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Allegato B
Seduta n. 262 del 20/12/2007
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LAVORO E PREVIDENZA SOCIALE
Interrogazioni a risposta scritta:
ZANELLA. - Al Ministro del lavoro e della previdenza sociale. - Per sapere - premesso che:
oggi, 18 dicembre 2007, è avvenuta l'ennesima morte sul lavoro nel Veneto: un
operaio, di 55 anni, Maurizio Michielon, di Jesolo (Venezia), è morto all'Arsenale di Venezia;
l'uomo, dipendente della Iccem (società veneziana di costruzioni) chiamata al recupero e restauro di una serie di capannoni della parte civile dell'Arsenale concessi al consorzio di ricerca e servizi Thetis, è stato travolto da alcune travi in legno che erano state accatastate in vista della messa in opera, ed è morto all'istante;
sull'accaduto è stata aperta una inchiesta per accertare le responsabilità;
le risorse a sostegno della vigilanza e dei controlli nei cantieri, sono oggi al di sotto del 10 per cento mentre in base all'accordo Stato Regioni questa capacità ispettiva dovrebbe essere almeno doppia;
sono ancora insufficienti le figure dei Rls (rappresentanti dei lavoratori alla sicurezza) di cantiere e di territorio e questo non permette un intervento diretto dei lavoratori;
dopo il varo della piattaforma regionale sulla sicurezza gli imprenditori hanno ricevuto in questi giorni le proposte di Cgil, Cisl e Uil del Veneto per affrontare quella che si sta rivelando una vera e propria emergenza, si attende ora la convocazione per l'avvio del confronto -:
se il Governo non voglia fare luce sulle cause ed eventuali responsabilità di questo terribile incidente ed intervenire per verificare l'osservanza delle norme sulla sicurezza che esistono e che vengono troppo spesso e colpevolmente disattese;
cosa intenda fare il Governo rispetto a quella che è diventata una vera e propria emergenza per il paese: la morte di operai sul posto di lavoro;
se il Governo non consideri urgente, di fronte a questa ennesima morte bianca, intervenire nei modi che gli sono propri affinchè sia colmata la lacuna delle risorse a sostegno della vigilanza e di tutte le misure preventive necessarie per tutelare l'integrità fisica degli operai.
(4-05976)
PELLEGRINO. - Al Ministro del lavoro e della previdenza sociale. - Per sapere - premesso che:
alla data del 31 luglio 2006 scadeva l'appalto triennale per il servizio di vigilanza armata e guardiania presso le strutture sedi di Uffici Regionali ubicati sul territorio della città di Napoli e provincia - lotti NA 1 e NA 2;
il predetto appalto è attualmente espletato in qualità di Capogruppo ATI - mandati La Nuova Lince S.r.l., la Leonessa S.p.a. e l'Investigatore S.r.l. per il Lotto NA 1, ed in qualità di mandante ATI - Capogruppo, l'Investigatore S.r.l. per il Lotto NA 2;
con decreto dirigenziale n. 575 del 19 luglio 2006 - Area di coordinamento demanio e patrimonio settore provveditorato ed economato, pubblicato sul Burc n. 34 del 31 luglio 2006 veniva indetta procedura aperta per l'affidamento del servizio di vigilanza armata e guardiania reception presso le strutture adibite ad Uffici della Giunta Regionale della Campania ubicate nella Città di Napoli e Provincia, Lotti NA 1 e NA 2;
con avviso di aggiudicazione, Regione Campania - settore Demanio e Patrimonio - pubblicato sul Burc n. 45 del 13 agosto 2007, risultava aggiudicataria in data 7 giugno 2007, per entrambi i Lotti NA 1 e NA 2 l'ATI Security Service Sud (mandataria), l'Investigatore s.r.l. e Security Service Sistemi s.r.l.;
con disposizione del Dirigente del Settore Provveditorato ed Economato e del Coordinatore dell'A.G.C. Demanio e Patrimonio il 10 novembre 2007 veniva differito il subentro dell'ATI Security Service Sud, l'Investigatore, Security Service Sistemi fino alla conclusione della procedura prevista dall'articolo 27 del CCNL di categoria ed attivata dall'ATI La Nuova Lince, la Leonessa e l'Investigatore;
