che l'ENAV abbia proceduto al trasferimento di un dirigente sindacale dell'organizzazione UGL trasporti, emanato in data 14 settembre 2007, con atto prot. G.R.U./2/185224, in palese violazione a quanto consta agli interroganti, degli articoli 28, 22, 15 e 13 ex lege n. 300 del 1970,:
se l'azienda non abbia rappresentato il motivo per il quale abbia identificato nel dirigente sindacale dell'UGL trasporti (Responsabile nazionale pari opportunità dell'UGL trasporti) la risorsa umana da estromettere dalla linea produttiva di quella funzione;
se, in considerazione della delicatezza dell'argomento, il Ministro non ritenga opportuno approfondire con urgenza la vicenda, attraverso un'indagine conoscitiva specifica, al fine di rimuovere ogni atto che violi delle norme e che sia di discriminazione di aggressione ai diritti ed alla dignità del sindacato, nonché posto a nocumento del corretto svolgimento delle relazioni in ENAV e del rispetto delle leggi vigenti.
(3-01465)
Interrogazione a risposta scritta:
ZACCHERA. - Al Ministro dei trasporti. - Per sapere - premesso che:
dal prossimo 9 dicembre risulta all'interrogante che verrà soppresso il treno trisettimanale Monaco di Baviera-Napoli con servizio di trasporto auto e vagoni letto che verrà limitato alla tratta da Monaco fino a Roma, nonostante l'alta affluenza di clientela ed utenza su questo treno;
Trenitalia non si curerà peraltro più del materiale rotabile relativo a questi treni che verranno gestiti dalle ferrovie tedesche DB;
poiché in passato è già stata soppressa la tratta Nizza-Napoli verrà chiusa la struttura di Napoli legata a questo servizio che Trenitalia gestiva dal 1997 con appalto alla società Wasteels. Conseguentemente alcune decine di dipendenti della Wasteels di Napoli rimarranno senza occupazione;
questa decisione comporterà serie conseguenze per gli italiani residenti in Baviera e per i turisti tedeschi che più facilmente e comodamente potevano così raggiungere Napoli e tutto il Sud Italia -:
quali iniziative siano state intraprese su Trenitalia perché ripristini la tratta di treno+auto fino a Napoli, se siano state considerate dal Ministro le conseguenze economiche ed occupazionali per i dipendenti interessati, se si configura la possibilità di un riassorbimento da parte di Trenitalia del personale oggi Wasteels che rimanesse in libertà in conseguenza della cessazione del predetto servizio.
(4-05766)