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Allegato B
Seduta n. 257 del 13/12/2007
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SVILUPPO ECONOMICO
Interrogazioni a risposta scritta:
PORETTI, BELTRANDI, D'ELIA, MELLANO e TURCO. - Al Ministro dello sviluppo economico. - Per sapere - premesso che:
Umberto Carpi, consigliere per l'energia del Ministro per lo sviluppo economico Pierluigi Bersani, all'assemblea di Assopetroli, ha detto: «È tutto da dimostrare che la riduzione delle accise vada a vantaggio del consumatore, a meno che non si esponga il doppio prezzo, cioè quello industriale e finale, ma questa al momento è una follia». Secondo l'esperto di energia questa forma di intervento «può essere efficace sul prezzo finale solo se c'è il prezzo amministrato, altrimenti siamo in mano al buon cuore di chi amministra il prezzo finale, cioè compagnie e gestori» -:
se il Ministro sia al corrente di quanto affermato dal proprio consigliere, lo condivida e se questa sia la politica del proprio dicastero.
(4-05896)
PORETTI, BELTRANDI, D'ELIA, MELLANO, TURCO. - Al Ministro dello sviluppo economico. - Per sapere - premesso che:
il 10 dicembre scorso si è avuta la fusione tra Aem Milano e Asm Brescia. Il Presidente dell'Autorità per l'energia elettrica ed il gas, Alessandro Ortis, plaudendo all'evento ha dichiarato che le fusioni sono: «un elemento positivo perché assicurano sinergie, più capacità competitive ed efficienze, in grado di generare maggiori benefici per i consumatori»;
la liberalizzazione del mercato dell'energia elettrica si è realizzata in Italia per effetto del decreto legislativo del 16 marzo 1999 n. 79, decreto Bersani, che ha recepito la direttiva n. 96/92/CE del 19 dicembre 1996, concernente norme comuni per il mercato interno dell'energia elettrica. Secondo il decreto legislativo n. 79 del 1999 sono completamente libere le attività di produzione, importazione, esportazione, acquisto e vendita di energia elettrica, mentre le attività di trasmissione e dispacciamento sono riservate allo Stato, che le attribuisce in concessione al Gestore della Rete di Trasmissione Nazionale (GRTN);
secondo un comunicato stampa dell'Aduc fusioni e aggregazioni sono misure che favoriscono un gestore unico del servizio sul territorio, che dovrebbe essere il punto di partenza la cui disgregazione dovrebbe essere sovrintesa dalla stessa Autorità. Per l'Associazione dei consumatori, il presidente Ortis ha usato parole che andrebbero bene per chi auspica un ritorno ad una statalizzazione che, in quanto portatrice di un interesse unico nazionale, potrebbe garantire qualità, servizio ed economicità, ma così non è anche per il nostro Parlamento, che ha istituito l'Autorità proprio con la funzione di sovrintendere al passaggio dal monopolio al mercato, ritenuto più funzionale agli interessi economici dello Stato e dei consumatori;
pare che le dichiarazioni del Presidente Ortis non vadano nella direzione della liberalizzazione del settore energetico come previsto dal citato decreto Bersani e anzi l'invito a sviluppare aggregazioni e fusioni sembra decisamente fuori luogo e contrario alle politiche decise dal Parlamento. Certamente il caso in questione della fusione tra Aem Milano e Asm Brescia non riguarda un monopolio nazionale, ma sicuramente, diminuendo le offerte nella specifica zona, fa scegliere meno il consumatore e deperire qualità e prezzi;
per capire come il nostro mercato sia abbastanza al rallentatore, si consideri anche un'elaborazione AEEG su dati Eurostat: i prezzi finali dell'energia elettrica per un consumatore domestico tipo, in Italia sono aumentati dal gennaio 2006 al gennaio 2007 del 10,5 per cento mentre nella Comunità europea l'aumento medio è stato del 9 per cento;
quale sia, ferma restando l'autonomia dell'AEEG dal Governo, l'opinione del Governo in merito alle fusioni e concentrazioni nel settore elettrico e quale sia la vera politica energetica che il Governo intende perseguire.
(4-05899)