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Allegato B
Seduta n. 262 del 20/12/2007
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COMUNICAZIONI
Interrogazione a risposta orale:
PEDRINI, DONADI, EVANGELISTI, ASTORE, BORGHESI, COSTANTINI, D'ULIZIA, MISITI, MURA, LEOLUCA ORLANDO, PALOMBA, PEDICA, PISICCHIO, PORFIDIA e RAZZI. - Al Ministro delle comunicazioni, al Ministro dell'economia e delle finanze. - Per sapere - premesso che:
il Ministro delle comunicazioni ha recentemente annunciato che per l'anno 2008 verrà aumentato il canone di pagamento del servizio pubblico radiotelevisivo di due euro, rispetto all'importo previsto per l'anno 2007;
tale aumento risulta assolutamente ingiustificato, alla luce del livello qualitativo medio del servizio pubblico radiotelevisivo, distintosi in questi anni per una rincorsa ai modelli televisivi dettati dalle altre televisioni private;
l'obiezione che in Italia si paghi comunque il canone più basso d'Europa, avanzata da rappresentanti RAI e ministeriali, non trova alcun fondamento poiché negli altri Paesi il livello del servizio pubblico radiotelevisivo è diverso, sia dal punto di vista dei contenuti culturali della programmazione che dal punto di vista della tutela della sensibilità del consumatore;
la previsione, contenuta nella legge finanziaria per il 2008, dell'esenzione dal pagamento del canone per alcuni soggetti over 75 rappresenta solamente un palliativo per i cittadini italiani, i quali, nella stragrande maggioranza, saranno costretti a pagare un canone aumentato ingiustificatamente;
le entrate commerciali della RAI sono in continua diminuzione e le spese registrate dall'azienda sono in evidente espansione;
si constata un numero significativo di vertenze sindacali nei confronti dell'azienda, la quale peraltro ha già subito numerose condanne al reintegro di molti lavoratori ingiustamente licenziati;
nella legge finanziaria per l'anno 2008 si è inteso altresì introdurre, presso il Ministero dello sviluppo economico, la figura del Garante per la sorveglianza dei prezzi e proprio il servizio pubblico radiotelevisivo, a mezzo di decreto del Ministro delle comunicazioni, aumenta il canone di pagamento;
il canone andrebbe viceversa completamente abolito, ripensando infatti gli assetti societari della RAI, mantenendone una parte pubblica e privatizzandone il resto;
il modello di gestione aziendale della RAI risulta poco trasparente e sarebbe auspicabile l'imposizione di tenere una contabilità separata, relativa alle spese ed alle entrate dell'azienda, che indichi analiticamente le spese societarie sostenute attraverso le entrate pubbliche (canone, convenzioni, etc..) e le spese sostenute attraverso le altre entrate;
dovrebbe essere ripensata altresì la presenza della RAI nelle singole realtà regionali, con un diverso ruolo e una diversa impostazione;
risulta ampiamente immotivato nei confronti dei cittadini-utenti un aumento del canone RAI -:
su che basi la RAI abbia richiesto l'aumento del canone ed a che titolo l'aumento sia stato disposto dal Governo, sia da un punto di vista giuridico che economico.
(3-01514)
Interrogazioni a risposta scritta:
OSVALDO NAPOLI. - Al Ministro delle comunicazioni. - Per sapere - premesso che:
Giaveno, comune di 16.000 abitanti in provincia di Torino, sta vivendo una situazione veramente incresciosa poiché vi sono ritardi incredibili nella consegna della posta;
questa situazione comporta lamentele continue da parte della popolazione che si vede recapitare posta con ritardi di settimane;
tali ritardi in questo periodo di festività si sono addirittura aggravati, comportando ulteriori lamentele da parte della popolazione che è addirittura costretta a pagare delle more su bollette arrivate in ritardo e quindi già scadute -:
quali siano i motivi di tali ritardi;
quali misure ritenga di dover prendere il Ministro in indirizzo per risolvere tale problemi.
(4-05979)
GALLI. - Al Ministro delle comunicazioni. - Per sapere - premesso che:
ormai da mesi le caselle di posta elettronica di privati cittadini e di soggetti istituzionali sono oggetto dell'invio di comunicazioni con indirizzi del mittente ingannevoli, che differiscono solo in particolari minimali da quelli di Istituti di Credito esistenti, quando non completamente uguali, o di Poste Italiane;
da pochi giorni comunicazioni via internet dello stesso tipo iniziano ad essere spedite da poliziapostale.it o .com;
il contenuto di tali e-mail fa riferimento a presunti accessi non regolari a conti bancari o postali, o alla necessità di verificare dati inerenti a conti bancari o postali, e contengono un link al quale collegarsi per effettuare i controlli;
il rischio nel collegamento è di varia natura: si passa dalla ricezione di virus elettronici al collegamento con siti a pagamento, fino alla possibilità di dare accesso a terzi ai propri conti correnti dietro informazione della Polizia Postale della questura di Novara, essi potrebbero infatti spesso celare collegamenti a siti pornografici o pedopornografici;
ulteriore rischio per l'utente è quindi quello di aprire inavvertitamente uno di tali messaggi, e trovarsi collegato a siti il cui accesso comporta conseguenze: nel caso di utenti minori nella delicata fase evolutiva può provocare seri danni psicologici, minori di cui è nostro primario dovere la tutela; e per ogni altra persona le conseguenze non solo morali ma anche penali -:
se intenda attivarsi per ottenere un potenziamento delle risorse destinate alla Polizia Postale, in termini di tecnologie avanzate, personale e finanziamenti, al fine di poter operare al meglio in contrasto a tali crimini informatici;
senza intenda programmare una campagna informativa rivolta agli utenti ed evitare loro i rischi sopra citati;
se intenda promuovere e incentivare l'uso di adeguate protezioni anti-spam nei sistemi informatici pubblici come per gli utenti privati, specie se minorenni.
(4-05991)