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Allegato B
Seduta n. 262 del 20/12/2007
POLITICHE AGRICOLE, ALIMENTARI E FORESTALI
Interrogazioni a risposta scritta:
FRATTA PASINI. - Al Ministro delle politiche agricole, alimentari e forestali. - Per sapere - premesso che:
la legge 11 marzo 2006, n. 81 recante «Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 10 gennaio 2006, n. 2, recante interventi urgenti per i settori dell'agricoltura, dell'agroindustria, della pesca, nonché in materia di fiscalità d'impresa», a seguito della crisi e della situazione di gravità, causata dall'influenza aviaria, avvenuta tra il 2005 e il 2006, prevede per il settore avicolo, alcuni interventi diretti a fronteggiare l'emergenza, attraverso l'istituzione presso il Ministero delle politiche agricole e forestali, di un Fondo, denominato «Fondo per l'emergenza avicola», con una dotazione pari a 100 milioni di euro;
gli interventi predetti, successivamente ridotti a 90 milioni di euro, in conformità a quanto previsto dagli orientamenti comunitari sugli aiuti di Stato, sono stati ritenuti ammissibili lo scorso agosto dall'Unione europea;
tuttavia gli stanziamenti previsti, sono confluiti nel Fondo per le crisi di mercato e pertanto attualmente non disponibili per il comparto avicolo -:
quali siano i motivi che hanno determinato la decisione di inserire gli aiuti previsti per il settore avicolo, insieme al Fondo per le crisi di mercato esposto in premessa;
se non ritenga conseguentemente opportuno provvedere in tempi rapidi, alla riassegnazione dello stanziamento previsto per il Fondo per l'emergenza avicola e al successivo riparto.
(4-05968)
MARINELLO. - Al Ministro delle politiche agricole, alimentari e forestali. - Per sapere - premesso che:
nel luglio scorso, per la prima volta dopo la moratoria del 1998, l'Unione europea, basandosi sul parere favorevole fornito dagli studi dell'Agenzia europea per la sicurezza alimentare (Efsa), ha avviato le procedure per l'autorizzazione finale sull'assenso alle coltivazioni di nuovi prodotti transgenici, aprendo di fatto il mercato agli organismi geneticamente modificati, adottando cosi come è accaduto fino ad oggi, le strategie perseguite sulle biotecnologie;
è oramai confermato sia dal punto di vista della sperimentazione scientifica, che da parte delle istituzioni europee e mondiali, che l'utilizzo e la diffusione degli organismi geneticamente modificati, sebbene con la necessaria prudenza ed imparzialità, costituiscono sostanzialmente una valida opportunità nel settore agroalimentare e agrozootecnico, nonché in quello della ricerca medica e scientifica, nel rispetto del principio di precauzione, rappresentando indubbiamente una innovazione nella sperimentazione tecnologica a livello globale;
sebbene la maggior parte dell'opinione scientifica italiana e della ricerca si sia schierata a favore degli OGM, così come il centro studi di Ricerche Nomisma, che il prossimo gennaio presenterà un rapporto che definisce sostanzialmente irrealistica l'idea di costruire una filiera OGM-free, unitamente alle industrie del comparto del biotech e della medicina e anche una rispettabile parte del mondo agricolo italiano, che ha chiesto al Ministro interrogato, di abolire i divieti di coltivazione di varietà OGM previsti a livello regionale in attesa di un piano nazionale, in Italia persiste un ingiustificato allarmismo, nonché una evidente indifferenza sull'utilizzo la sperimentazione e la coltivazione degli organismi geneticamente modificati;
tale scetticismo è aumentato in modo considerevole negli ultimi anni anche e
soprattutto a causa dell'atteggiamento, secondo l'interrogante, fondamentalista e radicale che il Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare e il Ministro interrogato, hanno in più occasioni dimostrato sulla materia, relegando il sistema agricolo (e non solo) italiano al Medioevo;
infatti sia l'articolo 2, comma 177 della legge Finanziaria per il 2008, che prevede l'istituzione di un fondo pari a 2 milioni di euro da gestire in collaborazione con le Associazioni anti-OGM, impegnate nello sviluppo di modelli sperimentali di governance dell'innovazione tecnologica e che sostanzialmente destina i predetti finanziamenti alla Fondazione dei diritti genetici, sia l'articolo 2, comma 178 che dispone invece 3 milioni di euro a progetti non meglio specificati sul rapporto tra biotecnologie e società, evidenziano secondo l'interrogante l'intollerabile spreco di denaro pubblico e la demagogia dei metodi che il Governo Prodi utilizza, sostenendo le organizzazioni anti-OGM e finanziando le campagne che, per l'interrogante, sono contro la scienza e l'innovazione;
un articolo pubblicato dal quotidiano: il Riformista, il 18 dicembre 2007, a proposito dei provvedimenti inseriti all'interno della legge Finanziaria per il 2008, ha evidenziato come probabilmente i finanziamenti previsti dai due articoli del provvedimento suddetto, saranno indirizzati all'organizzazione di convegni come quello organizzato proprio dalla Fondazione dei diritti genetici, il 29 novembre scorso, il cui responsabile in più occasioni ha confermato i pregiudizi e le inaccettabili preclusioni a qualsiasi tentativo di utilizzo degli OGM a sostegno non solo dell'agricoltura, ma anche della biomedicina e della ricerca scientifica;
risulta pertanto evidente all'interrogante, l'assoluta incapacità da parte del Governo Prodi, nel perseguire delle politiche di intervento e di sostegno nella ricerca scientifica e tecnologica nel nostro Paese, così come la riduzione degli stanziamenti per la ricerca pubblica, previsti dalla stessa legge Finanziaria per il 2008, hanno dimostrato, istituendo al tempo stesso, un fondo speciale destinato ad associazioni che alla ricerca e all'innovazione si oppongono;
appaiono, all'interrogante, inoltre deboli e indifendibili le repliche pubblicate dal medesimo quotidiano il giorno successivo da parte dello stesso Ministro interrogato, il quale nel tentativo di smentire il contenuto e le circostanziate dimostrazioni pubblicate nell'articolo precedente, che accusano il Governo Prodi di quale atteggiamento abbia tenuto nel corso di questi due anni, con i provvedimenti approvati e soprattutto con quelli che non ha adottato, nei confronti della rivoluzionaria ricerca degli organismi geneticamente modificati, in realtà confermando la scarsa volontà di sostenere la ricerca e lo sviluppo degli OGM;
quali valutazioni intenda effettuare nei riguardi delle considerazioni esposte in premessa;
se non ritenga opportuno ed urgente riconsiderare completamente le politiche del dicastero, al fine di sostenere maggiormente la ricerca e l'utilizzo degli OGM, nel rispetto di un maggiore equilibrio e di una corretta informazione pubblica sulla materia;
se non ritenga infine opportuno assumere iniziative normative affinche i finanziamenti previsti dalle disposizioni stabilite dalla legge Finanziaria per il 2008 ed esposte in premessa, siano piuttosto indirizzati verso progetti volti a sostenere la ricerca scientifica e tecnologica nel nostro Paese, il cui futuro anche a causa delle notevoli riduzioni previste da parte del Governo Prodi, all'interno della stessa legge Finanziaria per il 2008, appare fortemente a rischio.
(4-05972)