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Allegato B
Seduta n. 257 del 13/12/2007
DIFESA
Interpellanza:
Il sottoscritto chiede di interpellare il Ministro della difesa, per sapere - premesso che:
l'Italia partecipa con propri uomini e mezzi alla forza di intervento internazionale denominata International Security Assistance Force (ISAF), con il compito di garantire un ambiente sicuro a tutela dell'Autorità afghana che si è insediata a Kabul il 22 dicembre 2001 a seguito della Risoluzione n. 1386 del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite il 20 dicembre 2001;
il Ministero della difesa, dal 1o maggio 2007, si sta avvalendo a tale scopo dei servizi di trasporto aereo organizzati su responsabilità della SAIMA Avandero S.p.A.;
con precedente analoga interrogazione a risposta immediata presentata in Commissione difesa, a firme Papini e Carta, era stato denunciato che la SAIMA, per effettuare questo delicato e riservato servizio all'Italia, tenuto conto forse dei prezzi troppo bassi proposti al fine di aggiudicarsi la gara, si stesse servendo di compagnie aeree secondarie addirittura incluse in Black list e bandite in Europa perché non conformi agli standard di sicurezza, come la Click Airways della Repubblica del Kirghizistan, con conseguente grave rischio sia per la sicurezza del materiale trasportato, del valore di svariati milioni di euro, sia per quello del personale imbarcato;
come reiteratamente riportato dalla stampa (Corriere della sera del 19 maggio 2007, pagina 17; del 31 maggio 2007, pagina 12; e del 9 luglio 2007, pagina 10), si sono verificati gravi disservizi nei trasporti, ma soprattutto si continuano ad utilizzare mezzi ritenuti pericolosi dalle competenti autorità del controllo aereo;
in risposta alla precedente interrogazione a risposta immediata, il Ministro della difesa aveva genericamente riferito di avere avviato «gli accertamenti del caso», peraltro evidenziando che «l'attività è di esclusiva competenza della Ditta responsabile, la quale deve, per vincolo contrattuale, fornire il servizio facendo riferimento ad imprese in regola con la legislazione nazionale ed internazionale di settore»;
cioè nonostante, a distanza di due mesi dalla precedente interrogazione, risulta che il Ministero della difesa, per tramite della Saima Avandero, continui ad avvalersi di velivoli inclusi nella black list europea ed appartenenti alle compagnie aeree Red Wings e Tenir Airlines, da ultimo nei giorni 27 novembre 2007 (registrazione UN - 76472), 28 novembre 2007 (UN - 76472 e EX - 075), 4 dicembre 2007 (UN - 76472), 5 dicembre 2007 (UN - 76472 e EX - 075); 6 dicembre 2007 (EX - 075 e UN - 76472), 6 dicembre 2007 (UN - 76472) ed 8 dicembre (UN - 76472)-:
quali concrete misure il Governo e, in particolare, il Ministro della difesa intenda adottare per ovviare ai disagi ed ai rischi cui è sottoposto il contingente militare italiano e, se rispondenti al vero le notizie riportate, se intenda accertarne le responsabilità.
(2-00895)«Carta».
Interrogazione a risposta scritta:
SPERANDIO. - Al Ministro della difesa, al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. - Per sapere - premesso che:
nell'agosto del 2005 nelle pertinenze della Caserma Toigo sita nel Comune di Belluno è stata scoperta una discarica abusiva di rifiuti tossico-nocivi, contenente materiale che può essere fatto risalire ad uso militare;
la caserma Toigo risulta ad oggi abbandonata dall'Esercito in seguito alla riforma del Sistema di Difesa del Paese e tale area risulta essere di proprietà del Comune di Belluno e concessa in concessione al Ministero della difesa;
da notizie di stampa Corriere del Veneto risulta che la magistratura ha dovuto procedere all'archiviazione dell'inchiesta giudiziaria volta a identificare i responsabili della creazione di questa discarica abusiva non ritenendo di poter stabilire in quale tempo tale discarica è stata iniziata e, successivamente, abbandonata;
le caratteristiche del materiale tossico nocivo possono inquinare una area delicata, essendo la stessa relativamente vicina all'alveo del fiume Piave;
dall'agosto del 2005 non si è proceduto alla bonifica dell'aerea per un rimpallo di competenze tra Ministero della difesa e Comune di Belluno -:
a chi rimanga in capo l'onere di procedere alla bonifica della discarica;
se sia intenzione del Ministero della difesa assumere gli oneri dei costi della bonifica essendo certa, per la natura dei rifiuti presenti, la provenienza militare degli stessi;
se esistano fondi statali a cui accedere per il finanziamento della bonifica.
(4-05889)