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Allegato B
Seduta n. 253 del 5/12/2007
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DIFESA
Interrogazione a risposta scritta:
ASCIERTO. - Al Ministro della difesa. - Per sapere - premesso che:
con il Decreto Legislativo 28 novembre 1997 n. 464, in attuazione della norma di cui all'articolo 1, comma 1, lettera a), d) ed h) della Legge 28 dicembre 1995 n. 549, così come integrata dal Decreto Legislativo 27 giugno 2000 n. 214, contenente disposizioni correttive e integrative del decreto legislativo n. 464, e più di recente con il Decreto Legislativo 28 novembre 2005 n. 253, si sta dando attuazione da alcuni anni ad un riordino dello strumento militare. Tale riforma, come noto, è volta a costituire un dispositivo militare sempre più efficace il quale, in un quadro di riferimento di contenimento dei costi e mediante una più snella articolazione delle forze organiche ed operative, risulti sempre più affine all'attuale scenario strategico internazionale e più integrato ed integrabile in contesti interforze e internazionali o alleati;
la soppressione, la riorganizzazione e la ridefinizione dei Comandi Operativi e Territoriali della Difesa e delle sue strutture periferiche, devono pertanto costituirsi quali elementi propedeutici ad un incremento di efficacia e mobilità delle Forze, in linea con i nuovi concetti operativi e addestrativi previsti dall'attuale modello di Difesa, per il quale risulta sempre più superato il vecchio concetto di difesa territoriale;
nello specifico, il decreto ministeriale n. 253 del 2005, ai fini di una graduale riduzione della struttura organizzativa dell'Aeronautica Militare e per un contenimento in termini riduttivi dei costi di gestione, con l'articolo 3 rimandava agli allegati A e B ove veniva indicato l'anno 2005 quale data entro cui procedere sia alla riorganizzazione della 1a Brigata Aerea di Padova sia alla soppressione di alcuni Enti dell'Aeronautica situati in Padova (2o Gruppo manutenzione telecomunicazioni; 2o Gruppo di Manovra di Brusegana);
successivamente, nel contesto del processo di riorganizzazione di cui sopra, sono state determinate le chiusure anche di altri Enti (17o Stormo I.T. di Padova; Deposito Centrale Sistemi Missilistici di Vigodarzrere (Padova); 80o Gruppo I.T. di Bagnoli; 104o DOLD di Padova) per lo più connessi al sistema d'arma NIKE HERKULES, considerato ormai obsoleto e dismesso operativamente dal 1o gennaio 2007;
più in particolare, nell'ipotesi formulata dal vertice di Forza Armata, di doversi procedere ad una rapida chiusura dell'intero sedime di Padova, nel corso del 2006 l'Aeronautica Militare decideva di trasferire tutte le competenze nel settore missilistico al Comando 2o Stormo di Rivolto, «smantellando» una efficace ed ormai consolidata capacità operativa della Forza Armata, il cui punto di forza era
rappresentato dalla coabitazione del settore operativo e del settore tecnico manutentivo su un'unica installazione militare, peraltro situata anche nella stessa città ove opera la paritetica organizzazione dell'Esercito Italiano (Comando Artiglieria Contraerea di Padova). Tutto ciò nell'ipotesi di ricostituire tali capacità nella nuova sede, però in realtà attualizzando una dispersione di professionalità, capacità e competenze consolidatesi nel corso di molti decenni;
attualmente, l'ipotesi di chiusura del sedime di Padova sembra essere stata accantonata, essendosi realizzata o in via di realizzazione: sia la permanenza su Padova di un Ente logistico, cioè dell'ex 2o Reparto Manutenzione Missili con competenze allargate, dalla quale decisione è anche derivata l'esigenza di porre in essere opere di miglioramento infrastrutturali (area di Via Sorio); sia la costituzione della 1a Brigata Aerea Operazioni Speciali, a partire dal 1o luglio 2007;
ma in questi giorni, a seguito di recenti attività di pianificazione tuttora in corso, sembra sia da prevedersi un prossimo trasferimento, nel corso del 2008, delle competenze della Brigata Operazioni Speciali ad un nuovo Ente, da collocarsi sull'aeroporto di Centocelle in Roma;
nel frattempo, la chiusura della Base di Bagnoli, che doveva concretizzarsi entro la fine dell'anno 2007, non è ancora certezza mancando una decretazione definitiva;