tale procedura, prevista nei cambi di appalto e/o affidamento di servizi relativi a servizi di vigilanza sia con Enti pubblici che privati, intende perseguire l'obiettivo
della salvaguardia occupazionale nonché delle professionalità acquisite dagli operatori del settore ed il mancato rispetto delle eventuali determinazioni scaturenti dall'attivazione delle procedure è considerata mancata applicazione del contratto collettivo nazionale del lavoro;
in data 16 e 26 ottobre 2007, presso la Direzione Provinciale del Lavoro di Napoli si sono tenute due riunioni conseguenti all'attivazione da parte dell'ATI uscente della procedura di cui all'articolo 27;
in assenza di un accordo tra le parti, l'Ufficio Provinciale del Lavoro ha richiesto al Ministero del Lavoro chiarimenti relativamente alla funzione di «arbitro», in mancanza di sollecita risposta da parte del predetto Ministero, che dovrebbe ragguagliare sulle modalità procedurali dell'arbitrato, in data 8 novembre 2007 presso la Prefettura di Napoli, alla presenza dei Dirigenti Regionali dell'Assessorato al Lavoro, dell'Assessorato al Demanio e Patrimonio, dei rappresentanti delle Aziende, delle organizzazioni sindacali di categoria, dei rappresentanti della direzione provinciale del lavoro si è deciso di procedere ad un tavolo separato di confronto tra le organizzazioni sincadali e l'ATI uscente, per definire i dati utili ad un tentativo di mediazione;
in data 9 novembre 2007 presso la Prefettura di Napoli, alla presenza delle parti coinvolte si è proceduto ad un tentativo di mediazione sulla base degli esuberi ricogniti nella misura di 54 unità, ma non si è pervenuti all'auspicato accordo;
il Coordinatore dell'A.G.C. Demanio e Patrimonio con il Dirigente del Provveditorato Economato ha conseguentemente e testualmente disposto il 10 novembre 2007 prot. n. 2007.0954266 di dare atto che allo stato la procedura prevista dall'articolo 27 del CCNL non si è ancora conclusa con il previsto atto arbitrale;
di chiedere, pertanto, alla Direzione Provinciale del Lavoro di emanare la determinazione prevista dall'articolo 27 del CCNL per i dipendenti da istituti di vigilanza privata 2004/2008;
di differire il subentro dell'ATI Security Service Sud, l'Investigatore, Security Service Sistemi sino all'adozione della suindicata determinazione arbitrale ovvero all'accettazione volontaria da parte della stessa ATI del passaggio di numero 54 di guardie giurate così come ricognito;
di dare atto che, trascorsi i trenta giorni dal termine fissato con nota n. 2007.0929493 del 2 novembre 2007, l'amministrazione regionale, previo parere dell'Avvocatura, adotterà tutti i necessari provvedimenti amministrativi tutelativi per la definizione dello svolgimento del servizio di vigilanza armata nelle sedi della Regione Campania, che la presente sostituisce ogni altra e diversa precedente determinazione;
nelle altre regioni italiane l'applicazione delle procedure di cui all'articolo 27 del CCNL di categoria riveste il carattere della normalità;
nella Regione Campania, ed in particolare nella città di Napoli come nella sua provincia è indispensabile che si riaffermi il principio dell'applicazione automatica del CCNL di categoria in ordine alla salvaguardia occupazionale ed alla professionalità acquisita, anche in relazione alla endemica scarsità e precarietà del lavoro della Regione stessa;
nello specifico, le 54 unità considerate, qualora fossero espulse dal mercato del lavoro non avrebbero alcuna alternativa per rientrarvi e una eventuale sciagurata messa in mobilità delle stesse costituirebbe solo una angosciante attesa di un ineluttabile definitivo licenziamento -:
di quali informazioni disponga, per il tramite della prefettura, in merito alla situazione descritta in premessa;
se e quali iniziative abbia assunto o intenda assumere il Ministro del lavoro e della previdenza sociale già interessato della vicenda.
(4-05995)