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Allegato B
Seduta n. 259 del 15/12/2007
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UNIVERSITÀ E RICERCA
Interpellanza:
Il sottoscritto chiede di interpellare il Ministro dell'università e della ricerca, per sapere - premesso che:
il sottoscritto interpellante ha già presentato numerose interpellanze concernenti l'Università di Bologna (2-00757; 2-00672; 2-00544; 2-00394; 2-00110; 2-00076, nonché l'interpellanza urgente 2-00571, di cui è cofirmatario), e che ponevano rilevanti questioni, tuttora irrisolte, attinenti al funzionamento dell'Università ed in definitiva alla salvaguardia dei diritti degli studenti; di tali atti, solo uno, oltre all'interpellanza urgente, ha avuto risposta (peraltro, insoddisfacente);
si è appreso di recente delle gravissime affermazioni che un rappresentante degli studenti nel Senato accademico dell'ateneo felsineo ha pronunziato in occasione dell'inaugurazione dell'anno accademico, e secondo cui: «bisogna agire per rendere trasparenti i processi decisionali: aprire le porte dei consigli di facoltà e pubblicare i verbali». Secondo Paolo Bailo troppe volte la gestione dell'ateneo «ricorda il sistema medievale con feudi e baronie», dove «si cambiano le regole in corso d'opera e gli appalti e le convenzioni sono poco trasparenti» (Resto del Carlino, Bologna, 2 dicembre 2007), senza che, a quanto non risulta all'interpellante, da parte del Rettore o di altri componenti del Senato accademico siano state fatte osservazioni o contestazioni;
accuse così gravi - se non smentite - potrebbero ledere il prestigio dell'università di Bologna. Di fronte al persistente e preoccupante silenzio degli organi accademici esse legittimano, a parere dell'interpellante, un'ispezione ministeriale, come sostanzialmente richiesto anche dalla VII Commissione cultura della Camera dei deputati ed ora più che mai indispensabile e urgente, anche alla luce di dichiarazioni di tenore analogo di un esponente del centrosinistra che, proprio a proposito dell'università di Bologna, ha fortemente invocato la cessazione di «nipotopoli»;
peraltro, per talune delle affermazioni contenute in alcuni dei sopracitati atti di sindacato ispettivo sottoscritti dall'interpellante, svolte nell'esercizio delle funzioni parlamentari e per ciò stesso insindacabili, come è stato espressamente affermato dall'Assemblea della Camera dei deputati su conforme proposta della Giunta per le autorizzazioni, l'interpellante e un altro deputato sono stati citati in giudizio per diffamazione;
quanto sopra riportato conferma che le denunce dell'interpellante, contenute appunto in numerosi atti di sindacato ispettivo, trovano oggettivo riscontro non solo nella realtà dei fatti, ma anche in dichiarazioni di altri soggetti a vario titolo interessati alle future prospettive dell'ateneo bolognese e non possono essere lasciate cadere senza che il Governo, pur nel rispetto dell'autonomia universitaria, intervenga con opportuni provvedimenti, quali quelli indicati, anche dando attuazione alla risoluzione n. 8-00078, approvata all'unanimità dalla VII Commissione cultura della Camera dei deputati, la quale impegna in particolare il Governo a continuare ad esercitare, sulle presunte suddette irregolarità ed ogni qual volta si manifesteranno analoghe situazioni, tutte le funzioni ispettive che l'ordinamento vigente
consente nel rispetto dell'autonomia universitaria -:
se non ritenga, anche alla luce degli ulteriori elementi rappresentati in premessa, che sia sempre più indifferibile l'esigenza che il Governo acquisisca elementi informativi necessari per fornire le doverose risposte, attivando tutti gli strumenti, anche ispettivi, che l'ordinamento consente, nel rispetto dell'autonomia universitaria.
(2-00899)«Garagnani».