ovviamente, la situazione sopra descritta, caratterizzata da un continuo susseguirsi di ipotesi ed iniziative parziali o incompiute, si sta riflettendo in modo alquanto negativo sia sul morale sia sulle condizioni di vita del migliaio di persone coinvolte sia delle famiglie, le quali vedono da un giorno all'altro giorno modificarsi le ipotetiche future prospettive, permanendo di conseguenza in un continuo stato di incertezza che si sta protraendo in qualche caso da oltre un anno. Senza peraltro avere ancora avuto alcuna indicazione ufficiale e certa sul destino che li dovrebbe interessare, da qui a pochi giorni o mesi, da parte degli organi competenti;
parimenti, per coloro che sono già stati «colpiti» da questo rivoluzionario processo riorganizzativo, sia Ufficiali che Sottufficiali, le problematiche connesse con la ricollocazione in altri ruoli o città, od alla perdita ad esempio della titolarità all'alloggio di servizio di cui erano assegnatari, stanno pesantemente condizionando la condizione di vita propria e della famiglia -:
se non ritenga opportuno che la Forza Armata in argomento definisca al più presto un piano complessivo di riorganizzazione della stessa, da attuarsi nei prossimi dieci/quindici anni e senza successivi e continui ripensamenti, a volte assomiglianti quasi più a scelte di tipo personale che non a reali esigenze operative, così come avvenuto in passato in altre simili situazioni (Grazzanise/Martina Franca), ove si è assistito in un breve varco di tempo al susseguirsi di provvedimenti di chiusura e successiva riapertura della medesima installazione, con evidenti ricadute negative in termini umani e di bilancio;
in particolare, se non ritenga il Ministro interrogato opportuna una definitiva decisione della Forza Armata e delle sue componenti pianificative in merito al permanere o meno di una presenza della componente aeronautica su Padova nel prossimo futuro, viste le ingenti risorse pubbliche del Bilancio Difesa coinvolte, oltreché una chiara definizione delle tempistiche dei piani relativi alle decisioni eventualmente maturate;
se non ritenga opportuno che le implicazioni dei suddetti piani sul personale dell'Aeronautica di Padova e su tutto quello impiegato nel settore missilistico di Forza Armata, specialmente nel settore NIKE-Herkules, siano ad esso, sin da ora, chiaramente e singolarmente indicate e comunicate con il dovuto anticipo (in applicazione della legge n. 241 del 1990);
se non ritenga opportuno il Ministro interrogato di prevedere per il personale
coinvolto negli attuali processi di ristrutturazione una consistente moratoria nella applicazione di alcune attuali specifiche procedure amministrative, laddove le stesse danneggino gravemente il personale coinvolto, soprattutto in relazione al permanere nella titolarità all'utenza dell'alloggio di servizio presso gli Enti di provenienza;
se non ritenga opportuno il Ministro interrogato nell'ipotesi di un rilascio del sedime di Padova da parte della Aeronautica Militare, prevedere l'immediata alienazione onerosa, nell'ambito delle previsioni della prossima legge finanziaria, delle dotazioni abitative attualmente presenti, peraltro in continuo e progressivo degrado derivante dalla insufficiente disponibilità di adeguati finanziamenti per la necessaria manutenzione. Ciò anche alfine di dare attuazione ad iniziative innovative nel settore dell'edilizia per le forze militari e di sicurezza. Iniziative che dovrebbero tendere a superare completamente l'attuale sistema ed ad aprire «pari opportunità» per tutti gli appartenenti alle suddette organizzazioni e non a creare una limitata fascia di privilegiati, privilegio peraltro sempre più consistente, laddove l'esigenza di permanere nella località di servizio non solo non è più prevista dall'attuale regolamento di disciplina ma non è neanche connessa alle attuali esigenze di servizio, per le quali è generalmente sufficiente una adeguata reperibilità (motivo per cui vengono assegnati telefoni portatili di servizio), ovviamente con la dovuta eccezione per un limitato numero di soggetti sui quali incombano utili ed importanti esigenze di rappresentatività locale (solo i Comandanti). Tale piano invece dovrebbe avere caratteristiche tali da consentire a tutto il personale indistintamente, tenuto conto anche delle modifiche già intervenute e prevedibili per il futuro al sistema pensionistico, di pervenire nel corso della propria carriera di servizio attivo al possesso di una abitazione, ove trascorrere la propria vecchiaia, finanziato dalla alienazione delle esistenti ed ormai vetuste dotazioni.
(4-05804)